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    Migliorare il Set Up delle luci per le riprese [Guida]

    Introduzione

    Questa guida è una sintesi dei due manuali riportati di seguito che trattano principalmente di illuminazione per studi fotografici. Ho pensato che le informazioni riportate in questi libri potessero essere uno spunto per chi intende registrare in ambienti chiusi con un’illuminazione controllata.

    Oltre a queste fonti, per quanto riguarda la realizzazione dell’impianto, mi sono basato sull’esperienza personale.

    La composizione

    Il primo aspetto da prendere in considerazione è la configurazione dell’inquadratura e questa è determinata quasi sempre dagli spazi che si hanno a disposizione (spesso esigui).
    Una volta scelto il background e l’inquadratura sarà nostro compito prendere le seguenti precauzioni:

    • Evitare di avere luci calde e fredde insieme.
      Lampade con differente temperatura di colore (K) trarranno in inganno il sensore della fotocamera portando aberrazioni cromatiche che vanno dal verde all’arancione.

    • Evitare fondali lucidi o riflettenti.
      Bisogna tenere conto che le superfici possono generare dei bagliori sul sensore della fotocamera causati dal posizionamento delle luci. Scegliere una parete di sfondo riflettente implica dunque una minore libertà nel posizionamento delle luci.

    • Eliminare per quanto possibile la luce naturale.
      La luce naturale è preziosa ma purtroppo durante la giornata subisce variazioni di intensità e di temperatura di colore(K). Se si sceglie di realizzare un allestimento da studio sarebbe quindi opportuno registrare con le finestre chiuse.

    L’attrezzatura

    Le informazioni che seguono vogliono essere uno spunto per chi ha intenzione di approcciare in maniera “artigianale” alla questione dell’illuminazione.

    LA FOTOCAMERA
    La vera differenza nelle riprese la fanno il corpo macchina e le ottiche che scegliamo.
    Fortunatamente negli ultimi anni i produttori di fotocamere (compatte, reflex e mirrorless) hanno implementato miglioramenti con l’obbiettivo di andare a soddisfare maggiormente i videomakers.
    In questa guida non ho intenzione di consigliare alcun prodotto nello specifico ma posso indirizzarvi verso videocamere con ottiche luminose possibilmente intercambiabili e magari con la possibilità di registrare almeno in full-HD.

    LA STRUMENTAZIONE
    A seconda delle configurazioni di illuminazione che si sceglieranno saranno necessari uno o più treppiedi con possibilmente un adattatore di tipo Bowens per facilitare l’assemblamento delle diverse componenti.
    Sugli adattatori si possono montare gli ombrelli o i softbox per ottenere una luce più morbida e omogenea. Per ottenere una luce migliore sarà necessario acquistare softbox di grandi dimensioni (octabox da 100-140cm)

    LE LUCI
    La buona notizia è che su questa voce è possibile ottenere buoni risultati con costi contenuti. Solitamente in studio si usano dei flash che hanno prezzi decisamente poco accessibili, fortunatamente a noi servono delle semplici luci continue e possiamo addirittura tentare con il fai da te.
    Io personalmente ho realizzato le luci continue assemblando dei portalampada con attacco E27 con un cavo elettrico di lunghezza variabile a seconda della necessità e una spina da 16 ampere. Sul portalampada ho montato un portalampada triplo per poterci avvitare le lampadine da 1500 lumen e una temperatura di colore di 4000K.

    Le configurazioni

    Una volta in possesso della giusta attrezzatura si può passare alla fase di sperimentazione.

    GESTIRE IL CONTRASTO

    Il contrasto all’interno di una scena è la differenza tra le luci e le ombre. È determinato dalla superficie della sorgente luminosa: piccole aree luminose generano grandi contrasti, grandi softbox permettono un’illuminazione più omogenea. Questo è il motivo per cui conviene sempre schermare le lampadine con dei tessuti leggeri di colore bianco, in modo da creare l’effetto softbox.

    DEFINIZIONI

    Key light (luce principale): è la luce frontale che se usata singolarmente determina le parti illuminate e quelle in ombra in base alla distanza dal soggetto e alla sua posizione.

    Fill light (luce di riempimento): è la seconda luce frontale che ha funzione di supporto per illuminare le parti rimaste in ombra con la luce principale.

    Back light (luce di sfondo): è la luce posta alle spalle del soggetto e può avere il compito di “staccarlo” dal fondo oppure di illuminare il fondo stesso.

    GLI SCHEMI

    • Solo key light frontale fuori asse per ottenere un effetto Rembrandt con il classico triangolo d’ombra sulla guancia. Più si avvicina la fonte luminosa e maggiore sarà il contrasto, più ci si allontana e maggiori saranno le aree illuminate (occorrerà però acquistare lampadine con maggiori lumen).

    • Solo key light laterale per ottenere una luce drammatica con solo mezzo volto illuminato. È possibile aggiungere una seconda luce sul lato opposto o un pannello riflettente per ottenere una luce ”Split with fill” con un risultato meno contrastato.

    • Key light con Fill light con le due luci poste di fronte ai due lati si ottiene la cosiddetta flat light per ottenere un’illuminazione completa del soggetto con una zona d’ombra sullo sfondo.

    • Three point lighting è il metodo classico per le riprese video da studio con le luci principali poste come la flat light e in aggiunta una back light per staccare il soggetto dallo sfondo.

    • Four point lighting presenta la stessa configurazione della precedente con l’aggiunta di una seconda back light orientata verso lo sfondo per risaltare eventuali oggetti disposti dietro al soggetto o creare variazioni con luci colorate.

    Per avere una panoramica generale delle possibili configurazioni vi lascio il link al sito “Scrivere con la luce” di Michele Trecate che affronta l’argomento degli schemi luce con delle immagini molto chiare. Questo approccio da un punto di vista fotografico può essere riportato in ambito video sulla base dell’effetto finale che si vuole ottenere.


  • Community Manager

    F-I-G-A-T-A

    Subito in rilievo!

    Grazie Andrea!


  • Moderatore

    Mi le metto da leggere 🙂


  • User Attivo

    Curiosità! Come mai hai scelto 4000K come temperatura per le luci?


    Andrea Sebastiani 1 Risposta
  • User Attivo

    Ciao @martinowong!

    Le lampade in commercio emettono luce di differenti colori in base alla cosiddetta temperatura di colore la quale viene espressa in kelvin (K).
    Valori più bassi restituiscono un colore tendente al rosso, valori più alti restituiscono un colore che si avvicina al blu.

    colour_temperature_1.jpg

    Solitamente in negozio troviamo le lampade suddivise in 3 gruppi principali:

    Luce calda (warm) Luce naturale (natural) Luce fredda (cold)
    3.000 K 4.000 K 6.000 K

    Le lampade a 4000 K sono quelle che emettono una luce bianca senza aberrazioni cromatiche. Questa caratteristica può esserci utile per evitare di "sporcare" la scena con colori indesiderati.

    Esempio:
    Abbiamo una parete bianca e una luce a 3000 K ➡ La parete apparirà gialla o arancione (e forse anche noi).
    Abbiamo una parete bianca e una luce a 6000 K ➡ La parete tenderà al celeste o al blu (e forse anche noi).

    Quindi in conclusione: se si utilizzano lampade a 4000 K gli oggetti disposti nella scena restituiscono il loro effettivo colore senza aberrazioni determinate dall'ambiente.

    PERÒ...
    ...bisogna ricordarsi che non esiste una regola.
    Se vogliamo realizzare un'inquadratura che trasmetta a chi guarda la tranquillità o comunque una sensazione "domestica", allora saranno indicate delle lampade con una temperatura di 3000 K. Se al contrario vogliamo ottenere una scena più dura e fredda, allora delle lampade a 6000 K possono andare bene.

    È tutta una scelta basata sullo stile personale.


    Per integrare la questione dei diffusori vi metto un video interessante dove oltre alle differenti caratteristiche dei corpi illuminanti si può apprezzare l'effetto della luce a 4000 K nella scena (e di eventuali luci a temperature diverse disposte a supporto delle luci principali).


    martinowong 1 Risposta
  • User Attivo

    @andrea-sebastiani ha detto in Migliorare il Set Up delle luci per le riprese [Guida]:

    Le lampade a 4000 K sono quelle che emettono una luce bianca senza aberrazioni cromatiche. Questa caratteristica può esserci utile per evitare di "sporcare" la sena con colori indesiderati.
    Esempio:
    Abbiamo una parete bianca e una luce a 3000 K La parete apparirà gialla o arancione (e forse anche noi).
    Abbiamo una parete bianca e una luce a 6000 K La parete tenderà al celeste o al blu (e forse anche noi).
    Quindi in conclusione: se si utilizzano lampade a 4000 K gli oggetti disposti nella scena restituiscono il loro effettivo colore senza aberrazioni determinate dall'ambiente.

    grazie per la risposta molto dettagliata!

    La cosa a cui mi riferivo era in particolare proprio la temperatura; quello che sapevo io è che la luce bianca "standard" in video fosse 5600K "daylight", cioè che nel campo video/film siano i 5600K a essere considerati "neutri"

    per esempio, se prendiamo i prodotti di Aputure, hanno ovviamente una serie di luci con temperatura regolabile, ma quelle a singola temperatura sono sempre a 5600K (tipo la Amaran 100D o la 300D II, con appunto D per Daylight)

    quindi a sto punto mi chiedevo se c'erano standard diversi o simili 🤔


    aggiungerei alla questione della temperatura comunque che è sempre un gioco a due parti: la temperatura della luce e la temperatura del bilanciamento del bianco (white balance) della camera:

    se io ho una luce a 4000K o a 5600K ma imposto il bilanciamento del bianco della fotocamera a 8000K apparirò arancione lo stesso, e se lo metto a 2000K apparirò blu lo stesso, le due cose devono essere regolate allo stesso modo in modo che il colore delle luci venga impostato come bianco in camera
    Ho trovato questo video che mi sembra abbastanza esemplificativo:


    le luci hanno temperature preimpostate e lui cambia bilanciamento, infatti poi le luci sembrano cambiare colore
    tra l'altro in questo modo si può cambiare l'atmosfera di una scena magari cambiando un po' il bilanciamento al di là delle luci che si hanno

    (poi ci si potrebbe impelagare pure sulla "qualità" di un bianco con i vari parametri tipo CRI, TLCI ecc ecc perché non tutte le luci di una stessa temperatura danno lo stesso rendimento e la stessa qualità ma di quello ne so poco ed è un mondo infinito a parte come sempre 😂)


    Andrea Sebastiani 1 Risposta
  • User Attivo

    @martinowong ha detto in Migliorare il Set Up delle luci per le riprese [Guida]:

    ...quello che sapevo io è che la luce bianca "standard" in video fosse 5600K "daylight", cioè che nel campo video/film siano i 5600K a essere considerati "neutri"[...]
    quindi a sto punto mi chiedevo se c'erano standard diversi o simili 🤔

    Se vogliamo associare la fase del giorno alla temperatura di colore otteniamo che per daylight si intende la generica luce di mezzogiorno. Però in questa definizione non si entra nel merito del colore della luce, il venditore ti garantisce che di giorno è possibile avere una luce solare di 5600K (ma sarà tendente al blu).

    Tonalità di colore della luce

    Inoltre, se cerchi online il prodotto che hai menzionato trovi che su alcuni siti è definita come "Luce LED fredda 5400K 6000K".

    La temperatura di colore è uno standard molto affidabile (non è come il numero delle scarpe che può variare da modello a modello). Ovviamente una lampada con una certa temperatura di colore può risultare con 100K in più o in meno di quanto dichiarato.

    Nella grande distribuzione si trovano prodotti raggruppati nelle tre famiglie che ho riportato sopra (3000K-4000K-6000K) poi ovviamente alcune marche si discostano da questi valori.


    Il gioco che si crea tra la temperatura di colore e il bilanciamento del bianco è una questione molto interessante e ben affrontata nel video che hai linkato.
    Avevo avuto una mezza idea di affrontare questo argomento nella risposta sopra ma poi ho lasciato perdere, sono contento che l'abbia fatto tu!


    Comunque rilancio:

    Lo sapevate che se abbiamo una luce bianca (4000K) e uno sfondo blu accade che la luce bianca colpisce il muro e la luce da esso riflessa risulta colorata di celeste andando a portare la temperatura di colore apparente ad un valore intermedio (5000K-7000K)?

    Questa situazione mette in difficoltà il sensore della fotocamera che per bilanciare il bianco si trova costretto a fare un compromesso: il blu rimane blu ma la pelle diventa rossa-arancione.

    Attenzione all'auto bilanciamento del bianco e alle riflessioni delle pareti colorate!

    @giorgiotave sentiti chiamato in causa! 😂


    giorgiotave martinowong 2 Risposte
  • Community Manager

    @andrea-sebastiani ha detto in Migliorare il Set Up delle luci per le riprese [Guida]:

    @giorgiotave sentiti chiamato in causa!

    ahahhahhaa
    Una discussione troppo figa questa, grazie raga 🙂


  • User Attivo

    @andrea-sebastiani ha detto in Migliorare il Set Up delle luci per le riprese [Guida]:

    Se vogliamo associare la fase del giorno alla temperatura di colore otteniamo che per daylight si intende la generica luce di mezzogiorno. Però in questa definizione non si entra nel merito del colore della luce, il venditore ti garantisce che di giorno è possibile avere una luce solare di 5600K (ma sarà tendente al blu).

    tendente al blu in che senso intendi? cioè se io bilancio il bianco in camera a 5600K, una luce a 5600K risulterà bianca, mentre se ho bilanciato a 4000K la camera e la luce è a 5600K certamente non risulterà bianco "neutro" (e naturalmente viceversa)

    nella prima immagine che hai postato riguardo la temperatura per esempio a me verrebbe da dire che le lampade più "bianche" e più "neutre" sono quelle sopra il 5000-6000
    poi su google ci stanno immagini di ogni tipo nel senso che tutti sono d'accordo che 1000-2000K siano caldi e 10000K siano freddi, però vedo alcuni grafici con bianchi neutri a temperature diverse, o fasce diverse, chi scrive che daylight sia 6500K, chi 5600K, ecc (infatti da lì mi veniva il dubbio che ci fossero standard diversi o che in settori diversi il bianco neutro sia visto con temperature diverse)

    Inoltre, se cerchi online il prodotto che hai menzionato trovi che su alcuni siti è definita come "Luce LED fredda 5400K 6000K".

    in effetti vedo questa dicitura da "adcom.it"; però entrando sul sito e vedendo le categorie di luci sono:

    Screen Shot 2022-02-04 at 15.38.43.png

    cioè mi sembra di vedere che questo sito non ha una sezione "luci calde" e una sezione "luci fredde", ma solo "luci fredde"; cercando "apature 100D "fredda" " o "aputure 100D "cold" " invece non trovo niente che si riferisca al led

    La temperatura di colore è uno standard molto affidabile (non è come il numero delle scarpe che può variare da modello a modello). Ovviamente una lampada con una certa temperatura di colore può risultare con 100K in più o in meno di quanto dichiarato.

    certamente! però appunto due luci alla stessa temperatura magari hanno un rendimento diverso dato dalla qualità del led ecc

    Nella grande distribuzione si trovano prodotti raggruppati nelle tre famiglie che ho riportato sopra (3000K-4000K-6000K) poi ovviamente alcune marche si discostano da questi valori.

    perdonami, non voglio fare il rompiscatole ma questa cosa mi incuriosisce molto ahah

    I produttori di led che conosco, tipo Aputure, Godox, GVM, Nanlite, mi sembra che per le luci che non sono regolabili in temperatura offrano sempre luci a 5600K, mentre non trovo luci da 4000K che abbiano come target quello dei video

    (e infatti da lì la mia domanda iniziale, perché è un valore che non avevo sentito usare)

    ora può sicuramente essere che io sia in una bolla, alla fine tutto ciò che so sulle luci l'ho imparato sostanzialmente su Youtube da tot YouTuber quindi magari mi vengono in mente solo aziende che trattano 5600K come standard perché mi vengono in mente le aziende di cui parlano le persone che mi hanno fatto intendere che 5600K sia lo standard, non so se mi spiego 😂

    perciò insomma mi piacerebbe saperne di più, anche su questo fatto che dicevi che a 4000K gli oggetti non restituirebbero aberrazioni


    Andrea Sebastiani 1 Risposta
  • User Attivo

    Le immagini che ho usato sono prese dal web e soffrono di tutti gli errori del caso, con una bella prova sul campo (il buon vecchio metodo scientifico) si tolgono tutti i dubbi.

    Comunque probabilmente sono io che ho frainteso la tua domanda:

    I produttori di led che conosco, tipo Aputure, Godox, GVM, Nanlite, mi sembra che per le luci che non sono regolabili in temperatura offrano sempre luci a 5600K, mentre non trovo luci da 4000K che abbiano come target quello dei video
    (e infatti da lì la mia domanda iniziale, perché è un valore che non avevo sentito usare)

    Nel primo post ho scritto:

    Io personalmente ho realizzato le luci continue assemblando dei portalampada con attacco E27 con un cavo elettrico di lunghezza variabile a seconda della necessità e una spina da 16 ampere. Sul portalampada ho montato un portalampada triplo per poterci avvitare le lampadine da 1500 lumen e una temperatura di colore di 4000K.

    Per "grande distribuzione" ho sempre inteso quelli che producono lampadine per usi domestici (non luci professionali) che per l'appunto fanno riferimento a quelle tre categorie di temperatura colore.

    Per quanto riguarda i produttori di apparecchiature specializzate per la fotografia posso confermare quanto hai detto: le temperature di colore non corrispondono a quei range.

    Io con 4000K credo di aver ottenuto un equilibrio nella resa cromatica, non ho avuto modo di sperimentare le luci a 3000K o a 5600K perché ho orientato fin da subito le mie scelte su una luce bianca.

    SUPER PS FINALE: Maggiore è la temperatura colore e maggiore è la quantità di lumen emessi (ottenere 1000 lumen con 3000K è più difficile che con 6000K).
    Questo aspetto fa diminuire il costo per lumen di impianti LED con temperature colore elevate e quindi ai produttori di luci LED conviene vendere luci con temperature più alte (con un colore che somiglia al bianco).


    martinowong 1 Risposta
  • User Attivo

    @andrea-sebastiani mi ero perso la risposta!

    sì insomma la mia domanda iniziale era appunto come mai avevi scelto 4000K, se era una scelta pratica o creativa; quindi diciamo che il motivo è stato che era la temperatura "migliore" disponibile come grande distribuzione per le lampadine che usi, giusto?

    (comunque ci sono lampadine E27 per foto/video a 5600K eh 😝 però ecco sono fatte appunto per foto/video più che per la generale illuminazione di casa)

    non ho avuto modo di sperimentare le luci a 3000K o a 5600K perché ho orientato fin da subito le mie scelte su una luce bianca.

    ma son tutte bianche, no? cioè a 4000 un bianco un po' più caldo e a 6000 un bianco un po' più freddo. anzi a sto punto in realtà mi chiedo se esista effettivamente uno standard (e se sì, fatto da chi e motivato come) su quale sia la temperatura di un bianco ""puro"" 🤔


    detto ciò, apro un'altra questione che è tra le mie preferite: la diffusione

    da quel che ho capito usi dei portalampada e lampadine, non ho capito se hai qualcosa di integrato nel portalampada per la diffusione tipo softbox o altro, o se hai una soluzione diversa "personalizzata", sarei molto curioso!


    Andrea Sebastiani 1 Risposta
  • User Attivo

    @martinowong per i miei gusti 5600K risultano troppo fredde...

    Passando alla questione diffusori ti dico che se si vuole provare a fare qualcosa di semiprofessionale basta puntare su treppiedi e softbox.

    Ti metto qualche foto dell'attrezzatura che utilizzo.

    20220227_091240.jpg
    Softbox da 80 cm

    20220227_094514.jpg
    Octabox da 140 cm