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- In cinque anni puoi diventare cittadino italiano
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@sitionweb said:
Visto che piacerebbe anche a me pendolare tra ITA, UK e USA, mi spieghi come fai?
In aereo credo
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777, un sito in varie lingue no?
Di link, ne prenderesti qui a valanga
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Grazie!
Ma un po' off-topic, apro un thread con l'annuncio ufficiale ai miei amici di forum!
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@i2m4y said:
Mi vergogno sempre di più di questo governo.
Ma perchè non organizzare degli uffici di distribuzione carte d'identità direttamente a Lampedusa.
Ci vuole reciprocità in tutto. In quanto tempo diventeremmo cittadini Iraniani????? In mille anni ...... bene......
OPS... tra 5 anni si vota.... 2+2.... ah ora ho capito!!!
Paolo
a grandi linee son d'accordo con il tuo pensiero
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Non sarebbe giusto non concedere la cittadinanza alle persone malate, sarebbe una discriminazione e proprio contro le persone più deboli ed in difficoltà.
Non sarebbe giusto nemmeno pretendere una perfetta conoscenza dell?italiano: quanti di noi Italiani conoscono perfettamente una lingua straniera anche dopo una lunga permanenza all?estero? Per poter parlare perfettamente la lingua di un paese bisogna nascerci e viverci fin da piccoli e poi neanche noi Italiani conosciamo perfettamente la nostra lingua: spesso molti Italiani sbagliano e non sanno usare congiuntivi, condizionali e non solo.
Reale bisogno della presenza: chi di tutti noi è necessario? Se si facesse entrare solo chi è bello, sano, atletico ed intelligentissimo perché non mandare via anche tutti quegli Italiani che non sono così perfetti? A cosa è necessario chi non lo?
..Il valore della PERSONA è qualcos?altro..Permanenza limitata: Che senso avrebbe dare la cittadinanza ad un immigrato esigendo però che poi possa rimanere in Italia solo un periodo determinato: se è a tempo limitato non è cittadinanza. Non confondiamoci con il permesso di soggiorno.
Stiamo ben attenti. In passato molti Italiani sono emigrati all?estero in cerca di un futuro migliore e sono stati sfruttati e trattati spesso ingiustamente da criminali. Non dimentichiamocelo. Chissà se un domani non saremo di nuovo noi italiani a dover emigrare, ed allora come vorremmo essere accolti?
Ciao
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Non sarebbe giusto non concedere la cittadinanza alle persone malate, sarebbe una discriminazione e proprio contro le persone più deboli ed in difficoltà.
Non sarebbe giusto nemmeno pretendere una perfetta conoscenza dell?Italiano: quanti di noi Italiani conoscono perfettamente una lingua straniera anche dopo una lunga permanenza all?estero? Per poter parlare perfettamente la lingua di un paese bisogna nascerci e viverci fin da piccoli e poi neanche noi Italiani conosciamo perfettamente la nostra lingua: spesso molti Italiani sbagliano e non sanno usare congiuntivi, condizionali e non solo.
Reale bisogno della presenza: chi di tutti noi è necessario? Se si facesse entrare solo chi è bello, sano, atletico ed intelligentissimo perché non mandare via anche tutti quegli Italiani che non sono così perfetti? A cosa è necessario chi non lo?
..Il valore della PERSONA è qualcos?altro..Permanenza limitata: Che senso avrebbe dare la cittadinanza ad un immigrato esigendo però che poi possa rimanere in Italia solo un periodo determinato: se è a tempo limitato non è cittadinanza. Non confondiamoci con il permesso di soggiorno
Stiamo ben attenti. In passato molti Italiani sono emigrati all?estero in cerca di un futuro migliore e sono stati sfruttati e trattati spesso ingiustamente da criminali. Non dimentichiamocelo. Chissà se un domani non saremo di nuovo noi italiani a dover emigrare, ed allora come vorremmo essere accolti?
Ciao
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Ma perché mi manda la risposta qui e non dove si parlava di immigrazione?
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Io mi sento offeso da un confronto tra questi immigrati e gli italiani.
Se ti fanno compassione prendine qualcuno a casa te e rispondine, e allora mi sta bene.
Imponili a me e alla collettivita', e NON mi sta bene.
Ma tanto vincete voi, peccato che perde l'Italia...
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Ho soltanto voluto far presenti alcune storture assai ingiuste nascoste dietro ad alcune di quelle regole ferree.
Se un immigrato viene in italia per motivi di bisogno per sfuggire ad alcune realtà disperate, come accade per chi. ad esempio, fugge dall'Africa oppure semplicemente viene da un'altro paese europeo per vivere la sua vita e, una volta in Italia, permane per un certo periodo e lavora onestamente, rispetta le leggi italiane e vive civilmente non possiamo ritenere che si imponga alla società, anzi, lavorando onestamente contribuisce anche lui al bene comune.
Non tutti gli immigrati sono criminali o fondamentalisti.
Nemmeno io voglio criminali e fondamentalisti nel nostro paese però non vedo il motivo di dire un "No" anche alle brave persone. Non facciamo di tutte le erbe un fascio.E poi che cosa vuol dire "Tanto vincete voi, peccato che perde l'Italia"?: Ma "voi" chi??
ciao
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qualcuno sa come posso riuscire a avere la citadinanza australiana io pensavo se avere un figlio li mi poteva aiutare ciao e grazie
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Mi dispiace. Ma non ne ho la più pallida idea.
Ma a che ti serve la cittadinanza Australiana?
Semmai credo che facendo nascere tuo figlio lì forse l'avrebbe tuo figlio la nazionalità australiana e non credo nemmeno da subito. Comunque non sò che legislazione ci sia in Australia, (e in generale nemmeno negli altri paesi). Ciao
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Personalemente mi stanno tutti adosso per prendermi la nazionalita italiana.
NON LA VOGLIO!!!:x
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@Onsitus said:
Personalemente mi stanno tutti adosso per prendermi la nazionalita italiana.
NON LA VOGLIO!!!:x
e magari la doppia cittadinanza?
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@Vernade said:
e magari la doppia cittadinanza?
Nope, niente doppia cittadinanza. Se prendo quella italiana perdo quella belga.:bho:
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Neanche io sono italiana e sto benissimo così
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Mi ero persa a discussione! :():
Io sono daccordo intanto con Vernade quando dice che non bisogna fare confusione tra immigrati e clandestini e anche con tutto il topic di Desideria.
Credo che quando uno è un immigrato REGOLARE, che svolge il suo lavoro, partecipa alla comunità, non ha la fedina penale sporca sia ligittimo dargli la cittadinanza. Concordo dovrebbe sapere parlare l'italiano, non dico perfettamente ma che sia comprensibile capirlo senza necessità di un interprete, sulla storia anche li le basi mi possono sembrare giuste.
Però non facciamo che poi abbiamo il disgraziato che sa l'italiano e la storia e poi spaccia droga e il poveretto meno abbiente che non sa un italiano perfetto ma si fa il mazzo anche per la nostra economia non gli diamo la cittadinanza. Vorrei anche ricordare che alcuni lavori in italia sono svolti quasi per la maggioranza da immigrati regolari (operai, badanti etc), lavori che gli italiani NON vogliono fare in nessun modo. Provate ad avere un parente malato allettato e poi ditemi quanti italiani lo vengono ad accudire, se non ci fossero i badanti stranieri la situazione sarebbe tragica.La cittadinanza va data quando una persona nella sua totalità può essere una risorsa economica, sociale e culturale per l'Italia. Io in verità qualche italiano lo caccerei pure...
Una cosa invece a me preme nel dare la cittadinanza, fermo restando le convinzioni ideologiche e religiose delle persona, sarebbe importante educasse i propri figli all'amore e alla conoscenza della nostra terra. Non è possibile secondo me dare la cittadinanza a famiglie chiuse nel loro ghetto con bambini che screscono non integrandosi minimamente con la società circostante. Questo non vuol dire che poi uno a casa propria non possa avere le proprie usanze etc...
E non pensiamo sempre e solo ai beduini come li chiamate voi. A me se un americano viene in Italia vuole la cittadinanza ma non impara la lingua, manda il figlio nella scuola americana e se ne frega di fargli conoscere l'Italia e non si integra, mi da al cavolo in egual misura se lo fa un beduino.Il tempo conterebbe poco se fossimo certi che gli italiani preposti a dare la cittadinanza sapessero poi davvero fare una scelta oculata e non il solito magna magna dove ci rimettiamo sia noi italiani sia gli immigrati regolari seri e onesti. Ma dato che "conosciamo i nostri polli" che siano di sinistra o destra poco conta forse 5 anni sono ancora un po' pochini, però in tutta sincerità non saprei.
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Ciao a tutti e ciao 777! Congratulazioni!
quoto ancora quella regola per cui il coniuge di un italiano può ottenere la cittadinanza italiana in 6 mesi se abita in italia e 3 anni se abita fuori.
Questa è la situazione di mio marito, sposato con me che sono italiana, abitiamo fuori dall italia, e volevo che ottenesse la cittadinanza italiana (ammesso poter mantenere anche quella americana, da verificare) in 3 anni.
Visto che ci siamo sposati negli USA, suppongo che io debba far trascrivere il matrimonio anche in italia per poter iniziare a contare i 3 anni. (o no?)
Ho fatto la richiesta di trascrizione del matrimonio al [url=http://www.conssanfrancisco.esteri.it/Consolato_SanFrancisco/Menu/I_Servizi/Per_i_cittadini/Cittadinanza/]consolato italiano a SF ma non mi hanno ancora risposto, nemmeno alle mie innumerevoli emails (molte tornano indietro perchè la loro casella è inesistente o cose simili). E' una vergogna, uno dice 3 anni, 5 anni, ma poi la burocrazia ti fa aspettare molti molti anni di più, questo non lo dicono eh!
Forse facevo prima a ri-sposarmi anche in italia, ma in teoria non si può, avrei dovuto dichiare di non essere sposata e sarebbe stato falso. Qualcuno ci capisce qualcosa?