• Super User

    Così sembrerebbe. E i dati risalgono al 2002. Chissà adesso come li ha ritoccati...


  • Super User

    Mi sembra un po esagerato come tariffario :S
    E' normale che in Italia non funzionerebbe mai 🙂


  • Super User

    Certo, certo.

    Io promuoverei lo slogan** Low budget, no copy**, da render valido anche in Italia, però!

    Non mi sognerei mai di chiedere a un cliente quelle cifre di cui sopra, ma non vorrei nemmeno essere sottopagata. Per clienti che non sanno, che non conoscono il lavoro di copywriter, un naming non può costare 500, 1.000, 2.000 euro e oltre. "Ma come? Una parola costa così tanto?". Vaglielo a spiegare che dietro a una parola c'è un mondo e il loro (ipotetico) successo e posizionamento sul mercato.


  • Super User

    Parlando di costi "sostenibili"...

    Iniziamo a stilare alcuni punti del tariffario del copywriter italiano

    • article marketing da 500 parole
    • comunicato stampa da 350 parole
    • inserimento 1 articolo in 10 directory
    • brand name
    • pay-off
    • testo pagina sito web
    • **testo home page sito web
    • white paper
      **- testo brochure (a pag. 1.800 battute)
    • landing page
    • **article marketing
    • pubbliredazionale
      **

  • Super User

    Il problema è che in Italia ci sono molti "articolisti" e pochi Copy!
    E molti pretendono di pagare in modo uguale le 2 figure 🙂


  • Super User

    Gibbo, hai centrato in pieno il cuore del discorso. Almeno uno dei tanti cuori pulsanti di questo argomento.

    Che differenza c'è tra articolista e copy, secondo te?


  • Consiglio Direttivo

    Il problema però è capire cosa fa effettivamente il copywriter.
    Se un copywriter deve curare l'immagine di un'azienda di medio grandi dimensioni (in questo caso credo che il copywriter debba coincidere con il web-marketer) il suo lavoro sarà ricompreso in un incarico ben più esteso; non avrebbe senso richiedere il pagamento di un centesimo a carattere.

    Se un copywriter deve abbassarsi a scrivere i testi del sito web della frutteria della Sora Cesira, allora probabilmente non potrà che richiedere il pagamento a carattere o a parola. Ossia essere pagato al centesino, o al kg di parole, un pò come la merce venduta dalla Sora Cesira. In questo caso è auspicabile che il copywriter coincida con il webmaster, per raggiungere almeno un onorario decente.

    Il copywriter "puro" può richiedere pagamenti adeguati solo a chi potrà permetterselo e beneficiare a pieno della sua consulenza, ossia le grandi aziende.

    Questo è il mio punto di vista... non sono tra l'altro un copywriter 🙂


  • Super User

    Lorenzo,
    l'errore di base per me sta proprio nel voler unire la figura del copywriter a quella del webmaster. Le due figure hanno per forza di cose esperienze e professionalità differenti. Non è detto che il benzinaio, solo perché ha a che fare con le macchine, sia anche un (bravo) meccanico. Non trovi?

    Concordo invece con te quando dici che i prezzi debbano essere commisurati anche in funzione del richiedente. Non potrò fare lo stesso prezzo alla Sora Cesira della frutteria all'angolo di quello che ho applicato al Sign. Rossi della multinazionale Ics. Questo è ovvio.


  • Super User

    Il problema che tirate in ballo dei prezzi è anche giusto, ma andiamo a valutare le 2 situazioni:
    -La grande azienda avrà bisogno di un copy
    -La Sora Cesira si può accontentare di un semplice articolista,a lei basta una "vetrina online", poi la gente andrà a comprare direttamente da lei (a meno che non sia una campagna pubblicitaria e il copywriter in questo caso serve).

    Le differenze sostanziali per me tra un articolista e un copy sono:
    -L'articolista è una persona che scrive un testo per informare, senza la necessità di portare conversioni in seguito a ciò che ha scritto (nel senso che non deve vendere o pubblicizzare niente)
    -Il copy invece deve cercare di convincere l'utente a fare la scelta voluta da chi richiede il servizio di copy

    Quindi, tenendo comunque conto che il semplice articolista è comunque pagato poco, un copy non è un semplice articolista, ma è qualche cosa in più da utilizzare dove è necessario.

    PS: non mi sono spiegato molto bene XD


  • Super User

    No no, ti sei spiegato benissimo.

    Il copy anche, comunque, può scrivere per informare. Io, per esempio, scrivo anche per delle riviste la cui finalità è solo informativa.

    Però, sostanzialmente, il copy scrive con lo scopo di invogliare all'acquisto, rientra nelle figure di comunicazione/marketing. Quindi sì, la spiegazione che hai dato ci può stare.

    Quando dici che l'ipotetica Sora Cesira può "accontentarsi" di un articolista, mi dici una mezza verità. Dico mezza perché se da un lato è vero che Cesira non ha grosse pretese, dall'altra se crea un sito, forse vorrebbe anche venisse "trovato" dagli utenti. O no?


  • Super User

    Per farlo trovare però si passa già nell'ambito SEO, cosa che un copywriter non è obbligato a conoscere 🙂 (un copy che lavora per il web sarebbe meglio che conoscesse almeno le basi del SEO).
    E comunque è errato dire che per Sora Cesira basta un Articolista, dipende da cosa vuole lei dal sito: se vuole che sia una semplice vetrina va bene l'articolista, se invece vuole proprio invogliare alla vendita un copy sarebbe meglio (per qualunque attività commerciale mi rivolgerei ad un copy, ma non mi sembra corretto che un copy abbassi il suo tariffario in base a chi si trova davanti: azienda 200 € l'ora, Sora Cesira 20 € ora).


  • Super User

    Uno dei principali "problemi" del tariffario di un copywriter è la flessibilità. Credo resti un punto fermo...


  • Super User

    Il tempo di un lavoratore si può facilmente calcolare ad ore: se il tuo lavoro valuti che vale 80 euro l'ora, perchè dovresti svenderlo a 20 euro all'ora e metterci 4 ore a guadagnare ciò che ti meriti di ricevere in 1 ora?
    A parte trovate pubblicitarie/offerte, IMHO il "listino" deve essere ben definito, logicamente sempre mantenendo una leggera flessibilità.


  • Super User

    Certo, infatti parlo di flessibilità leggera, non sostanziale. Mi sono spiegata male, pardon.

    Altro discorso invece per le trovate pubblicitarie e le offerte. Lì si punta sulla quantità che va a compensare l'abbassamento dei prezzi di listino.


  • Consiglio Direttivo

    @valentina83 said:

    Dico mezza perché se da un lato è vero che Cesira non ha grosse pretese, dall'altra se crea un sito, forse vorrebbe anche venisse "trovato" dagli utenti. O no?

    @Gibbo89 said:

    Il tempo di un lavoratore si può facilmente calcolare ad ore: se il tuo lavoro valuti che vale 80 euro l'ora, perchè dovresti svenderlo a 20 euro all'ora e metterci 4 ore a guadagnare ciò che ti meriti di ricevere in 1 ora?

    Il problema è che il settore web negli ultimi tempi ha formato le seguenti professionalità:

    • il programmatore web
    • il webdesigner/grafico
    • il webmarketer
    • il seo
    • il copywriter
    • varie ed eventuali se mi sono dimenticato qualcuno

    Una grossa azienda avrà sicuramente bisogno di tutte le figure professionali, compreso il copywriter, e sarà disposta a pagare perchè il suo sito web dovrà rispondere a delle caratteristiche di eccellenza.

    La sora Cesira avrà pretese di lunga inferiori, e quindi potrà accontentarsi di un generico realizzatore di siti internet che molto probabilmente le proporrà un cms preconfezionato (joomla, wordpress, ecc) un pochino ottimizzato per grafica, seo e testi, ma nemmeno troppo.

    Detto questo, mi sembra scontato che il targeti di riferimento per un copywriter puro, o di un seo puro, è un'utenza di livello medio-alto.


  • Super User

    Sacrosante parole, Lorenzo.

    La mia paura è solo quella di confondere tra di loro varie figure appiattendo così le differenze e omologando i risultati.


  • Consiglio Direttivo

    Cara Valentina, questo dipende dalle vostre categorie. Se continuate a svendervi per un piatto di lenticchie (ovviamente parlo in generale) realizzando articoli a 2 euro se dice bene, non potete pretendere che la gente vi dia il giusto rispetto che meritate. 🙂


  • Super User

    Tutte le figure devono lavorare insieme, nessuna esclusa tra quelle elencate da Lorenzo.
    Per questo nascono agenzie che curano la realizzazione di un sito dall'inizio fino alla pubblicizzazione del prodotto/servizio.
    Il copy ha un po più di libertà, ma da freelancer deve comunque studiare altri argomenti come il SEO 🙂


  • Super User

    Eh Lorenzo...
    secondo te perché ho aperto questo thread? 🙂

    Proprio per aiutare la mia categoria a trovare un tariffario base sul quale regolarsi per fare preventivi e accettare/rifiutare delle commissioni.

    Sarà una dura lotta, ma mi piace già l'idea di aver smosso qualcosa. Anzi, grazie a tutti per il vostro contributo!


  • Consiglio Direttivo

    Senz'altro. 🙂
    Dovrete riuscire - i seo mi sembra in questo siano messi meglio - a differenziarvi dagli pseudoprofessionisti improvvisati. 🙂