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Il problema però è capire cosa fa effettivamente il copywriter.
Se un copywriter deve curare l'immagine di un'azienda di medio grandi dimensioni (in questo caso credo che il copywriter debba coincidere con il web-marketer) il suo lavoro sarà ricompreso in un incarico ben più esteso; non avrebbe senso richiedere il pagamento di un centesimo a carattere.Se un copywriter deve abbassarsi a scrivere i testi del sito web della frutteria della Sora Cesira, allora probabilmente non potrà che richiedere il pagamento a carattere o a parola. Ossia essere pagato al centesino, o al kg di parole, un pò come la merce venduta dalla Sora Cesira. In questo caso è auspicabile che il copywriter coincida con il webmaster, per raggiungere almeno un onorario decente.
Il copywriter "puro" può richiedere pagamenti adeguati solo a chi potrà permetterselo e beneficiare a pieno della sua consulenza, ossia le grandi aziende.
Questo è il mio punto di vista... non sono tra l'altro un copywriter
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Lorenzo,
l'errore di base per me sta proprio nel voler unire la figura del copywriter a quella del webmaster. Le due figure hanno per forza di cose esperienze e professionalità differenti. Non è detto che il benzinaio, solo perché ha a che fare con le macchine, sia anche un (bravo) meccanico. Non trovi?Concordo invece con te quando dici che i prezzi debbano essere commisurati anche in funzione del richiedente. Non potrò fare lo stesso prezzo alla Sora Cesira della frutteria all'angolo di quello che ho applicato al Sign. Rossi della multinazionale Ics. Questo è ovvio.
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Il problema che tirate in ballo dei prezzi è anche giusto, ma andiamo a valutare le 2 situazioni:
-La grande azienda avrà bisogno di un copy
-La Sora Cesira si può accontentare di un semplice articolista,a lei basta una "vetrina online", poi la gente andrà a comprare direttamente da lei (a meno che non sia una campagna pubblicitaria e il copywriter in questo caso serve).Le differenze sostanziali per me tra un articolista e un copy sono:
-L'articolista è una persona che scrive un testo per informare, senza la necessità di portare conversioni in seguito a ciò che ha scritto (nel senso che non deve vendere o pubblicizzare niente)
-Il copy invece deve cercare di convincere l'utente a fare la scelta voluta da chi richiede il servizio di copyQuindi, tenendo comunque conto che il semplice articolista è comunque pagato poco, un copy non è un semplice articolista, ma è qualche cosa in più da utilizzare dove è necessario.
PS: non mi sono spiegato molto bene XD
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No no, ti sei spiegato benissimo.
Il copy anche, comunque, può scrivere per informare. Io, per esempio, scrivo anche per delle riviste la cui finalità è solo informativa.
Però, sostanzialmente, il copy scrive con lo scopo di invogliare all'acquisto, rientra nelle figure di comunicazione/marketing. Quindi sì, la spiegazione che hai dato ci può stare.
Quando dici che l'ipotetica Sora Cesira può "accontentarsi" di un articolista, mi dici una mezza verità. Dico mezza perché se da un lato è vero che Cesira non ha grosse pretese, dall'altra se crea un sito, forse vorrebbe anche venisse "trovato" dagli utenti. O no?
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Per farlo trovare però si passa già nell'ambito SEO, cosa che un copywriter non è obbligato a conoscere (un copy che lavora per il web sarebbe meglio che conoscesse almeno le basi del SEO).
E comunque è errato dire che per Sora Cesira basta un Articolista, dipende da cosa vuole lei dal sito: se vuole che sia una semplice vetrina va bene l'articolista, se invece vuole proprio invogliare alla vendita un copy sarebbe meglio (per qualunque attività commerciale mi rivolgerei ad un copy, ma non mi sembra corretto che un copy abbassi il suo tariffario in base a chi si trova davanti: azienda 200 € l'ora, Sora Cesira 20 € ora).
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Uno dei principali "problemi" del tariffario di un copywriter è la flessibilità. Credo resti un punto fermo...
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Il tempo di un lavoratore si può facilmente calcolare ad ore: se il tuo lavoro valuti che vale 80 euro l'ora, perchè dovresti svenderlo a 20 euro all'ora e metterci 4 ore a guadagnare ciò che ti meriti di ricevere in 1 ora?
A parte trovate pubblicitarie/offerte, IMHO il "listino" deve essere ben definito, logicamente sempre mantenendo una leggera flessibilità.
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Certo, infatti parlo di flessibilità leggera, non sostanziale. Mi sono spiegata male, pardon.
Altro discorso invece per le trovate pubblicitarie e le offerte. Lì si punta sulla quantità che va a compensare l'abbassamento dei prezzi di listino.
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@valentina83 said:
Dico mezza perché se da un lato è vero che Cesira non ha grosse pretese, dall'altra se crea un sito, forse vorrebbe anche venisse "trovato" dagli utenti. O no?
@Gibbo89 said:
Il tempo di un lavoratore si può facilmente calcolare ad ore: se il tuo lavoro valuti che vale 80 euro l'ora, perchè dovresti svenderlo a 20 euro all'ora e metterci 4 ore a guadagnare ciò che ti meriti di ricevere in 1 ora?
Il problema è che il settore web negli ultimi tempi ha formato le seguenti professionalità:
- il programmatore web
- il webdesigner/grafico
- il webmarketer
- il seo
- il copywriter
- varie ed eventuali se mi sono dimenticato qualcuno
Una grossa azienda avrà sicuramente bisogno di tutte le figure professionali, compreso il copywriter, e sarà disposta a pagare perchè il suo sito web dovrà rispondere a delle caratteristiche di eccellenza.
La sora Cesira avrà pretese di lunga inferiori, e quindi potrà accontentarsi di un generico realizzatore di siti internet che molto probabilmente le proporrà un cms preconfezionato (joomla, wordpress, ecc) un pochino ottimizzato per grafica, seo e testi, ma nemmeno troppo.
Detto questo, mi sembra scontato che il targeti di riferimento per un copywriter puro, o di un seo puro, è un'utenza di livello medio-alto.
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Sacrosante parole, Lorenzo.
La mia paura è solo quella di confondere tra di loro varie figure appiattendo così le differenze e omologando i risultati.
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Cara Valentina, questo dipende dalle vostre categorie. Se continuate a svendervi per un piatto di lenticchie (ovviamente parlo in generale) realizzando articoli a 2 euro se dice bene, non potete pretendere che la gente vi dia il giusto rispetto che meritate.
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Tutte le figure devono lavorare insieme, nessuna esclusa tra quelle elencate da Lorenzo.
Per questo nascono agenzie che curano la realizzazione di un sito dall'inizio fino alla pubblicizzazione del prodotto/servizio.
Il copy ha un po più di libertà, ma da freelancer deve comunque studiare altri argomenti come il SEO
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Eh Lorenzo...
secondo te perché ho aperto questo thread?Proprio per aiutare la mia categoria a trovare un tariffario base sul quale regolarsi per fare preventivi e accettare/rifiutare delle commissioni.
Sarà una dura lotta, ma mi piace già l'idea di aver smosso qualcosa. Anzi, grazie a tutti per il vostro contributo!
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Senz'altro.
Dovrete riuscire - i seo mi sembra in questo siano messi meglio - a differenziarvi dagli pseudoprofessionisti improvvisati.
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Già, proprio così. E questo thread vuol essere uno sprone per smuovere la mia categoria
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@valentina83 said:
Parlando di costi "sostenibili"...
Iniziamo a stilare alcuni punti del tariffario del copywriter italiano
- article marketing da 500 parole
- comunicato stampa da 350 parole
- inserimento 1 articolo in 10 directory
- brand name
- pay-off
- testo pagina sito web
- **testo home page sito web
- white paper
**- testo brochure (a pag. 1.800 battute) - landing page
- **article marketing
- pubbliredazionale
**
molto molto interessante... direi che alla lista si può aggiungere anche
- testo ottimizzato SEO
- SEO copywriting (testo ottimizzato + ricerca keywords + stesura metatag)
- Persuasive copywriting
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Ciao Valentina,
anche io da alcuni anni svolgo principalmente attività da copy, anche se talvolta "sforo" in altri aspetti della comunicazione e mi trovo a fare organizzazione eventi, pianificazione mezzi, a stilare piani di comunicazione aziendali. Fino ad oggi i miei preventivi erano decisamente tarati su misura del cliene e quindi, a costo di buttare via del tempo, la mia proposta arrivava dopo aver conosciuto il cliente e le sue esigenze in modo sufficiente a farmi un'idea, e soprattutto dopo aver capito l'entità del lavoro e del tempo richiesto.
La dimostrazione che definire tariffe base non sia affatto semplice è lampante: finora, dopo tre pagine di post, nessuno si è ancora azzardato a scrivere una cifra. Purtroppo anche per me è arrivato invece il momento fatidico: dover stilare una serie di voci e relativi costi da dare ad un'agenzia con la quale inizierò una collaborazione. Mi trovo quindi a dover riflettere anch'io su questo aspetto e lo farò in questi giorni. Se nessuno, nel frattempo avrà dato un vero contributo, prometto di condividere a breve la mia ipotesi. Ciao!
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Ciao Afanta, benvenuto.
Ho aperto questo post proprio per dare un contributo ma, come hai ben detto anche tu, sembra che tutti vogliano sapere le tariffe ma nessuno sia il primo a definirne le linee guida.Mi pare giusto quindi sia io ad "aprire le danze".
- article marketing da 500 parole: dai 20 euro in su
- comunicato stampa da 350 parole: dai 20 euro in su
- inserimento 1 articolo in 10 directory: dai 2 euro in su
- brand name: min. 250 euro
- pay-off_ min. 250 euro
- **testo pagina sito web: **dai 20 euro in su
- **testo home page sito web: **dai 30 euro in su
** - white paper: **dai 30 euro (per cartella da 1.800 battute) - testo brochure: da 25 euro (per cartella da 1.800 battute)
- ** landing page**: da 25 euro in su
- **newsletter: **da 30€ in su (per cartella da 1.800 battute)
Credo di aver inserito i "minimi sindacali" (o quasi) per iniziare a fare questi lavori. Poi l'esperienza acquisita, la professionalità del copywriter senior (che non è la medesima di un copy junior), i plus aggiunti e tutta un'altra serie di voci vanno a definire il prezzo finale.
Mi piacerebbe però sentire altre campane. Ho aperto questo post come piazza di incontro/scambio. Vorrei davvero vedere l'intervento di altri copy. Tra l'altro, Afanta, conto molto sul tuo ritorno, magari puoi aiutarmi con il tuo contributo.
Un saluto
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Secondo me sei stata anche un po bassa nei prezzi, ma sono a lavoro o ad ora?
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A lavoro. Ho scritto "minimi sindacali", infatti.
Prova a darci anche tu uno specchietto dei prezzi, Gibbo.