• User Attivo

    Guerra tra YouTube e Spotify per il podcast?

    Mi sono soffermato a leggere questo articolo di The Verge https://www.theverge.com/2022/2/17/22939137/spotify-google-youtube-podsights-chartable-acquisitions che parla di Spotify il quale vorrebbe far guerra a YouTube sull’audio.
    A quanto pare Spotify il 16 febbraio ha acquisito Podsights e Chartable https://newsroom.spotify.com/2022-02-16/spotify-acquires-podsights-and-chartable-to-advance-podcast-measurement-for-advertisers-and-insights-for-publishers/ due società che dovrebbero permettere ai creatori di monitorare i loro podcast leggendo statistiche alla YT, tutto ciò proprio perché YouTube vanta numerose statistiche per i video e obiettivamente Spotify se le sogna quindi stanno cercando di rendere la piattaforma migliore per i creatori.
    Allo stesso tempo verso metà articolo si legge che sono apparsi dei contenuti video di Rowena Tsai, una youtuber americana, che a quanto pare fa una sorta di life coaching, ho anche provato ad andare a recuperare quei video ma io non riesco a trovarli su Spotify da PC e cell quindi non ho idea se sia una cosa prettamente americana e in Italia non si trovino.
    Comunque da quello che ho capito da questo articolo c'è YouTube che sta cercando di spingere i podcast mentre Spotify che cerca di migliorare i podcast tramite delle analisi negli stessi, tipo YouTube, ma allo stesso tempo sta aggiungendo anche la parte video.

    Voi che cosa ne pensate?


    domenico.pacifico 1 Risposta
  • User Attivo

    Ciao @daniele-subrizi-subry Sai cosa credo?

    Non siamo all'inizio dell'era dei Social Network. Dal mio punto di vista il mercato è saturo/maturo. Questo significa che ciò che fa la piattaforma - riferendomi a nuove funzionalità che ha implementato o che vorrebbe implementare - non conta più di tanto anzi, il più delle volte vi è il rischio di fare danni seri.

    Quello che conta è il PUBBLICO, pubblico che è abituato a vedere certa tipologia di contenuti solo su determinate piattaforme, e il CREATORS che è abituato a pubblicare certa tipologia di contenuti solo su determinate piattaforme.

    La "guerra" che è in atto tra le varie piattaforme è una guerra inutile. E' un ostentare muscoli che nessuno ha. Ogni piattaforma ha le sue peculiarità, ha i suoi punti di forza che altro non sono le proprie origini. E' bene quindi che le piattaforme si occupino di ciò che sono e non di ciò che vorrebbero essere: primi sui video, primi sugli shorts, primi sui podcast ecc... ecc...

    PUBBLICO e CREATORS hanno ormai le loro abitudini e da qui non si scappa. Motivo per cui Facebook non si è messo a fare Instagram, ha comprato Instagram.

    Cheers
    Domenico


    Daniele Subrizi Subry martinowong 2 Risposte
  • User Attivo

    @domenico-pacifico si concordo anche io, non penso che si inizino a vedere video da una parte e sentire podcast dall'altra ma ogni volta fanno questa gara a chi ha più muscoli, che in effetti porta a... ? Boh, nulla?

    Come dici giustamente queste big comprano l'eventuale app di loro interesse, qui ovviamente non si possono comprare a vicenda però è anche vero che cercano di portare i creator specializzati in quel settore, nella loro piattaforma, per poi portare anche gli utenti.
    E se poi succede come su Mixer che ha comprato con contratti fuori di testa un sacco di streamer per poi fallire?
    Non so, non ne sono molto convinto di queste scelte sul farsi concorrenza, all'apparenza inutile, così.


  • User Attivo

    personalmente trovo che nessuna delle due piattaforme sia decente per i podcast e una delle caratteristiche chiave che io apprezzo tanto dello strumento podcast è la apertura: un podcast "normale" con RSS lo puoi sentire dalla app che scegli tu con le caratteristiche che vuoi, è libero. Se un podcast sta su Spotify o YouTube non si può far altro che usare Spotify o YouTube...cosa che ha i suoi pro ma io personalmente trovo un po' triste


  • User Attivo

    @domenico-pacifico ha detto in Guerra tra YouTube e Spotify per il podcast?:

    Motivo per cui Facebook non si è messo a fare Instagram, ha comprato Instagram.

    vero, però a volte copiare delle feature ha funzionato, per esempio le storie di instagram prese da snapchat


    domenico.pacifico 1 Risposta
  • User Attivo

    @martinowong ha detto in Guerra tra YouTube e Spotify per il podcast?:

    vero, però a volte copiare delle feature ha funzionato, per esempio le storie di instagram prese da snapchat

    Quello di cui si deve tener conto nei diversi FORMAT non è tanto il format nel senso stretto del termine ma il tempo di fruizione dello stesso. Dal mio punto di vista divido la fruizione di un contenuto in veloce e lento. FOTO e STORIES hanno un tempo di fruizione "identico". Per questo ha funzionato.


    martinowong 1 Risposta
  • User Attivo

    @domenico-pacifico in questo senso tu poni i video "corti" in un tempo di fruizione simile alle storie oppure le categorizzi come una cosa intermedia tra foto/storie e video "lunghi" (YouTube)?


    domenico.pacifico 1 Risposta
  • User Attivo

    @martinowong ha detto in Guerra tra YouTube e Spotify per il podcast?:

    in questo senso tu poni i video "corti" in un tempo di fruizione simile alle storie oppure le categorizzi come una cosa intermedia tra foto/storie e video "lunghi" (YouTube)?

    Vista la tua domanda è ancor meglio dividere le piattaforme.

    • YouTube fruizione lenta
    • Facebook fruizione veloce
    • Instagram fruizione veloce
    • Tick Tock fruizione veloce
    • Snapchat fruizione veloce

    E' il tempo di fruizione che considero, non se il contenuto è una foto, un video, ecc... ecc... E questo è uno dei tanti motivi per cui sono contro gli shorts su YouTube.

    .


    martinowong 1 Risposta
  • User Attivo

    @domenico-pacifico mm okok capisco ci sta

    Poi alla fine dipende pure dai gusti e cosa si segue perché alcune piattaforme come Facebook o YouTube possono variare abbastanza in termini di tempo dei contenuti


  • Community Manager

    Secondo Bloomerang, YouTube ha iniziato ad offrire fino a 300.000$ per creare la versione video del Podcast.

    Su YouTube ci sono già dei podcast conosciuti. Anche in Italia abbiamo quello di Breaking Italy. La parola Podcast non rappresenta solo quello che noi pensiamo solitamente.

    Per alcune tipologie di Podcast, YouTube è un ottimo ambiente.

    YouTube dal canto suo ha finalmente inserito una persona per guidare tutto il mondo Podcast, che quindi ha un ruolo determinante.

    Inoltre in Canada ci sono stati i primi test dove le persone potevano mettere l'app di YouTube in background per l'ascolto, senza avere YouTube Premium. Non ho ben capito se hanno intenzione di individuare i video musicali e trattarli in modo diverso o se il test è per tutti i video.

    Insomma, YouTube non fa questa cosa per Spotify o perché gli interessa un mondo che non fa parte di sé (come è per gli Shorts), ma sta cercando di individuare la forma corretta per cosa già ha.

    Sono interessanti i dati che hanno rilasciato sulla musica:

    • Over 85% of music video viewing on YouTube happens in the foreground
    • When people watch music videos, 60% of music consumption on YouTube happens on mobile devices

    Ce ne sono altri, sono tutte fonti interne.