• Super User
    1. Link interni: Una buona struttura interna ad albero in un sito aiuta moltissimo, le pagine interne devono essere raggiungibili con massimo due click di profondità, altrimenti tali pagine vengono considerate poco.
      E’ molto utile creare una navigation bar in alto per permettere all’utente di tornare al livello livello precedente senza dover usare il tasto back.
      E’ di alta utilità creare una mappa del sito navigabile, con struttura ad albero, utile sia per l’utente che per rendere meno profonde agli occhi del motore alcune sezioni del sito.
      Una buona struttura inoltre consente già dal sistema di navigazione di linkare le pagine interne con keywords rilevanti.

    Inoltre consente l'utilizzo, fondamentale imho, di link interni al contenuto vero e proprio, nel quale, ogni volta che si tocca un argomento viene inserito un link con la key o una parola strattamente correlata alla pagina che deve posizionarsi per quell'argomento/key.


  • Super User
    1. Link interni: Una buona struttura interna ad albero in un sito aiuta moltissimo, le pagine interne devono essere raggiungibili con massimo due click di profondità, altrimenti tali pagine vengono considerate poco.
      E? molto utile creare una navigation bar in alto per permettere all?utente di tornare al livello livello precedente senza dover usare il tasto back.
      E? di alta utilità creare una mappa del sito navigabile, con struttura ad albero, utile sia per l?utente che per rendere meno profonde agli occhi del motore alcune sezioni del sito.Lo fa soltanto se la key è contenuta nel tag title.

    Adiacenza di keywordForse è meglio usare il termine "prossimità"

    Densità parole chiave. Non è un fattore che i motori pesano. Quantomeno non Google. Non la calcolerei, e nella produzione di una pagina/sito nuovo farei ben attenzione a mantenere un *profilo basso *per poi fare un tweaking dei contenuti in seguito.Non sono daccordo, in tutti gli algoritmi di tieffeiddieffe la densità della key è indirettamente tirata in ballo, insieme alla frequenza con la quale la key è presente nell'indice ed altri fattori di peso.


  • Super User

    @"Beke" said:

    ...in tutti gli algoritmi di tieffeiddieffe la densità della key è indirettamente tirata in ballo, insieme alla frequenza con la quale la key è presente nell'indice ed altri fattori di peso. Appunto 🙂
    Proprio perchè indirettamente presa in causa nei calcoli di term frequency e inverse document frequency, la misurazione di una keyword density fissa o variabile che sia (alias: "se voglio posizionare un documento per hotel roma, non devo superare una kd del 30%", oppure "Google considera spam una kd > 20%" ecc ecc...) diventa un calcolo assai fuorviante.

    Imho 🙂
    Stuart


  • Super User

    [LEFT]Certo, proprio per questo sparisce il concetto di una Kw density magica a cui avvicinarsi ma resta confermato l'approccio:

    if (la qualità del testo è mantenuta) and (non si supera una soglia antispam) then
    aumenta il numero di occorrenze della keywords nel testo
    end if

    My 0,2 cents
    [/LEFT]


  • User Attivo

    complimenti!
    un vero bignami di SEO!


  • User Attivo

    @Stuart said:

    Non ho mai dato credito eccessivo a quella pagina, anche se oltreoceano è linkatissima e spesso citata. Forse perchè è strutturata come una classifica ed è di facile consultazione: in una pagina singola hai tutti i do e i dont della seo.

    Infatti ho notato, per questo ho cercato solo di catturare i punti e poi espandere i concetti secondo le mie conoscenze.

    @Stuart said:

    1. Meta keyword. Innocuo su siti anziani (che già lo includono), dannoso su siti nuovi anche laddove il lavoro seo non sia marcatissimo. Io sarei per non usarlo mai.

    Infatti l'ho sconsigliato proprio per aver letto più volte di evitarli. Sono convinto che pagine zeppe di keyword e non a tema possano essere dannose, ma per quale motivo secondo te c'è danno sui siti nuovi visto che il tag è ignorato da google? Cioè perchè google vuole fare un torto al classico e diffuso webmaster che SA erroneamente che le keyword servono a uscire su google?

    1. Densità parole chiave. Non è un fattore che i motori pesano. Quantomeno non Google. Non la calcolerei, e nella produzione di una pagina/sito nuovo farei ben attenzione a mantenere un *profilo basso *per poi fare un tweaking dei contenuti in seguito.

    In alcune prove fatte da me la keyword density in alcuni casi ha funzionato, anche usando il tanto condannato keyword stuffing ho ottenuto risultati, certo è rischioso ma credo che un certo peso seppur minimo esista ancora. che intendi di preciso con "tweaking dei contenuti in seguito"?

    1. ALT delle immagini. In quanto indicizzato come testo, contribuisce ad incrementare le informazioni testuali della pagina. Sia che l'immagine sia usata come link, che non.

    Si giusto.:)

    Grazie dei consigli.


  • Super User

    @eLLeGi said:

    Infatti ho notato, per questo ho cercato solo di catturare i punti e poi espandere i concetti secondo le mie conoscenze. La mia critica (che poi non era una critica, tutto sommato) era rivolta alla tua fonte ispirativa, non al tuo post, che ripeto, trovo davvero utile ed esaustivo 🙂
    E che anzi, in ossequio alla pagina yankee, trasformerei, con la tua collaborazione, in una sorta di classifica dei 10 più importanti fattori seo e dei **10 più importanti errori seo **con tanto di variazioni di posizione, come in una chart.

    @"eLLeGi" said:

    [meta Kwd]...Cioè perchè google vuole fare un torto al classico e diffuso webmaster che SA erroneamente che le keyword servono a uscire su google? LowLevel fece una considerazione molto illuminante: il meta keywords era un tempo utilizzato per identificare, sottoforma di un elenco di parole chiave, il contenuto di un documento.
    Ora il meta keyword è usato per dichiarare le parole chiave con le quali si vuole uscire nelle serp. E la differenza sembra sottile, ma è sostanziale.

    @"eLLeGi" said:

    che intendi di preciso con "tweaking dei contenuti in seguito"? Produco una pagina non-ottimizzata (inserendo pochissime occorrenze dei termini di mio interesse) e la faccio indicizzare. Dopodichè incremento la popolarità (anche solo a livello di gerarchia dei link interni) e aggiungo gradualmente contenuti e occorrenze dei termini che voglio spingere.

    A volte faccio il contrario. Parto esagerando e, gradualmente, in accordo con l'aumento di link in entrata, "bonifico" la pagina riducendo occorrenze al minimo.

    Cordialmente,
    Stuart


  • Super User

    @eLLeGi said:

    1. Uso indiscriminato del tag rel=?nofollow?: A mio avviso il nofollow deve essere usato solo nelle aree in cui si rischia il comment spam.
      Un sito ha l?onere morale di dare un giudizio a chi sta linkando, altrimenti se tutti usassero il nofollow, l?algoritmo del pagerank crollerebbe, quindi se un sito ha tutte le pagine nofollow secondo me non è del tutto positivo.
      Sono tanti gli usi possibili per l'utilissimo attributo rel=nofollow. Ad esempio io lo uso abbastanza spesso sui link interni della navigazione (es. sui link "Ordina per...") per prevenire l'indicizzazione di pagine con contenuti sostanzialmente duplicati*. Così facendo, faccio un favore ai motori di ricerca (oltre che ai miei siti). Perciò non credo affatto che Google e gli altri motori di ricerca possano vedere come negativo l'uso di questo attributo (che, peraltro, loro stessi hanno introdotto).
    • Come noto, infatti, Google e MSN (ora Live Search) non indicizzeranno una pagina che ha solo back link con rel=nofollow; Yahoo! invece sì.

  • User Attivo

    @Everfluxx said:

    Sono tanti gli usi possibili per l'utilissimo attributo rel=nofollow. Ad esempio io lo uso abbastanza spesso sui link interni della navigazione (es. sui link "Ordina per...") per prevenire l'indicizzazione di pagine con contenuti sostanzialmente duplicati*. Così facendo, faccio un favore ai motori di ricerca (oltre che ai miei siti). Perciò non credo affatto che Google e gli altri motori di ricerca possano vedere come negativo l'uso di questo attributo (che, peraltro, loro stessi hanno introdotto).

    • Come noto, infatti, Google e MSN (ora Live Search) non indicizzeranno una pagina che ha solo back link con rel=nofollow; Yahoo! invece sì.

    Io non dico che si venga penalizzati dall'uso eccessivo del nofollow, però mi sono fatto una idea, forse un po' strampalata.
    Ho notato che i link esterni a risorse autorevoli se fatti con un certo criterio in taluni casi possono risultare positivi poichè stai fornendo delle informazioni all'utente.
    Linkare siti esterni può essere anche utile per non farci apparire come network chiusi di spam.

    Beh, se quindi può esserci un riscontro positivo al linkaggio, il nofollow potrebbe impedire al motore di valutare quel link, poichè se lo tagghi in quel modo non ti fai carico della responsabilità dei link, per cui non ricevi penalizzazione, ma nemmeno benefici positivi dall'uso esagerato del nofollow. Questo attributo è utile contro lo spam, ma è anche deleterio sui link spontanei ai fini del sistema pagerank.

    Lo so è una teoria un po' strana, però chissà 🙂


  • Super User

    @eLLeGi said:

    non ricevi penalizzazione, ma nemmeno benefici positivi dall'uso esagerato del nofollow. Messa giù così, mi trova d'accordo. 😉