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Anche io ho mollato l'università, ci ho provato, ma oltre che il settore Internet in Italia è dietro da paura, non sono portato per lo studio, infatti sono uscito con 64.
Avevo materie con 8 e materie con 4
Ti quoto in pieno tutto il post di Stuart, non cambio una virgola
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beh un mestiere che mi piacerebbe imparare è l'elettricista o il fabbro.
ma devo trovare qualcuno disposto ad assumerm per fare almeno 2-3 anni di esperienza...
altrimenti proprio non so che fare, credo che rimarrò a casa per lunghi anni a mangiare sulle spalle dei miei se non mi do una mossa
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@aalex said:
beh un mestiere che mi piacerebbe imparare è l'elettricista o il fabbro.
ma devo trovare qualcuno disposto ad assumerm per fare almeno 2-3 anni di esperienza...
altrimenti proprio non so che fare, credo che rimarrò a casa per lunghi anni a mangiare sulle spalle dei miei se non mi do una mossahttp://www.macrolibrarsi.it/_anthony-robbins.php
Leggi Come Migliorare il Proprio Stato Mentale, Fisico, Finanziario.
A me ha cambiato la vita...sei proprio il tipo giusto per leggerlo...
Vedrai e poi mi dirai...
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cambiato la vita mi smebra un pò eccessivo... penso che non riuscirei nancha a concentrarmi sopra per la rabbia che ho in questi giorni
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Caro aalex, più o meno mi sembra di rivedere, almeno in parte, la mia storia.
Mi sono iscritto ad ingegneria parecchi anni fa, perchè patito di informatica e soprattutto perchè ci andavano alcuni amici.
Ci sono stato due anni e dopo un litigio con un professore e quattro miseri esami mi sono reso conto che non faceva per me. Tutta teoria, decine di esami di matematica pura e applicata, nulla di pratico.
Ricordo che, finito il secondo anno, i miei mi hanno letteralmente llimitato il 70% delle mie libertà. Mi sentivo incazzato e insoddisfatto. Tutto sommato, almeno il secondo anno avevo studiato parecchio ma, come dire, nulla è andato come volevo. Non ultimo un grosso litigio con un professore che mi ha messo parecchio i bastoni tra le ruote, eufemisticamente parlando.
Peraltro anche i miei amici erano nella stessa identica situazione.Potevo scegliere tre alternative: cambiare facoltà, tenere duro o lasciare l'università.
Ho scelto la prima e mi sono iscritto ad Economia. Con tutto il tempo "perso" a preparare Analisi 1 ho dato il primo esame di Matematica senza aprire libro ed ecco che il primo esame è andato. Poi ho trovato qualche materia molto interessante, come il marketing e l'economia aziendale, dove lo studio, per certi versi, era anche divertimento, ed ecco che ne ho passati altri due. Poi, esame di diritto, lì studi e passi, ci riescono tutti, gli intelligenti e quelli che lo sono meno (e io credo, dopo aver letto quello che hai scritto che tu appartenga alla prima categoria!).
Ebbene, non ho recuperato i due anni, questo no, anche perchè ho dovuto fare il servizio civile dopo il primo senza mai toccare libro, ma ho fatto esami con estrema regolarità e mi sono laureato prima di altri che si erano iscritti a quella facoltà quando io l'avevo fatto ad ingegneria.
E questa è la mia storia.I miei due amici invece hanno tenuto duro. Uno l'anno successivo al mio abbandono si è chiuso in casa e ha cominciato a dare esami con regolarità e si è laureato anche lui in tempi decenti. L'altro ha detto, me ne frego, vado avanti quanto serve. Ha cominciato a lavoricchiare tanto per tenersi a galla e quindi ad imporsi di fare almeno un esame a semestre. Intanto però accumulava esperienza con i suoi lavori.
Alla fine, a 31 anni, si è laureato anche lui, proprio qualche mese fa.
Vista così la sua potrebbe sembrare una barzelletta, laureato a 31 anni: non è così. Ha sempre lavorato e quindi ha messo via i suoi soldini, ha trovato un lavoro stabile e ora, grazie alla laurea, è passato di livello e prende più di me e dell'altro mio amico che si è laureato in ingegneria più velocemente.Ora può anche darsi che nessuno di queste storie corrisponda alla tua. Può anche darsi che tu possa scegliere l'ulteriore opzione di abbandonare gli studi: sei libero di fare quello che credi.
Ti chiedo soltanto di pensare a cosa ti piace, a cosa ti entusiasma: botanica, geologia, fisica, medicina, ragionaci sopra e poi, solo allora, decidi che fare. Non si deve scegliere l'univesità sulle base delle aspettative degli altri o perchè quella data facoltà offre più sbocchi, ma solo ed esclusivamente perchè una materia ti piace, fregatene di quelli che dicono il contrario.
Non hai perso molto tempo, se ricominci da un'altra parte ce la puoi fare tranquillamente, io ne sono l'esempio. E se invece non vuoi più studiare, bene, fai un patto con i tuoi, un paio di anni di istruzione e esperienza e poi te la caverai da solo. Del resto i genitori servono anche a questo, a darti un minimo di tranquillità quando stai decidendo la tua strada.
Tutto si supera se lo vuoi, ricordalo!
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beh Catone in genere ho imparato che quando i prof ti mettono i bastoni tra le ruote non lo fanno perchè ce l'hanno con te ma per farti capire che lo studio, specie in ingegneria, non basta... e mi sembra chiaro che sia così. Lo studio è imparare dai libri, ma l'ingegnere non deve solo applicare formulette imparate dai libri ma deve anche avere "quel modo di fare" in piu' della media... riconosco comunque che la stragrande maggioranza anche di chi si laurea si trova nella situazione di aver studiato mentre quelli davvero bravi sono pochissimi. Io sono non solo non bravo, ma anche lento... il che fa pensare,ovviamente e senza prendermela, che non posso fare l'ingegnere. punto. è inutile volersi creare alterchi con professori o voler prendere il titolo con la forza del "bullo" piuttosto che con le reali capacità. Molti lo prendono studiando,quasi con cattiveria... altri che ho visto gli riesce naturale... e QUESTI sono quelli che a mio avviso dovrebbero studiare una materia importante non tanto per noi stessi ma per la nostra stessa società. Tieni presente che gli ingegneri sono progettisti e che quanto piu' bravi sono piu' le cose costruite vengono "ottimizzate" e fatte alla meglio... io sinceramente non ho queste capacità, mi affidavo solo allo studio, e questo è a mio avviso sbagliato. E' sbagliato perché credimi che ho visto ingegneri FRUSTRATI perché magari si rendono conto che hanno fatto una cosa ''perchè dovevano farla'' non perché gli riusciva piu' o meno naturalmente... ovviamente i bravi di cui ti parlo non si fanno tutte le mie paranoie.
ho visto un ragazzo,e non dico cazzate, che parlava tutto il tempo con l'amico di banco, giocava col cellulare e seguiva la lezione (tra l'altro non facile)..alla fine della lezione il prof lo chiamò alla lavagna (prof incaxxato) perchè il tizio aveva dato fastidio... questo NON solo aveva capito tutto ma RICORDAVA anche tutto, passaggio per passaggio, delle dimostrazioni, dimostrando un'elasticità mentale che neanche gli stessi prof hanno. dopodiché il prof disse ''ecco, questi ragazzi che parlano tutto il tempo sono quelli che, in genere (c'è anche l'asino tra loro eh), rendono di piu'. Ad un ragazzo del genere le cose gli riescono con ''naturalezza'', è fatto proprio per quelle cose, portato al massimo... cioè lui l'ingegneria la vive, non ha bisogno di sforzarsi per capire...capisci la GRANDE differenza che c'è tra un ragazzo così e uno che deve affidarsi al libricino?
Ed escluderei anche la mancanza di volontà da imputarmi, perchè mi sono impegnato e,anche se avrei potuto laurearmi, sento di non avere le capacità.
A mio personalissimo avviso, quelli DEGNI di farsi chiamare INGEGNERI, sono quelli come il ragazzo di cui sopra: ha un modo di vedere il mondo diverso da me e tanti altri, non è legato a "pregiudizi", è sciolto, ottimista e profondamente intelligente... insomma, non c'è alcun paragone!
Io credo che un individuo debba fare quel che GLI PIACE e quindi che gli riesce BENE e SENZA TROPPA FATICA. Sbaglio?
Invece io ho fatto una cosa che mi piace, ma non mi riesce bene malgrado l'impegno e la fatica. Ma questo sai quando dovevo capirlo? Già dopo la terza media, avrei dovuto lasciare ed andare ad imparare il mestiere. Mi rendo conto solo ora che ho sbagliato tutto della mia vita. fortunatamente sono ancora in tempo per cambiarla ma ti ripeto che per come sono fatto non mi riesce nulla NATURALMENTE ma devo affidarmi solo all'impegno.
Ricorda che il ragazzo bravo è quello che senza troppo studio riesce, come il tipo descritto sopra. Una cosa esemplare.
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Aalex, perdonami, ma non hai mai letto tante cazzate messe insieme.
Cioè secondo te quello bravo è quello che non studia, si distrae e riesce comunque ad avere ottimi voti?Falso! Costui non solo non è bravo ma è anche un idiota. Ha avuto fortuna dalla vita, come ce l'hanno Totti, Claudia Shiffer o George Clooney e si permette anche di rompere le balle agli altri che tentano di seguire.
Io non so che facoltà hai seguito e in che luogo, ma non posso credere che di personaggi simili ce ne siano tanti. Il 99% della gente che va all'università si fa un culo così per superare gli esami e studio di notte e di giorno quando serve.
Se tu aspiri ad essere come quei personaggi, beh allora sarai sempre frustrato. Magari poi trovi un lavoro e ti capita un capo come me che preferisce chi si applica con perseveranza a chi ci arriva da solo solo grazie a Madre Natura e sei fregato.
Ma insomma, non guardare a questi personaggi qui, sono loro le eccezioni, non tu. Sei lento, pazienza, impiegherai più tempo, ma alla fine ci arrivi lo stesso e hai fatto tua la materia e puoi spiegarla perfettamente agli altri. Hai mai chiesto qualcosa a personaggi simili? Ti cominciano a fare discorsi stralunati e non ci si capisce un cazzo.
Se ti piace quella facoltà, dacci dentro e continua a studiare.
Tu dici che dovevi renderti conto che non eri adatto a studiare alle Medie: ma scusa le superiori però le hai concluse, o sbaglio? E qui sei in contraddizione.Ad ogni modo poi nel mondo non c'è bisogno dei soli geni: servono tutti, operati, imbianchini, taxisti, operatori dei pozzi neri. Ognuno serve alla società e ognuno è "parte buona" della società quando da il meglio di se, quale che sia l'attività svolta.
Aalex devi cambiare prospettiva, tutto qui.
:bho:
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ti ripeto che mi riesce ma solo impiegando il massimo delle mie forze...e comunque non ho capacità che vadano oltre a quello che studio sui libri. cio' è grave,se devi essere ingegnere devi sapere non solo quello che sta sui libri ma devi soprattutto usare quelle nozioni per farti venire nuove idee. io faccio parte della schiera di coloro che imparano solo quello che c'è sui libri senza capire o intuire altro....insomma ho capito anch'io il tuo ragionamento, ma per essere ingegnere anche mediocre la mia preparazione non potrà mai bastare. Per essere farmacista, postino,benzinaio, etc basta sapere solo le cose del mestiere cicliche, ma per cose tipo ingegnere, non basta solo lo studio
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sottoscrivo in pieno tutto quanto detto da Catone. Aalex, nella vita non devi pensare troppo. Fai quello che ti piace come se gli altri non esistessero. Tu non sai cosa fanno le persone. Non puoi giudicarle in toto. Di solito la natura tende a bilanciare il tutto. Gente che è brava nel modo che dici tu ha parecchie altre pecche e lacune. Devi solo muovere il cu.lo senza farti tutte queste paranoie. Tutto qui. Leggiti un pò di libri di autostima e butta nel cesso tutte le cazzate che senti o che il tuo cervello ti vuole far vedere e sentire. Mi sembra che qualche esame l'hai fatto. E' normale qualche volta all'orale che il voto sia abbassato. Ma questo non dice nulla sul tuo valore. Fai quello che ti pare. Ogni persona è meravigliosa a modo suo. Anche io mi facevo le tue stesse paranoie. un esame in due anni feci come ti ho scritto, te ne rendi conto?!!
Ho capito che il cu.lo andava sulla sedia, le chiacchiere nel cesso, e mi sono ritrovato ingegnere a 26 anni! Molto prima dei buffoni che stimavo e che alla fine si sono per la maggior parte ritirati. Ognuno ha la sua storia. Ma non mi far sentire non sono portato, non so fare nulla nella vita, perchè non ho mai sentito tante cavolate messe insieme!!! Davvero. Ti ho già dato i miei numeri in privato, quando vuoi puoi chiamarmi e se ti va, facciamo un piano di attacco in cui ti spiego per filo e per segno ciò che buon andar bene fare o meno per quanto riguarda la mia personale visione e metodo di studio.
Ti riepeto : basta con le stron.zate. Come ha detto Stuart il tuo italiano scritto è ottimo, e anche questa è una forma di intelligenza.
E poi, ingegneria, come un qualsiasi altro straccio di titolo, non serve a niente se poi non ci metti altrettanto impegno. Per cui vai dove ti porta il cuore, fai quello che ti piace e smettila di tormentare te stesso. Si cambia caz.zo! Se e quando lo decidi, è il libero arbitrio! Una delle poche cose che hanno senso nella vita.
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@aalex said:
....non ho capacità che vadano oltre a quello che studio sui libri. cio' è grave,se devi essere ingegnere devi sapere non solo quello che sta sui libri ma devi soprattutto usare quelle nozioni per farti venire nuove idee
Ma dove sta scritto che DEVI essere ingegnere?
Se ti piace studiare, leggere, scrivere, essere esonerato da qualsiasi forma di ragionamento logico o idea innovativa (e non c'è nulla di male in questo!), dedicati alle materie umanistiche: Filosofia, Lettere moderne/antiche, Archeologia, Geologia, Storia, Scienze politiche, Psicologia ecc ecc........
Coraggio!
Cordialmente,
Stuart
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Comunque, per seguire il consiglio di Stuart, consiglio un testo che ha cambiato la mia vita, seppur in parte.
il link spontaneo per eccellenza!per sapere ciò che si DEVE FARE NELLA VITA, lavorativamente e a livello di sogni:
http://www.motivazione.com/frame_libro.html
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Sottoscrivo Micki e rilancio.
Dove cacchio sta scritto che devi essere per forza ingegnere?
Pensi che io mi ricordi qualcosa di quello che ho studiato?
Mi chiamano tutti i parenti per il 740 pensi che sappia aiutarli? No! Gli dico andate da un commercialista e non rompetemi le palle...Io economia non l'ho mai frequentata, studiavo, preparavo l'esame e poi dimenticavo tutto. E ora non ricordo quasi più nulla, se ho bisogno di qualcosa mi riprendo il libro e me lo ristudio. Come me la cavo? So come cercare, tutto qui, perdo poco tempo a trovare quello che serve.
Hai mai lavorato se non per fare qualche soldo d'estate? Quando cominci a lavorare ti accorgi che devi mettere da parte tutto quello che hai studiato e cambiare prospettiva, perchè hai in mente centinaia di nozioni teoriche e invece il lavoro, quasi sempre, è qualcosa di palpabile, di pratico e ti rendi conto che ti sei sbattuto per anni per inezie. Che il mondo vive di approssimazioni e che se il limite che ti ha fatto dannare per giorni tende a 0 o a infinito in quel momento ti serve a poco.
Porca miseria, se fossi lento come dici ci avresti risposto domani dopo aver letto dieci volte i messaggi, invece controbatti efficacemente anche se le tue premesse sono sbagliate.
Sai cosa facevo io a 20 anni? Andavo in discoteca tutti i weekend, mi bevevo un litro di birra ogni sera e tentavo di rimorchiare ragazze (raramente con successo), tu hai raggiunto invece una maturità intellettuale che io ho raggiunto 5 o 6 anni dopo e di certo eviterai le mie coliti e gastriti.
Quindi ti esprimi bene. Conosci internet, visto che interagisci con noi, sei intellettualmente sveglio, hai queste doti mettile a frutto!
I tuoi modelli sono sbagliati, questo il punto. Purtroppo quei professoroni del cazzo, quelli che preferiscono i geni come gli intendi tu, sono la rovina del nostro sistema scolastico, per quanto mi riguarda.E poi trovo contraddizioni in quanto dici: affermi di non essere portato per nessuna materia, ma poi dici che l'ingengneria è la tua materia.
Pisa, poi, (mi sono letto tutti gli interventi) non deve essere proprio una passeggiata. Puoi anche cambiare sede universitaria. Sai quanta gente lo fa?Quello che tento di farti capire è questo: se tu sei un fallito, lo sono stato anche io e più o meno tutti quelli che stanno cercando di farti capire che non lo sei.
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@aalex said:
In questo 3d racconto il mio fallimento universitario ad ingegneria nella speranza di salvare qualche malintenzionato dal rovinarsi la vita.
Era nel lontano 2002 quando iniziai ad informarmi circa le mie possibilità di fare ingegneria... provenivo da un liceo scientifico... e cominciai a chiedere a un ragazzo che frequentava ing dei pareri. Questo ragazzo, che era in CORSO, mi disse: NON TI ISCRIVERE!!.. era un ragazzo studioso ed io pensavo che lo studio bastasse.
Ero affascinato all'idea di fare ingegneria (di certo non per vantarmi, ma perché mi affascinava approfondire delle cose) ma ho poi ben presto scoperto che HO SBAGLIATO TUTTO!...e così molti miei colleghi, che poi hanno lasciato.
La passione, la volontà di imparare con gli occhi di un bambino che avevo all'inizio fini' presto: non vedete ingegneria come l'imparare l'esame di analisi e sapere cos'è una derivata, cos'è un integrale, saper fare anche esercizi...NON BASTA questo ad ingegneria. Non credevo di trovare un ambiente così PATETICO in cui si valuta la tua elasticità mentale e la tua velocità, nonché senso pratico, bravura, fantasia e tutto quello che volete FUORCHè quello che studi. I ragazzi che studiano, sono chiamati ASINI, dai prof... già, qualcuno di voi che si iscrive ed è lento e deve affidarsi SOLO allo studio è chiamato ASINO ed è schifato dai prof. Io sono uno di questi: non ho elasticità mentale ne' fantasia o intuizione sopraffina, ne' tantomeno velocità ed originalità nell'esecuzione di un compito... insomma, sono un asino, propriamente detto. Ma volevo imparare,studiare ed appassionarmi, beh... SCORDATEVELO!!!
Ora salvo qualcuno che risponde a questo topic dicendo che non è vero blablabla... a Ingegneria come in tutte le altre facoltà NON è come il liceo ove facevi PERFETTO il compito di matematica e ti beccavi 10, pensando di essere bravo! Non è assolutamente così! Ho visto gente con scritti perfetti e teoria saputa come l'aveva detta il prof andata male agli esami...forse hanno ragione,forse no ma ti vogliono INGEGNOSO ed ELASTICO... questo è tutto.
Qualcuno che sta leggendo già sta pensando di confutare le mie frasi dicendo che con la passione si controbilancia... macchè! Posso dire anch'io di essere appassionato delle navicelle spaziali... invece so a malapena che forma hanno.
Insomma,per essere realisti, questa è la realtà di una facoltà così arida come ingegneria: i tipi come me con lo studio vanno anche avanti, ma a botta di sorbirsi lamentele ed occhiatacce.. perchè lo studio in queste materie assolutamente non basta, vogliono lo studente BRAVO.
Se qualcuno pensa di iscriversi a questa facoltà, supponiamo ingegneria aerospaziale, perché affascinato dagli aerei che passano sopra casa, SI STA ROVINANDO LA VITA! Lo studio non basta, bisogna essere ''portati'' per queste materie, bisogna essere veloci a capire, elastici ed ingegnosi,nonché veloci.
Se un ragazzo non è così e vuole lanciarsi nello studio dell'ingegneria pensando di studiare le cose e impararle dai libri per il gusto di farlo e portarle agli esami STA SBAGLIANDO TUTTO! Io ho sbagliato tutto e vorrei sensibilizzare altre persone affinché non facciano il mio stesso errore...
pensare di studiare ingegneria senza abilità tipo memoria, un pò di fantasia e capacità di ragionamento, rigore, SENSO PRATICO, BUONA capacità di relazionarsi con gli altri e predisposizione al problem solving è UN TENTATIVO DI SUICIDIO!
Io di queste cose me ne sono accorto dopo 2 anni; PRIMA non la vedevo così perché COME GIà DETTO,al primo esame feci lo scritto benissimo avendo studiato parecchio e andai all'orale il prof iniziava a sbuffare e a fare domande impossibili abbassandomi il voto... me ne andai esterrefatto.. pensai: SO TUTTO COM0'è POSSIBILE CHE MI ABBASSI IL VOTO?
Eh no cari amici, sapere tutto, rompersi il culo sulla sedia, non è apprezzato SE non sei ELASTICO ED INGEGNOSO...i prof ovviamente se ne accorgono, vi sarà anche a voi capitato di vedfere un ragazzo bravo all'opera e uno molto meno bravo.... diciamo che il ragazzo bravo e veloce nonché preciso e fantasiono si vede ad occhio... e questo come già detto può anche sbagliare agli esami, va sempre bene.
Il ragazzo,come me, che NON ha capacità ma affida tutto allo studio è considerato una NULLITà ad ingegneria: una persona da cacciare.
Non fate il mio stesso sbaglio SE andando a lezione già alle superiori non riuscivate a capire subito e quindi non avevate quella ''elasticità mentale'' che tanto piace!Ecco spiegato il motivo del mio fallimento! Forse dovuto anche a mancanza di voglia di perseguire l'obiettivo, ma dopo 2 anni mi sono guardato allo specchio ed ho visto che oltre alle nozioni che so non mi è rimasto nulla, non ho un pò di elasticità mentale, capacità di astrazione... insomma le capacità non le ho. Ho capacità solo di parlare e capire gli altri, sono anche asociale per dirla tutta.
In queste condizioni fare ingegneria è come suicidarsi.Buona fortuna e ...ascoltate il mio consiglio!
Ciao Aalex, leggo la tua storia e le risposte solo ora e vorrei chiederti, a distanza di anni, come te la passi e quali sono le scelte che hai fatto. Ti senti cambiato?
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Hey, anche a me piacerebbe sapere come stanno andando le cose a distanza di anni.
Mi sento in una situazione simile...