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- ADSENSE - solo con partita IVA?
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@nbriani said:
Ciao Domenico,
penso tu possa partecipare lo stesso (con codice fiscale?) ma ti sposto nella sezione del Forum appropriata per una piu' corretta risposta...
Nicolap.s. Ho editato anche il titolo...
Potresti spiegarmi meglio con codice fiscale?
Thx
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Con codice fiscale ?????
Direi non possibile, quando sposatate in web efisco non potrò che rimandare alla lettura dei molti post su adsense, dove io do la mia opinione in merito.
PS segnalo anche la recente notizia diqualcuno che inquadra quella attività come procacciamento d'affari.... personalmento resto dell'opinione che siano servizi pubblicitari.
In WFL trovate direitutto.
Paolo
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@i2m4y said:
Con codice fiscale ?????
no, no, scusate ho messo il punto di domanda proprio perchè non ne ero certo e non sono andato a vedere... immaginavo che senza partita iva magari chiedevano il codice fiscale in fase di registrazione del servizio.. ma appunto ho spostato di sezione per avere pareri piu' pertinenti da persone piu' preparate sulla questione..
Nicola
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@domenico.biancardi said:
Se io non ho la partita IVA non posso partecipare al servizio ADSENSE?
grazie
Per partecipare puoi partecipare anche senza partita iva. Bisogna poi vedere l'entità dei tuoi guadagni con AdSense: se incassi 5-10 euro al mese...beh, con tutto rispetto per il fisco, non mi pare sia il caso di dover aprire partita iva...
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@giorgio73 said:
Per partecipare puoi partecipare anche senza partita iva. Bisogna poi vedere l'entità dei tuoi guadagni con AdSense: se incassi 5-10 euro al mese...beh, con tutto rispetto per il fisco, non mi pare sia il caso di dover aprire partita iva...
ragazzi qualcuno che può spiegare bene bene?
Se guadagno all'anno facciamo conto 200 euro con sta pubblicità...ai fini dell'Iva sempre la partita iva devo avere?
Quali controlli lo stato mi può fare?su cosa?
grazie
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@archeoita said:
saresti un evasore... poi vedi tu.
Purtroppo ora queste sono le leggi, se dovessero cambiare, tanto meglio.
AI
Il giorno che il Fisco va a fare controlli su importi di 60-120 euro annui vorrà dire che l'Italia ha sanato il debito pubblico
Per importi così bassi (sparo una cifra....fino a 500 euro all'anno) puoi inserire questi introiti sotto la voce "Redditi diversi" nella dichiarazione dei redditi, così sei a posto con la coscienza. Non mi pare proprio il caso di aprire partita iva per il fatto che una persona ha un sito internet e guadagna queste cifre ridicole dai clic di AdSense. Se invece il sito è organizzato per fare ecommerce o per vendere servizi allora il discorso è diverso perchè ci sono gli estremi per un'attività imprenditoriale.
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@archeoita said:
scusami, ma sarebbe come dire che: se io compro e vendo 50 scarpe nike all'anno e ci guadagno solo 500 euro, allora non prendo partita iva e li metto nei redditi diversi.
Vendere spazi pubblicitari è attività d'impresa, ed è una cosa seria.
Se non si riesce ad avere un certo gettito per sostenersi, allora si lascia perdere la cosa.Sono solo mie opinioni personali.
Puoi metterlo dentro a redditi diversi se vuoi, ma rimani comunque "non in regola".
Aspettiamo la replica di Paolo.
ciao
AIGiusta osservazione! Personalmente vedo le cose così: io realizzo un sito che parla di pianeti perchè sono un appassionato di astronomia. Se poi metto gli annunci ADSense è solo perchè voglio sostenere le spese dell'hosting del sito...Invece comprare e rivendere scarpe a un prezzo più alto ha come unico scopo quello di guadagnare.
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aspetto anche io altrimenti mi troverò dopo qualche giorno a chiudere il mio account di adsense
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sotto i 5mila euro di entrate non si è tassabili, e le entrate vanno appunto messe nella dichiarazione dei redditi dentro varie.
Metti caso che a natale ricevo due computer (regalo doppio) uno lo vendo su e-bay e vengo pagato sul conto corrente .... cosa devo afre aprirmi una partita iva!?
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Quindi se io vendo qualcosa ogni tanto ma ci campo allora cambia la cosa....!
No perché ho la posbbilità di vendere gioielli in maniera occasionale. E i ricavati sarebbero abbastanza per pagarmi delle belle ferie!
Domani prendo contatto e faccio una consegna per qualche migliaio di oggetti e nn dichiaro niente...tanto se è satta una cosa occasionale...
"chiave di lettura dei toni"
Post volutamente ironico ma nn accusatorio e scritto con assoluta tranquillità
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aggiungo:
Mi è venuta in mente una cosa....c'é qualcuno che ha scritto che il fisco non viene a controllare queste piccole transazioni...io vi dico che invece lo fa...perché in questi giorni la mia famiglia è sotto controllo del fisco (le famose estrazioni a sorte!) ed ovviamente stanno esaminando il mio conto...dato che è cointestato con mia madre!
Vi dirò cosa dicono dell'assegno di google (anche se forse essendo di quest'anno il rpimo non lo considerano!...mah...)
Così finalmente avremo l'unico vero riscontro attendibile!
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@archeoita said:
Se uno lo fa per passione, non credo che 100 euro in più cambino la vita, se uno punta a guadagnarci 400-500-1000 euro all'anno, allora dove sta il discorso di coprire i costi?
Uno spazio su Aruba o altri hoster economici lo compri a 25 euro.I 400-500-1000 euro sono quelli che ti danno la speranza un futuro di guadagnarne molti di più, una motivazione per continuare e uno strumento per valutare i propri risultati e correggere gli errori.
Anche se non son sicuro che si possa fare, piuttosto che aprire la P.IVA per importi così modesti (e quindi tra INPS e commercialista andare in netta perdita) se non sei sicuro di proseguire, potresti metterli come "redditi diversi", e paghi lo stesso le tasse.
In genere la multa per evasione (PURTROPPO) è SOLO del 30% dell'importo evaso (+ interessi e qualcos'altro), non è che si rischia la casa, non siamo in un paese serio come gli Stati Uniti: poche menate, poche tasse, tutto informatizzato e quindi controllabile, galera per gli evasori e quindi poca evasione.
Con questo non voglio giustificare gli evasori professionisti che rimangono comunque dei pezzi di cacca.
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@RockyMountains said:
I 400-500-1000 euro sono quelli che ti danno la speranza un futuro di guadagnarne molti di più, una motivazione per continuare e uno strumento per valutare i propri risultati e correggere gli errori.
Anche se non son sicuro che si possa fare io piuttosto che aprire la P.IVA per importi così modesti (e quindi tra INPS e commercialista andare in netta perdita) li metterei in ogni caso come "redditi diversi", e si pagano lo stesso le tasse.
Comunque in genere la multa per evasione (PURTROPPO) è SOLO del 30% dell'importo evaso (+ interessi e qualcos'altro), non è che si rischia la casa, non siamo in un paese serio come gli Stati Uniti: poche menate, poche tasse, tutto informatizzato e quindi controllabile, galera per gli evasori e quindi poca evasione.
Dichiarandolo come altri redditti sarai comunque un evasore parziale (perche' non pagheresti IVA,INPS E IRAP)
La multa inoltre non credo che sia cosi' bassa come tu dici.
Le societa' di recupero' crediti aumentano a dismisura un eventuale "entrata mancata"
Credo che il ministero si appoggi a queste per recupare cio' che a livello presunto si e' evaso.
Basta dire che (ed era vero fino a poco tempo fa) che se scoprono che non hai fatto uno scontrino ad un cliente di fanno fino a 1000 euro di multa.)
(anzi ora con 3 scontrini non emessi rischi la chiusura dell'attivita')Andiamoci piano a consigliare un' eventuale evasione.
Lo so che e' sbagliato per pochi spiccioli aprirsi la partita I.V.A ma e' ancora piu' sbagliato fregarsene di quelli che invece rischiano e spesso vanno in perdita (me compreso)
La cosa migliore e' avere un po' di soldi da parte un business plan e buttarsi regolarizzando il tutto.
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Non stiamo parlando di una società di chissa quali dimensioni, bensi di uno che comincia con un business di pochi spicci.
Il business plan lo fa con l'analisi dei report di Adsense, e basta.
Penso che la cosa peggiore, sia per lui che per la collettività, è che le quasi 3000 euro di spese fisse annue necessarie x partita IVA come impresa lo facciano desistere o dal proseguire con i suoi siti o dal cominciare a guadagnare.
E la cosa potrebbe anche farci piacere, un concorrente in meno, ma me ne frego di questi ragionamenti.
Comunque, dando per scontata l'interpretazione No adsense senza P.IVA (e non è detto che sia così), quanto dovresti all'INPS e non lo versi, non è che lo rubi allo stato sono soldi che tu non versi sulla TUA pensione.
Cioé lo stato dice: siccome mi preoccupo per quando tu sarai anziano ti costringo a mettere da parte dei soldi, e fin qui ci siamo, ma perché devi essere costretto a risparmiare se sei in perdita?