• User Attivo

    La mia precendente affermazione

    "Qualunque attività che svolgi in modo autonomo, che dura più di 30 giorni per un singolo committente o che ti fa guadagnare più di 5000 euro/anno rietra tra quelli che richiedono partita IVA."

    non è del tutto corretta, perché esistono alcune attività di lavoro autonomo che non richiedono partita IVA. Ad esempio la gestione di un Bed & Breakfast (ma non in tutte le regioni d'Italia).


  • Consiglio Direttivo

    In realtà andrebbero distinte le prestazioni "meramente occasionali" da quelle "coordinate" o mini cococo. Nelle mini cococo è effettivamente come dici tu, in quanto si tratta di collaborazione coordinata con il committente; ma non mi sembra questo il caso. Mi sembra più una prestazione meramente occasionale, per la quale non mi sembra essere fissato un tetto massimo, essendo queste riconducibili alle prestazioni Art. 2222 e succ del Codice civile.


  • Bannato User

    capito.
    Io con adsense riesco a fare circa 300-400€ al mese, qaunto mi costerebbe la partita iva? Conviene aprirla?


  • Consiglio Direttivo

    Decisamente no, se non hai altri redditi! Ti troveresti, a prescindere dal regime fiscale scelto, a versare un minimo di 2850 euro annuo solo di contributi previdenziali all'inps, oltre alle spese annuali di camera di commercio, le tasse e la parcella del commercialista.


  • User Attivo

    @lorenzo-74 said:

    In realtà andrebbero distinte le prestazioni "meramente occasionali" da quelle "coordinate" o mini cococo. Nelle mini cococo è effettivamente come dici tu, in quanto si tratta di collaborazione coordinata con il committente; ma non mi sembra questo il caso. Mi sembra più una prestazione meramente occasionale, per la quale non mi sembra essere fissato un tetto massimo, essendo queste riconducibili alle prestazioni Art. 2222 e succ del Codice civile.

    Le "prestazioni meramente occasionali" hanno il vincolo che ho indicato (5000 euro/anno per singolo committente)


  • User Attivo

    La migliore delle ipotesi, suppongo che non ci siano altri redditi e di non essere lavoratori dipendenti, è quella del regime fiscale agevolato per nuove iniziative imprenditoriali (tassazione del 10% sul reddito), e nessuna iscrizione alla cammera di commercio. Di INPS si paga, se non erro il 23,75 sul reddito, senza alcun minimo.

    Certo che pagare il 33,75% per 4 soldi, più tutte le rogne burocratiche, dire che ne valgono la pena, certo no!
    Questo stato purtroppo non ci dà molte alternative... alla faccia della crisi e del condono fiscale (5% su miliardi evasi....)


  • Bannato User

    Quindi non posso farci niente.. 😞
    Io attualmente ho un altro lavoro (servizio civile) e prendo altri 433,80? al mese. Volevo arrivare a 700-800 con i guadagni di internet e quindi non mi è possibile.

    [...]


  • User Attivo

    Bhe, il discorso può cambiare leggermente.

    La tua attività prevalente è il servizio civile. Adesso non so se sia o meno pagato l'INPS con il servizio civile. In caso affermativo, non devi più pagarlo per l'altra attività, essendo quella di adsense l'attività secondaria.

    In questa ipotesi, essendo "il regime agevoltato per nuove iniziative imprenditoriale" un regime a tassazione separata, ossia non fa cumulo con altri redditi, pagheresti il 10% di tasse sull'utile, solo quello di adsense.


  • User

    Vi sono casi ove addirittura puoi non dichiarare, come quelli che ricadono nella seguente indicazione del fisco italiano:

    Dalla guida di Altroconsumo per la dichiarazione dei redditi leggo:

    " La dichiarazione non s'ha da fare...[ seguono una serie di punti, quello che può interessare è ]... un reddito complessivo inferiore a 4800 euro che includa uno dei redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente per i quali la detrazione prevista non è rapportata al periodo di lavoro: per esempio i compensi per collaborazioni occasionali pagati con ritenuta d'acconto"

    E i casi sono tanti. Non dare niente di scontato ma valuta con più commercialisti, magari vedrai che ora diranno A e ora B e questo la dice lunga sulla questione. E' evidentemente che ogni esperto cerca anche un cliente e dunque tra il dirti non devi pagare niente e perdere il cliente ti dirà sempre devi essere azienda. Io ne ho consultati molti: la stragrande maggioranza non si sa di cosa si parla, buttano fuori sperando di azzeccare e non riescono a spiegare cosa ti dicono.
    E' ovvio che dalla loro parte ci sta il fatto che bisogna pagare le tasse e questo è quasi scontato ma per il resto è tutto da inquadrare. Qui sono state fatte delle belle discussioni e devo dire che i commercialisti che hanno affrontato la questione sono stati seri e competenti, con un argomento veramente spinoso, anche se siamo giunti a conclusioni diverse.


  • Bannato User

    Quindi in pratica mi state dicendo che non c'è nulla di certo sulla questione. E' rischioso anche intascarsi quei soldi poichè il commercialista potrebbe darmi dritte o meglio storte che potrebbero portarmi problemi legali.

    Comunque il servizio civile è con L'Infap (se non erro). Quasi quasi cambio cittadinanza.. ù_ù


  • User Attivo

    @Arturobamo said:

    Vi sono casi ove addirittura puoi non dichiarare, come quelli che ricadono nella seguente indicazione del fisco italiano:

    Dalla guida di Altroconsumo per la dichiarazione dei redditi leggo:

    " La dichiarazione non s'ha da fare...[ seguono una serie di punti, quello che può interessare è ]... un reddito complessivo inferiore a 4800 euro che includa uno dei redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente per i quali la detrazione prevista non è rapportata al periodo di lavoro: per esempio i compensi per collaborazioni occasionali pagati con ritenuta d'acconto"

    non è certo la casistica di questo thread

    @Arturobamo said:

    E i casi sono tanti. Non dare niente di scontato ma valuta con più commercialisti, magari vedrai che ora diranno A e ora B e questo la dice lunga sulla questione. E' evidentemente che ogni esperto cerca anche un cliente e dunque tra il dirti non devi pagare niente e perdere il cliente ti dirà sempre devi essere azienda. Io ne ho consultati molti: la stragrande maggioranza non si sa di cosa si parla, buttano fuori sperando di azzeccare e non riescono a spiegare cosa ti dicono.
    E' ovvio che dalla loro parte ci sta il fatto che bisogna pagare le tasse e questo è quasi scontato ma per il resto è tutto da inquadrare. Qui sono state fatte delle belle discussioni e devo dire che i commercialisti che hanno affrontato la questione sono stati seri e competenti, con un argomento veramente spinoso, anche se siamo giunti a conclusioni diverse.

    Quoto, ed aggiungo che se vai direttamente all'agenzia delle entrate o all'inps, vedrai delle facce di persone che cadono dalla Luna ad ogni tua richiesta e difficilmente non butteranno la palla ad altri.

    Quello che ho scritto fino ad ora deriva dalla mia esperienza di 6 anni di partita IVA, e ore, ore, ore ... buttate a capire la soluzione migliore, ed a vedere decine di facce stralunate.


  • User

    Hai ragione. Io ho tre amici commercialisti con studio professionale e con la gestione di molte aziende e sul questo argomento cadono dalle nuvole e anzi farfugliano, o non sanno cosa dire.
    Però piano piano sta matassa si deve spiegare!


  • User

    Sulla questione da me segnalata, voglio dire che puoi ben avere un guadagno da adsense di 4000 euro e poi un altro reddito del tipo suddetto e non devi nemmeno dichiarare.
    Magari sei un revisore in un'associazione e prendi un gettone di 200 euro l'anno e dunque cumuli e stai tranquillo. Ma non è solo questo il caso, se si vede quanti e quali sono i redditi assimilati a lavoro dipendente si avranno un bel po' di possibilità. Insomma basta che il tuo reddito sia inferiore a 4800 e però includa un reddito (tra i redditi) del tipo suddetto.


  • Bannato User

    Vi ringrazio per i suggerimenti. Io credevo che con network italiani non fose richiesta iva..ma così non è. Investirò cercando di aumentare i guadagni magari acquistando qualche blog già avviato da aggiungere al mio così posso aprire iva.


  • Consiglio Direttivo

    Secondo il mio modesto punto di vista, i redditi di adsense vanno dichiarati eccome, visto che è un'attività rientrante nella sfera della partita iva. Con partita iva la dichiarazione va fatta sempre e comunque.
    Sull'esonero del pagamento dei contributi inps in presenza di un'attività quale quella del servizio civile ci andrei cauto!
    Di inps non si pagherà il 23,75%, ma il 20% (inquadramento come artigiano/commerciante e non come professionista) con un minimale annuo di circa 2850 euro.

    Per quanto riguarda le prestazioni occasionali, vedo che abbiamo posizioni differenti. Consiglierei comunque di leggere questo post in evidenza, che a mio parere da un quadro abbastanza chiaro della situazione, ribadendo che comunque adsense non può essere inquadrato come occasionale:
    http://www.giorgiotave.it/forum/prestazioni-occasionali-co-co-co-e-co-co-pro/750-le-collaborazioni-occasionali-sintesi.html


  • Bannato User

    @lorenzo-74 said:

    edit

    Ok grazie vedrò cosa posso fare. Per adesso sto usando un prestanome che mi da 1/3 dei guadagni senza che io dichiari nulla. Non credo sia illegale (o forse lo è), lui li dichiara i miei guadagni e mi da solo una piccola parte.

    Avrei un dubbio adesso. Utilizzo come sponsor youbuy, faccio circa 80? al mese e richiedo i pagamento quasi tutti i mesi. Mi rilasciano la fattura con ritenuta del 20% d'iva. Io come devo comportarmi? Posso incassare tranquillamente o anche qui serve iva?


  • User Attivo

    @tekw said:

    Avrei un dubbio adesso. Utilizzo come sponsor youbuy, faccio circa 80? al mese e richiedo i pagamento quasi tutti i mesi. Mi rilasciano la fattura con ritenuta del 20% d'iva. Io come devo comportarmi? Posso incassare tranquillamente o anche qui serve iva?

    Non ti rilasciano una fattura, ma una certificazione in cui risulta che ti hanno corrisposto una certa somma lorda, supponiamo di 100 euro, applicando una ritenuta d'acconto del 20% (20 euro), pagandoti quindi un netto di 80 euro.

    Risulta quindi che si tratta di "prestazione meramente occasionale".

    In realtà da un controllo fiscale, risulterebbe che la tua non è una prestazione meramente occasionale perché non rispetta i requisiti di durata massima (30 giorni). Per cifre così basse non verrà mai fatto comunque alcun controllo, almeno si spera.

    Le cifre percepite vanno poi dichiarate l'anno successivo a quello in cui sono state pagate. youbuy entro il 31 marzo dovrà inviarti a casa un foglio in cui dichiara di averti pagato la ritenuta d'acconto. In base al tuo reddito totale dovrai poi o pagare ulteriori tasse, o ricevere un rimborso.

    Anche per questa attività sarebbe comunque necessaria la partita IVA. La cosa ideale è comunque far ridurre al minimo il numero di pagamenti e farla rimanere come prestazione meramente occasionale.


  • Consiglio Direttivo

    @dirioz said:

    Per cifre così basse non verrà mai fatto comunque alcun controllo, almeno si spera.

    @dirioz said:

    La cosa ideale è comunque far ridurre al minimo il numero di pagamenti e farla rimanere come prestazione meramente occasionale.
    Ciao Dirioz.
    Direi di mantenere la discussione nel "legalmente consentito", come richiesto dal regolamento del forum.
    Tale prestazione purtroppo, allo stesso modo di adsense, richiede la partita iva e non può essere liquidata come prestazione occasionale.


  • User

    Comunque quanto da me segnalato è scritto in tutte le guide alla dichiarazione dei redditi, io l'ho avuta da Altroconsuno a cui sono abbonato.
    Mi sembra di interpretare correttamente, perchè si parla di redditi complesivi con uno di essi assimilati a quello di lavoro dipendente.
    Naturalmente chi non ricade in questi casi deve dichiarare. Sulla questione della partita iva e dell'essere o non essere impresa la questione è ancora aperta: vi sono situazioni in cui si è impresa e dunque si segue quanto previsto e situazioni in cui non si è impresa, ma procacciatori d'affari occasionali o altro da definire.
    La discriminante non è il semplice guadagno con Adsense, non può esserlo come è stato definito dalla risposta dell'Agenzia delle Entrate in un interpello che è stato linkato anche in questo forum, ma che pare si dimentichi troppo spesso.


  • User Attivo

    @Arturobamo said:

    Comunque quanto da me segnalato è scritto in tutte le guide alla dichiarazione dei redditi, io l'ho avuta da Altroconsuno a cui sono abbonato.
    Mi sembra di interpretare correttamente, perchè si parla di redditi complesivi con uno di essi assimilati a quello di lavoro dipendente.

    Ciao Arturobamo,

    quello che hai postato non dico che non sia corretto, ma non rientra nella casistica corrente. Se guadagni meno di 4800 euro complessivi, e tra questi guadagni ci sono anche prestazioni meramente occasionali (devono però essere tali), non sei obbligato a fare la dichiarazione. Peccato che in realtà avendo fatto prestazioni occasionale ti è già stata fatta una ritenuta alla fonte del 20%, mentre con guadagni sotto i 5000 euro, se è quello l'unico guadagno, non devi pagare alcuna tassa. Non dichiarando non recuperi invece nulla, e non lo metti neanche a credito per l'anno successivo.
    Tenendo conto che non tutti si fanno la dichiarazione per conto proprio, e quindi dovrebbero pagare un intermediario (anche i CAF non sono gratuiti), oltre magari a dover perdere mezza giornata di lavoro, tante volte conviene non fare la dichiarazione.

    Rispondendo invece a Lorenzo74, non era assolutamente mia intenzione far fare qualcosa che non sia legalemente consentito.

    Riscrivo il post sotto altra ottica:

    Un guadagno di 80 euro/mese protratto nel tempo (supponiamo 12 mesi), non può essere considerato una prestazione meramente occasionale. Può essere invece una prestazione occasionale quella fatta in un mese per la stessa somma totale 80x12= 960 euro.

    Chi ti paga con ritenuta d'acconto per un lavoro che dura più di 30 giorni lo fa senza rispettare la normativa fiscale corrente.

    Nella casistica corrente o rinunci al guadagno, o apri la partita IVA.

    Brutto rinunciare ad un guadagno per una normativa carente: 10 prestazioni che durano un giorno, ma che rendono 5000 euro cadauna, fatte con 10 committenti diversi, possono essere considerate prestazioni meramente occasionali, ma questa è la legge.