• Super User

    Che reputo si siano confusi sulla portata della norma:

    quell'inciso del DL 223/06 reputo che con imposta intenda la sola IVA (il riferimento iniziale del comma è infatti al DPR 633/72) e non dunque il regime agevolato sul fronte delle imposte dirette (art. 13 L. 388/00 che ai fini iva agevola solo proceduralmente) che resterebbe, a mio giudizio compatibile.

    E' bene un chiarimento ministeriale in merito comunque, sempre non sia già stato dato con la 28/E del 2006 che ora non ricordo a memoria, o successive.

    Paolo


  • User

    Uhm .... tutto questo caos della franchigia non incide vero sulla ritenuta d'acconto, quella si fa comunque direi???


  • Super User

    Parrebbe non ci siano influenze su quella.

    Paolo


  • User Newbie

    Salve a tutti, NEW ENTRY ... anche io svolgo la professione di consulente informatico e ICT.

    COMPLIMENTI per questo FORUM ed ONORI a sua MAESTA' Dr.Paolo Malagoli.

    Vi esprimo il mio quesito:

    Tenendo conto del buovo regime c.d. DELLA FRANCHIGIA, ho compreso che esistono esemplificazioni a livello di adempimenti, quindi nelle fatture emesse non si include l'IVA, ciò significa che non posso detrarre l'IVA sugli acquisti, ma visto che l'IVA a debito me la paga il cliente, quali sarebbero gli ***effetivi vantaggi ***presupponendo che il volume d'affari (e non il REDDITO) sia inferiore a 7000,00€?


  • Super User

    Ciao e benvenuto,

    NON esagerare, per favore.

    I vantaggi sono effettivi costi di gestione amministrativa inferiori..... la semplificazione infatti porterebbe principalmente quella conseguenza.

    L'iva è in gergo "una partita di giro", per soggetti ordinari in casi ordinari, e dunque non ha effetti di arricchimento od impoverimento del contribuente soggetto Iva.
    Il fatto di non poter detrarre iva potrebbe comunque portare qualche svantaggio a fronte di acquisti di notevole importo rispetto alle vendite/prestazioni attive, ma per volumi così bassi casi del genere dovrebbero essere davvero infrequenti.

    Paolo


  • User Attivo

    @i2m4y said:

    1. Una persona che apre partita iva ed ipotizza che nel primo anno non supererà i 7000 euro di fatturato, non applicherà l'iva alle prestazioni effettuate...quindi non emetterà delle vere e proprie fatture, piuttosto delle ricevute. Se nel corso dell'anno gli affari vanno bene, oltre quanto si poteva prevedere, e il fatturato arriva diciamo a 14000 euro, come si deve comportare questa persona? Deve per caso iniziare ad emettere fatture con iva nel momento in cui si accorge di aver superato la soglia dei 7000 euro? E in sede di liquidazione e versamento iva, dovrà versare solo l'iva realmente incassata (e quindi per la parte di fatturato che eccede i 7000 euro), oppure dovrà sborsare di tasca propria l'iva non incassata sui primi 7000 euro?

    Purtroppo non ho ancora approfondito così tanto il regime. Per noi commercialisti sarà probabilmente regime cui non verrà data grande importanza in quanto i contribuenti con volumi d'affari così bassi normalmente non sono nostri clienti..... il regime infatti prevede comunicazioni telematiche dirette con l'agenzia delle entrate..... sarà quest'ultima a dover dare le maggiori info ai contribuenti interessati.
    Per orami risulta ancora un po' indietro.

    Paolo

    Ci sono novità su questo punto?


  • User Attivo

    Se fatturi entro i 10500 euro, lo farai senza applicare l'iva, ma uscirai dal regime a partire dall'anno solare successivo.
    Se invece fatturi oltre gli 10500 euro dovrai sborsare di tasca propria l'iva dell'intero fatturato dell'anno, ovviamente dopo aver detratto l'imposta sugli
    acquisti relativi al medesimo periodo.


  • User Attivo

    Voglio invece rilanciare un nuovo quesito a proposito di questo regime:
    Cosa significa "l'opzione vincola il contribuente per un triennio" ?


  • Super User

    Che questo è il regime naturale dei piccoli.
    Se vogliono usare il regime iva ordinario devono fare apposita opzione, ma questo poi li vincola per 3 anni almeno.

    Paolo


  • User Attivo

    ma quindi io che avevo richiesto il regime agevolato 388/00 cosa devo fare per passare a questo?

    E quali sono i principali vantaggi e svantaggi?

    Ritengo una risposta a questi due punti possa essere di grande interesse per molti di noi...


  • Super User

    Già detto,

    il regime in cui sei tu è ai fini delle imposte dirette, mentre questo regime è per l'Iva e dunque in linea teorica sono compatibili ed utilizzabili insieme.

    Come detto purtroppo, non essendo regime di interesse per molti studi professionali, non lo si sta approfondendo e sviscerando come altri problemi fiscali.

    Vantaggio principale è l'abbattimento di molti adempimenti Iva. Non si detrae più l'iva segli acquisti e non la si applica più sulle vendite.

    Paolo


  • User Attivo

    @i2m4y said:

    il regime in cui sei tu è ai fini delle imposte dirette, mentre questo regime è per l'Iva e dunque in linea teorica sono compatibili ed utilizzabili insieme.

    Anche in pratica, perchè nel nuovo modulo AA9/8 per l'apertura della partita IVA, è possibile sceglierli entrambi.


  • Super User

    Grazie Fausand per la precisazione.... io non mi sono ancora imbattut, per fortuna, nelcaso specifico.

    Paolo


  • User Attivo

    Attenzione novità!!!!

    Secondo le specifiche tecniche del nuovo software per l'apertura della partita iva telematica, messo online ieri 20/03/07 dall'Agenzia dell'Entrate, il regime dei contribuenti minimi in franchigia, non è compatibile con il regime fiscale agevolato (art.13 L288/200).

    Si ci potrà avvalere comunque dell'assistenza del tutor e del software online RFA WEB.

    Il vecchio software permetteva entrambe le opzioni, e difatti l'Agenzia adesso comunica che le dichiarazioni inviate con le versioni precedenti del software, saranno scartate per incongruenza di informazioni.


  • User Newbie

    E' possibile approfondire con certezza il problema RITENUTA D' ACCONTO?
    Io emetto ricevuta fiscale perchè non ho l'obbligo di emettere fatture con
    la partita iva in franchigia, ho comunque l'obbligo di indicare la Ritenuta al 20%? ed effetturare poi la dichiarazione dei redditi indicando le certificazioni
    del sostituto d'imposta?, o posso emettere la ricevuta LORDO/NETTO ed a fine anno calcolare normalmente le mie imposte da pagare?


  • Super User

    @Domenica said:

    E' possibile approfondire con certezza il problema RITENUTA D' ACCONTO?

    Ciao e benvenuta.

    Purtroppo non è questo il topic adatto per il tuo quesito. Ti invito dunque ad aprirne uno nuovo.... solo però dopo che avrai letto le centinaia di topic sulla "ritenuta d'acconto"..... direi che già dovresti trovare certezze!

    Paolo

    Tornando alla problematica.
    Mi sembra non corretta la asserita incompatibilità tra i due regimi "imposta" per software.... a memoria non ricordo disposizioni normative che vietino quel "cumulo agevolativo".

    Paolo


  • User Newbie

    Grazie penso di avere capito, non ho dubbi su come si applica la ritenuta e come si gestisce a livello di dichiarazione dei redditi, ma e' il nuovo regime
    in franchigia che mi ha fatto venire i dubbi se applicare la ritenuta o meno,
    ma soprattutto se vi era "OBBLIGO" di applicazione sul documento che devo
    emettere, tenendo conto che non lavoro per privati ma per ditte individuali o non individuali, quindi in regime normale so che dovrei applicarla. Grazie ancora, mi scuso per le ripetizioni. Penso non ci sia molta chiarezza su questo regime fiscale, io l'avevo inteso come una cosa soft per piccole esigenze come un'attività marginale o poco più della prestazione occasionale.


  • User

    Ciao, sono un nuovo utente, giovane avvocato che ha fatturato decisamente meno di 7000? nel 2006 e molto probabilmente rimarrò in questa fascia anche nel 2007.
    Sono già andato alla Agenzia delle Entrate per farmi attribuire il numero speciale di partita IVa.
    Non disaponendo attualmente di commercialista, contando sul vostro "buon cuore" ho 2 quesiti:

    1. Premesso che ho l'obbligo di certificare i corrispettivi senza registrare le fatture, come e quando si deve provvedere alla "trasmissione telematica dei corrispettivi"?bisogna dotarsi di software particolari?
    2. Mi hanno speigato che adesso le mie fatture diventano vere e proprie ricevute fiscali con il conseguente obbligo di regolarizzare il bollo se superano un certo importo. Tuttavia leggendo la legge sull'imposta di bollo non sono riuscito a trovare alcun riferimento. Potete darmi chiarimenti in merito?

    Grazie mille in anticipo per la disponibilità.


  • User Attivo

    @Domenica said:

    Grazie penso di avere capito, non ho dubbi su come si applica la ritenuta e come si gestisce a livello di dichiarazione dei redditi, ma e' il nuovo regime
    in franchigia che mi ha fatto venire i dubbi se applicare la ritenuta o meno,
    ma soprattutto se vi era "OBBLIGO" di applicazione sul documento che devo
    emettere, tenendo conto che non lavoro per privati ma per ditte individuali o non individuali, quindi in regime normale so che dovrei applicarla. Grazie ancora, mi scuso per le ripetizioni. Penso non ci sia molta chiarezza su questo regime fiscale, io l'avevo inteso come una cosa soft per piccole esigenze come un'attività marginale o poco più della prestazione occasionale.

    La non applicabilità della ritenuta nei documenti emessi, è prerogativa del REGIME AGEVOLATO NUOVE INIZIATIVE (art. 13 L. 388/00).
    Per il nuovo regime in franchigia, bisogna applicarla come nel regime normale.


  • User Attivo

    ma quindi alla fine che conviene fare? 388/00 o Franchigia???
    Mah...
    Sono sempre più confuso che persuaso...