• User Attivo

    Maschile e Femminile nel copywriting :)

    E' da tempo che ho un enorme dubbio che mi attanaglia.

    Quando scrivo un testo, a meno che non si tratti di un messaggio squisitamente rivolto alle donne o agli uomini, di solito utilizzo il maschile.

    E' un modo di esprimersi che comununemente si usa in italiano quando ci si rivolge ad un gruppo misto di più persone.

    Ma cosa succede se mi rivolgo ad un gruppo di persone, si, ma parlando al singolare?

    Es.
    "Caro visitatore,
    sono contento che tu sia stato tra i primi ad approfittare di questa offerta.."

    In questo caso, a mio avviso, si rischia di disidentificare le lettrici con ciò che leggono...

    E d'altra parte il caro/a amico/a mi fa schifo 🙂 (per non parlare del fatto che l'uomo macho italiano se vede una pagina scritta al femminile nemmeno la legge :2:

    Proposte, idee?

    Piernicola
    (che mai come in questi casi preferisce scrivere in inglese:))


  • Super User

    (purtroppo) si usa il maschile.

    le donne sono abituate a leggere le cose con linguaggio maschile, viceversa no.:bho:

    senza contare che per molte espressioni o non esiste il femminile o sembra una presa per i fondelli..

    come diresti l'equivalente di:

    gentile architetto
    distinto avvocato
    pregiato chirurgo
    ecc. ecc.

    quindi ok per il maschile e via 😉


  • User Attivo

    @nelli said:

    (purtroppo) si usa il maschile.

    le donne sono abituate a leggere le cose con linguaggio maschile, viceversa no.:bho:

    senza contare che per molte espressioni o non esiste il femminile o sembra una presa per i fondelli..

    come diresti l'equivalente di:

    gentile architetto
    distinto avvocato
    pregiato chirurgo
    ecc. ecc.

    quindi ok per il maschile e via 😉

    Hai ragione ed infatti l'ho sempre usato finora...

    Ma sarebbe interessante implementare un servizio che nell'iscrizione alla NL fa barrare un M/F e poi inviare le email con il "genere giusto"!

    🙂

    Grazie dei consigli,
    Piernicol


  • Super User

    @piernicola said:

    Piernicola
    (che mai come in questi casi preferisce scrivere in inglese:))
    Grande invenzione l'inglese 😉
    Ti libera da ogni imbarazzo in questo senso. "YOU" è universale: Tu, Lei, Voi... e lo usi con il tuo amico e con il Presidente degli Stati Uniti nello stesso modo ....

    @"Piernicola" said:

    Ma sarebbe interessante implementare un servizio che nell'iscrizione alla NL fa barrare un M/F e poi inviare le email con il "genere giusto"! Dipende dal livello di personalizzazione delle tue newsletter e dal livello di profilazione del db. Le anagrafiche più evolute hanno anche il *gender *per invio personalizzato di email / sms a seconda del sesso.

    es: serata in discoteca. Ospite Jennifer Garner ---> invito a tutti gli iscritti uomini.
    es: serata in discoteca: Ospite Stuart Delta ---> invito a tutte le iscritte donne, more, 25/35 enni (ingresso gratuito, open bar, 10 consumazioni alcooliche obbligatorie)
    es: 8 Marzo Festa della Donna ---> invio a tutte le iscritte donne e a Boy George

    Idem puoi pensare di fare con le promozioni dei tuoi prodotti/ seminari.

    Diversamente, di norma si usa il genere maschile, a cui le donne ormai sono immuni (credo comunque sia anche una regola del *buon scrivere in italiano *, se il destinatario di una comunicazione non ha un sesso precisato, si usa il maschile).

    Esteticamente improponibile fare una newsletter così: "Ciao caro/a sarai contento/a di ricevere questa mia offerta rivolta a te che sei un/una professionista serio/a ecc ecc..."

    Cordialmente,
    Stuart


  • User Attivo

    @Stuart said:

    es: 8 Marzo Festa della Donna ---> invio a tutte le iscritte donne e a Boy George

    Come si fa l'emoticon della persona che scoppia dal ridere, si rotola a terra e gli viene il male agli addominali dalle risate? 😉

    Idem puoi pensare di fare con le promozioni dei tuoi prodotti/ seminari.

    Ne parlerò con il mio webmaster, ottima idea! 😉

    Diversamente, di norma si usa il genere maschile, a cui le donne ormai sono immuni (credo comunque sia anche una regola del *buon scrivere in italiano *, se il destinatario di una comunicazione non ha un sesso precisato, si usa il maschile).

    Mah... una volta ad un seminario di comunicazione ho fatto un test con le partecipanti sull'impatto emotivo di una comunicazione usando il maschile ed il femminile.

    Ed è risultato che sono abituate e quindi non hanno la reazione polare (ed i brividi:)) che tu potresti avere se ti dicessero che sei una bravissima seo, ma il fatto di usare il gender giusto ha molto più impatto.

    So che è un discorso al limite della pip.pamentale ma ho come la sensazione che potrebbe esserci molto potenziale da sviluppare coinvolgendo meglio le donne anche dal punto di vista linguistico.


  • User Attivo

    Il motivo per cui si preferisce usare il maschile quando il sesso non è definito è perchè l'uomo, inteso come essere umano, è al "maschile", quindi, si usa il maschile e nessuno si offende.;)


  • User Attivo

    @ideasnextdoor said:

    Il motivo per cui si preferisce usare il maschile quando il sesso non è definito è perchè l'uomo, inteso come essere umano, è al "maschile", quindi, si usa il maschile e nessuno si offende.;)

    Hai ragione, ed infatti nessuna donna mi ha mai mandato una email offesa per il fatto che scrivo al maschile.... mi chiedo solo come posso coinvolgerla di più! 🙂


  • User

    Ciao Piernicola (ma sei proprio De Maria? 🙂 )

    Mi fa piacere che ti sia posto il problema!

    Personalmente non mi da fastidio leggere al maschile, è di uso comune, ma se trovo una lettera, o un testo su internet scritto al femminile presto più attenzione, e sicuramente lo leggo perché so che è rivolto proprio a me-donna!

    Nenélla


  • User Attivo

    @ideasnextdoor said:

    Il motivo per cui si preferisce usare il maschile quando il sesso non è definito è perchè l'uomo, inteso come essere umano, è al "maschile", quindi, si usa il maschile e nessuno si offende.;)
    E pensare che invece in inglese avviene esattamente il contrario: quando il genere è indefinito si usa il femminile 😉


  • User Attivo

    @Nenella said:

    Ciao Piernicola (ma sei proprio De Maria? 🙂 )

    No, sono un omonimo ma ho deciso di fargli pubblicità con i link in firma 😉

    Mi fa piacere che ti sia posto il problema!

    Personalmente non mi da fastidio leggere al maschile, è di uso comune, ma se trovo una lettera, o un testo su internet scritto al femminile presto più attenzione, e sicuramente lo leggo perché so che è rivolto proprio a me-donna!

    Nenélla

    Appena ho tempo per seguirlo voglio fare un test particolare.

    Prendo una grossa mailing list mista e la divido a metà in modo indiscriminato.

    Poi mando ad una metà un messaggio al maschile, ed all'altra metà al femminile.

    Quasi sicuramente gli uomini nella lista che riceve la mail al femminile la cestineranno.... ma sono curioso di vedere se il fatto di ricevere una mail "personalizzata" compenserà in termini di conversioni da parte delle donne 😉

    Vi farò sapere.....


  • User Newbie

    E d'altra parte il caro/a amico/a mi fa schifo 🙂 (per non parlare del fatto che l'uomo macho italiano se vede una pagina scritta al femminile nemmeno la legge :2:

    Proposte, idee?

    io cerco sempre di bypassare e di non utilizzare nessuno dei due. preferisco mettere solo il saluto ed evitare i riferimenti espliciti, ad esempio: "ciao" invece di "caro/a amico/a".
    il ciao, in rete, va sempre bene.
    se c'è una cosa che sa di trasandato, invece, è loggarsi e vedere messaggi tipo "caro estrellita".
    va bene usare il maschile se non sai chi sono, ma se hai già i miei dati mi aspetto uno sforzo in più.
    ma non vorrei apparire troppo "gardiniana": se mi dici "caro visitatore" non mi offendo 🙂


  • User Attivo

    @Fuffissima said:

    E pensare che invece in inglese avviene esattamente il contrario: quando il genere è indefinito si usa il femminile 😉

    🙂 Fuffissima illuminaci 😄
    Questa non la sapevo... 🙂

    Però non concordo con Stuart, gli inglesi risolvono con la seconda persona solo una minima parte dei loro problemi. Molte associazioni fanno da tempo in UK grosse pressioni per un uno paritario e non sessista uso della lingua. Si lotta sulla terza persona, sugli aggettivi...
    Molti aziende o istituzioni da anni usano il maschile/femminile... ed anche qui c'è stata qualche polemica sul perché prima il maschile e poi il femminile...

    Poi... il problema è più un problema di "moda", di cultura, di sensibilità...
    In Italia prima di dava del voi, ora del lei... ma ci si sta spostando, all'inglese e complice internet, su un uso sempre più colloquiale anche tra estranei con un invito maggiore all'uso del tu dopo le primissime battute, soprattutto tra gente giovane.

    Le differenze culturali sono variabili (molto lentamente in passato) nel tempo.

    In alcune lingue esiste il duale, il neutro.

    Alcune culture distinguono una vasta gamma di colori, altre hanno solo due colori per indicare tutto.

    Una stessa parola in tedesco è maschile ed in russo femminile etc etc...

    In Italia, anche come dimostra l'intervento di Nelli, di Nenella... le donne si gratificano (giustamente) per una maggiore attenzione nei loro confronti... che probabilmente ripagano con una maggiore attenzione.

    Bello il test che vuoi fare Piernicola 😄 Facci sapere facci sapere... molto interessante 😄

    Un curiosità, quale metodo userai per capire i termini di conversioni da parte delle donne? 🙂


  • User Attivo

    @Calogero Dimino said:

    🙂 Fuffissima illuminaci 😄
    Questa non la sapevo... 🙂
    In effetti precisamente l'utilizzo del femminile è tipico dell'American English ed è dovuto ad una particolare attenzione nei confronti di temi delicati come la discriminazione nei confronti del genere femminile.
    Ad esempio stasera mi sono imbattuta in un testo in cui parlando di una persona dal genere volutamente indefinito, veniva utilizzata la forma femminile:
    A person sees an ad and forms an impression.
    She looks up information on the web, and her impression changes.
    She calls the firm and talks to the receptionist, and her impression changes.
    :ciauz:


  • User Attivo

    @Fuffissima said:

    E pensare che invece in inglese avviene esattamente il contrario: quando il genere è indefinito si usa il femminile 😉

    Sicura? di base si usa il solito "you", si da del lei, intendi questo "lei" come femminile?

    Quindi un riferimento alla persona e non uomo? quindi "la" persona?

    Anche qui si può usare se si da del lei, si fa riferimento alla persona, quindi non all'uomo.
    In questo caso dipende che tipo di testo scrivi, se in italiano faiun riferimento generico alla persona, anche in questo caso, ti riferiresti ad un'ipotetico "lei"...quindi, "la" persona e si scrive in femminile, come nel tuo esempio.


  • User Attivo

    al primo moderatore che passa: cancella pure, post inserito per sbaglio - grazie