- Home
- Categorie
- La Community Connect.gt
- News Ufficiali da Connect.gt
- Che differenza c'è tra dot com e dot it?
-
Grazie per il chiarimento
PS: l'unico problema di quella guida è la scelta dei colori che a mio parere non è felicissima (stanca la vista).
-
@Gorka said:
PS: l'unico problema di quella guida è la scelta dei colori che a mio parere non è felicissima (stanca la vista).
Pure tu...
E' pieno di siti internet con sfondo bianco e scritte nere....ti sembro così conformista?Comunque, visto che anche Giorgio ha suggerito una cosa simile, appena la finisco completamente, ne faccio un pdf superleggibile scritto in times new roman...
Cordialmente,
Stuart
-
@Stuart said:
Pure tu...
E' pieno di siti internet con sfondo bianco e scritte nere....ti sembro così conformista?Comunque, visto che anche Giorgio ha suggerito una cosa simile, appena la finisco completamente, ne faccio un pdf superleggibile scritto in times new roman...
Cordialmente,
Stuartma per tornare alla domanda di Gorka, ha importanza davvero o è equivalente un .it ad un .com?
Chiedo una cosa correlata! Quando faccio un sito è un valore aggiunto tradurlo in varie lingue conservando il dominio stesso, oppure è meglio splittare perchè i potenziali vantaggi sono annullati da altri inconvenienti? (Tipo l'iscrizione alle directory linguistiche con impossibilità di segnalare le home relative; alcune accettano solo la home...)
-
Non posso che riportare la mia personale esperienza.
Per un sito bilingue, multilingue e multietnico è preferibile un dominio generico e non localizzato geograficamente (.com , .net., .org , dareiunditomignoloperunpuntoedu)@micky said:
Quando faccio un sito è un valore aggiunto tradurlo in varie lingue conservando il dominio stesso, oppure è meglio splittare perchè i potenziali vantaggi sono annullati da altri inconvenienti? (Tipo l'iscrizione alle directory linguistiche con impossibilità di segnalare le home relative; alcune accettano solo la home...)
Molte directory, se una sottodirectory consiste in un sito a sè (localizzato geograficamente) accettano il listing.
Tradurre in varie lingue è un valore aggiunto perchè puoi raggiungere diversi mercati e un numero più vasto di utenti.Logico no?
Cordialmente,
Stuart
-
@Stuart said:
Molte directory, se una sottodirectory consiste in un sito a sè (localizzato geograficamente) accettano il listing.
Tradurre in varie lingue è un valore aggiunto perchè puoi raggiungere diversi mercati e un numero più vasto di utenti.Logico no?
Cordialmente,
Stuart-
che intendi per localizzato geograficamente (interamente in una data lingua a partire da quella sottocartella?
-
si ok, ma parli di valore aggiunto webmarketingamente oppure anche per il posizionamento tecnico stesso?
Ti dico questo, per una considerazione da non trascurare affatto:
se si fosse sufficientemente sicuri che il motore non premia i siti per il fatto che siano multilingua (parlo di premi relativi al posizionamento della singola lingua), sarebbe un errore madornale (soldi di dominio a parte...) piazzare un lavoro di tale portata su un dominio singolo:
sento sempre più spesso di gente che viene bannata senza in apparenza commettere nessuna scorrettezza, almeno in apparenza...la considerazione successiva vien sa se.
-
-
@micky said:
- che intendi per localizzato geograficamente (interamente in una data lingua a partire da quella sottocartella?
Si
@micky said:
- si ok, ma parli di valore aggiunto webmarketingamente oppure anche per il posizionamento tecnico stesso?
Entrambe le cose.
Più utenti, più hype, più traffico, più contenuti, più backlink ecc ecc...
@micky said:
se si fosse sufficientemente sicuri che il motore non premia i siti per il fatto che siano multilingua..........
Piccola annotazione tecnica e etica: il motore non premia proprio nessuno. Sulla base dei suoi algoritmi presenta all'UTENTE una serie di risorse rilevanti in base alla ricerca. Sta a te essere rilevante abbastanza da essere consigliato all'utente tramite una serp.@micky said:
....sarebbe un errore madornale (soldi di dominio a parte...) piazzare un lavoro di tale portata su un dominio singolo
Hai piena discrezione sul modo in cui vuoi gestire la tua attività online multilingue. Più domini = più lavoro = maggiore dispiego di risorse per promuovere e trovare backlink = autorevolezza di un singolo dominio diluita in diversi.@micky said:
sento sempre più spesso di gente che viene bannata senza in apparenza commettere nessuna scorrettezza, almeno in apparenza...la considerazione successiva vien sa se.
Portami l'esempio di un sito multilingue bannato in quanto tale.Cordialmente,
Stuart
- che intendi per localizzato geograficamente (interamente in una data lingua a partire da quella sottocartella?
-
@Stuart said:
Portami l'esempio di un sito multilingue bannato in quanto tale.
Non parlavo di banning di un sito perchè multilingua, ma di un banning generico, per un qualsiasi motivo che apparentemente, io o tu, da webmaster serissimi ipotetici, non riusciamo a spiegarci.
Allora nel caso del sito multilingua, diciamo 5 lingue in un progetto serio, ammazzi il 100% del tuo lavoro. In un progetto smistato su più lingue un ipotetico banning a capocchia ti ammazza 1/5, il 20% dell'attività.
Il prezzo da pagare è il sovrappiù (?) di lavoro per promuoverli singolarmente (anche se in teoria i link te le devi cercare comunue e nella segnalazione cambieresti solo l'indirizzo da promuovere, anche se posso supporre benissimo che tu non ti riferisca solo a iscrizioni nelle directory per la LP, ma ad altro che ti chiedo **gentilmente **di spiegare :)).
Non ho esempi di banning ufficiali da segnalarti, il mio è un discorso che proviene da molteplici segnalazioni nei vari thread nel forum, e anche dalla consapevolezza di essere un SEO novizio e quindi, ignorando i veri meccanismi di google anche per quanto riguarda i banning, nel dubbio preferisce almeno porsi il problema aprioristicamente allo sviluppo serio di una qualsivoglia attività. (per il PM non c'è speranza
-
@micky said:
Non parlavo di banning di un sito perchè multilingua, ma di un banning generico, per un qualsiasi motivo che apparentemente, io o tu, da webmaster serissimi ipotetici, non riusciamo a spiegarci.
Allora nel caso del sito multilingua, diciamo 5 lingue in un progetto serio, ammazzi il 100% del tuo lavoro. In un progetto smistato su più lingue un ipotetico banning a capocchia ti ammazza 1/5, il 20% dell'attività.
Così pensi che se il tuo modus operandi è da spammer e hai 5 siti:
micky.it ; micky.fr ; micky.de ; micky.com ; micky.es te ne bannano uno solo?
Oppure micky.de conterrà tecniche borderline o spam e micky.it no?Chi decide il ban di micky.de non credere che faccia finta di non sapere che di tua proprietà sono anche gli altri 4 siti. E' persin prevedibile un effetto domino dei siti collegati. Che magari non porta alla cancellazione dagli indici di tutti i siti, ma sicuramente ad un flag.
Quindi, la cosa migliore, è sempre quella di giocare il più pulito possibile, sia che tu abbia un megadominio-torre-di-babele, che 20 siti localizzati linguisticamente.
ps: quale PM?
Cordialmente,
Stuart
-
@Stuart said:
Comunque, visto che anche Giorgio ha suggerito una cosa simile, appena la finisco completamente, ne faccio un pdf superleggibile scritto in times new roman...
Verdana è meglio
Scusate l'OT, la guida, Stuart, è molto apprezzata anche da molti esperti dal settore, che indicano una non perfetta leggibilità. PDFttizala dai dai
-
@Stuart said:
Così pensi che se il tuo modus operandi è da spammer e hai 5 siti:
micky.it ; micky.fr ; micky.de ; micky.com ; micky.es te ne bannano uno solo?
Oppure micky.de conterrà tecniche borderline o spam e micky.it no?No, allora premettiamo una cosa. Personalmente ho fatto il mio primo sito in qualità di spammer ho ottenuto anche dei risultati. Poi ho visto che tutti i più autorevoli SEO bannavano
un comportamento da spammer ho pensato 2 cose:
- o sono degli idealisti e puristi del mondo del web
- oppure ti stanno semplicemente rivelando che paga più seguire delle direttive lecite, seguendo le quali, ho notato, si tende in maniera ironica a costruire un ottimo sito web, e quindi a posizionarlo per bene.
Ho ritenuto questa ipotesi 2) plausibile, è ho scelto la retta via :D.
Quindi il mio modus operandi è questo! Quello di non fare spamming. Come tecnica borderline utilizzo personalmente le gataway, forse troppe, ma mi sto convincendo a non usarle affatto o comunque poche.
Detto questo, soprattutto per inesperienza, posso essere portato a credere che, per motivi che esulano dalle mie (o nostre) conoscenze oppure, modus operandi del webmaster a parte (che si suppone essere pulito), si possa avere un banning. E' chiaro che alla luce di questo evento potenziale, ma comunque non di poco conto se si basa il proprio lavoro sulla presenza del proprio sito su Google, non registro domini in cui cambio solo l'estensione, anche se il tuo potrebbe essere solo un esempio, e visto che il banning di un solo sito è un evento potenziale e, da non spammer, sufficientemente poco probabile, minimizzo ulteriormente tale probabilità differenziandomi sul web, laddove questo, ed è proprio il caso dei siti multilingua (almeno credo), non comporti una dispersione ingiustificata solo per salvaguardare questo presunto problema del "bannato anche se pulito e mò che faccio".
@Stuart said:
Chi decide il ban di micky.de non credere che faccia finta di non sapere che di tua proprietà sono anche gli altri 4 siti. E' persin prevedibile un effetto domino dei siti collegati. Che magari non porta alla cancellazione dagli indici di tutti i siti, ma sicuramente ad un flag.
Ti stai appropriando zitto zitto di una rivelazione di Vermut? :D:D:D
Non è detto. Non è così sistematico. E nel caso peggiore puoi, apportare gli accorgimenti necessari nell'intervallo che intercorre tra un ban l'altro@Stuart said:
Quindi, la cosa migliore, è sempre quella di giocare il più pulito possibile, sia che tu abbia un megadominio-torre-di-babele, che 20 siti localizzati linguisticamente.
Questo sempre e comunque. Il fatto è che parlo di casi in cui ci segano i siti per cose che non sappiamo, o per caso , o per difetti dell'algoritmo, e qui non c'è xxxxx che tenga :D!