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- Da contribuenti minimi quanto vi costa il commercialista?
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Allora, visto che questa discussione è sopravvissuta, vi scrivo gli aggiornamenti.
Sono andato a parlare con la prima segretaria e mi ha spiegato l'inghippo.
Il prezzo era così alto perchè le competenze erano quelle del 2008, quando mi hanno tenuto la contabilità del 2007, anno in cui non ero contribuente minimo.
Poi lei ha fatto 2 conti e mi ha detto che dal prossimo anno verrò a spendere 450 euro circa.
Quindi è tutto OK.
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Beh, direi che ti è andata bene.
Certo che questo commercialista (o meglio: la segretaria) dovrebbe essere più chiaro su tariffe e parcelle, o rischia che parecchi clienti scappino a gambe levate solo per fraintendimenti di questo genere.
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A dire il vero mi sono accorto che c'è un problema.
Mi hanno detto che le competenze del 2008 si riferivano alla tenuta della contabilità del 2007.
Quelle del 2007 alla contabilità del 2006, e via discorrendo.
Però ho dato un'occhiata alle carte e mi ritrovo anche le competenze del 2003 che quindi dovrebbero riferirsi al 2002.
Ma io nel 2002 non avevo ancora aperto partita Iva, l'ho aperta a gennaio 2003 e di questo sono sicuro al 100% visto che mi sono iscritto al registro delle imprese nel febbraio 2003.
Quindi le competenze del 2003 si riferiscono alla tenuta della contabilità del 2003, quelle del 2004 alla tenuta del 2004, ecc.
Quelle del 2008 alla tenuta della contabilità del 2008, quando ero un contribuente minimo.
Quindi mi sa che hanno sbagliato a fare la parcella dimenticandosi che ero entrato nel nuovo regime, e poi si sono inventati la balla della tenuta della contabilità dell'anno prima.Per questo motivo li ho contattati per dirgli dell'errore, e adesso sostengono che l'attività l'ho iniziata a gennaio 2002. :():
Ma lo saprò bene quando ho iniziato l'attività, no?
Tra l'altro il registro delle imprese fa fede.
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@bmastro said:
Per questo motivo li ho contattati per dirgli dell'errore, e adesso sostengono che l'attività l'ho iniziata a gennaio 2002. :():
Ma lo saprò bene quando ho iniziato l'attività, no?
Tra l'altro il registro delle imprese fa fede.Ciao Bmastro,
basta che gli fai vedere il certificato di apertura della partita iva. Se proprio insistono, chiedigli di farti vedere la dichiarazione Unico 2003.A proposito; indipendentemente da questa diatriba che hai con il commercialista, potrebbe esserti comunque utile registrarti ai servizi telematici dell'agenzia delle entrate e consultare il cassetto fiscale, dove sono riportate tutte le dichiarazioni e i versamenti effettuati.
Ciao
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@lorenzo-74 said:
potrebbe esserti comunque utile registrarti ai servizi telematici dell'agenzia delle entrate e consultare il cassetto fiscale, dove sono riportate tutte le dichiarazioni e i versamenti effettuati.
Ti riferisci ai servizi Entratel o Fisconline?
Comunque per i versamenti dovrebbe essere tutto OK, io non mi sono mai fidato e li ho sempre effettuati di persona in banca (qualche anno fa è successo un casino incredibile nella mia cittadina: si era scoperto che una segretaria si era fregata centinaia di milioni di lire che dovevano essere versati al fisco).
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Certo, nel tuo caso Fisconline...; anche se mi auguro che tu non debba arrivare a tanto, è un altro elemento di prova a tuo favore che confermi l'apertura dell'attività nel 2003 e non nel 2002.
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Bene, grazie per i consigli.
Ma voi che dite di questa storia? E' una mezza truffa o si tratta solo di un loro rinco.glionimento?
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Dal tuo racconto sembrerebbe palese che, se tu non avessi chiesto chiarimenti, ti avrebbero continuato a prendere una botta di soldi da qui all'eternità...
Comunque bisognerebbe sentire anche la loro campana.
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Buonasera, sono nuova e volevo un vostro parere.
Sono una patrocinatrice legale e lo scorso anno ho aperto la partita iva aderendo al regime dei contribuenti minimi.
Ho emesso quattro fatture al mio avvocato (ebbene si, ci sono anche quelli seri in giro) per un totale di 1700 euro circa. Userò un linguaggio semplice quanto scorretto: nelle fatture ho dovuto calcolare solo la ritenuta d'acconto, niente iva nè cap.
Un commercialista che ha rapporti con lo studio si è offerto di farmi l'invio telematico di queste quattro "preziosissime" fatture.
Oggi mi arriva la nota: 150 euro per consulenza fiscale e tributaria che con cap e iva arriva a 187, 20.:x
Cosa devo pensare? Vi sembra una giusta parcella? Non posso contestarla? Non mi resta altro che pagare e dirgliene quattro? Grazie per le eventuali risposte!
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@fab75 said:
Ciao a tutti,
il fatto che un contribuente sia in regime dei minimi elimina alcuni adempimenti (le liquidazioni trimestrali ad esempio, ma soprattutto dichiarazione IVA e studi di settore) ma non elimina la necessità per il commercialista di registrare le fatture in contabilità, questo è un passaggio ormai obbligatorio per arrivare alla compilazione della dichiarazione dei redditi.
Detto questo è lecito attendersi una riduzione di prezzo ma non c'è da scandalizzarsi se non avviene (ad esempio poteva essere molto scontato il prezzo precedente).
Io considero applicabile una tariffa attorno ai 500 euro (poco più o poco meno a seconda dei singoli casi).Fabrizio
Condivido quanto scritto da Fabrizio.
Credo anch'io che circa 500 euro siano una quantificazione in generale consona rispetto al particolare regime fiscale.Il problema di questi regimi semplificati è che si fa pensare al cliente che il commercialista non debba fare praticamente NULLA :():, cosa invece assolutamente non vera. Ma lasciamo stare che altrimenti il discorso diventa lungo, troppo lungo.
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blondes16, ti avrà fatto la dichiarazione dei redditi immagino e l'invio telematico sarà di quella più gli F24 da trasmettere sempre per via telematica.
Se hai solo quelle 4 fatture e nient'altro, nemmeno consulenza durante l'anno, non è una cifra assurda come credi. Come gli avvocati, anche noi dottori commercialisti abbiamo una Tariffa che applicata al tuo caso prevede un minimo di 80 euro circa e un massimo di 250 euro circa (salvo che non ci siano complicazioni nel tuo caso che non hai qui espresso).
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Innanzitutto grazie per la risposta!
Si, so dell'esistenza delle tariffe ma so anche che DOVREBBERO essere applicate "cum grano salis". Ho consultato il vostro tariffario e ho letto che vanno applicati onorari pari all'1 o 5% del valore della pratica.
Lui ha applicato il 5% presumibilmente e poi presumo che in relazione alla consulenza fiscale e tributaria (che non c'è stata) abbia applicato i massimi delle voci consultazione telefonica 10,33 (non c'è stata se non per dirmi che aveva fatto l'invio telematico della dichiarazione), riunioni cliente 15,49 (che non ci sono state), esame pratica 10,33 e deposito documenti 30,99 (cioè l'invio telematico).
Il vostro tariffario specifica che l'applicazione degli onorari va commisurata all'impegno che la pratica ha richiesto.
Non credo che quattro fatturine, senza oneri contributivi, senza nulla da scaricare (scusa il linguaggio inappropriato) possano richiedere ore ed ore di lavoro.
Ripeto, conosco l'impegno che è richiesto ai liberi professionisti e rispetto il loro lavoro.
Ma c'è da dire la verità (e ci metto anche la mia categoria): in lavori come i nostri c'è il rischio di essere colti dalla fame di soldi, che conduce inevitabilmente a comportamenti approfittatori e deontologicamente scorretti.
Grazie ancora per la Tua gentile risposta!
Non mi resta che pagare allora......ma la cosa certa è che non mi rivede più
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Nel tuo caso specifico probabilmente 80/100 euro poteva anche essere un compenso appropriato ma non conosco nel dettaglio la situazione per cui è inutile che mi esprima di più.
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La mia situazione è di una semplicità imbarazzante! apro la partita i.v.a. (senza consulenze;)) e nell'anno fiscale (non so come si chiami) emetto quattro fatture al mio avvocato per un importo complessivo di 1700 euro.Fatture senza i.v.a. nè c.a.p. ma solo con la ritenuta d'acconto.
Questo ragioniere commercialista che tiene la contabilità al mio avvocato mi fa: ma dottoressa, le porti pure a me le sue fatture che la dichiarazione gliela faccio in due minuti!
Allora io non vado all'agenzia delle entrate (che offre un tutoraggio gratuito), non vado da un c.a.f., non vado dalla commercialista di mio padre e, in piena fiducia, a maggio porto queste quattro fatturine (1, 2, 3, 4), unitamente alle ricevute delle relative 4 ritenute d'acconto versate dal mio avvocato al quale avevo fatturato.
Punto. Non gli ho dato nè chiesto altro. Ieri si presenta nello studio con questa fantastica proposta di parcella: consulenza fiscale e tributaria:150 euro che con il 4% di cap, il 20 d'iva ammonta a 187,20.
Ripeto, conosco la libera professione e anche l'atteggiamento scorretto di certi clienti che vogliono lo sconto come se noi fossimo dei "ladri".
So più che bene che dietro ad un lavoro "pratico" di due righe c'è dietro un lavoro "intellettuale" di studio e di ricerca.
Ma a questo dottore che addirittura si era offerto di sbrigarmi il lavoro gratis perchè a lui non costava niente e poi mi spara questa cifra
mi viene da dire: beh...un pochino pochino disonesto lo sei!
Anche perchè sono sicura che con il mio avvocato non si comporterebbe cosi. E so anche che si è comportato cosi perche sapeva che io nel rispetto del rapporto di lavoro che da anni ha con lo studio avrei pagato e zitta.
Cosa che in effetti farò, non prima di avergli detto quello che penso:o
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Capito, mi dispiace anche perché come praticante già devi fare affidamento su piccoli compensi...
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Eh già , diciamo che la nostra categoria è gia abbastanza vessata. E mi sembra che ci sia poca solidarietà anche extracategoria.
Pazienza, la prossima volta sarò più attenta nella scelta del professionista!
Grazie tante per le risposte!
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Una sola domanda.. Io sono indeciso se farmi seguire da un commercialista o far da solo.
Devo dire che non mi preoccupa molto il fai da te, anche perché nel mio caso, facendo due fatture al mese per le prestazioni che offro come fisioterapista alle due ditte per cui lavoro, e qualche spesa per il mezzo di trasporto e il cellulare non mi sembrano difficili da gestire, ma forse molto è dovuto alla mia ignoranza, e anche per questo mi sto "mangiando" tutti i post di questo forum.
Correggetemi se sbaglio, ma alla fine le mie incombenze generali nel regime dei minimi stanno solo nel conservare copia di tutte le fatture che produco durante l'anno in un bel raccoglitore, stare attento con le spese per il limite dei 30000 euro nei tre anni per le spese strumentali, e fare la dichiarazione dei redditi con il software che ogni anno posso scaricare dall'Agenzia delle Entrate. Tutto questo facendo attenzione specifica ad ognuno di questi aspetti generici affinché siano gestiti nel rispetto dei loro parametri.
Dico bene?
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Il limite non è di 30.000 euro per le "spese strumentali", forse intendevi i 15.000 euro.
Se ritieni di essere in grado di fare correttamente tutto da solo, nessuno ti vieta di arrangiarti
Non me la sento di consigliartelo, ma questa è una mia opinione personale.
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Si scusa intendevo 15000.
In realtà per ora sto solo vagliando l'ipotesi di cavarmela da solo cercando di capire se l'idea che ho della gestione di questa particolare partita IVA sia giusta o no.
Trattandosi di una gestione relativamente semplice ed essendo abbastanza organizzato e con un po di tempo a disposizione probabilmente il primo anno farò questo test, e per questo cercavo di capire se mi stesse sfuggendo qualcosa di grossolano..
Grazie per la risposta
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Fare da se non è così difficile.
Il software lo scarichi e poi è tutto molto guidato.
Le scadenze di solito sono, per i liberi professionisti, circa a metà giugno per il pagamento dell'F24, a settembre per l'invio dell'UNICO online (devi farti abilitare dall'ADE che ti invia il Pincode) e in fine a novembre (mi sembra) per il pagamento dell'acconto/saldo dei contributi previdenziali.
Chiedo se ciò che ho scritto è giusto.
E soprattutto, tenerti aggiornato anche tramite il forum.
In bocca al lupo