• User Attivo

    @Giorgiotave said:

    Quello che proponiamo a tutti prima: analisi di mercato, concorrenza, keyword strategy ect ect e da qui il resto 🙂

    Ok grazie per la risposta. 🙂
    Ma: una volta che hai svolto un'analisi della concorrenza, delle keyword, del mercato... arriverai a un punto in cui dovrai posizionarti (la butto lì) per "torni meccanici" prima degli altri competitor presenti sul web, o no? 😄


  • Community Manager

    @wolgango_amadeo said:

    Ok grazie per la risposta. 🙂
    Ma: una volta che hai svolto un'analisi della concorrenza, delle keyword, del mercato... arriverai a un punto in cui dovrai posizionarti (la butto lì) per "torni meccanici" prima degli altri competitor presenti sul web, o no? 😄

    Figurati,

    si, probabilmente si. In realtà non lo so se è la chiave corretta e dovrei anche vedere che tipo di contenuti proporre, ma si, potrebbe essere.

    Di sicuro il piano non prevederà "chiavi", ma un approccio più generale dove coprire i vari argomenti.

    Comunque..e quindi? Dove sta il problema? 🙂

    Questa era un'azienda sconosciuta https://www.youtube.com/user/Blendtec ma senza arrivare a risultati di questo tipo, non vedo perché ci dovrebbero essere problemi nella** produzione di contenuti utili, prodotti o servizi per il target di riferimento**.

    Qualsiasi prodotto genera domande, richieste, dubbi, obiezioni, innovazioni, guide, informazioni, aggiornamenti ect ect fino all'infinito.


  • User Attivo

    @Giorgiotave said:

    Figurati,

    si, probabilmente si. In realtà non lo so se è la chiave corretta e dovrei anche vedere che tipo di contenuti proporre, ma si, potrebbe essere.

    Di sicuro il piano non prevederà "chiavi", ma un approccio più generale dove coprire i vari argomenti.

    Fin qui ok!

    @Giorgiotave said:

    Comunque..e quindi? Dove sta il problema? 🙂

    Nessun problema, è che prima o poi dovrai ritrovarti a studiare come scalzare un competitor da una keyword e salire sopra di lui con qualche "tecnica SEO" 😄

    @Giorgiotave said:

    Questa era un'azienda sconosciuta www . youtube . com / user / Blendtec ma senza arrivare a risultati di questo tipo, non vedo perché ci dovrebbero essere problemi nella** produzione di contenuti utili, prodotti o servizi per il target di riferimento**.

    Qualsiasi prodotto genera domande, richieste, dubbi, obiezioni, innovazioni, guide, informazioni, aggiornamenti ect ect fino all'infinito.

    Chiaro che sì, ma è un B2C e quindi si sposa perfettamente a trovate markettari e virali come fare un milkshake di ipad e iphone (trovata alquanto folle e decisamente apprezzabile ), diverso il caso di un azienda B2B che produce macchinari industriali.

    (tralasciando ovviamente il fatto che dietro al lavoro fatto da blender ci dovrebbe essere un gruppo formato da marketing e creativi e non solo da esperti SEO, non che la cosa sia sbagliata, ma presuppone di lavorare in un team complesso inserito in parte nell'azienda, ma non sempre è fattibile)


  • User Attivo

    @wolgango_amadeo said:

    Fin qui ok!

    Nessun problema, è che prima o poi dovrai ritrovarti a studiare come scalzare un competitor da una keyword e salire sopra di lui con qualche "tecnica SEO" 😄

    Secondo me usa la keyword density ma non c'è lo vuole dire per sbaragliare la concorrenza!

    Più seriamente se tu trovi mettiano il 34 posizione per una key strategica fai qualche azione, oppure lasci perdere perchè non è importante ma conta solo lavorare per ottimizzare il progetto a 360 tra marketing, studio della concorrenza, etc..?


  • User Attivo

    @kungfu said:

    Secondo me usa la keyword density ma non c'è lo vuole dire per sbaragliare la concorrenza!

    Qualche mese fa mi ha contattato un'azienda per vendermi un software sulla keyword density. Mantenendo una percentuale del 5-6% riusciva ad essere primo assoluto su google per keyword straordinarie. Ad esempio "business hotel venezia".

    Mi raccomando, bocca chiusa, che la percentuale segreta rimanga fra me e te.

    @kungfu said:

    Più seriamente se tu trovi mettiano il 34 posizione per una key strategica fai qualche azione, oppure lasci perdere perchè non è importante ma conta solo lavorare per ottimizzare il progetto a 360 tra marketing, studio della concorrenza, etc..?

    Sì è chiaro, però così aggiri il problema, specialmente se è la tua chiave principale. Non si scappa che se produci mixer (o come si chiamano questi aggeggi per fare blend), dovrai posizionarti in qualche modo per "blender machine" o chaivi simili, altrimenti perdi una grossa fetta di utenti.

    Poi va beh, se il marketing e la creatività sono fighissimi e si studiano un'idea virale da urlo, hanno anche un budget abbastanza alto da fare video di tendenza e ottengono il loro risultato diversamente quello diventa un progetto con i controca**i... sicuro, ma così giri intorno al problema.

    Prima di arrivare lì avrai testato una serie di tecniche SEO (che chiamarei tradizionali) per scalzare il competitor. Il resto lo poteva fare l'ufficio marketing, social, la creatività e l'esperto SEO non serviva a nulla!


  • Community Manager

    @wolgango_amadeo said:

    Qualche mese fa mi ha contattato un'azienda per vendermi un software sulla keyword density. Mantenendo una percentuale del 5-6% riusciva ad essere primo assoluto su google per keyword straordinarie. Ad esempio "business hotel venezia".

    Mi raccomando, bocca chiusa, che la percentuale segreta rimanga fra me e te.

    LOL. Ma c'è poco da ridere, guarda qui.

    Poi se vuoi parliamo del perché sto combattendo contro questa mentalità, forse capirai meglio le mie risposte 😉

    @wolgango_amadeo said:

    Fin qui ok!

    Nessun problema, è che prima o poi dovrai ritrovarti a studiare come scalzare un competitor da una keyword e salire sopra di lui con qualche "tecnica SEO" 😄

    Dipende cosa intendiamo con Tecnica SEO, può essere tutto e può essere che in realtà io la utilizzi lo stesso nel piano.

    Esempio:

    Ho individuato che per quella chiave mi serve un ebook, allora lo faccio creare e mi adopero per la distribuzione. Non vedo problemi in questo, nel far in modo che l'ebook venga distribuito.

    @wolgango_amadeo said:

    Chiaro che sì, ma è un B2C e quindi si sposa perfettamente a trovate markettari e virali come fare un milkshake di ipad e iphone (trovata alquanto folle e decisamente apprezzabile ), diverso il caso di un azienda B2B che produce macchinari industriali.

    Si può fare con tutto, anche nel B2B dal mio punto di vista.

    Poi, molte volte, il B2B combatte solo con il B2B allora è diverso 😉

    @wolgango_amadeo said:

    (tralasciando ovviamente il fatto che dietro al lavoro fatto da blender ci dovrebbe essere un gruppo formato da marketing e creativi e non solo da esperti SEO, non che la cosa sia sbagliata, ma presuppone di lavorare in un team complesso inserito in parte nell'azienda, ma non sempre è fattibile)

    Certo, condivido.

    @wolgango_amadeo said:

    Prima di arrivare lì avrai testato una serie di tecniche SEO (che chiamarei tradizionali) per scalzare il competitor. Il resto lo poteva fare l'ufficio marketing, social, la creatività e l'esperto SEO non serviva a nulla!

    Il SEO può individuare quali contenuti servono per la chiave e quindi fare da "consulenza" a chi produce i contenuti.

    Se però mi stai dicendo guarda il cliente ha 1.000€ da spendere per il suo prodotto B2B torni meccanici abbiamo finito di parlare eh 😄

    Parliamo di un business con milioni di fatturato, o lavori bene o meglio non lavorare. Poi a certi livelli i freelance fanno fatica perché quando i progetti diventano complessi è impossibile lavorare da solo se l'operatività è sulla persona.

    🙂


  • User Attivo

    @Giorgiotave said:

    Poi se vuoi parliamo del perché sto combattendo contro questa mentalità, forse capirai meglio le mie risposte 😉

    Cioè?

    Alla fine a quanto pare gran parte delle cose SEO di cui si parla in rete sono 1) Spam 2) Stregonerie 3) Insignificanti

    Poi sono daccordo che se si parla di business da milioni di euro il modo di ragionare deve essere per forza diverso.

    Viene spontaneo pensare: ma se uno ha un badget piccolo che fa?

    Ma credo di sapere già la risposta.


  • Community Manager

    @kungfu said:

    Alla fine a quanto pare gran parte delle cose SEO di cui si parla in rete sono 1) Spam 2) Stregonerie 3) Insignificanti

    Questo non è vero. Ci sono alcune cose, inventate non da SEO, che rimangono nel nostro ambiente come delle leggende metropolitane e che riaffiorano ogni tanto. Il nostro compito è quello di non farvi cadere nelle trappole 🙂

    Sono poche e vanno combattute. Se la tua percezione è che sono tante, il problema è della percezione personale, non di un settore.

    Keyword Density e LDA sono tutte dei grandi specchi per le allodole che non hanno niente a che vedere con la SEO 🙂

    Non mi pare che siano la gran parte delle cose SEO, nella lista che ho fatto su non ci sono infatti.

    Sulle co-occorrenze e la validità SEO c'è bisogno di test per verificare, sui metodi sopra basta un minimo di conoscenza nel funzionamento degli algoritmi.

    Hai letto tutti i link contenuti in questo post?

    Ora ti dico un'altra cosa: Google in questo 2014 sta lavorando insieme al W3C alla creazione di "ontologie" per i verbi in lingua inglese.

    Sapete cosa significa? Che ancora non è in grado di comprendere un verbo in lingua inglese 🙂

    Le risposte che Google fornisce in SERP sono grazie al Knowledge Graph, perché Google sta archiviando le entità che si riferiscono a cose, persone e luoghi.

    A furia di citare impropriamente il termine Semantica si è creata la convinzione che Google sia un motore di ricerca in grado di comprendere le richieste degli utenti perché ha sviluppato una sorta di intelligenza artificiale, quando invece in realtà Google comprende la richiesta dell'utente perché quella richiesta è presente nel suo database ed è costruita attraverso input umani.

    Con i verbi sta facendo un passo avanti, oggi, 2014 🙂

    Google non usa l'interpretazione delle parole ancora, ma sta cercando di lavorare sui concetti che è diverso. Inoltre siccome era molto dispendioso farlo ha preferito lavorare sull'archiviazione dei dati su progetti come https://www.freebase.com/ e per quanto riguarda i siti ha spinto le persone a usare HTML5 e Schema.org...perché?

    Perché così diventa più facile e in molti casi l'interpretazione è semplice, non richiede sforzi, non richiede chissà quale intelligenza artificiale 🙂

    @kungfu said:

    Viene spontaneo pensare: ma se uno ha un badget piccolo che fa?

    Il consulente non ha un budget piccolo. È chi lavora per propri progetti che lo ha.

    Chi ha un budget piccolo deve investire nell'acquisizione di competenze che permettano, con l'aiuto del tempo e dell'ingegno, di colmare i vari gap.

    Per questo si dice sempre: non postare ogni giorno, concentrati nella creazione di un contenuto unico ed eccezionale.

    Per esempio gli ebook sono sottovalutati, siamo sempre alla ricerca di cose facili e veloci, non abbiamo pazienza.


  • User Attivo

    @Giorgiotave said:

    Sono poche e vanno combattute. Se la tua percezione è che sono tante, il problema è della percezione personale, non di un settore.

    Può essere, la percezione selettiva è importante per il cervello umano. Sarà per questo che noto solo tecniche seo tipo quelle che funzionavano nel 2004. Ma ora inizio a sospettare che non funzionavano neanche 10 anni fa, solo che la concorrenza era l' 1% di adesso e quindi tutto andava bene per arrivare in prima pagina.

    @Giorgiotave said:

    Hai letto tutti i link contenuti in questo post?

    Si, ma per tornare alla percezione selettiva. Quante pagine ci sono sul forum che parlano di quei concetti rispetto alle domande tipo "i link esterni servono?". Anche se vado sui blog dei vari divulgatori seo non è così facile trovare concetti simili a ir, vettori geometrie, etc...

    Ad esempio in casi come questo:

    giorgiotave.it/forum/posizionamento-nei-motori-di-ricerca/225790-contenuti-su-temi-differenti-dal-settore-del-dominio-grosso-calo-delle-visite.html

    Se uno non ha le giuste indicazioni su come ragiona davvero il motore è difficile capire perchè pubblicare una sezione non a tema con il sito, oppure mettere un paragrafo fuori contesto in una pagina, può far crollare il posizionamento.

    Leggendo quei link che hai segnalato il ragionamento da fare è che certi contenuti allontanano il documento dalla query, mentre sembra più istintivo credere che il calo dipenda da cose tipo aver diluito i contenuti (keyword density?).

    @Giorgiotave said:

    Chi ha un budget piccolo deve investire nell'acquisizione di competenze che permettano, con l'aiuto del tempo e dell'ingegno, di colmare i vari gap.

    Hai ragione, ma anche qui vedo poca chiarezza. In giro ci sono parecchi che tengono corsi seo e ci sono guide di ogni tipo, ma alla fine quanti di questi trasmettono dei concetti davvero utili? Poi magari tu mi dirai che anche questa è solo una mia percezione mentre in realtà i seo italiani sanno quello che stanno facendo, e sono competenti ad aggiornati.


  • Community Manager

    @kungfu said:

    Può essere, la percezione selettiva è importante per il cervello umano. Sarà per questo che noto solo tecniche seo tipo quelle che funzionavano nel 2004. Ma ora inizio a sospettare che non funzionavano neanche 10 anni fa, solo che la concorrenza era l' 1% di adesso e quindi tutto andava bene per arrivare in prima pagina.

    Si, secondo me è così: funzionavano perché semplicemente il motore non era così evoluto a beccare lo spam e c'era poca concorrenza 🙂

    @kungfu said:

    Si, ma per tornare alla percezione selettiva. Quante pagine ci sono sul forum che parlano di quei concetti rispetto alle domande tipo "i link esterni servono?". Anche se vado sui blog dei vari divulgatori seo non è così facile trovare concetti simili a ir, vettori geometrie, etc...

    Si, non è facile trovarli, per questo intervengo regolarmente segnalandoli.

    @kungfu said:

    Leggendo quei link che hai segnalato il ragionamento da fare è che certi contenuti allontanano il documento dalla query, mentre sembra più istintivo credere che il calo dipenda da cose tipo aver diluito i contenuti (keyword density?).

    Leggendo quei link a me viene da dire: ma siamo poi così sicuri che sia bene farci ossessionare da tecnicismi di basso livello? Non è meglio scrivere il testo in modo naturale e poi pensare effettivamente alle cose utili per le persone creando dei gran bei contenuti?

    Se un gran contenuto ottiene dei link spontanei, basta che la chiave ci sia per posizionarti. Ci sono un sacco di contenuti nelle prime pagine dove la chiave è presente pochissime volte, magari una nel titolo e una nel corpo, ma il documento è talmente bello e linkato spontaneamente che anche avessimo scoperto la formula magica (che non c'è) non cambierebbe di una posizione 🙂

    @kungfu said:

    Hai ragione, ma anche qui vedo poca chiarezza. In giro ci sono parecchi che tengono corsi seo e ci sono guide di ogni tipo, ma alla fine quanti di questi trasmettono dei concetti davvero utili? Poi magari tu mi dirai che anche questa è solo una mia percezione mentre in realtà i SEO italiani sanno quello che stanno facendo, e sono competenti ad aggiornati.

    No no, questa non è una tua percezione. Questa invece è la realtà.

    La SEO è cambiata, i SEO poco.

    🙂