• User

    Nota di credito

    Salve, vorrei sapere i termini di pagamento per il rimborso di una Nota di accredito, e se corrisponde a verità che il codice civile stabilisce che esso può essere fatto entro 120gg.
    Grazie


  • User Attivo

    VARIAZIONI IN DIMINUZIONE: se un?operazione per la quale è stata emessa fattura,
    successivamente alla sua registrazione, viene meno in tutto o in parte, o diminuisce
    l?imponibile o l?Iva relativa, il cedente del bene (ad es. bene finito) o il prestatore del servizio
    (ad es. servizi dipendenti da contratto di appalto per la ristrutturazione di un immobile) può
    effettuare una variazione in diminuzione dell?Iva precedentemente fatturata e portare in
    detrazione la diminuzione ai sensi dell?articolo 19 del D.P.R. 633/1972. L?acquirente che abbia
    già registrato la fattura originale deve registrare la corrispondente variazione in aumento.
    Pertanto per il cedente o prestatore la variazione in diminuzione è una facoltà, ma se questi la
    effettua l?acquirente ha l?obbligo di eseguire la corrispondente rettifica (C.M. 9 agosto 1975, n.
    27).
    NOTA DI ACCREDITO: le variazioni in diminuzione vanno documentate da parte del
    cedente o prestatore con l?emissione di una nota di accredito a favore del cessionario o
    committente per l?importo corrispondente alla variazione. Per la nota di accredito non sono
    previsti specifici requisiti, pertanto essa assume l?aspetto di una fattura (si utilizza lo stesso
    modulo delle fatture e si sostituisce la dizione "fattura" con "nota di accredito" o similare). La
    nota deve essere numerata, deve contenere l?indicazione della variazione e della relativa
    imposta (C.M. 21 novembre 1972, n. 27) e i dati identificativi della fattura originaria e deve
    essere annotata nei termini previsti per le fatture.
    Se le variazioni in diminuzione derivano da successivi accordi tra le parti o da rettifica di
    errori o inesattezze nella fatture (ad es. fattura emessa per operazioni inesistenti o
    corrispettivi o le relative imposte indicati in misura superiore al reale), tali variazioni devono
    essere eseguite entro un anno dall?effettuazione dell?operazione imponibile (se è già trascorso
    un anno è possibile chiedere all?Amministrazione il rimborso dell?Iva). Ciò si verifica, ad
    esempio, nei casi di:
    ? erroneo assoggettamento di operazioni ad Iva con aliquota ordinaria (20%)
    anziché agevolata (4% o 10%);
    ? erroneo assoggettamento ad Iva di un?operazione esclusa;
    ? concessione di sconti o abbuoni non previsti contrattualmente (R.M. 29 marzo 1991,
    n. 561299);
    ? inadempimento di una parte delle obbligazioni assunte (Comm. Trib. Centr. 15 giugno
    1988, n. 4928).

    Martina.


  • Super User

    Martina mi spaventi 😄 !!!!

    [ot on]

    Ma la marca di polo è tua "La Martina" ???

    [ot off]

    Paolo


  • Super User

    Se per pagamento però intendi davvero pagamento, non conosco termini nel codice civile.

    Esistono invece leggi circa le dilazioni di pagamento e l'applicabilità di interessi di mora (es. subfornitura).

    Paolo


  • User

    Grazie Martina, mi chiedo..., se generalmente la fattura contiene anche il termine di pagamento, la Nota di Accredito dovrebbe contenere anch'essa un termine entro il quale effettuare il pagamento, o sbaglio ?


  • User Attivo

    @Lucky said:


    Come ho scritto sopra la variazione in dimunizione sia di iva che di imponibile è una facoltà, non un obbligo..pertanto non esiste ( a mio modesto parere) un termine di pagamento perentorio ma contrattuale...


  • User Attivo

    @i2m4y said:

    Martina mi spaventi 😄 !!!!

    [ot on]

    Ma la marca di polo è tua "La Martina" ???

    [ot off]

    Paolo

    Quando posso sai che una mano te la do' volentieri..

    P.s. adoro la griffe "La Martina"....ma purtroppo non è mia...


  • Super User

    E lo fai bene (rispondere) 😉 !!!

    :ciauz:


  • User Attivo

    @i2m4y said:

    Martina mi spaventi 😄 !!!!

    [ot on]

    Ma la marca di polo è tua "La Martina" ???

    [ot off]

    Paolo

    Non parlatemi della marca "la Matina" a causa della quale la settimana scorsa ho dovuto passare 2 ore e mezza con la finanza...
    Qualcuno sa come ci si comporta quando deve essere emessa una nota di accredito di una fattura per la quale c'è anche la ritenuta d'acconto? A logica la nota d'accredito non dovrebbe riguardare la r.a. in modo tale che chi ha versato la r.a. venga rimborsato anche per questo importo. C'è qualche disposizione specifica in merito?


  • User Newbie

    Ho seguito la faccenda della nota di credito. Ma a me ad esempio sta capitando questo fatto: ho emesso una fattura al 31 marzo 2009 di 400 euro più iva (tot. 480 euro), per un servizio editoriale, ma il cliente ha pagato solo 400 euro e si è reso irreperibile; in pratica vuole scontarsi 80 euro. Come faccio a rettificare la fattura? Che cosa devo fare?


  • User Attivo

    Dovresti emettere una nota di accredito per euro 66.67 + IVA. In questo modo risulterebbe incassato 400 di cui 333,33 di tua spettanza e 66,67 di IVA a debito. Nella descrizione dovrebbe essere citato che si tratta di inadempimento delle obbligazioni assunte dalla controparte, facendo attenzione che non sia trascorso più di un anno dall'emissione della fattura.


  • User

    Ciao ragazzi :ciauz: ..mi inserisco in questa discussione onde evitare di crearne una nuova..
    il mio problema infatti riguarda sempre le note di credito, solo dal punto di vista più "strettamente" contabile...
    procedo con un esempio, così ci capiamo:

    ad una certa data, supponiamo il 30/01, registro una fattura di acquisto merci dalla ditta "abc", per 500 euro...

    merci c/acquisti .....
    Iva ns/credito ......
    fornitore abc 500

    al 30/6 mi viene emessa nota di accredito per alcune merci difettose, per un importo di 200 euro..

    fornitore abc 200
    merci .........
    iva .........

    al 6/7 compro altre merci dalla stessa ditta e mi viene emessa fattura per 1000 euro.
    per cui, come al solito, avremo...

    merci...........
    iva..............
    fornitore abc 1000

    ...solo che il cliente pattuisce col fornitore di pagarne solo 800, data la nota di credito precedente..

    ecco, come posso contabilizzare il pagamento di quest'ultima fattura? :mmm:

    spero possiate aiutarmi..grazie! 😉


  • User Attivo

    Ciao Baudelaire,
    contabilmente metti in dare ed avere lo stesso fornitore. Mi spiego meglio.
    la società ha acquistato € 500,00 di merci e le paga.
    Poi restituisce la merce ed ottiene una nota di credito per € 200,00
    Acquista di nuovo € 1000,00 ma ne paga 800,00.
    Al momento della registrazione del pagamento della fattura di 1000,00 fai la scrittura:

    fornitori c/acquisti a diversi 1000,00

                             a fornitori c/acquisti            200,00
                             a  banca                           800,00
    

    Io faccio così e ad una verifica fiscale dove c'erano registrazioni del genere, il verificatore mi ha confermato che la scrittura era corretta.


  • User

    Ciao Siantona 🙂 grazie anzitutto per avermi risposto...

    ..si, anch'io avevo pensato a questa soluzione, e ciò che mi dici tu conforta maggiormente la mia idea..

    solo mi chiedo, giusto per capirci qualcosa in più.. ma se storno un'altra volta il fornitore in "avere" per 200 euro, alla fine dell'esercizio il mastrino contabile non mi rimarrà aperto per quelle famose 200 euro? :mmm:
    a te è capitato?...

    Scusa la confusione e grazie ancora!


  • User Attivo

    Ciao... a me capita spesso ... purtroppo.... ma se storni il fornitore il mastrino si azzera.
    infatti sempre nell'esempio.. in avere avrai mille del debito, con l'operazione precedente ti troverai 200,00 in dare come storno, e poi sempre in dare ti troverai 800,00 come saldo del debito avvenuto con pagamento per cassa o banca.


  • User Attivo

    @Baudelaire said:

    fornitore abc 500 (tuo debito nei suoi confronti)

    fornitore abc 200 (tuo credito nei suoi confronti)

    fornitore abc 1000 tuo debito nei suoi confronti)

    solo che il cliente pattuisce col fornitore di pagarne solo 800, data la nota di credito precedente.. ecco, come posso contabilizzare il pagamento di quest'ultima fattura? :mmm:
    spero possiate aiutarmi..grazie! 😉

    Ho sintetizzato il tuo post con una aggiunta di note.

    Se pattuiscono di pagare solo 800 ossia la differenza tra l'importo della seconda fattura e la nota di credito significa che la prima fattura è stata a suo tempo pagata.

    Non vedo dove stia la difficoltà della registrazione.

    Il tuo mastrino a scalare del fornitore sarà

    500 debito (fattura)
    500 credito (pagamento) saldo 0
    200 credito (nota credito) saldo + 200
    1000 debito (fattura) saldo -800
    800 credito (pagamento) saldo 0


  • User

    Ciao Siantona e ciao Acconto..
    Grazie, di nuovo, per aver attenzionato la mia situazione..

    ...ma se la fattura non dovesse essere stata pagata? (dico quella iniziale di 500 euro..) ...in effetti che ve lo chiedo a fare a voi..nel senso che dovrei già saperlo io..! però pensavo potessero sorgere, in quel caso, problemi col mastrino...

    si si, cmq..mi avete convinto...:) adotterò anch'io questa soluzione..

    un'ultima cosa però..: ma le note credito possono anche essere pagate con denaro liquido dal fornitore, giusto?.... (la risposta penso sia ovvia..ma giusto per saperne un po' di più...)

    Grazie ancora..ciao!


  • User Attivo

    Ciao Baudelaire,
    certo che la nota di credito può essere rimborsata per contanti dal fornitore. Attento però che potrebbero esserci implicazioni sulla contabilità se sei in regime di contabilità ordinario. Supponendo ad esempio che la transazione in oggetto avvenga tra due soggetti in contabilità ordinaria, le scritture contabili dovrebbero essere speculari per i due soggetti.


  • User

    certo...credo di aver capito! 🙂

    Ancora grazie!! 😉


  • User

    Buongiorno a tutti!
    Nel febbraio 2010 ho emesso una fattura a Tizio invece che a Caio. Premettendo che le 2 società sono rappresentate dalla medesima persona oggi mi sono trovato a sollecitare il pagamento della fattura.
    Mi viene richiesto di stornare la fattura emessa a Tizio e riemetterne una a Caio.
    Essendo passato oltre un anno ci devo rimettere obbligatoriamente l'iva sulla prima fattura emessa a Tizio? Esiste una soluzionedifferente?

    Grazie a Tutti
    Buon tempo

    A.b.u. Lab