- Home
- Categorie
- Digital Marketing
- Email Marketing e Messaggistica
- Iscrizioni newsletter: questi numeri sono normali
-
Iscrizioni newsletter: questi numeri sono normali
È già da qualche settimana che ho fatto partire la mia newsletter: tutto bene, ho un'alta percentuale di visitatori che lasciano la loro email ma... Non la confermano! Ecco la tragica situazione:
img155.imageshack.us/img155/3393/immaginesqb.jpg
133 si sono iscritti e hanno confermato l'e-mail, mentre in 48 hanno compilato tutto ma non hanno confermato un bel niente. Per la cronaca, in 2 si sono cancellati dopo l'unica email che ho mandato (questo tutto normale).
Ora sto facendo qualche cambio alla landing per vedere di migliorare la situazione, ma vorrei sapere: un numero così alto di non confermati è normale o sto sbagliando io alla grande? Sono abbastanza sicuro di aver fatto qualche clamoroso errore, non mi resta che fare qualche test... Solo oggi 4 nuove email, e nessuno che ha confermato!
-
Ciao Bucciamarcia,
ti dico una cosa: quando un utente non compie un'azione la colpa non è mai la sua, ma la nostra.Detto questo, mi pare evidente ci sia un problema di base nella tua comunicazione. Questo me lo conferma anche il fatto che un utente si sia disiscritto dopo solo il primo invio. Mi pare assurdo!
Proviamo ad analizzare assieme, se vuoi, cosa potrebbe non andare nel lavoro fin'ora svolto.
Ti va di condividere uno screenshot della newsletter con i dati tuoi di riferimento oscurati?
-
Ciao Bucciamarcia,
la prima cosa che mi viene in mente è: è ben chiaro agli utenti che devono confermare l'iscrizione? Sia nella mail che ricevono, sia nella pagina di risposta all'iscrizione?
-
Wow, ben due mod che rispondono.
@valentina83 said:
Ciao Bucciamarcia,
ti dico una cosa: quando un utente non compie un'azione la colpa non è mai la sua, ma la nostra.Detto questo, mi pare evidente ci sia un problema di base nella tua comunicazione. Questo me lo conferma anche il fatto che un utente si sia disiscritto dopo solo il primo invio. Mi pare assurdo!
Proviamo ad analizzare assieme, se vuoi, cosa potrebbe non andare nel lavoro fin'ora svolto.
Ti va di condividere uno screenshot della newsletter con i dati tuoi di riferimento oscurati?
Sì, per ora non ho fatto test per aumentare la percentuale di iscritti confermati, quindi parto da zero. Se vuoi vedere tutto il processo puoi provare ad iscriverti: il sito è mindcheats.net (in firma). Poi naturalmente ti cancello dalla lista.A me non sembra di aver fatto grossi errori di comunicazione: forse l'unica è non spiegare fin da subito che ci si sta iscrivendo alla solita newsletter (è il classico "metti nome ed email e avrai un e-book in regalo"), ma quello non dovrebbe intaccare la percentuale di conferme quanto il numero di unsubscribed (e immagino che proprio per quello sia così alto dopo una sola e-mail, quindi non mi preoccupo più di tanto).
@chiarastorti said:
Ciao Bucciamarcia,
la prima cosa che mi viene in mente è: è ben chiaro agli utenti che devono confermare l'iscrizione? Sia nella mail che ricevono, sia nella pagina di risposta all'iscrizione?
Sì è chiarissimo, questo il messaggio di conferma:*"Ormai è solo questione di secondi: controlla la tua casella di posta, c'è un messaggio per te con il quale confermare l'iscrizione. Se non lo ricevi entro 5 minuti, ricordati di controllare la casella di spam.
Se hai qualsiasi tipo di problema, puoi contattarmi all'indirizzo [email protected]. ;)"*
-
L'iscrizione è per il download del manuale?
-
Ok, credo di aver capito qual è il problema. La comunicazione è un po' "ingannevole".
Mi spiego meglio: il box dell'iscrizione è per il download di un ebook. Poi nella schermata successiva continui a parlare del manuale. Infine, nella mail di conferma la comunicazione si apre così:
*
Ciao valentina83,
hai richiesto l'iscrizione alla **newsletter *di Mindcheats.Newsletter? Tu non mi hai mai parlato di newsletter. E per questo gli utenti, forse, non procedono con la conferma. Cerca di essere più coerente: parla da subito di newsletter con un benefit per l'iscrizione (invio gratuito di un ebook). Scremerai da subito gli utenti con una profilazione sicuramente maggiore rispetto a quella che c'è ora
-
Oops, ho pensato "ebook" e ho scritto "newsletter", correggo subito.
Comunque, non menzionare che si tratta di una newsletter non mi sembra così ingannevole: ogni e-mail ha il link per la cancellazione, non vendo gli indirizzi a nessuno e sono molto poco invasivo. Al massimo si ci si può chiedere se non menzionare questo aspetto possa avere qualche ripercussione negativa sull'efficacia dell'email marketing, questo sì. Adesso modifico un po' e rendo più chiaro tutto il processo come hai suggerito tu, vediamo se questo riuscirà a risollevare le sorti della mia malconcia lista. Penso comunque che, una volta iscritto, uno che non era mai stato interessato alla newsletter possa mettersi a leggerla comunque per "inerzia".
Intanto grazie!
-
Non si tratta di essere ingannevoli oppure no, è tutto legalmente lecito e personalmente lo trovo moralmente corretto (ma questo a te non interessa ), è solo che qualunque discrepanza nei messaggi dati nei vari step produce dei veri e propri crolli del tasso di rendimento.
Pensa che lo stesso principio funziona anche nel posizionamento organico quando nella pagina dei risultati Google mostra un titolo e poi cliccando, la pagina che si apre ha un titolo diverso.
Alcune parole che per noi sono sinonimi oppure concetti correlati e diamo per scontato perché conosciamo il settore possono risultare totalmente estranei per chi ci legge.
Valerio Notarfrancesco
-
Su questo hai ragione Valerio, la discrepanza nei messaggi è un mio grave errore che ho già corretto. Adesso dovrò vedere se è più conveniente dichiarare fin da subito che si tratta di una newsletter o non citarlo affatto. Io sono più per la seconda, visto che di e-mail più di una al mese per il momento non ne mando... Per gli aggiornamenti ci sono feed e soci.
-
Ciao Bucciamarcia, Valerio ha usato un termine migliore del mio. Comunicazione discrepante è meglio di "ingannevole", che ho volutamente virgolettato per farti capire che era un termine da prendere con le molle.
Ecco per te un esempio di comunicazione, a mio parere coerente ed efficace, di una copywriter americana che offre un ebook gratuito in cambio della sottoscrizione.
Passo 1: Box di iscrizione
Passo 2: Messaggio di conferma corretta iscrizione
Passo 3: Richiesta di conferma tramite ricezione email
Ps: nota che la ragazza non fa mai uso del termine newsletter.
-
Siete tutti concentrati su questioni di copy, ma secondo me possono esserci degli aspetti tecnici che possono influire anche di più.
Non hai valutato che forse le email di richiesta iscrizione stanno arrivando nella cartella SPAM? Oppure stanno arrivando con ritardo? Tutte cose che abbassano il tasso di conversione/completamento.
Alcuni potrebbero avere inserito un indirizzo email sbagliato nel box. Errori di battitura sono molto frequenti. Chi sbaglia .com con .it, chi dimentica proprio il .com, e altri errori più tradizionali di errore di una singola lettera.
In altri casi potrebbero essere semplici bot che inseriscono dati casuali (pensando di fare spamming) e quindi parte la richiesta di conferma verso indirizzi a caso (capita spesso con indirizzi cinesi).
Da qualche parte ho delle statistiche (a memoria posso dirti che un 20% di iscrizioni non completate è piuttosto normale), appena ho il tempo di recuperarle e riorganizzarle ve le riporto (lascerei il link ma le regole del forum non mi permettono di linkare una pagina di un mio sito, sorry).
-
Che arrivino nella cartella spam mi sembra difficile: è una semplice email di testo con un solo link attivo, niente che possa far pensare a dello spam. Anche per il ritardo stessa cosa: ho fatto diversi test con diversi indirizzi e-mail, e in ogni caso la conferma è arrivata immediatamente (non ho un traffico così elevato da impallare il server).
Non mi è inoltre sembrato di vedere degli indirizzi anomali (cinesi o senza estensione) da nessuna parte, anche se ovviamente non sono stato lì a controllare. Un 20% ci sta, ma qui siamo ben oltre quel numero!
-
Il contenuto, oggigiorno, è solo una delle variabili che incide sulla classificazione come spam, e non è nemmeno la più importante.
Una corretta configurazione del server, la **reputazione **(di IP o di dominio) del mittente influiscono di più.
In ogni caso non è "una semplice email di testo", ma una email html (text/html), senza parte testuale. Modificarla in testo semplice (text/plain) o alternativamente (probabilmente meglio) in una multipart contenente sia l'html che il testo potrebbe comunque migliorare il suo rapporto con i filtri antispam.
Dici che il fatto che arrivino in spam ti sembra "difficile": fossi in te io proverei a guardare un po' degli indirizzi che non sono stati confermati e vedere a che domini appartengono. Se in mezzo di sono domini di freemail allora prova a farti un account con tale dominio e iscriverti tu stesso per vedere se l'email arriva in posta in arrivo o in spam. Così passiamo dalle ipotesi ai fatti.
Aggiungo un'altra considerazione: a volte chi chiede l'indirizzo email a fronte del download di una carota, poi fornisce l'accesso alla carota senza verificare la validità dell'email. Per questo motivo alcuni utenti semplicemente mettono un indirizzo a caso solamente per vedere se riescono ad arrivare alla carota senza però dare dati personali. Questo può essere un altro motivo.
-
Ciao, ho provato a registrarmi. In effetti Bago non ha tutti i torti. Il tuo messaggio di richiesta conferma arriva da questo IP: 213.5.178.205 che ha qualche problemino (un primo check puoi farlo tu stesso qui: http://blacklistalert.org/).
L'email che arriva inoltre potrebbe avere un oggetto più incisivo, tipo "nazz, ecco il tuo eBook su ..." piuttosto che un meno stimolante "nazz, conferma l'e-mail per scaricare il manuale del riposo perfetto". Ricorda che sono le prime parole dell'oggetto ad essere visualizzate/lette sui molti client.
Altra casistica che potrebbe ridurre le conferme è il ritardo di recapito. A me è arrivata subito, ma se il server di invio è condiviso con altri, potrebbe capitare che arrivi in ritardo di minuti/ore.
-
@bago said:
Il contenuto, oggigiorno, è solo una delle variabili che incide sulla classificazione come spam, e non è nemmeno la più importante.
Una corretta configurazione del server, la **reputazione **(di IP o di dominio) del mittente influiscono di più.
In ogni caso non è "una semplice email di testo", ma una email html (text/html), senza parte testuale. Modificarla in testo semplice (text/plain) o alternativamente (probabilmente meglio) in una multipart contenente sia l'html che il testo potrebbe comunque migliorare il suo rapporto con i filtri antispam.
Dici che il fatto che arrivino in spam ti sembra "difficile": fossi in te io proverei a guardare un po' degli indirizzi che non sono stati confermati e vedere a che domini appartengono. Se in mezzo di sono domini di freemail allora prova a farti un account con tale dominio e iscriverti tu stesso per vedere se l'email arriva in posta in arrivo o in spam. Così passiamo dalle ipotesi ai fatti.
Aggiungo un'altra considerazione: a volte chi chiede l'indirizzo email a fronte del download di una carota, poi fornisce l'accesso alla carota senza verificare la validità dell'email. Per questo motivo alcuni utenti semplicemente mettono un indirizzo a caso solamente per vedere se riescono ad arrivare alla carota senza però dare dati personali. Questo può essere un altro motivo.
Però mi sa che la reputazione dell'IP non la posso cambiare, o sbaglio? Aweber ancora non posso permettermelo! Il nome a dominio, invece, non credo abbia grossi problemi: insomma, non ho mai fatto spam o robe simili. Grazie per la dritta, cercherò di trovare una costante fra le e-mail non confermate per vedere se alcuni particolari provider buttano i messaggi in spam.
@Nazzareno said:
Ciao, ho provato a registrarmi. In effetti Bago non ha tutti i torti. Il tuo messaggio di richiesta conferma arriva da questo IP: 213.5.178.205 che ha qualche problemino (un primo check puoi farlo tu stesso qui: blacklistalert.org).
L'email che arriva inoltre potrebbe avere un oggetto più incisivo, tipo "nazz, ecco il tuo eBook su ..." piuttosto che un meno stimolante "nazz, conferma l'e-mail per scaricare il manuale del riposo perfetto". Ricorda che sono le prime parole dell'oggetto ad essere visualizzate/lette sui molti client.
Altra casistica che potrebbe ridurre le conferme è il ritardo di recapito. A me è arrivata subito, ma se il server di invio è condiviso con altri, potrebbe capitare che arrivi in ritardo di minuti/ore.
Ok grazie Nazzareno, provvedo subito a cambiare l'oggetto della e-mail di conferma. Il server di invio è condiviso da altri, sì, però con le e-mail non ho mai avuto problemi. Cercherò di stare più attento e di fare altri test per trovare ogni eventuale problema. Come ho detto ho testato più volte il servizio e non ho mai trovato ritardi. Certo punto di passare ad Aweber se e quando riuscirò ad avere qualche tipo di profitto (o anche solo un volume decente di visitatori), ma per il momento devo accontentarmi di questo servizio gratuito.