• User Attivo

    Da vari anni facciamo esperimenti di landing in tutti i settori, salvo pochissimi.
    Il risultato è quasi sempre lo stesso. Pagine corte, testi corredati da immagini, pulsante "action" in alto. Niente linguaggio commerciale. Nessun tentativo di addescamento. La landing deve trasferire il messaggio in 5 secondi, non distrarre e non dare troppe informazioni al primo livello. Le informazioni devono essere al secondo livello, raggiungibili solo per chi le cerca. La barra di scroll verticale non deve esserci, perché la landing deve stare tutta in una finestra.
    Quasi ovunque ci risulta meglio così.


  • Super User

    interessante posizione francesco
    direi opposta a quella di enrico (madrigano).

    riapriamo la questione tanto dibattuta sulla lunghezza delle landing? 🙂


  • User Attivo

    @nelli said:

    interessante posizione francesco
    direi opposta a quella di enrico (madrigano).

    riapriamo la questione tanto dibattuta sulla lunghezza delle landing? 🙂
    Per favore, no 🙂
    La mia posizione non è contrapposta a quella di Enrico.
    La mia è valida nei contesti in cui ho provato io, per il profilo di visitatore che interessava a me, nei settori dei miei clienti, nel periodo in cui facevo le prove.
    Già soltanto il cambiare il periodo, a volte dà risultati diversi.

    Chi segue lo stesso settore da tempo (e certi settori, ovviamente), ha notato come ci sia una evuluzione verso il basso (sì, verso il basso, non verso l'alto) del profilo medio dei visitatori. Vediamo se qualcuno arriva a capire come mai 😄


  • User Attivo

    @fradefra said:

    Chi segue lo stesso settore da tempo (e certi settori, ovviamente), ha notato come ci sia una evuluzione verso il basso (sì, verso il basso, non verso l'alto) del profilo medio dei visitatori. Vediamo se qualcuno arriva a capire come mai 😄

    Perché sta cambiando, naturalmente, il profilo demografico degli utenti internet? 😄


  • Community Manager

    Ovvio, con l'aumentare in massa degli utenti del web 🙂

    Ma questo è un dato momentaneo, quando saremo a regime (10-20 anni?) il profilo medio sarà migliore 🙂


  • User Attivo

    @ideasnextdoor said:

    Mi rimane un'unica perplessità, anzi due:

    • le landing page stile americano hanno una grafica che si usava nel web nel 1996, pensate che a distanza di 10 anni sarebbe il caso di adattarla alle esigenze attuali? visto che ormai siamo abituati a vedere un certo tipo di grafica?

    Ciao,

    mi fa piacere far rinascere questo treadJ comunque credo che nel mondo l?internet ormai è stato provato che all?utente bisogna far vedere solamente la funzionalità, l?avanzamento tecnico meno si vede, meglio è. In realtà myspace, youtube, google hanno dietro di sé delle tecnologie molto complesse, però questo che vediamo é semplificato ogni tanto in un modo assurdo (tipo solamente una finestra di ricerca (google), i link ad un paio di video(youtube), oppure una pagina abbastanza incasinata e spesso non bellissima con musica e un paio di messaggi (myspace). Gli utenti e, quindi, anche i clienti adorano le cose semplici e, per quello, secondo me le landing Americane possono funzionare per tanto tempo tenendo conto che questa prima impressione (titoli e lunghezza) é solamente l?inizio dell?avventura nel mondo della linguistica, comunicazione visiva, psicologia etc.


  • Super User

    Ben detto Michal 🙂 concordo... la forza delle landing sono i contenuti... la forza motivazionale della parola....

    ovvio che una grafica "violenta" potrebbe far calare l'attenzione sui contenuti e forse diminuire l'efficacia della landing stessa ;)....

    quindi...secondo me... buoni contenuti e grafica semplice e lineare


  • User Attivo

    @alexs2k said:

    la forza delle landing sono i contenuti... la forza motivazionale della parola....
    Ottima riflessione Alex, anche se personalmente considero contenuti anche altri elementi che influiscono nella comunicazione, un esempio du tutti è rappresentato dalle immagini.

    Limitarsi a voler far leva su bisogni e desideri che spingono gli utenti all'acquisto utilizzando unicamente la componente testuale è una tecnica che limita fortemente il potenziale persuasivo di un sito.
    Quali performance avrebbe questo sito se adottasse uno stile basato unicamente sulla "forza motivazionale della parola" invece che sui contenuti in grado di stimolare la percezione visiva?

    L'esempio è volutamente estremo, ma credo che sia utile, quando si parla di processi di conversione, analizzare con attenzione le aspettative dell'utente, le caratteristiche del prodotto/servizio promosso, l'obiettivo che si vuole raggiungere e lo scenario competitivo nel quale si va ad operare.

    A prescindere da queste considerazioni su ciò che andrebbe definito "contenuto", non mi trovo d'accordo nel voler analizzare una landing a prescindere da quello che è il reale percorso di acquisto degli utenti, soprattutto quando si parla di beni di massa (molti competitor) o di percorsi di acquisto elaborati (necessità di informarsi e confrontare prodotti/fornitori prima di acquistare). Voi cosa ne pensate?


  • User Attivo

    @Fuffissima said:

    A prescindere da queste considerazioni su ciò che andrebbe definito "contenuto", non mi trovo d'accordo nel voler analizzare una landing a prescindere da quello che è il reale percorso di acquisto degli utenti, soprattutto quando si parla di beni di massa (molti competitor) o di percorsi di acquisto elaborati (necessità di informarsi e confrontare prodotti/fornitori prima di acquistare). Voi cosa ne pensate?

    Penso che teoricamente sono d'accordo.

    Ma c'è una discreta mole di fatti che contraddice la mia idea (e la tua).

    Negli usa da tempo si usa con estremo successo un tipo di marketing fondato solo su "sales letter" in settori come il golf (dove di concorrenza ed opzioni ce ne sono a centinaia).

    E parliamo di 10 pagine scritte per vendere un set di bastoni da 4mila dollari.... e funziona 😉

    Quanto agli acquisti elaborati è comunque possibile lavorare moltissimo con la parola per informare e ridurre le necessità di confronto.... non è un processo matematico ma tra una landing che mi fa vedere le foto di un resort ed un'altra che mi fa vedere le stesse foto e mi dice "incredibile come tante persone per una vacanza rilassante si sottopongono allo stress di controllare 80 siti per vedere le variazioni di prezzo! Bene... ci abbiamo pensato noi per voi e se acquisti subito questo pacchetto e poi lo trovi anche ad un solo euro in meno su un altro sito ti rimborsiamo la differenza"..... io vado per il secondo 😄


  • User Attivo

    Secondo me, come al solito, dipende sempre da ciò che si vende.
    In generale, però, io credo che un mix di foto/immagini e testo sia la soluzione preferibile.

    Solo testo o solo immagini credo siano situazioni estreme che non fanno testo.

    Semmai, vorrei aprire un altro cantiere. Quanto è utile aggiungere ad una immagine del testo, se poi non sappiamo scrivere o non sappiamo cosa scrivere?

    e

    quanto è utile aggiungere un'immagine/foto al testo, se non sappiamo come scegliere l'immagine o scegliamo qualcosa di sbagliato?

    Io credo che a volte la scelta del solo/testo o solo/immagine possa essere dettata da una banale considerazione di costo/capacità.

    Dove un immagine ci starebbe bene, aggiungere del testo può essere pericoloso, se non si sa come e cosa scrivere.

    Viceversa, dove un testo ci starebbe bene, aggiungere una immagina può essere pericoloso, se questa poi non comunica un messaggio che sia sincronizzato con quello testuale o peggio sia interferente.

    Va considerato, infatti, che le immagini, e sono d'accordo con fuffissima, sono contenuto a tutti gli effetti. Dirò di più. A volte un'immagine comunica un messaggio in modo più veloce, istintivo, sublimale. Fare la stessa cosa con un testo sarebbe lento, difficile e molti non saprebbero neppure farlo (e inoltre va capito se poi i visitatori leggano).


  • User

    E quanto sarebbe utile affiancare ad un mix di foto/immagini e testi anche dei contenuti video?

    Ok, ogni settore/servizio è particolare dagli altri però in alcuni categorie merceologiche potrebbe essere d'impatto sulla percezione delle funzionalità del prodotto.

    Per la landing di un software potrebbe essere più stimolante un video di 3 minuti con la visione delle funzionalità più rilevanti che un semplice demo da scaricare. Chi è incuriosito e vuole provare le stesse o altre funzioni si scaricherà molto più volentiere la demo, sapendo già come comportarsi all'interno dell'interfaccia.

    Oppure un video potrebbe mostrare quanto sia veloce e facile installare un prodotto elettronico, come si possono svolgere le azioni più comuni per farlo funzionare nelle sue caretteristiche base o anche più evolute.

    Penso anche alla nuova webTV lanciata da HTML.it che propone recensioni video su prodotti o servizi. Stimolano sicuramente all'approfondimento.


  • User Attivo

    Ciao ragazzi, non dimentichiamoci però che la maggior parte degli americani del nord sono dei creduloni incredibili (parole di cittadini USA trapiantati in europa).
    Per forza di cose le landing di quel tipo funzionano.

    Qui in Italia siamo più scettici e abituati ad essere fregati ad ogni angolo.

    Negli Usa quello che mette la foto della Corvette per far vedere che ha fatto soldi in due ore e mezza magari funziona perchè se agli Ameriani gli dici che la Russia è sprofondata nell'oceano e gli fai vedere le foto, quelli ci credono...se gli chiedi dove sta Praga, forse, manco lo sanno...

    Se qui in Italia fai una landing nella quale scrivi che hai fatto 1 milione di euro in 15 giorni e fai vedere le foto di una ferrari, nel 70% dei casi ti becchi una risposta del tipo:"seee..va beh...booom..."

    E ditemi se sbaglio. In genere in Italia si tendere a non credere a nulla, tanto meno a foto, commenti di gente che lodano il prodotto ("eh ma tanto sono falsi"), ecc..ecc...

    L'italiano non ci casca così facilmente perchè è abituato ad essere fregato da ogni parte quindi, fondamentalmente, anche se incuriosito, non ci crede.

    Forse l'unica soluzione sono i video...


  • User Attivo

    forse abbiamo perso un po' di vista il senso della landing.Per azioni alla Vanna Marchi rimando ad altri forum/siti. Qui si cerca di capire la relazione tra contenuto/forma in relazione all'efficacia della landing. Cerchiamo di capire meglio la relazione tra landing e obiettivo. Immaginate un imbuto largo sopra e molto stretto in basso. La larghezza superiore rappresenta il bacino di utenti che atterra sul sito, la moltitudine delle pagine zeppe di keyword che attraverso pochissimi click (il meno possibili) deve invogliare alla conversione (registrazione, acquisto, iscrizione newsletter, sondaggio) l'utente atterrato. Il rapporto atterraggio/conversione dipende da moltissimi fattori: efficacia semantica della pagina, corrispondenza tra ricerca dell'utente e contenuti/servizi offerti, valore emozionale testo/grafica, struttura del funnel.
    Lo stile madri funziona perchè essenziale, ben scritto, i contenuti sono validi e arrivare alla punta dell'imbuto è molto semplice.

    Andrea


  • User

    ciao a tutti, riprendo questa discussione perchè è veramente interessante. lo stile adottato da madri, quello americano, a mio parere è meno incisivo qui in italia. ho avuto modo di rendermene conto con un po di persone.

    io stesso, appena vedo una landing page american style, scorro senza pietà per vedere se trovo foto o informazioni importanti sul prodotto, tralasciando completamente la parte persuasiva (sarà che mi interesso di pnl e seguo qualche corso, ma conoscendo diverse tecniche persuasive, diffido tantissimo delle landing page dove usano quasi esclusivamente quello). i testimonial, poi, non li leggo neanche!

    all'università, in biblioteca, mi è capitato di aprire una landing page american style, appena i miei compagni (studiamo ingegneria informatica per la precisione) l'hanno vista, i loro commenti sono stati: "cos'èèèèè ma chiudila, stanno cercando di fregarti!!!". diversa reazione quando vedevano dei prodotti mostrati nel loro funzionamento.

    c'è troppa diffidenza qui in italia a mio parere. in pochi credono alle formule magiche. l'italiano medio diffida tantissimo dal comprare in internet, se poi una landing page gli parla di formule magiche potrebbe apostrofare la landing con commenti scurrili e chiuderla.

    (faccio notare che tutto ciò che sto scrivendo sono solo, soltanto e solamente miei pensieri, a chi utilizza con soddisfazione le landing page american style, tanto di cappello all'ottimo lavoro!!!)

    credo che il minisito di 4 pagine sia l'ideale, con il prodotto mostrato nei dettagli e una parte persuasiva moderata e non troppo invasiva.


  • Community Manager

    Intervengo solo per dire che chi volesse farsi analizzare la propria landing page dagli utenti del Forum GT ora potrà farlo, leggendo prima le regole specifiche di sezione.


  • User

    grazie mille giorgio 🙂


  • Community Manager

    @tristano said:

    grazie mille giorgio 🙂

    Figurati, ultimo OT.

    Ho creato un esempio: [RSS] Aumentare sottoscrizioni RSS di un Forum (GT)