• User Attivo

    Grazie per il link.
    Ho provato a leggere ma la mia scarsa dimestichezza con la giurispruidenza mi rende difficile capire con certezza.

    Due questioni di fondo non mi sono chiare:

    1. il nuovo regime è riservato solo a chi ha meno di 35 anni oppure no?

    2. chi era da meno di tre anni nel regime dei minimi ma ha più di 35 anni, sarà costretto a passare alla partita IVA ordinaria?

    Grazie in anticipo a tutti.


  • User Attivo

    Finalmente è arrivata la circolare... sperando che le cose si facessero piu' semplici e chiare, non è che non fosse chiaro il motto del governo paga piu' tasse che puoi alla faccia della crisi e di qualsiasi legge di mercato, ancora non riesco a capire nulla. 🙂
    Che fa un minimo che ha oltre 35 anni e ancora non ha finito i 5 anni? Puo continuare nel regime dei minimi? Grazie per le risposte e auguri di Buon Natale


  • User Attivo

    Il regime dei minimi viene applicato nell'anno di apertura dell'attività e nei 4 successivi. Questo è un punto fermo. E' possibile rientrarci anche oltre, se alla fine dei 5 anni non si ha ancora una età di 35 anni, in questo caso quindi, è possibile rimanere nel regime anche oltre il 5° anno e comunque fino all'anno d'imposta in cui si compiono i 35 anni di età.


  • User Attivo

    Io ho 33 anni, sono iscritto al regime dei minimi dal maggio del 2008. Se ho capito bene rientro in questo nuovo regime per il 2012 e il 2013 (anno in cui compirò 35 anni) giusto?


  • User Attivo

    @studiopusceddu said:

    Il regime dei minimi viene applicato nell'anno di apertura dell'attività e nei 4 successivi. Questo è un punto fermo. [...]

    Grazie per la risposta.

    Quindi, se ho capito bene: avendo io aderito al regime dei minimi nel 2010 ed essendovi rimasto nel 2011, avrei diritto a restare nel regime dei minimi ancora per le annate 2012, 2013 e 2014 pur avendo 40 anni?

    E se così fosse: nei prossimi 3 anni resterei nel "vecchio" regime dei minimi, o nel "nuovo" regime dei minimi (quello al 5%)?


  • User Attivo

    Esatto nel 2012 termini i 5 anni, però non avendo ancora compiuto i 35 anni continui e termini nel 2013, anno in cui compi i 35 anni.


  • User Attivo

    ** * Modificato da userbot per eccesso di considerazioni personali * **


  • User Attivo

    @studiopusceddu said:

    Esatto nel 2012 termini i 5 anni, però non avendo ancora compiuto i 35 anni continui e termini nel 2013, anno in cui compi i 35 anni.

    La rispsota è per me?


  • User Attivo

    @carax said:

    Grazie per la risposta.

    Quindi, se ho capito bene: avendo io aderito al regime dei minimi nel 2010 ed essendovi rimasto nel 2011, avrei diritto a restare nel regime dei minimi ancora per le annate 2012, 2013 e 2014 pur avendo 40 anni?

    E se così fosse: nei prossimi 3 anni resterei nel "vecchio" regime dei minimi, o nel "nuovo" regime dei minimi (quello al 5%)?

    Il vecchio viene sostituto dal nuovo, quindi se hai i requisiti vi rimani (in quello nuovo). Anche se hai superato i 35 anni, il regime rimane per i primi 5 anni, l'età viene citata solo per un prolungamento oltre il 5° anno.


  • User Attivo

    @VisionEart said:

    La rispsota è per me?
    Si


  • User Attivo

    @studiopusceddu said:

    Si

    Ok, grazie mille. Allora per i prossimi 2 anni sono salvo.

    Ora devo solo capire come si devono fare le fatture perchè ancora non ho capito se la ritenuta d'acconto devo metterla oppure no e quando si deve pagare questo 5%.


  • User Newbie

    Salve a tutti. Io ho iniziato la mia attività nel novembre 2007, per i primi tre anni (2007, 2008, 2009) ho aderito al regime delle nuove iniziative imprenditoriali, nel 2010 e 2011 ho aderito al regime dei contribuenti minimi.
    Dunque, alla luce della circolare emanata dall'AdE ieri, posso rientrare nel nuovo regime che entrerà in vigore nel 2012 oppure no?
    Grazie davvero per le risposte!


  • Moderatore

    @studiopusceddu said:

    Dal 2012 i lavoratori autonomi che applicavano sulle loro fatture la ritenuta d'acconto del 20%, non dovranno più applicarla.
    Questa è una grossa novità, e permette ai lavoratori autonomi, di ricevere in fattura il 20% in più rispetto all'anno precedente, a fronte di una imposta da pagare in sede di dichiarazione del 5%.

    Interessante. Immagino che la tua frase sia la logica interpretazione di questo passaggio, da una delle due nuove circolari di AE.

    "5.2. I ricavi e i compensi relativi al reddito oggetto del regime, non sono assoggettati a ritenuta d?acconto da parte del sostituto di imposta. A tal fine i contribuenti rilasciano un?apposita dichiarazione, dalla quale risulti che il reddito cui le somme afferiscono è soggetto ad imposta sostitutiva."

    Se non ho capito male in fattura non si indica più la ritenuta al 20, mentre l'imposta del 5 si paga in sede di dichiarazione dei redditi.

    Giusto?

    Posso farti una domanda?

    Secondo te questo vale sia per chi fattura per un privato senza partita iva che per chi fattura per società o aziende?

    Perchè prima, appunto, queste operavano appunto come sostituto d'imposta e versavano in effetti il 20, per conto del fatturante.
    Cioè, se fatturavi per una srl, per esempio, erano poi loro a versare materialmente il denaro allo Stato (non così per il privato, ovviamente, che pagava tutto e poi tu versavi la ritenuta...).

    Mi riferisco ad una posizione di libero professionista.

    GRAZIE per i link e per l'eventuale risposta.


  • User Attivo

    @studiopusceddu said:

    Il vecchio viene sostituto dal nuovo, quindi se hai i requisiti vi rimani (in quello nuovo). Anche se hai superato i 35 anni, il regime rimane per i primi 5 anni, l'età viene citata solo per un prolungamento oltre il 5° anno.

    Capito, grazie mille.

    Riguardo ai requisiti, ho un dubbio: visto che - da quello che ho letto - si parlava del fatto che il "nuovo" regime dei minimi non dovrebbe consentire fatture che siano mera prosecuzione di un lavoro precedente, dovrei dunque avere solo clienti nuovi, ossia per i quali non ho mai fatturato negli ultimi due anni?
    Oppure il discorso è solo da interpretarsi come impossibilità di fare un passaggio da lavoro dipendente a lavoro in partita Iva come contribuente minimo?

    (mi scuso per la totale ignoranza, ma tutti questi cambiamenti repentini mi stanno facendo perdere ogni sicurezza...)


  • User Attivo

    Si alla tua prima domanda, l'imposta viene calcolata direttamente in sede di dichiarazione dei redditi.
    La non applicazione della ritenuta per gli autonomi vale per qualsiasi soggetto, sia esso un sostituto d'imposta (impresa, autonomo), che privato. Stesso discorso dovrebbe funzionare per le imprese come per esempio per gli agenti o con chi lavora con i condomini.


  • User Attivo

    @studiopusceddu said:

    Si alla tua prima domanda, l'imposta viene calcolata direttamente in sede di dichiarazione dei redditi.
    La non applicazione della ritenuta per gli autonomi vale per qualsiasi soggetto, sia esso un sostituto d'imposta (impresa, autonomo), che privato. Stesso discorso dovrebbe funzionare per le imprese come per esempio per gli agenti o con chi lavora con i condomini.

    Quindi in fattura niente ritenuta d'acconto. Si dovrà mettere solo l'importo e basta, ma bisognerà inserire qualche dicitura particolare per dire che si è nei nuovi minimi?


  • User Attivo

    @carax said:

    Capito, grazie mille.

    Riguardo ai requisiti, ho un dubbio: visto che - da quello che ho letto - si parlava del fatto che il "nuovo" regime dei minimi non dovrebbe consentire fatture che siano mera prosecuzione di un lavoro precedente, dovrei dunque avere solo clienti nuovi, ossia per i quali non ho mai fatturato negli ultimi due anni?
    Oppure il discorso è solo da interpretarsi come impossibilità di fare un passaggio da lavoro dipendente a lavoro in partita Iva come contribuente minimo?

    (mi scuso per la totale ignoranza, ma tutti questi cambiamenti repentini mi stanno facendo perdere ogni sicurezza...)

    La mera prosecuzione è rispetto al periodo precedente l'apertura dell'attività (ad esempio svolgevi lavoro come dipendente verso alcuni clienti, successivamente con l'apertura della partita iva, esegui magari nello stesso luogo il medesimo lavoro per i medesimi clienti.)


  • User Attivo

    @VisionEart said:

    Quindi in fattura niente ritenuta d'acconto. Si dovrà mettere solo l'importo e basta, ma bisognerà inserire qualche dicitura particolare per dire che si è nei nuovi minimi?

    La circolare recita: A tal fine i contribuenti rilasciano un?apposita dichiarazione, dalla quale risulti che il reddito cui le somme afferiscono è soggetto ad imposta sostitutiva.

    Quindi dovrebbe essere necessaria una dicitura specifica


  • User Attivo

    @studiopusceddu said:

    La mia compagna, anche lei iscritta al regime dei minimi, ha già compiuto i 35 anni (ora ne ha 39).

    Si era iscritta nel 2009 ai regimi dei minimi, poi ha chiuso partita iva per poi riaprirla nel 2011 sempre nel regime dei minimi.

    Può avvalersi di questo nuovo regime dei minimi oppure no?


  • User Attivo

    @studiopusceddu said:

    La mera prosecuzione è rispetto al periodo precedente l'apertura dell'attività (ad esempio svolgevi lavoro come dipendente verso alcuni clienti, successivamente con l'apertura della partita iva, esegui magari nello stesso luogo il medesimo lavoro per i medesimi clienti.)

    Capisco, grazie ancora.

    Rileggevo i requisiti per i nuovi minimi e mi resta un dubbio centrale: a quanto pare, richiederebbero di NON aver svolto alcuna attività per i tre anni precedenti all'adesione al regime dei nuovi minimi.

    Nel mio caso, io nei tre anni precedenti all'adesione al (vecchio) regime dei minimi nel 2010, non avevo partita IVA ma lavoravo come dipendente - lavoro che continuo a fare tutt'ora part time (uso la partita IVA nel regime dei minimi solo per fatturare le piccole attività di scrittura che svolgo, più che altro per passione, a margine del mio lavoro fisso da dipendente).

    Questo mi escluderebbe dal nuovo regime dei minimi?