• User Attivo

    Google Belgio condannato

    E oltre al danno la beffa (non avevo mai scrollato in giù su google) 🙂

    Da Dagospia:

    Il portale americano Google pubblica da stamattina, sulla sua home-page belga, la condanna per violazione del diritto d'autore degli editori della stampa belga francofona. Come aveva ordinato ieri la giustizia belga, la sentenza figura sulla pagina di apertura del motore di ricerca 'google.be' e del portale d'informazione 'news.google.be'. Il 5 settembre, il tribunale di prima istanza di Bruxelles aveva costretto Google News ad eliminare dalla versione belga del suo sito, a partire dal 18 settembre, tutti gli articoli dei giornali in lingua francese e tedesca del paese aderenti all'associazione Copiepresse. La società californiana, che rischiava un'ammenda di un milione di euro per ogni giorno di ritardo, si è assoggettata alla decisione del tribunale, così che gli articoli dei quotidiani come Le Soir, La Libre Belgique o La Derniere Heure non appaiono più sul portale americano. Google aveva rifiutato di pubblicare per cinque giorni sulle sue pagine di apertura la sentenza, incorrendo così in un'ammenda di 500.000 euro al giorno di ritardo, ritenendo di aver soddisfatto le richieste del giudice ritirando gli articoli contestati...


  • Moderatore

    Azz, che mazzata!! 😮


  • Community Manager

    A parte che le condanne in denaro penso che siano le richieste di quelli del Belgio, non quelle che poteva infliggere il giudice, trovo strano questo:

    condanna per violazione del diritto d'autore degli editori della stampa belga francofona

    Cioè, Google è stato condannato perchè metteva le news di questi giornali in Google News?

    No fatemi capire, non penso sia così...altrimenti 😞


  • User

    Anche io non ho capito la motivazione della sentenza.

    Spero proprio che non sia perche' google metteva le news di questi giornali in google news.

    IMHO google news non e' un portale che pubblica le news "scopiazzandole" a destra e a manca, ma le indicizza per tema/data di pubblicazione. Infatti cliccando si finisce sui portali delle news vere e proprie.

    Anzi, dovrebbero essere contenti perche' google gli indirizza del traffico.

    Altrimenti se cosi' non e'... povera liberta' di stampa


  • User

    @Giorgiotave said:

    Cioè, Google è stato condannato perchè metteva le news di questi giornali in Google News?

    No fatemi capire, non penso sia così...altrimenti 😞

    E' proprio cosi' 😞

    Tra l'altro, se un sito vuole non apparire tra le news di google news, puo' fare regolare richiesta di esclusione (e puo' anche usare un robots.txt direttamente), ma i siti belgi invece ci hanno "marciato" e sono andati in tribunale cercando (e riuscendo) a spillare dei soldi a google.

    ...soldi che comunque perderanno per il calo di traffico che avranno dopo l'esclusione 😉

    Purtroppo i media "tradizionali" sono ancora troppo miopi per capire certe cose...


  • Community Manager

    @Ray71 said:

    Tra l'altro, se un sito vuole non apparire tra le news di google news, puo' fare regolare richiesta di esclusione (e puo' anche usare un robots.txt direttamente), ma i siti belgi invece ci hanno "marciato" e sono andati in tribunale cercando (e riuscendo) a spillare dei soldi a google.

    Pensa te!

    Ma dai.......

    @Ray71 said:

    Purtroppo i media "tradizionali" sono ancora troppo miopi per capire certe cose...

    E si, ma io li toglierei dall'indice proprio 😄

    Solo che poi chiedono i danni? 😄

    Gente che non ha capito proprio bene come funziona il web 😞


  • Super User

    Giorgio, Ray, quello che dite è senza dubbio sensato.

    Premetto che intervengo cosi' un po' a braccio con un chiaro intento "provocatorio" ..cioè per provocare una discussione, un ragionamento insieme....

    Cio' che dite è sensato, si, ma è altrettanto vero che non esiste una norma chiara in materia... e pensare all'utilizzo del robot.txt come discriminante delle due posizioni è senza dubbio non corretto...
    (voglio dire io posso anche lasciare la porta di casa aperta questo nn vuol dire che tu hai il permesso ad entrare 🙂 )

    Insomma anche chi pensa a delle regole non ha poi tutti i torti... (certo lo so che lo fa per guadagnare...) .
    In Italia ad esempio persino gli elenchi telefonici e le pagine gialle NON possono mettere dati di utenti di cui non hanno ottenuto uno specifico consenso scritto... non è l'utente che deve fare qualcosa per impeedirlo.. sono loro che devono chiederlo...è alla rovescia... o no?

    Questo non per dire che io non capisca le vs posizioni ma semplicemente per dire che capisco anche chi chiede maggior chiarezza e regolamentazione.

    E' indubbio che Google e i MDR guadagnano fiumi di denaro "sfruttando" contenuti di altri ... certo con il mutuo e fino ad oggi indiscusso reciproco vantaggio nel vedersi convogliare utenti sulle proprie pagine che altrimenti nn sarebbero mai arrivati...

    Ma fino a che internet era una rete dedicata a "scienziati, militari e universitari" tutto cio' ha avuto un senso... oggi penso che sia comprensibile l'esigenza di regolamentazione paventata da qualcuno...

    I mdr di ricerca hanno ad oggi ottenuto cio' che volevano (contenuti) senza concordare la contropartita (visite, ok ma quante?.. e se io volessi soldi? 🙂 ) e si sono costruiti un loro business enorme ...

    Ad esempio... uno scenario assurdo ma in fondo "credibile"...

    Immaginate che l'associazione mondiale della stampa stanca di non aver avuto neanche la possibilità di trattare con chicchessia le loro richieste (economiche!) decidesse di impedire a tutti i mdr di indicizzare le proprie pagine e costruisse un proprio motore di ricerca... corretto no?

    ( chi ha deciso che chiunque metta un doc in rete si debba anche preoccupare di mettere in atto sistemi perchè questo non venga indicizzato? ... certo sarebbe la fine della rete per come la conosciamo noi.... )

    Cerchi info di attualità? c'è solo un mdr da usare... il loro! 🙂

    Immagina poi che convinti da quell'esempio anche tutti i siti che trattano di "calcio" si accordino per impedire l'accesso ai MDR ... vuoi notizie sullo sport piu' popolare del mondo? ... c'è solo un mdr da usare... il loro! 🙂

    E se la cina, cuba e il venezuela (cosi' per trovare esempi credibili! 😄 ) decidessero per decreto che tutti i siti pubblicati sui loro domini nazionali non possano essere indicizzati e sfruttati da compagnie americane, ma bensi' creassero un loro mdr proprietario? 🙂

    Cerchi info su cina, cuba e venezuela? c'è solo un mdr da usare... il loro!

    e cosi' poi potremmo continuare.....

    Chi ha deciso che le regole del gioco invece sono altre , cosi' come le conosciamo oggi?

    Io sono per una rete "libera" e non regolamentata da improbabili norme su privacy e copyrights ... ma oggi i MDR e i grandi attori che vi ruotano intorno .... la stanno rendendo davvero "libera" o ne stanno facendo un luogo dove prima o poi qualcuno detterà autonomamente le regole? 🙂

    :ciauz:
    Nicola


  • User

    @nbriani said:

    Giorgio, Ray, quello che dite è senza dubbio sensato.
    ...

    E' indubbio che Google e i MDR guadagnano fiumi di denaro "sfruttando" contenuti di altri ... certo con il mutuo e fino ad oggi indiscusso reciproco vantaggio nel vedersi convogliare utenti sulle proprie pagine che altrimenti nn sarebbero mai arrivati...

    Non so se hai notato, ma Google News non ha advertising.
    Questo proprio per evitare "grane" con i giornali: Google non prende un centesimo da Google news.

    Per quanto riguarda la solita discussione dell opt-in/opt-out
    si, in teoria sarebbe giusto se chi mette dei contenuti su internet fosse
    tenuto a chiedere esplicitamente l'inclusione negli indici, avendo l'esclusione per default.

    A quel punto i motori di ricerca diventerebbero delle directories (come DMOZ)
    e la qualita' dei risultati lascierebbe davvero a desiderare. (Dmoz contiene solo una minima percentuale delle centinaia di milioni siti esistenti)

    D'altra parte, nel momento in cui si pubblica del contenuto su internet, lo si mette implicitamente a disposizione di tutti (a meno di non restringerne l'accesso con login e password, per esempio).

    @nbriani said:

    I mdr di ricerca hanno ad oggi ottenuto cio' che volevano (contenuti) senza concordare la contropartita (visite, ok ma quante?.. e se io volessi soldi? 🙂 ) e si sono costruiti un loro business enorme ...

    Mah, se questo fosse davvero un problema, il mestiere del SEO sparirebbe...

    @nbriani said:

    Ad esempio... uno scenario assurdo ma in fondo "credibile"...

    Immaginate che
    ... (cut)
    e cosi' poi potremmo continuare.....

    Liberi di farlo, devono solo riuscire a mettersi d'accordo 😉

    @nbriani said:

    Chi ha deciso che le regole del gioco invece sono altre , cosi' come le conosciamo oggi?

    Io sono per una rete "libera" e non regolamentata da improbabili norme su privacy e copyrights ... ma oggi i MDR e i grandi attori che vi ruotano intorno .... la stanno rendendo davvero "libera" o ne stanno facendo un luogo dove prima o poi qualcuno detterà autonomamente le regole? 🙂

    Mah, io preferisco le auto-regolamentazioni, che nascono piu' o meno spontaneamente, ai regolamenti decisi dall'alto.
    Mi riferisco, per esempio ai meccanismi come l'User-Agent, i robots.txt, vari no-index, no-follow etc.