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- regime fiscale a franchigia fissa 7000 euro per il 2007
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Grazie per il chiarimento.
Penso anch'io che non sarà facile gestire questo regime di franchigia:
il mio commercialista è un pò nel panico.Saluti
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- Se una persona apre partita iva a gennaio e sa già che la chiuderà a dicembre (stesso anno), e se il fatturato è inferiore ai 7000 euro, ha comunque diritto "naturale" ad applicare il regime a franchigia?
Il regime è naturale sotto quei limiti..... quindi si.
- Una persona che apre partita iva ed ipotizza che nel primo anno non supererà i 7000 euro di fatturato, non applicherà l'iva alle prestazioni effettuate...quindi non emetterà delle vere e proprie fatture, piuttosto delle ricevute. Se nel corso dell'anno gli affari vanno bene, oltre quanto si poteva prevedere, e il fatturato arriva diciamo a 14000 euro, come si deve comportare questa persona? Deve per caso iniziare ad emettere fatture con iva nel momento in cui si accorge di aver superato la soglia dei 7000 euro? E in sede di liquidazione e versamento iva, dovrà versare solo l'iva realmente incassata (e quindi per la parte di fatturato che eccede i 7000 euro), oppure dovrà sborsare di tasca propria l'iva non incassata sui primi 7000 euro?
Purtroppo non ho ancora approfondito così tanto il regime. Per noi commercialisti sarà probabilmente regime cui non verrà data grande importanza in quanto i contribuenti con volumi d'affari così bassi normalmente non sono nostri clienti..... il regime infatti prevede comunicazioni telematiche dirette con l'agenzia delle entrate..... sarà quest'ultima a dover dare le maggiori info ai contribuenti interessati.
Per orami risulta ancora un po' indietro.Paolo
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grazie comunque...per la risposta
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@i2m4y said:
Per quanto è ad oggi conosciuto di quel nuovo regime si tratta di un regime "solo Iva" e ..............................
Ciò significa sicuramente che per applicare l'iva nei modi ordinari o con altre agevolazioni già esistenti, si deve fare apposita opzione.
Probabilmente (invece) tale nuovo regime "solo iva" è compatibile con la contemporanea adozione del regime art. 13 L. 388/00 in quanto prettamente inerente le imposte dirette (con qualche implicazione iva a dir il vero).Salve a tutti, è la prima volta che scrivo nel Forum e complimenti per l'immensa fonte informativa.
Mi occupo di materie contabili e fiscali.
Poichè sono stato sollecitato da più persone/amici sulla tematica del nuovo regime di franchigia IVA ho postato il seguente quesito all'Agenzia delle Entrate:
<<Chiedo cortesemente se il nuovo regime con franchigia IVA è compatibile con l'opzione regime agevolativo nuove attività produttive ex art.13 L.388/2000>>.
**Risposta:
<<Gentile contribuente sono esclusi dal regime della franchigia i soggetti passivi che si avvalgono di regimi speciali di determinazione dell'imposta ed i soggetti non residenti (art.37 D.L. 04/07/2006 c.15.3)>>Volevo sapere cosa ne pensate!!!
Cheers
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Che reputo si siano confusi sulla portata della norma:
quell'inciso del DL 223/06 reputo che con imposta intenda la sola IVA (il riferimento iniziale del comma è infatti al DPR 633/72) e non dunque il regime agevolato sul fronte delle imposte dirette (art. 13 L. 388/00 che ai fini iva agevola solo proceduralmente) che resterebbe, a mio giudizio compatibile.
E' bene un chiarimento ministeriale in merito comunque, sempre non sia già stato dato con la 28/E del 2006 che ora non ricordo a memoria, o successive.
Paolo
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Uhm .... tutto questo caos della franchigia non incide vero sulla ritenuta d'acconto, quella si fa comunque direi???
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Parrebbe non ci siano influenze su quella.
Paolo
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Salve a tutti, NEW ENTRY ... anche io svolgo la professione di consulente informatico e ICT.
COMPLIMENTI per questo FORUM ed ONORI a sua MAESTA' Dr.Paolo Malagoli.
Vi esprimo il mio quesito:
Tenendo conto del buovo regime c.d. DELLA FRANCHIGIA, ho compreso che esistono esemplificazioni a livello di adempimenti, quindi nelle fatture emesse non si include l'IVA, ciò significa che non posso detrarre l'IVA sugli acquisti, ma visto che l'IVA a debito me la paga il cliente, quali sarebbero gli ***effetivi vantaggi ***presupponendo che il volume d'affari (e non il REDDITO) sia inferiore a 7000,00€?
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Ciao e benvenuto,
NON esagerare, per favore.
I vantaggi sono effettivi costi di gestione amministrativa inferiori..... la semplificazione infatti porterebbe principalmente quella conseguenza.
L'iva è in gergo "una partita di giro", per soggetti ordinari in casi ordinari, e dunque non ha effetti di arricchimento od impoverimento del contribuente soggetto Iva.
Il fatto di non poter detrarre iva potrebbe comunque portare qualche svantaggio a fronte di acquisti di notevole importo rispetto alle vendite/prestazioni attive, ma per volumi così bassi casi del genere dovrebbero essere davvero infrequenti.Paolo
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@i2m4y said:
- Una persona che apre partita iva ed ipotizza che nel primo anno non supererà i 7000 euro di fatturato, non applicherà l'iva alle prestazioni effettuate...quindi non emetterà delle vere e proprie fatture, piuttosto delle ricevute. Se nel corso dell'anno gli affari vanno bene, oltre quanto si poteva prevedere, e il fatturato arriva diciamo a 14000 euro, come si deve comportare questa persona? Deve per caso iniziare ad emettere fatture con iva nel momento in cui si accorge di aver superato la soglia dei 7000 euro? E in sede di liquidazione e versamento iva, dovrà versare solo l'iva realmente incassata (e quindi per la parte di fatturato che eccede i 7000 euro), oppure dovrà sborsare di tasca propria l'iva non incassata sui primi 7000 euro?
Purtroppo non ho ancora approfondito così tanto il regime. Per noi commercialisti sarà probabilmente regime cui non verrà data grande importanza in quanto i contribuenti con volumi d'affari così bassi normalmente non sono nostri clienti..... il regime infatti prevede comunicazioni telematiche dirette con l'agenzia delle entrate..... sarà quest'ultima a dover dare le maggiori info ai contribuenti interessati.
Per orami risulta ancora un po' indietro.Paolo
Ci sono novità su questo punto?
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Se fatturi entro i 10500 euro, lo farai senza applicare l'iva, ma uscirai dal regime a partire dall'anno solare successivo.
Se invece fatturi oltre gli 10500 euro dovrai sborsare di tasca propria l'iva dell'intero fatturato dell'anno, ovviamente dopo aver detratto l'imposta sugli
acquisti relativi al medesimo periodo.
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Voglio invece rilanciare un nuovo quesito a proposito di questo regime:
Cosa significa "l'opzione vincola il contribuente per un triennio" ?
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Che questo è il regime naturale dei piccoli.
Se vogliono usare il regime iva ordinario devono fare apposita opzione, ma questo poi li vincola per 3 anni almeno.Paolo
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ma quindi io che avevo richiesto il regime agevolato 388/00 cosa devo fare per passare a questo?
E quali sono i principali vantaggi e svantaggi?
Ritengo una risposta a questi due punti possa essere di grande interesse per molti di noi...
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Già detto,
il regime in cui sei tu è ai fini delle imposte dirette, mentre questo regime è per l'Iva e dunque in linea teorica sono compatibili ed utilizzabili insieme.
Come detto purtroppo, non essendo regime di interesse per molti studi professionali, non lo si sta approfondendo e sviscerando come altri problemi fiscali.
Vantaggio principale è l'abbattimento di molti adempimenti Iva. Non si detrae più l'iva segli acquisti e non la si applica più sulle vendite.
Paolo
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@i2m4y said:
il regime in cui sei tu è ai fini delle imposte dirette, mentre questo regime è per l'Iva e dunque in linea teorica sono compatibili ed utilizzabili insieme.
Anche in pratica, perchè nel nuovo modulo AA9/8 per l'apertura della partita IVA, è possibile sceglierli entrambi.
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Grazie Fausand per la precisazione.... io non mi sono ancora imbattut, per fortuna, nelcaso specifico.
Paolo
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Attenzione novità!!!!
Secondo le specifiche tecniche del nuovo software per l'apertura della partita iva telematica, messo online ieri 20/03/07 dall'Agenzia dell'Entrate, il regime dei contribuenti minimi in franchigia, non è compatibile con il regime fiscale agevolato (art.13 L288/200).
Si ci potrà avvalere comunque dell'assistenza del tutor e del software online RFA WEB.
Il vecchio software permetteva entrambe le opzioni, e difatti l'Agenzia adesso comunica che le dichiarazioni inviate con le versioni precedenti del software, saranno scartate per incongruenza di informazioni.
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E' possibile approfondire con certezza il problema RITENUTA D' ACCONTO?
Io emetto ricevuta fiscale perchè non ho l'obbligo di emettere fatture con
la partita iva in franchigia, ho comunque l'obbligo di indicare la Ritenuta al 20%? ed effetturare poi la dichiarazione dei redditi indicando le certificazioni
del sostituto d'imposta?, o posso emettere la ricevuta LORDO/NETTO ed a fine anno calcolare normalmente le mie imposte da pagare?
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@Domenica said:
E' possibile approfondire con certezza il problema RITENUTA D' ACCONTO?
Ciao e benvenuta.
Purtroppo non è questo il topic adatto per il tuo quesito. Ti invito dunque ad aprirne uno nuovo.... solo però dopo che avrai letto le centinaia di topic sulla "ritenuta d'acconto"..... direi che già dovresti trovare certezze!
Paolo
Tornando alla problematica.
Mi sembra non corretta la asserita incompatibilità tra i due regimi "imposta" per software.... a memoria non ricordo disposizioni normative che vietino quel "cumulo agevolativo".Paolo