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Wikipedia e la pagina SEO - Ottimizzazione (motori di ricerca)
Salve ragazzi,
volevo farvi notare una cosa molto particolare. Nella pagina dedicata all'Ottimizzazione (motori di ricerca) di Wikipedia, c'è una voce dedicata al mercato italiano.
La cito per non sbagliare:
Nonostante l'incremento del numero di imprese coinvolte, direttamente o indirettamente, dall'indotto del mercato Internet, il mercato del SEO in Italia risulta meno sviluppato che in altri paesi europei o extraeuropei (in primis Francia, Inghilterra, Stati Uniti, Australia e India). Una delle ragioni principali della relativa arretratezza del SEO in Italia è il grado di alfabetizzazione informatica degli investitori e delle società italiane, minore rispetto a quelle straniere. Le imprese nostrane sono, in genere, maldisposte a destinare macro-investimenti destinati al SEO. Di conseguenza, nelle stesse imprese SEO si riscontra un quadro di prevalente frammentazione. Si può inquadrare in un quadro siffatto il recente fallimento del «Search Engine Strategies» 2008 di Milano.
A parte che ancora oggi l'indotto del mercato potrebbe essere meno sviluppato dei paesi sopracitati (qualcuno potrebbe aggiornare qui i vari dati)..c'è una cosa molto sbagliata, secondo me, in quanto è affermato:
Si può inquadrare in un quadro siffatto il recente fallimento del «Search Engine Strategies» 2008 di Milano
Questo è, secondo me, falso.
Le due edizioni del Search Engine Strategies sono andate male perchè, tra i primi in Europa, il mercato Italiano offriva già realtà formative molto valide sul SEO ed il Webmarketing.
Il format dell'evento non era tarato sulla nostra realtà e ben presto i soggetti che si occupavano di formazione seo raccolsero consensi sempre più elevati da parte del mercato italiano, chiudendo le porte al SES in Italia.
Il mercato formativo Italiano era ben più avanti di quello dei paesi europei (Inghilterra esclusa credo) e si apprestava a fornire formazione mirata e di qualità.
Voi cosa ne pensate? Condividete quanto ho scritto oppure no?
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Ciao Giorgio,
non conosco quei due eventi che citi ne davvero posso dire di conoscere il mercato italiano dall'interno.Qualche mese fa pero' dedicai un po di tempo ad una ricerca su quanto si spende in Italia per pubblicità. TV e Stampa coprono circa l'80% della spesa, dovuto al fatto che la penetrazione del mezzo internet è del 51.7%, comparato con la media europeo del 58% e dello UK del 82.5%
Ed anche la spesa Online eà comunque quasi tutta diretta verso il display, con quel poco dedicato al search che viene assorbito dal ppc che rende quasi di sicuro e piu in fretta.Insomma se lo metti insieme alla nota brontosaurietà della classe dirigente italiana.... non la vedi grigia anche tu?
Non mi esprimo sulla qualità della formazione percheè non la conosco proprio. Ma sull'arretratezza del mercato sono d'accordo, e punto più il dito sulle imprese ed i consumatori, non sui SEO italiani che mi sembrano invece sapere di cosa parlano (beh mica tutti )
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Ah, sono mesi che voglio pubblicare le slide di quella ricerca su BananAffair e ancora non l'ho tradotta... Shame on me!
Cerco di farlo prima che diventi obsoleta, promesso!
Saluti,
Mtt
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Ciao Giorgio condivido in pieno quanto hai scritto.
Trovo che si fa una grande confusione pur di sostenere la tesi di una presunta arretratezza del SEO in Italia.
Innanzitutto la bassa propensione delle aziende ad investire in IT deriva da tanti fattori compresa la natura socio economica italiana che è composta per la maggior parte da piccole e medie imprese.
Questa frammentazione è una caratteristica della nostra economia e non ha niente a che vedere con l'alfabetizzazione informatica oppure l'alfabetizzazione manageriale.Con questo non voglio però negare che ci siano problemi nell'economia e nello sfruttamento delle opportunità di internet da parte delle imprese italiane.
In secondo luogo da cosa deriverebbe l'arretratezza del SEO in Italia?
In qualunque confronto internazionale tutti i SEO italiani escono sempre a testa alta per formazione e capacità. In più c'è l'ingrediente segreto cioè un'indiscussa fantasia e creatività da poter sfruttare nei progetti.
E' vero però che il fattore linguistico ci penalizza e che non permette a validi professionisti di poter emergere anche all'estero.Infine chiedi un po' di dati aggiornati; bene, sono la mia passione.
Ad Aprile 2011 l'intera economia che ruota intorno a internet è stato stimata al 2% del PIL secondo uno studio commissionato da Istat, Osservatorio Politecnico di Milano, Confindustria, Gartner, BCG.
Invece le nazioni dove "l'internet" vale di più sono l'Inghilterra e la Danimarca dove raggiungono punte fino al 7,3% del PIL.Valerio Notarfrancesco
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Per non parlare dell'approfondimento Terminologia SEO ^_^
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Ciao Giorgio,
non conosco bene la SEO all'estero per poter far confronti, tranne un po' quella USA.Conosco invece il contesto, per come me l'hanno sempre raccontato le statistiche, di tante fonti diverse e autorevoli, che collocano l'Italia in fondo a tutte le classifiche che riguardano Internet e l'Informatica.
Secondo me sarebbe strano se solo il mercato SEO italiano se la cavasse così egregiamente.
In questa analisi io non ci vedo una critica ai SEO italiani, o a chi come te fa un ottimo lavoro di formazione.
Spiego cosa voglio dire citando un bel
:
[INDENT]... voglio schiacciatori che schiacciano bene palloni alzati male,
perché questi ... quelli alzati bene ... li schiacciano benissimo!
[/INDENT]Noi SEO italiani siamo come schiacciatori allenati, dall'ambiente in cui viviamo, a schiacciare palle alzate male.Come suggerisce nel video, penso che non dovremmo parlare (tanto) dell'alzata (il contesto italiano), dicendo che è brutta o buona, è così! Sta a noi risolverla.
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Ciao Valerio,
Conosco molte persone, anche giovani e laureate, che non hanno mai comprato un biglietto aereo o un libro online perche' ancora si sentono insicure. E' abbastanza normale, in un paese che ha la media d'eta' piu' alta d'europa, (non mi aspetto che mio nonno vada su amazon prima che in libreria.)
Insomma, concordo con te sulla caratteristica frammentazione della economia italiana, ma non escluderei il fattore alfabetizzazione. Le aziende si muovono dove ci sono i consumatori, e gli italiani sono in media su internet meno di altri popoli europei.
Direi quindi che il settore SEO non e' arretrato, ma ha a che fare con un MERCATO arretrato. Un po' il discorso delle "palle alzate male", mi piace come metafora
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Una delle ragioni principali della relativa arretratezza del SEO in Italia è il grado di alfabetizzazione informatica degli investitori e delle società italiane, minore rispetto a quelle straniere.
Il SEO in Italia non è arretrato, anzi, il problema è che lo sono gli Italiani nel capire l'importanza del SEO e di tutte le strategie legate al Web (non tutti fortunatamente).
La definizione di Wikipedia è errata, e definizioni come questa non fanno altro che lasciare nell'ignoranza un gran numero di Italiani.
PS: Ignorante= Colui che ignora, che non conosce, non è un insulto ;).