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Puoi riportarci qui il testo della comunicazione? Sarebbe davvero una pazzia penalizzare siti per backlinks in entrata (una distruzione di massa.. concorrenti che non fanno altro che linkare altri concorrenti ecc :D)
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Ok, vi riporto il testo. tale comunicazione sembra giri da inizio anno negli USA ovviamente in lingua inglese. C'e' chi dice che dopo averla ricevuta non è accaduto niente, c'e' chi invece afferma di essere stato declassato nei risultati.
Gentile proprietario o webmaster del sito h t t p :// w w w . nomesito . ext /,
Abbiamo rilevato che alcune pagine del tuo sito potrebbero fare uso di tecniche non conformi alle Norme sulla qualità di Google.
In particolare, verifica la presenza di link potenzialmente artificiali o non naturali, diretti al tuo sito con lo scopo di manipolare il PageRank. Esempi di link non naturali potrebbero essere link acquistati per aumentare il PageRank o acquisiti attraverso la partecipazione a schemi di link.
Ti invitiamo ad apportare modifiche al tuo sito in modo che rispetti le nostre linee guida sulla qualità. Dopo avere apportato tali modifiche, invia il tuo sito per la riconsiderazione nei risultati di ricerca di Google.
Se trovi link non naturali diretti al tuo sito che non riesci a controllare o rimuovere, specifica i dettagli nella richiesta di riconsiderazione.
Per eventuali domande sulle modalità di risoluzione del problema, visita il nostro Forum di assistenza per i webmaster per ricevere assistenza.
Cordiali saluti,
Il team per la qualità della Ricerca Google
Spero vi rendiate conto dell'assurdità e ci tengo a precisare che mai e poi mai il sito che ha ricevuto questo warning ha acquistato pacchetti di link testuali o ha addirittura mai fatto SCAMBIO DI LINK con alcun sito.
Saluti
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Due considerazioni.
La prima : nutro qualche dubbio circa l'autenticità della stessa. Nel senso non che tu te la sia inventata, ma nel senso che chi l'ha pubblicata in giro abbia voluto fare uno scherzo ( non è che è datata 1° aprile ? ).
La seconda : ammettendo ( e non concedendo ) l'autenticità della stessa Google dovrebbe ( o potrebbe ) non tenere affatto conto degli innumerevoli link che puntano al proprio sito, non penalizzarlo per quello.
Altrimenti, giusta osservazione di Final Player, un qualsiasi competitor potrebbe acquistare raffiche di link da siti "poco carini" e far penalizzare i concorrenti.A mio avviso è più probabile l'ipotesi della prim considerazione anche se, proprio in questi giorni circola, qui come altrove, l'idea che il "peso" che Google da ai backlink sia cambiato in qualche modo.
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Ciao bluewebmaster,
qualcuno puo' fare scherzi tramite il webmastertools?
la comunicazione arriva li... c'e' poco da fare...
Anche io la penso come te... farebbe prima a non calcolare i link...
ma sappiate che arrivano queste comunicazioni...
Cercate su google "unnatural links warning"alcuni warning sono per link datuo sito verso altri.... altri warning sono per link innaturali che rimandano al proprio sito.... quest'ultimo warning ha dell'incredibile...
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@Dark74 said:
Ciao bluewebmaster,
qualcuno puo' fare scherzi tramite il webmastertools?Se è il tuo no-problem, se qualcuno dice di averla ricevuta e la pubblica, questo mi fa insospettire.
Mi spiego : se l'hai ricevuta personalmente e l'hai trovata nel tuo account mi starebbe bene.
Ma su internet chiunque può dire qualunque cosa.Anche se poi , leggendola meglio, sembra una penalizzazione da link-farm, cosa che è ormai risaputa risulti penalizzante e anzi devo dire, che se fosse vera l'email, almeno Google ti avvisa.
Magari ci sono ancora in giro persone che acquistano link da link farm che google conosce e bene.
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Si bluwebmaster,
ricevuta personalmente... al momento a distanza di 9 giorni dalla notifica non ravviso nulla di anomalo e il sito in questione continua a godere di ottima salute.
Aggiungo che il sito non fa e non ha mai fatto scambio link, e ha solo link a tema e con anchor diversificatissime e assolutamente naturali.
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Allora deve essere uno dei siti che ti ha linkato che è stato "riconsiderato" nel senso che Google ha subdorato qualche "anomalia" in quel sito.
A meno che non si tratti di un plateale errore.
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@bluwebmaster said:
[...]
Non credo che tutti noi possiamo essere responsabili dei siti che ci linkano.
Una volta che non compriamo pacchetti da 20.000 link testuali ed evitiamo scambi link palesemente NON a tema credo che il più sia fatto.Non capisco cosa pretendano con simili messaggi.
Anche se un sito che linka dovesse essere riconsiderato... cosa c'entra il sito linkato?
Si flagga la risorsa come non attendibile e basta altrimenti chi ha dei preziosi siti bannati o riconsiderati potrebbe di lavoro affossare i concorrenti di qualcuno disposto a pagare... non so se mi spiego
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Ti consiglio di non ignorare i messaggi di google e di attenerti a quanto di dicono. Se ti chiedono di inviare una riconsiderazione del tuo sito, mandala specificando quanto stais crivendo qui. Sono procedure automatizzate, ma i risultati disastrosi ad ignorarle sono poi reali.
A me diversi anni fa arrivò una loro email che mi diceva che visto che presentavo una home page diversa per google e per gli utenti del sito, mi avrebbero rimosso il sito dall'indice se non intervenivo entro 30 giorni.
Facevo sì un redirect, ma non per fregare il motore, solo per fornire una versione ottimizzata per gli utenti con internet explorer. I contenuti erano identici, cambiava solo l'aspetto grafico e qualche funzionalità javascript aggiuntiva.
Ho ignorato l'e-mail perché pensavo ad una bufala. Bene, dopo 31 giorni il mio sito è sparito completamente dall'indice, cioè accessi ridotti del 90%! Per fortuna con la richiesta di riammissione, e spiegato il motivo e vista la buona fede (almeno credo sia questo il motivo), il sito dopo 2 giorni è tornato esattamente come prima. In quei 2 giorni ho riadattato completamente il sito. Era un week-end, credo di aver lavorato 40 ore in 2 giorni. Non vi dico lo stato d'animo a vedersi i progetti futuri fruciati.
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@dirioz said:
A me diversi anni fa arrivò una loro email che mi diceva che visto che presentavo una home page diversa per google e per gli utenti del sito, mi avrebbero rimosso il sito dall'indice se non intervenivo entro 30 giorni.
Facevo sì un redirect, ma non per fregare il motore, solo per fornire una versione ottimizzata per gli utenti con internet explorer. I contenuti erano identici, cambiava solo l'aspetto grafico e qualche funzionalità javascript aggiuntiva.
Ciao Dirioz,
ti capisco, anche a me accadde la stessa cosa proprio in questo periodo 5 anni fa!
Anche per me fu un redirect usato per dirottare gli utenti verso una versione ottimale per la risoluzione con la quale navigavano.
C'è da dire che quella volta nel messaggio c'era proprio indicato che avrebbero rimosso il sito per circa 30gg (non fra 30giorni), anche per me andò come nel tuo caso.
In questo caso però le cose non dipendono da me, la comunicazione non parla di link dal mio sito verso altri... ma parla di link verso il mio sito sui quali non ho controllo.
Ho inviato una richiesta di riconsiderazione spiegando che vedo qualche link sospetto ma che non ho la possibilità di rimuoverlo.
Staremo a vedere, sarebbe davvero strano che qualcuno possa comprare link per altri al fine di farlo penalizzare...
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Prova invece ad immaginare cosa fosse successo se loro ti avessero già classificato come uno che acquista backlink senza dirti nulla. Ti troveresti penalizzato senza sapere perché e senza poter rimediare.
La classificazione dei siti secondo i back link la reputo infatti una metodologia che ai giorni d'oggi non ha senso. E' andato bene per costruire il primo archivio di google, nel '98.
L'algoritmo attuale pretende di classificare secondo la qualità dei siti. Perché chi ha tanti amici (a cui chiedere un link) e tanti soldi (per comprare dei link) dovrebbe realizzare siti di maggior qualità? Tutti sappiamo quanto siano rari link spontanei. Eliminando numerosi siti spam, o link derivati dalla presenza su dmoz, link spontanei credo di poterne contare una ventina in 10 anni, su siti che hanno avuto svariati milioni di visite.
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Ciao Dirioz,
sono pienamente d'accordo con te.
Staremo a vedere cosa succede, certo mi sembra strano che questo avviso sia arrivato solo a me in italia.
Tra l'altro non effettuo scambi link ne compravendita di link, sono basito!
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Quoto pienamente Dirioz,
la classificazione dei siti basata sulla link popularity, dopo gli abusi e gli eccessi di tutti questi anni, dovrebbe essere sostituita totalmente da altri parametri quali la struttura, la usabilità per l'utente, ma sopratutto la qualità di contenuti.
Su questo ultimo punto sembra che Google si stia muovendo con maggior forza. Purtroppo però in tantissime serp, ancora si assiste a siti di bassa qualità che hanno ottimi posizionamenti solo perchè sostenuti da una link popularity importante.
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@pacoweb: così facendo Google non deciderebbe cos'è buono e cosa non lo è senza feedback da parte degli utenti?
Il valore della link popularity potrà forse essere ridimensionato ma, a mio avviso, mai sostituito.
Quale potrebbe essere il sostituto della link popularity? Il numero dei commenti? L'interazione?
Sarà obbligatorio per i siti avere un modulo per i commenti e una pagina Facebook collegata? Lo trovo impensabile.
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Bhe, ti sei già risposto da solo. Quello che hai proposto come alternativa ai backlink non è valido.
Secondo me il parametro che va a definire la reale utilità in un sito è il tempo medio di permanenza sullo stesso.
Questo tempo naturalmente deve essere rapportato agli altri siti dello stesso settore, al netto dei tempi caricamento.
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Il problema come detto, sono sempre gli eccessi che nel corso degli anni hanno caratterizzato l'attività di posizionamento e nello specifico l'incremento della popolarità. Eccessi che si sono tradotti nel loro caso estremo fino allo spamm esagerato, e introduzione di algoritimi specifici per ridurre il fenomeno.
Sicuramente io non voglio assolutamente dire che la link popularity non debba essere più considerata, ma tenderei a ridimensionarla parecchio puntando in primis sulla qualità dei contenuti che un sito offre agli utenti.
Poi magari tra siti di qualità, dare un surplus e miglior posizionamento a chi ha una maggiore popolarità.
Premetto che ho numerosi siti al primo posto ed ho puntato anche io all'incremento della popolarità, ma comunque sempre accompagnata da tanti altri fattori qualitativi.
A volte, resto sconcertato anche su altri passi indietro che lo stesso motore fa di tanto in tanto. Un esempio: il posizionare ottimamente siti che sulla long tail, hanno la key nel dominio e sono assolutamente privi di qualsiasi contenuto valido o utile agli utenti.
Per questo, ma è una mia idea, vorrei fosse valorizzato maggiormente il lato qualitativo a svantaggio di altri fattori esterni (dominio, popolarità etc..)
Per il futuro, secondo me, non si potrà non tener conto delle preferenze degli utenti e basarsi solo sulla link popularity.
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@dirioz: ho detto che io lo trovo impensabile. Che lo trovi impensabile anche Google è tutt'altra cosa.
Del resto la sempre maggiore integrazione dei social nelle serp non va in quella direzione? E il + 1?
Forse sostituiremo la link popularity con la social popularity.
Il tempo di permanenza su un sito mi pare un dato troppo variabile dal tipo di sito, ed avere una basso tempo di permanenza, così come un'alta frequanza di rimbalzo, non può essere il fattore discriminante tra un sito di qualità/utilità e un sito non di qualità.
@pacoweb: sono d'accordo con la tua ultima frase, ma rimane da capire con quali metodi il motore potrebbe valutare le "preferenze degli utenti".
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Il problema è che google non è così tanto intelligente da capire la qualità di un testo/pagina, quindi oltre a considerare la tematizzazione generale del sito, si dovrà per forza appoggiare alla link popularity per dare peso ad una pagina piuttosto che ad un'altra.
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@Marcomail said:
[...]
Questo forse era vero fino all'avvento di Panda : credi che Google non sappia che spesso si comprano link o si va alla ricerca dei dofollow per piazzare numerosi link?
Credo cha abbia perso molta importanza il fattore link popularity, perlomeno i criteri di valutazione saranno ben altri.
Per anni si è speso il tempo a cercare la link popularity o a utilizzare keyword altisonanti per scalare la serp : ora tutto questo sembra ( e sottolineo sembra ) finito .
Vedi spesso leggendo i vari post mi accorgo che pur spendendo tante parole a favore della originalità dei contenuti, poi alla fine molti ( e lo capisci quando visiti i siti ) usano "trucchetti" , salvo poi lamentarsi che questi trucchetti non rendono più.
E non a caso alcuni siti che ho esaminato e che usavano queste ( vogliamo dire ?) tecniche sono proprio quelli che Panda ha decimato.Non metto in dubbio che la link popularity abbia ancora la sua importanza, ma certamente molto ma molto meno di quello che ne aveva prima del ...Pande...monio.
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@bluwebmaster said:
[...]
Sì può essere, però secondo me è ancor presto per dare delle conclusioni. Certo che con panda Google è diventato più intelligente nello studio dei backlinks, quindi bisognerà cercare di fare il tutto in maniera ancora più scaltra rispetto a quanto facevamo prima