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Voglio solo dire se la tua attività da dipendente aveva ad oggetto una attività comunque rientrante nel tuo ordinamento professionale ed ora apri la p.iva da ingegnere avrai un precedente che ti impedirà di aderire a quel regime.
Non è stato chiarito ma sembrerebbe che il medesimo discorso possa valere anche se tale precedente sia da collaborazioni occasionali (collaborazioni che peraltro da iscritto all'ordine reputo non avresti potuto svolgere se non con p.iva se l'oggetto era rientrante nell'ordinamento professionale).
Vedi il topic importante con le guide all'apertura di una nuova attività, primo link, pagina 29.
Paolo
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Mi sono interessato molto dell'argomento perchè sto pensando di aprire la partita godendo del regime agevolato. In pratica andrei a svolgere la stessa attività che svolgo da dipendente (supporto informatico) ma in un'azienda completamente diversa.
Navigando nel sito dell'agenzia delle entrate ho trovato la Circolare del 26/01/2001 n. 8 di qui riporto uno stralcio:Sintesi:
La circolare, rispondendo ai quesiti posti in essere in occasione della
videoconferenza del18 gennaio 2001, fornisce chiarimenti in materia di
PROCEDURE FISCALI, con particolare riferimento a:- REGIMI FISCALI AGEVOLATI - ARTICOLI 13 e 14
- IVA
- DISPOSIZIONI IN MATERIA DI COMPENSAZIONE E VERSAMENTI DIRETTI -
ARTICOLO 34 - RIMBORSI INFRANNUALI IVA - ARTICOLO 52 DELLA LEGGE 21 NOVEMBRE 2000,
N.342 2
Il punto che ci interessa è il seguente:
Un lavoratore alle dipendenze di un panificio per due anni intende iniziare
un'attivita' per conto proprio come fornaio macrobiotico. Prevedendo di
realizzare un volume d'affari di circa 80 milioni, chiede se possa usufruire
delle agevolazioni previste dall'art. 13 della legge n. 388 del 2000.
La circolare n. 1 del 3 gennaio 2001, con riferimento alle condizioni in
base alle quali e' possibile l'accesso al regime agevolato, nel paragrafo
1.9.4, precisa che la disposizione antielusiva contenuta nell'articolo 13,
comma 2, della legge n. 388 del 2000 (riferita alla mera continuazione di
altra attivita' precedentemente svolta sotto forma di lavoro dipendente o
autonomo) puo' essere applicata nel caso di "un soggetto che abbia lavorato in
qualita' di dipendente in un'impresa di trasporti e intraprende l'attivita'
utilizzando lo stesso mezzo e servendo la medesima clientela dell'impresa
d'origine". Sembra, quindi, che il divieto all'accesso al regime agevolato
riguardi il verificarsi di condizioni non tanto legate al fatto di
intraprendere un'attivita' simile, ma al fatto che tale attivita' sia, in
concreto, esercitata con gli stessi mezzi e gli stessi "destinatari"
precedenti. Si chiede, pertanto, se sia corretto ritenere che in situazioni
diverse la preclusione al regime agevolato non si verifichi: ad esempio se
puo' accedere all'agevolazione il contribuente che ha svolto un'attivita' di
lavoro dipendente, ma intraprenda autonomamente la stessa attivita' (ipotesi
del carrozziere che apre un'autofficina in luogo distante dalla precedente
avvalendosi di mezzi diversi e servendo clientela, in ipotesi diversa).
R: Il comma 2, lettera b), dell'articolo 13 della legge 23 dicembre 2000, n.
388, dispone che e' possibile accedere al regime fiscale agevolato per le
nuove iniziative imprenditoriali e di lavoro autonomo a condizione che
"l'attivita' da esercitare non costituisca, in nessun modo, mera prosecuzione
di altra attivita' precedentemente svolta sotto forma di lavoro dipendente o
autonomo...".
La disposizione, come gia' precisato con la circolare n. 1 del 2001, ha
carattere antielusivo ed e' finalizzata ad evitare gli abusi dei contribuenti,
i quali, al solo fine di godere delle agevolazioni tributarie previste dal
nuovo regime, potrebbero di fatto continuare ad esercitare l'attivita' in
precedenza svolta, modificando solamente la veste giuridica in impresa o
lavoro autonomo.
**Piu' che avere riguardo, quindi, al tipo di attivita' esercitata in precedenza
occorre porre l'accento sul concetto di mera prosecuzione della stessa
attivita'.
E' da ritenersi certamente mera prosecuzione dell'attivita' in precedenza
esercitata quell'attivita' che presenta il carattere della novita' unicamente
sotto l'aspetto formale ma che viene svolta in sostanziale continuita',
utilizzando, ad esempio, gli stessi beni dell'attivita' precedente, nello
stesso luogo e nei confronti degli stessi clienti.**L'indagine diretta ad accertare la novita' dell'attivita' intrapresa, infine,
va operata caso per caso, con riguardo al contesto generale in cui la nuova
attivita' viene esercitata."Nel mio caso quindi, pur svolgendo la stessa attività, ma in un contesto è con strumenti diversi, ritengo di aver diritto al regime agevolato ... corrgetemi se sbaglio
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Innanzi tutto mi scuso per aver scitto "di qui riporto uno stralcio" con la Q e non con la C.
Comunque il mio dubbio è un'altro, anzi sono due:
- Che differenza c'è tra dedurre e detrarre?
2)C'è modo di sapere esattamente quali sono le spese deducibili/detraibili ed in che percentuale?
Nel mio caso mi riferisco principalmente all'acquisto dell'auto e alle relative spese: da quello che so, essendo ad uso promiscuo, si possono scaricare al 50% ... la domanda è questa: sto per comprare un'auto usata di circa 4000?; il 50% (quindi 2000) viene detratto/dedotto l'anno stesso o, come ho sentito, suddiviso tra i successivi 4/5 anni?
Cambia qualcosa se la compro da un privato (che quindi non mi farà una fattura con Costo+IVA)?
Se decido di mettere l'impianto a Gas, rientra nelle spese da scaricare?
E la benzina?Grazie
Luca
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Innanzitutto lascia che io ti faccia i miei più grossi complimenti per l'utilissimo starlcio che hai riportato, grazie a nome di tutti.
Tipicamente dedurre si riserva a qualcosa che è possibile scomputare dall'imponibile (es. dal reddito.... costi), mentre detrarre è dedicato a qualcosa che può abbattere direttamente l'imposta (es. iva pagata da iva incassata).
Per capire il regime di deducibilità dei costi auto devi rifarti all'art. 164 del DPR 917/86.
Nel tuo caso ai 4000 dell'auto dovrai aggiungere l'eventuale iva per la quota indetraibile (è l'85% dell'iva pagata che è indetraibile) ed otterrai il vero costo.
Eventuale iva perchè per auto usate o da privati l'iva non la vedrai (con ogni probabilità).Al costo, al lordo dell'iva indetraibile, applicherai l'aliquota di ammortamento annuo del 20% (se sei impresa il primo anno è al 10%) e quello sarà il costo da imputare in ogni periodo d'imposta sino a completo ammortamento.
L'ammortamento sarà poi generalmente deducibile (visto l'importo che hai scritto) alla metà dal reddito fiscale.
Gli altri costi di gestione (carburanti gas compreso, assicurazione, bolli ecc.) saranno deducibili solo al 50%. L'eventuale IVA sui costi di gestione sarà totalmente indetraibile.
L'impianto a gas se di costo, al lordo della quota di iva indetraibile, inferiore a 516,46 euro sarà deducibile al 50%. Se invece di costo superiore diverrà parte del costo diacquisto dell'auto e verrà ammortizzato e dedotto secondo le regole che ti ho spiegato.
Tutto ciò se non sei un agente iscritto al ruolo della camera di commercio, loro hanno infatti regole diverse.
Paolo
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Ho letto anch'io quella circolare; ne deduco che, forse condizionato dall'interesse personale, c'è qualche speranza. Mi spiego: ho capito innanzitutto che:
1)se uno ha svolto una attività (autonoma o dipendente) differente da quella per cui chiede il regime agevolato credo che possa godere di tale regime (nel mio caso ho gestito commesse 4 anni fa per un'azienda operante nel settore elettrico, ora vorrei fare il progettista di impianti elettrici; le due cose credo siano differenti)
2) è importante anche il fattore tempo credo: la legge parla di tre anni ed io comunque quel lavoro l'ho svolto fino a quattro anni fa.
Se queste deduzioni sono corrette forse posso godere del regime agevolato.
Cosa ne pensate?..Cosa ne pensi Paolo? GRAZIE
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Ecco il link della suddetta circolare
http://www.confservizi.net/html/servizi/giuridico/fiscale/MinFin/2001/2001_8e.pdfCiaooo
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.... Oggi di scrivere correttamente proprio non mi riesce ....
"L'ammortamento sarà poi generalmente deducibile (visto l'importo che hai scritto) alla metà dal reddito fiscale" ... cosa vuol dire?
Cmq Vediamo se ho capito:
diciamo che il costo dell'auto + Impianto a Gas sia di ? 5500 e che durante l'anno io spenda ? 1000 di benzina/gas, ?2000 di assicurazione+bollo.
Diciamo anche che alla fine dell'anno io abbia fatturato ?. 29000+Iva
Quindi:
da ? 29000 tolgo (in questo caso quindi potrei dire "deduco") il 50% di ?. 3000 (bollo+assic.)
Deduco anche il 20% di ? 5500TOT. 29000-1500-1100= ? 26400 ... è su questo che pago il 10% di imposta sostitutiva ed il 18% di INPS???
(ovviamente ci sono altre spese che qui non ho considerato, come acquisto apparecchiature, ecc ... a proposito: il commercialista rientra tra queste spese???)
In quali casi posso beneficiare di una parziale deduzione delle spese di casa (bolletta telefonica, ecc.)?
ULTIMISSIMA DOMANDA questa l'ho già vista sul forum ma ora, visto che la cosa potrebbe riguardarmi personalmente, mi preme saperlo:
Quanto potrebbe chiedermi mediamente un commercialista durante l'anno (considerando che vivo in provincia di Milano e che la mia contabilità sarà relativamente semplice)?
Grazie per la disponibilità
Luca
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"L'ammortamento sarà poi generalmente deducibile (visto l'importo che hai scritto) alla metà dal reddito fiscale" ... cosa vuol dire?
Che se l'ammortamento è di 100 il costo che ti è concesso dedurre è di 50... per valore dell'auto così basso. Se infatti il valore superasse i 18.075,99 euro lo dovresti rapportare a tale valore massimo.
Cmq Vediamo se ho capito:
diciamo che il costo dell'auto + Impianto a Gas sia di ? 5500 e che durante l'anno io spenda ? 1000 di benzina/gas, ?2000 di assicurazione+bollo.
Diciamo anche che alla fine dell'anno io abbia fatturato ?. 29000+Iva
Quindi:
da ? 29000 tolgo (in questo caso quindi potrei dire "deduco") il 50% di ?. 3000 (bollo+assic.) [OK]
Deduco anche il 10% (primo anno) di ? 5500 al 50%TOT. 29000-1500-275= ? 27.225 ... è su questo che pago il 10% di imposta sostitutiva ed il 18% di INPS???
SI
(ovviamente ci sono altre spese che qui non ho considerato, come acquisto apparecchiature, ecc ... a proposito: il commercialista rientra tra queste spese???)
SI
In quali casi posso beneficiare di una parziale deduzione delle spese di casa (bolletta telefonica, ecc.)?
Quando è dimostrabile l'inerenza alla tua attività il loro utilizzo e, possibilmente, le bollette sono comunque intestate a te.
ULTIMISSIMA DOMANDA questa l'ho già vista sul forum ma ora, visto che la cosa potrebbe riguardarmi personalmente, mi preme saperlo:
Quanto potrebbe chiedermi mediamente un commercialista durante l'anno (considerando che vivo in provincia di Milano e che la mia contabilità sarà relativamente semplice)?
Regime agevolato nuove iniziative, tutte le dichiarazioni.... direi da 800-900 a 1600-1700... dipende molto da chi vai e che qualità ti da anche consulenziale.
Grazie per la disponibilità
Luca[/quote]
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Scusami Paolo, non è da me essere.."petulante" ma tra tanti "se", ma", "forse" e "penso che", vedo in te l'unica fonte davvero attendibile in tema (scusami per la sviolinata ma lo penso davvero). Riporto di seguito due quesiti posti in precedenza in questo topic..Grazie infinitamente
"Ho letto anch'io quella circolare; ne deduco che, forse condizionato dall'interesse personale, c'è qualche speranza. Mi spiego: ho capito innanzitutto che:
1)se uno ha svolto una attività (autonoma o dipendente) differente da quella per cui chiede il regime agevolato credo che possa godere di tale regime (nel mio caso ho gestito commesse 4 anni fa per un'azienda operante nel settore elettrico, ora vorrei fare il progettista di impianti elettrici; le due cose credo siano differenti)
2) è importante anche il fattore tempo credo: la legge parla di tre anni ed io comunque quel lavoro l'ho svolto fino a quattro anni fa.
Se queste deduzioni sono corrette forse posso godere del regime agevolato.
Cosa ne pensate?..Cosa ne pensi Paolo? GRAZIE"
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**Cosa ne pensate?..Cosa ne pensi Paolo? **
Io (per quanto possa valere la mia parola) ti direi di Si.
Tra l'altro ho chiamato diverse volte il call center dell'agenzia delle entrate (facendo a tutti la stessa domanda) e mi è stato detto che in realtà si è piuttosto elastici da questo punto di vista, per agevolare la nascita di nuove attività.
Nel tuo Caso:
- Sono passati più di tre anni
- L'attività non è la stessa nè viene svolta per gli stessi clienti
p.s. per Paolo
Credi sia scomodo per uno di Milano (cioè per me) avere un commercialista a Como (cioè Tu)? Sò che tutto si può fare (potrei averlo anche in Sicilia) ... però non sò nella realtà pratica quali siano i contatti che normalmente si hanno con il proprio commercialista (se sono principalmente telefonici e si limitino le visite a 4/5 volte l'anno non credo sarebbe un problema)Nel caso si possa fare, potrei contattarti telefonicamente in orario d'ufficio già Lunedì?
p.p.s.
"Regime agevolato nuove iniziative, tutte le dichiarazioni.... direi da 800-900 a 1600-1700... dipende molto da chi vai e che qualità ti da anche consulenziale. "Tu sei orientato più verso gli 800-900 o verso i 1600-1700?
Grazie
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Ho mandato una e-mail allìAgenzia delle Entrate!..Ne sanno meno di meeeeeeeeeee .Aiutooooo!
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@nemociccio said:
Scusami Paolo, non è da me essere.."petulante" ma tra tanti "se", ma", "forse" e "penso che", vedo in te l'unica fonte davvero attendibile in tema (scusami per la sviolinata ma lo penso davvero). Riporto di seguito due quesiti posti in precedenza in questo topic..Grazie infinitamente
"Ho letto anch'io quella circolare; ne deduco che, forse condizionato dall'interesse personale, c'è qualche speranza. Mi spiego: ho capito innanzitutto che:
1)se uno ha svolto una attività (autonoma o dipendente) differente da quella per cui chiede il regime agevolato credo che possa godere di tale regime (nel mio caso ho gestito commesse 4 anni fa per un'azienda operante nel settore elettrico, ora vorrei fare il progettista di impianti elettrici; le due cose credo siano differenti)
2) è importante anche il fattore tempo credo: la legge parla di tre anni ed io comunque quel lavoro l'ho svolto fino a quattro anni fa.
Se queste deduzioni sono corrette forse posso godere del regime agevolato.
Cosa ne pensate?..Cosa ne pensi Paolo? GRAZIE"Se quel credo è anche qualcosa di documentabile, anche alla luce del prezioso stralcio di documento ministeriale riportato da Igreco:
E' da ritenersi certamente mera prosecuzione dell'attivita' in precedenza
esercitata quell'attivita' che presenta il carattere della novita' unicamente
sotto l'aspetto formale ma che viene svolta in sostanziale continuita',
utilizzando, ad esempio, gli stessi beni dell'attivita' precedente, nello
stesso luogo e nei confronti degli stessi clienti.reputo che tu possa aderire al regime fiscale agevolato... anche visto che per svolgere la tua attività ti doterai di tuoi "mezzi" (diversi da quelli che avevi alle dipendenze) di "tuoi" clienti nuovi e diversi da quelli che il tuo datore di lavoro ha avuto 4 anni or sono (e diversi anche da quel datore di lavoro) e l'attività verrà materialmente svolta in luogo diverso da quello dove 4 anni fa hai esercitato il lavoro dipendente simile.
Paolo
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Grazie infinitamente paolo!...Buon lavoro!
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Un altra domanda:
Se apro la partita Iva con regime agevolato in Luglio (avendo svolto per 6 mesi un'attività da dipendente), cosa succede ai 30.000 e rotti ? di tetto massimo?
Nei sei mesi che rimangono alla fine dell'anno potrei teoricamente emmettere fatture fino a 30.000? O i 30000 devono essere la somma di quello che ho percepito nei primi sei mesi e quello che percepirò successivamente? (non credo perchè sui primi 6 mesi da dipendente ho già pagato le tasse)
O Devo fare la proporzione, quindi posso fatturare al massimo la metà di 30000?Spero di essere stato chiaro
Grazie
Luca
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Estratto da Circolare Ministeriale n. 55 del 20/06/2002:
*10 regime agevolato PER LE nuove iniziative PRODUTTIVE
Tra i requisiti oggettivi per fruire dell'agevolazione di cui all'art.
13 della legge n. 388 del 2000 e' previsto che non debba essere superato
un determinato limite di compensi e ricavi annui.
Detto limite non risulta debba essere ragguagliato ad anno ne' dalla
lettera della legge ne' dalle successive circolari.
Si chiede di conoscere se sia possibile fruire dell'agevolazione
nell'ipotesi in cui si inizi l'attivita' il primo febbraio e fino al 31
dicembre sia stato conseguito un totale di ricavi di L.58.000.000.R: L'articolo 13, comma 2, lettera c) della legge 28 dicembre 2000, n.
388, stabilisce, tra le condizioni per fruire del regime agevolato, che
"sia realizzato un ammontare di compensi di lavoro autonomo non superiore
a lire 60 milioni o un ammontare di ricavi non superiore a lire 60
milioni per le imprese aventi per oggetto prestazioni di servizi ovvero a
lire 120 milioni per le imprese aventi per oggetto altre attivita'".
La norma non stabilisce che l'ammontare dei compensi o ricavi debba
essere ragguagliato ad anno; pertanto, nel caso prospettato, deve farsi
riferimento ai ricavi conseguiti nel periodo 1 febbraio - 31 dicembre.
*NB non computare nei limiti i redditi di altra natura rispetto a quelli dell'attività oggetto dell'agevolazione.
Paolo
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Mi hanno detto che se acquisto una macchina come privato e poi apro la partita IVA, posso (non ho capito bene come) rigirarmela in modo che risulti come spesa.
QUalcuno sa spiegarmi i dettagli?
Grazie
Luca
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Reputo che con difficoltà potresti computare tra i tuoi costi gli ammortamenti (le quote di costo d'acquisto), mentre potresti dedurti le spese di gestione secondo le regole di determinazione fiscale (generalmente il 50%)
Non c'è una procedura standard e non posso dire di fare un contratto di comodatoda te a te.
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Cia Paolo, ciao a tutti gli amici; come vedi torna questo topic in cima alla lista....(la volpe torna sempre li dove il vigneto è piu prolifero e "generoso" ).. Ho maturato ormai l'idea di adottatre questo famigerato regime agevolato, ma sono stato invaso da altri dubbi che spero siano prontamente debellati dalla tua cortesia e competenza. Vengo al (anzi ai) punti:
- Presumo che almeno per i primi momenti (anni) l'attività non sia un pozzo di San Patrizio: dovendo sottostare dal secondo anno agli studi di settore, se le cose non vanno come spro vadino posso passare dal secondo anno dal regime agevolato al forfettario?
- Gli studi di settore sono di per se una condanna? volgio dire se effettivamente succede di incassare meno di quanto previsto dallo studio di settore ci si puo difendere col fisco semplicemente dicendo che si è lavorato poco?
- So che lo studio di settore dipende da vari fattori; ma nel caso peggiore (ossia per i piu "disgraziati") quanto è il limite massimo sotto il quale non si dovrebbe guadagnare per l'attivita di studio di ingegneria (attività 74.20.F)?
- Se apro la aprtita IVA a Giugno 2006, il primo anno scade al 31.12.06 oppure al 30.06.07?
- Sento notizie in merito all'abolizione di vari regimi contabili con la nuova finanziaria (forfettino, forfettone etc); cosa c'è di vero? e se apro oggi un regime contabile agevolato, posso usufruirne per i prossimi tre anni anche se viene abolito?
Grazie mille e non arrabbiarti per la nuova sfilza di domande..Grazie ebuon lavoro
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Ciao di nuovo,
se applico il diritto di rivalsa INPS del 4%, questo 4% sarà esente dal 10% (irpef agevolata), 18% (Inps) 4,25 (Irap)?
O andrà ad aumentare il mio imponibile e quindi le tasse che dovrò pagare?Per fare un esempio pratico:
Diciamo che avrò un fatturato annuo di 28000?,
su questi devo pagare il 18% di Inps (quindi 5400)
se applico la rivalsa cosa succede? sui 28000 io pago il 14% ed il committente il 4%?
O avrò un fatturato annuo di 28000+4% (1120?) per un totale di 29120 e su questo pagherò 10% (irpef agevolata), 18% (Inps) 4,25 (Irap)?Grazie
Luca
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Quel 4% è equiparato per legge a tuo compenso... ci calcolerai imposte ed iva.
Paolo