• User Attivo

    Fantastico, certo, nemmeno il sito loro spicca per creatività e molto spesso i siti a 79 euro sono fatti meglio, ma come idea, beh, ottima, un pò quello che si diceva tempo fa, dovremmo smettere di farci guerra a vicenda e fare tutti quanti prezzi più alti, per riportare un pò di qualità...

    Certamente mi chiedo, dove andremmo a finire se anche i cani facessero i prezzi alti? beh, perlomeno non rovinerebbero il mercato...gh gh


  • User Newbie

    o venduto siti da 8000 euro fino a 20000 euro ad hotel ... e dopo il primo anno non negoziavano piu il prezzo ... se un sito porta risultati non vedo perke non si debba pagare!! la professionalita e la competenza non la trovi sotto casa!


  • Super User

    Ciao Hotshot,
    non sei OT, diciamo che per una volta si trattano argomenti di marketing che interessano direttamente chi fà marketing 😉
    se la discussione si sviluppa su questo punto allora va bene, se invece diventa semplice mercimonio la spostiamo 😉


  • Super User

    @Skrotty said:

    o venduto siti da 8000 euro fino a 20000 euro ad hotel ... e dopo il primo anno non negoziavano piu il prezzo ... se un sito porta risultati non vedo perke non si debba pagare!! la professionalita e la competenza non la trovi sotto casa!

    Quoto...
    Infatti ormai la differenza fra un sito e l'altro la fanno solo i risultati. Personalmente sarei disposto a spendere anche 100.000 ? per un sito che mi assicura un ROI del 40% in pochi mesi di attività...

    Quindi, a mio avviso, ognuno è libero di adottare tutte le strategie e prezzi che desidera. L'importante è sempre tener presente il concetto: quanti siti economici devo realizzare per guadagnare al parti della vendita di un sito professionale ? e in quanto tempo ?

    Poi non resta che decidere se puntare sulla quantità o sulla qualità dei prodotti offerti... 😉 (un po' come tutto il mercato odierno, meglio acquistare prodotti cinesi a basso costo oppure prodotti italiani di qualità?)

    Secondo me la chiave del successo di qualsiasi attività si basa sulla qualità dei prodotti offerti, e che permettano un ritorno dell'investimento discreto ed in determinate tempistiche.


  • Moderatore

    Sono appena tornato dal Portogallo. Vi sono i resti di quelle che erano le fabbriche di conserva di pesce dell'impero romano. Veniva fatta macerare assieme ai pomodori e poi "inscatolata" in delle anfore sigillate che venivano "spedite" via mare in Italia. Una specie di Expedia, due millenni prima.
    Ora in Italia (il nipote di) un imprenditore prima di pensare ad un'idea imprenditoriale si chiede "quanto costerà?", invertendo e quindi sbagliando tutto. Mi sa che la teoria dell'evoluzione è da rivedere 😉
    Ciao


  • User Attivo

    Che ne dite di portare la discussione anche sul piano del quale nessuno parla mai...ossia a quanto vendiamo i nostri servizi e siti web? Magari riusciamo a fare una specie di overview della situazione genarale, vi va? se si posso anche cominciare per primo...


  • Super User

    l'argomento **quanto far pagare un sito internet **è stato trattato più volte in questo forum. è davvero una questione delicata.

    da una parte ci sono i sostenitori del "il mio lavoro vale e lo faccio pagare", dall'altra i piccoli liberi professionisti che un po' perchè si scontrano con realtà anti tecnologiche un po' perchè devono arrivare a fine mese, accettano di far pagare meno i loro lavori.
    NB: meno non vuol dire regalare.

    poi ci sono quelli che decidono di investire sul cliente. ok stavolta ti chiedo 100 ma la prox volta 1.000 e poi 10.000 ..

    è anche difficile quotare le ore di lavoro perse dietro a un progetto (le ore di preventivo, incontro col cliente, individuazione delle sue egigenze.. si contano? o si contano solo le ore di realizzazione e promozione del sito?). e il costo della creatività?

    senza considerare che le aziende fanno rientrare nel prezzo di un prodotto/servizio anche i costi aziendali tipo amministrazione, infrastrutture ecc..
    quindi è difficile paragonare il costo di un sito di un hotel fatto da un singolo web designer, rispetto alla web agency dotata di copy, account, programmatore, grafico ecc ecc..

    pero' il sito riportato è carino come approccio "con 79 euro andresti sul mar rosso?" 🙂 punta molto sul lato emozionale


  • User Attivo

    Hai ragione Nelli ma vedi, ho lavorato in molte web agency che vantano anche clienti molto importanti, e ti assicuro che quello che dici, è vero...ma spesso solo su carta, perchè alla fine, in molti casi, le web agency e delle web agency parlo, uniscono il grafico, programmatore, copy in un unica figura professionale, la creatività anche essa viene spesso delegata al grafico senza alcun brief decente, spesso conun direttore creativo improvvisato perchè fa fico il nome.

    Spesso un prodotto fatto da un freelance è paragonabile a quello fatto da un'agenzia, è questa la triste realtà a mio avviso, salvo pochissime eccezioni.

    Dalla mia esperienza un sito web va con un minimo di gestionale per aggiornare contenuti va dai 1000 ai 10000 euro. Raramente ho visto superrare questa soglia e pure sotto al portale ci stavano dei content management da urlo! Siti in flash parlando sempre della tipologia di quello che si sforna in italia non supera i 3000 euro perchè difficilmente un cliente medio paga di più.

    GLi advergame mi sembra hanno un mercato migliore, stiamo sui 5.000 euro di media.

    Mi risulta che una risorsa media costa al cliente un 350 euro al giorno.


  • Super User

    Un sito è ben fatto se genera ROI è solo questo il punto. E con Roi non intendo solo soldi, ma anche immagine, presenza sul territorio, ecc., cose che poi generano soldi.

    A mio parere non è corretto il dumping in questo settore come in altri. Qui il divario di conoscenza della materia tra cliente e professionista è molto elevato e, sbaglierò, serve una regolamentazione con listini e costi di produzione determinati a priori (cosa peraltro utile a tutto il mondo informatico).

    Ho notato che le certificazioni servono a poco, sia quelle per E-commerce che per la qualità dei siti web. Si sta muovendo l'ISO al riguardo, ma, viste le mie esperienze in altri settori, mi viene da dire che un'eventuale azienda web certificata Iso non è detto sarebbe migliore di altre che non lo sono.

    Quanto ai prezzi dei siti, lo ripeto per la centesima volta, conta solo chi vende, è il supporto commerciale che decide se vendere una immonda schifezza o un capolavoro del web a 1.000 o a 100.000 euro, senza buoni commerciali neanche Meyer, Zeldman o Dan Cederholm riuscirebbero a cavare un ragno dal buco nel web.


  • User Attivo

    @Catone said:

    A mio parere non è corretto il dumping in questo settore come in altri. Qui il divario di conoscenza della materia tra cliente e professionista è molto elevato e, sbaglierò, serve una regolamentazione con listini e costi di produzione determinati a priori (cosa peraltro utile a tutto il mondo informatico).

    Concordo, non capisco però perchè non ci si decide a farlos to benedetto listino.


  • Super User

    @ideasnextdoor said:

    Concordo, non capisco però perchè non ci si decide a farlos to benedetto listino.
    Il listino o meglio il tarrifario già esiste basta associarsi all'AIAP 😉


  • Super User

    @gero said:

    Il listino o meglio il tarrifario già esiste basta associarsi all'AIAP 😉

    Lo so Gero, ma io parlavo di qualcosa di definito dallo Stato, come avviene per molti altri settori.

    :ciauz:


  • Super User

    @Catone said:

    Lo so Gero, ma io parlavo di qualcosa di definito dallo Stato, come avviene per molti altri settori.

    :ciauz:

    Da un lato sarebbe positivo, vedi le varie corporazioni 😄 , dall'altro si dovrebbero regolamentare i canoni per potersi definire corporazione... un casino


  • Super User

    Sui listini sono abbastanza scettico e contrario.

    Quando si tratta di "servizi" il costo è gioco-forza enormemente variabile ... non sono prodotti, non sono prestazioni...

    Posso usare un CMS open source + un template da 50$ e vendere al cliente un prodotto che mi "è costato" 10 .

    Posso usare Toscani per le foto, Pininfarina per il design e stuart per la struttura html (:) ) e vendere al cliente un prodotto che mi "è costato" 100.000 .

    Ambedue le offerte le riterrei senza dubbio lecite e corrette.

    Vi faccio una considerazione restando terra terra a livello "conto della spesa" (non ci metto insomma nessun elemento "soggettivo" 😞

    In generale i costi di produzione vengono calcolati in base ai costi fissi e ai costi "non-produttivi" di una azienda :
    se ho, ad esempio, 4 grafici e programmatori che lavorano complessivamente 800 giorni / anno (escluso sab, dom, fest e educat.) e che costano alla azienda 10.000 lire, + costi fissi per 1000 lire (affitto, luce, tel, adsl, hrdw ecc ecc) e che so, una segretaria e due commerciali che mi costano 5000 lire ....

    allora il prezzo netto di una giornata produzione fatto dai miei 4 grafici / programmatori che** DEVE essere venduto al cliente per poter sostenere l'azienda** è dato da:

    (costi fissi +costi perosnale non produttivo + costi produzione) / gg lavoro reali di produzione

    (1000 + 5000 + 10.000) / 800 = 20 lire /gg

    Se per fare un sito ci mettessi 3 gg ...per FARE PARI (ammesso che riesca a far lavorare tutto l'anno i miei programmatori) devo venderlo a 20x3=60 lire MINIMO !

    Chiaro che a seconda di come una azienda viene messa su ed organizzata e a seconda dei costi che sostiene i prezzi DEVONO poter essere variabili! pena l'appiattimento dell'offerta...
    Se ho a lavorare 4 apprendisti sotto pagati e magari a stage..è un conto se ho 4 professionisti è un altro...

    L'azienda dove lavoro, ad esempio, ha un prezzo di produzione a giornata medio (a seconda del tipo di servizio) di 400 euro.... su questo metro valutiamo i lavori che ci vengano chiesti (lavoro da 1 gg ? 400 ! lavoro da 10 gg 4000!)

    Voi quanto ci mettete a fare un sito ben fatto ? 🙂

    sempre e comunque IMHO,
    Nicola


  • Super User

    Il calcolo per i costi vivi è quello, poi cè da sommare il valore aggiunto 🙂


  • Super User

    infatti, è quello che volevo dire con ... "Vi faccio una considerazione restando terra terra a livello "conto della spesa" (non ci metto insomma nessun elemento "soggettivo" ) "...


  • User Attivo

    @gero said:

    Il listino o meglio il tarrifario già esiste basta associarsi all'AIAP 😉

    Si Gero, quel tariffario l'ho anche sotto mano, ma se lo conosci, hai visto che prezzi?! Si, sono senz'altro onesti ma...non mi ricordo di aver mai visto applicare quel tipo di tariffe nell'ambito web. Sono assolutamente fuori mercato, sono troppo rosee per quello che è diventato oggi il costo che i clienti sono disposti a sostenere.

    Per fare in media un sito il tempo è troppo variabile: ho visto partire portali istiuzionale con tanto di cms ad hoc in 5 giorni come in 3 mesi. Se parliamo di siti web graficamente "estremi" e curati maniacalmente la grafica viene partorita nell'arco di 4 giorni ma è successo anche che il grafico era particolarmente ispirato e ha proposto delle idee fantastiche in 4 ore.
    In media però posso dire che ad esempio un sito di turismo con offerte, cms, newsletter gestita sempre da cms ed altro va da un minimo di 15 ad un orientativo 25 gg di lavorazione.

    Ora ad esempio ho sottomano un portale della "putissima madre" settore turismo, tempi stimati di realizzazione 40 giorni. Secondo il calcolo (sicuramente corretto) di NRBriani solo le risorse (1 grafico e 2 sviluppatori) avrebbero un costo di:

    1 grafico x 5 giorni di sproduzione = 2000 euro (400x5)
    2 sviluppatori x 40 giorni di produzione = 32000 euro ((400x40)x2)

    Costo totale = 34000 euro

    A mio avviso un prezzo improponibile, anche se è quello di fatto che costerebbe.
    Quindi l'azienda decide di allienarsi all'offerta che il cliente si aspetta ed arbitrariamente scende, mettiamo a 15.000 (?!)

    Notare: riduzione del 50% del costo effettivo
    Notare 2: e pure con la riduzione del 50% ho forti dubbi se il cliente accetterà a meno. Vi farà sapere come è andata.

    Il problema è, almeno quello che ho riscontrato io, che il cliente non riesce più, a meno che non si affida ad aziende con un nome secolare, a captare il valore di quello che gli viene realizzato.
    Il portale in questione è una macchina da soldi se gestito bene e pure, non si riesce a venderlo a prezzi corretto.

    Voi che tipo di esperienze avete nella vendita di portali con cms?

    Un altro esempio pratico (sarebbe bello se anche altri condividessero le loro esperienze reali) è di una persona che conosco che vuole realizzare un sito web come Meetic, diciamo uguale spiccicato.
    Il prezzo per la produzione del sito web più cms gli è stato quotato circa 5000 euro (escluso tutto il materiale promozionale, fotografie iniziali, ecc..ecc.).

    Secondo voi è un prezzo corretto?
    L'azienda in questione ha detto che per loro è una cosa molto semplice da realizzare perchè di fatto meetic, tranne poche cosucce è molto semplice di per sè come sistema e loro dopo un analisi dei tempi, gli hanno fatto questo prezzo. Non metto in discussione il parere fattibilità perchè conosco l'azienda in questione e sanno il fatto loro.

    Il prezzo mi sembra cmq troppo basso per un sito web del genere e pure...questa sembra essere la realtà.


  • User Attivo

    In questi mesi, grazie ad un amico che di professione fa il commerciale e mi ha convinto ad iniziare l'attività in modo serio, dopo una lunga gavetta da hobbysta
    🙂 , ho fatto varie ricerche sui prezzi da proporre.

    Nulla di più rispetto a quello che già qui è stato detto.

    In questo momento mi trovo con word aperto che aspetta che io scriva un tariffario... o meglio il mio commerciale sta aspettando...

    • Ma è possibile definire un tariffario reale?
      io sto abbozando soltando un minimo, a cui volta a volta vanno aggiunte le modifiche del caso, in fondo ogni sito è una storia a se.

    • è possibile chiedere 35.000 euro per un sito come dice ideasnextdoor?
      perchè no?
      e sopratutto perchè chiederli subito, un sito del genere come giustamente ha detto ideasnextdoor è una macchina da soldi, perchè non frazionare il pagamento in modo che il cliente capisca i benefici e sia contento di pagare. (a prescindere dal fatto che dovrebbe chiedere quanto guadagnerà con il sito non quanto gli costerà... ma siamo in italia :x) meglio così piuttosto che svalutare un lavoro!

    VALUTAZIONE FATTA DAL MIO COMMERCIALE, su cui sto riflettendo molto.

    Durante l'estate ha organizzato festini sulla spiaggia chiedendo agli stabilimenti cifre che variavano dai 3000? ai 600?... per una sera con un ROI quasi insignificante...
    Pensate invece ad un sito ben fatto.....
    c'è altro da dire?

    Non raccontantemi che c'è crisi e non si è disposti a pagare, perchè non è vero, i osldi saranno pochi ma molti sono disposti a spendere ed investire.

    Sarà mica che la paura di essere fuori mercato o le pessime capacità commerciali ci stiano rovinando.

    Insomma, se siamo sicuri che un sito valga 35.000 euro o 100.000 euro e farà guadagnare il cliente facciamoceli pagare questi soldi, magari non tutti in una volta,
    magari aspettiamo che provi con mano (e con i soldi in tasca) il beneficio che puù offrire il nostro sito!


  • User Attivo

    Interessante riflessione, forse invece di dire:"ehy cliente, dammi sti 35.000 gli dovremmo dire: "hey cliente, l'attivazione costa 5.000, poi man mano che aumenti il fatturato, mi paghi il resto."

    E se nonaumenta il fatturato perchè non sa gestirfe il suo sito web? o per il disservizio che da? Se non è insomma colpa del sito web?

    E' come se hai la ferrari e il concessionario dice:"ehy cliente, la macchina costa 150.000 ma me ne dai solo 20.000, poi man mano che raggiungi i 300km/h orari, mi dai il resto..."

    e se non ci arrivo mai ai 300km/h? perchè non mi va di premere il gas?


  • Super User

    Non ho letto tutto con attenzione. Io non sto parlando di listini definitivi. Solo di prezzi medi orari o cmq di costi minimi per un dato servizio.

    Capisco benissimo che ci sono professionisti e professionisti. Un avvocato di ufficio costa molto meno di Taormina, però nell'avvocatura non c'è dumping, almeno non come nel web, non trovi nessuno che ti fa una consulenza a 15 euro l'ora. Parlo solo di una struttura regolamentativa, poi i prezzi singoli li decide la web agency o il professionista. Ma se non c'è un metro di riferimento, e perdonami Gero l'associazione che proponi non è ancora dotata di assoluta visibilità, non si va da nessuna parte.

    Ovviamente pensieri miei, prendeteli per quello che sono!

    :ciauz: