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- Giugno a GTlandia: il parco divertimenti per famiglie Fetish
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Lieto che la gita sia stata piacevole e che abbiate potuto godere di uno scampolo di sole.
Quanto alla "opera", ci sarebbe molto da dire su certe operazioni supposte "artistiche" o "da futuristi", ma non intendo rovinarmi queste ultime ore di veglia con pensieri cupi e irritanti.
Mi limito ad osservare che, cercando nella mia memoria, non riesco a trovare opere d'arte degne di questo nome che abbiano guadagnato ai miei occhi valore ed ammirazione dal fatto di aver sfregiato il lavoro di qualcun altro.
Posso tollerare l'idea di fare una copia della Gioconda per disegnarci sopra dei baffi, ma di certo non quella di disegnare i mustacchi sull'originale di Leonardo.
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Buona notte a tutti!
Personalmente io sono molto indignato e lo ritengo un vero e proprio atto di vandalismo su un edificio pubblico oltrechè monumento! Sono stufo di assistere a questi continui episodi di vandalismo causati da chi deturpa ed imbratta i luoghi di tutti, arrogandosi il diritto di imporre con la forza la propria "arte".
Spero che chi di dovere rintracci, almeno questa volta, il colpevole e si faccia risarcire i danni per la rimessa completa a nuovo del monumento.
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Sono daccordo con Leonov e Lorenzo. Si possono trovare modi meno invadenti e dannosi per esprimere le proprie idee e poi ... hanno pure sbagliato a mettere i colori :).
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Solo per puro spirito di cronaca, vi riporto quello che ha riferito Graziano Cecchini, il cosiddetto futurista che si è divertito negli anni scorsi a colorare di rosso l'acqua della fontana di Trevi prima, e a lanciare migliaia di palline colorate dalla scalinata di Piazza di Spagna dopo:
- fonte Il Messaggero.it -
«Intellettualmente rivendico questa bellissima azione. Dovrebbe essercene una al giorno»> «Credo si tratti della rappresentazione di un'Italia che si stacca verso l'alto (coi palloncini) e verso il basso (water). Forse in segno che la gente si è stufata dell'Italia delle Veline».Quindi, secondo lui, ogni italiano che si stufa di qualcosa, può arrogarsi il diritto di deturpare un monumento a sua scelta!
E io pago! (Come direbbe qualcuno!)
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Bene arrivato caro il_gege a far parte della combricola del Cafè.
Come vedi, qui al Fetish si va spesso in giostra e il divertimento è assicurato.
Dal canto mio, l'ultimo giro in giostra l'ho fatto a Mirabilandia diversi anni fa, ma con la compagnia giusta ci tornerei anche subito, ad esempio con tutti voi.
Non disdegno anche gli Aquaparchi dove ci si tuffa alla fine di una ripida discesa nel tortuoso scivolo di turno.
Da molto giovane ero un'assiduo frequentatore degli auto-scontri e imbottavamo sempre le macchinine con le belle ragazzine, e ogni botto era una dichiarazione d'amore forte e intensa.
Noi Emiliano-Romagnoli siamo pratici di divertimenti e
tra i più noti Aquaparchi d'Italia c'è il mitico Aqufan di Riccione, ci siete mai stati? Stratosferico.A proposito, io lavoro in una splendida piscina a S. Giovanni in Persiceto, che ne dite di un tuffo e quattro vasche, così, per tenerci in forma?
E queste son proprio belle coseeeee!
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Felice notte, cari Fetish.
Una volta sono stato ad un acqua-park - in Calabria, ma non ricordo dove (forse vicino Soverato) - in estate con amici. Giornata tranquilla, pranzo al sacco, un bel po' di risate.
Guidavo una mitica Alfa Romeo Alfetta 1600 con motore a GPL che si inerpicò su strade inenarrabili e ci condusse tutti a destinazione; che grinta, che motore, che bellezza!
Niente alzacristalli elettrici, niente servosterzo, niente aria condizionata, cinghia di distribuzione in ferro e non in gomma. Preistoria dell'automobile, praticamente.
Piscine e parchi acquatici mi sembrano sempre un po' bizzarri (la ressa, gli schiamazzi, le onde artificiali, la sabbia in collina); preferisco il mare: in particolare quando il fondale è sabbioso, non troppo profondo e l'acqua non è gelida o con correnti e mulinelli.
E poi la mia vera passione è fare il bagno quando ci sono onde un po' alte, che si avvolgono, in cui mi tuffo quando sono vicino alla riva e si tocca senza pericoli. Quello è divertimento puro, per me.
Alla prossima, miei diletti.
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Buongiorno buongiorno.
Vedo che siamo tutti presi da impegni che ci tengono lontani dal nostro amato cafe'..capita, si sa, a volte i piaceri vengono dopo i doveri.
Vi leggo di acqua park e guardo fuori dalla finestra..freddo, vento un grigio che non cambia dalla mattina alle 6 si va a letto alle 10 che il colore e' lo stesso, che tristezza, mi piace di piu' l'immagine colorata di feste frizzi e lazzi in mezzo all'acqua sotto il sole.
Nell'attesa di tali eventi, anche se come te Leonov preferisco sicuramente in mare, vi mando un saluto grande.
PS ora mi cerco la pagina degli eventi per capire se riesco a partecipare a qualcosa.. se mi perdo dei meandri del castello lancero' un sos.
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A Milano il 19 giugno ci saremo in parecchi.
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Arrivo alla fine di Giugno
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Buon giorno e buona domenica a tutti.
Qui procede la fase di instabilità climatica, con il rigurgito di autunno che lascia spazio all'estate e la casa - diventata fredda dopo il vento e la pioggia degli ultimi giorni - che torna a scaldarsi.
A me tocca, come sempre in questi casi, un attacco di raffreddore con naso a fontanella [che tristezza: ].
Come procedono le cose, qui?
Avete già fatto un giro sulla Ruota Panoramica? È molto bella (se non badate ai rumori di ferro che si torce durante il movimento di salita) e da lì si apprezza la vista di tutto il parco.
Ai deboli di cuore sconsiglio invece la Casa degli Spettri: vi si aggirano sinistre presenze che non solo spaventano, ma a volte ghermiscono ignari utenti facinorosi e vi appongono sopra un ban permanente. Brrrr...
Saluti a tutti, vado a litigare ancora un po' con la Chimica.
Ci si legge più tardi.
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Ben trovati cari,
la settimana ricomincia con i soliti tran tran.. o tram tram bah!!
Oggi sono piu' dislessica del solito, sara' il tempo.
Vi siete mai persi nel labirinto degli specchi?..
Penso di essere l'unico adulto "salvato" dalle forze speciali in quanto dopo un'ora di tentativi non riuscivo proprio ad uscire e i miei amici si erano stancati di aspettarmi la' fuori..che vergogna!!!;-))Sono andata un paio di volte sul London eye..ammirare Londra da quell'altezza, se si ha l'accortezza di andare in un giorno sereno, e' un'esperienza che vale sicuramente.
Buona giornata a tutti.
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@LorenaS said:
Ben trovati cari,
Sono andata un paio di volte sul London eye..ammirare Londra da quell'altezza, se si ha l'accortezza di andare in un giorno sereno, e' un'esperienza che vale sicuramente.
Ben ritrovata, esimia Mescitrice!
Londra (in generale la Gran Bretagna) è una meta che mi manca, ma che proprio non vorrei perdere: quest'anno ci andrà un mio amico e mi farò raccontare un po' tutto, dalla sistemazione (è in un b&b non lontano dal centro) ai posti da vedere.
Poi ci sono un paio di negozi per calligrafia dove si dovrebbero vendere ancora le Automatic Pen, i pennini inclinati per il copperplate e l'inchiostro ferrogallico originale.
Roba che se ci entro ne esco con il portafogli vuoto e il sorrisone a sessantaquattro denti del bambino trasognato.
E poi a Londra mi piacerebbe arrivare via nave, dalla Francia, sfidando i marosi della Manica (magari in un giorno di mare tranquillo, altrimenti nella capitale britannica arriverò con una splendida cera verdognola, pronto per essere piazzato nella Camera degli Orrori di Madame Tussaud); non so bene per quale motivo.
Bah, abbandono i sogni di gloria e vacanze e torno alla Chimica, assai più urgente, sebbene meno interessante della pianificazione viaggi.
A più tardi!
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Buonasera a tutti
Passo a scippare un pò di tartine, patatine, arachidi e un bel boccalone di rossa doppio malto, e mentre sgranocchio, col sorcio in bocca (non quel sorcio riepigolo le puntate precedenti:@Leonov said:
Guidavo una mitica Alfa Romeo Alfetta 1600 con motore a GPL che si inerpicò su strade inenarrabili e ci condusse tutti a destinazione; che grinta, che motore, che bellezza!
Niente alzacristalli elettrici, niente servosterzo, niente aria condizionata, cinghia di distribuzione in ferro e non in gomma. Preistoria dell'automobile, praticamente.Leonov, ti riconfermi come homo traditionalis.
Io preferisco una porshe tutta accessoriata!
@Leonov said:Piscine e parchi acquatici mi sembrano sempre un po' bizzarri (la ressa, gli schiamazzi, le onde artificiali, la sabbia in collina); preferisco il mare: in particolare quando il fondale è sabbioso, non troppo profondo e l'acqua non è gelida o con correnti e mulinelli.
Sono d'accordo; odio tutti quei luoghi dove c'è la pipinara
@Andrez said:A Milano il 19 giugno ci saremo in parecchi.
A Milano il GT Conference sarà certamente un successo. Io attendo con ansia il Symposium di Ottobre a Roma, che spero sia da delirio@Leonov said:
Avete già fatto un giro sulla Ruota Panoramica? È molto bella (se non badate ai rumori di ferro che si torce durante il movimento di salita) e da lì si apprezza la vista di tutto il parco.
La odio! Ci sono stato una volta al luna park di Roma e non è stata un'esperienza divertente! Non mi piace rimanere sospeso nel vuoto
@Leonov said:Saluti a tutti, vado a litigare ancora un po' con la Chimica.
Termine esatto. Con la chimica ci ho sempre litigato... oltre a H20 o NaCl non sono mai andato!
@LorenaS said:Ben trovati cari,
la settimana ricomincia con i soliti tran tran.. o tram tram bah!!Io direi *tren tren, *che tragedia
@LorenaS said:Sono andata un paio di volte sul London eye..ammirare Londra da quell'altezza, se si ha l'accortezza di andare in un giorno sereno, e' un'esperienza che vale sicuramente.
Come sopra... non ho problemi (anzi non avevo allora) con le montagne russe, ma la ruota panoramica mi terrorizza!
@Leonov said:Ben ritrovata, esimia Mescitrice!
Poi ci sono un paio di negozi per calligrafia dove si dovrebbero vendere ancora le Automatic Pen, i pennini inclinati per il copperplate e l'inchiostro ferrogallico originale.Homo traditionalis
@Leonov said:E poi a Londra mi piacerebbe arrivare via nave, dalla Francia, sfidando i marosi della Manica (magari in un giorno di mare tranquillo, altrimenti nella capitale britannica arriverò con una splendida cera verdognola, pronto per essere piazzato nella Camera degli Orrori di Madame Tussaud); non so bene per quale motivo.
Tanto per prenderla alla larga; paura dell'aereo?
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@Leonov said:
Ben ritrovata, esimia Mescitrice!
Poi ci sono un paio di negozi per calligrafia dove si dovrebbero vendere ancora le Automatic Pen, i pennini inclinati per il copperplate e l'inchiostro ferrogallico originale.
Roba che se ci entro ne esco con il portafogli vuoto e il sorrisone a sessantaquattro denti del bambino trasognato.
E poi a Londra mi piacerebbe arrivare via nave, dalla Francia, sfidando i marosi della Manica (magari in un giorno di mare tranquillo, altrimenti nella capitale britannica arriverò con una splendida cera verdognola, pronto per essere piazzato nella Camera degli Orrori di Madame Tussaud); non so bene per quale motivo.
Leonov, che peccato che non abbiamo parlato prima di questa tua passione per i negozi di calligrafia..io avrei penne pennini e affini di tutte le tipologie, ma non ho mai approfondito come invece mi sembra abbia fatto tu... oramai non ho piu' tempo per andare a Londra o avrei fatto volentieri un'incursione sotto tuoi consigli e informazioni e forse sarei uscita io con il famoso sorrisone e il portafogli vuoto...peccato, avrei anche potuto mandarti qualcosa ma sono quelle cose che vanno viste toccate e assaporate per poterle comprare con "passione". La stessa cosa per i libri, ordinarli su internet non ha lo stesso valore del passare qualche ora in una libreria fino a scegliere il libro giusto.
PS qualche info in piu' sugli strumenti di scrittura dei quali parlavi?
Io uso la macchina per arrivare in Italia stavolta quindi affrontero' i marosi della Manica, l'ho gia' fatto in moto, e devo dire che ho fatto una rotta Dover Calais che e' un viaggetto di solo un'ora e c'era una calma piatta quindi mi sono goduta tutte le scogliere in lontananza ecc, ma al ritorno partimmo da Bilbao to Porthsmouth, duro' tutta la notte e non ho mai provato una simile senzazione..tutto ballava, scale , cinema ..beh, ho "provato " a dormire vestita..pronta alla fuge
Io sono una di quelle che ha il terror panico dell'aereo..purtroppo, mi rovina tutte le vacanze:x
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@lorenzo-74 said:
Buonasera a tutti.
Architetto! È sempre un piacere.
@lorenzo-74 said:
Leonov, ti riconfermi come homo traditionalis.
Quell'Alfetta mi ha rubato un pezzetto di cuore. Il pomolo del cambio fa attualmente bella mostra di sé sulla mensola dei ricordi, tra le cose preziose.
@lorenzo-74 said:
Sono d'accordo; odio tutti quei luoghi dove c'è la pipinara
Aspetto che avevo trascurato, ma a pensarci bene... Brrr...
@lorenzo-74 said:
Io attendo con ansia il Symposium di Ottobre a Roma, che spero sia da delirio
Sì! Roma! Mi spiace mancare a Milano, troppi impegni nel medesimo periodo. Però l'incontro a metà stivale dovrebbe essere un'occasione interessante per conoscere un bel po' di voi.
@lorenzo-74 said:
Con la chimica ci ho sempre litigato... oltre a H20 o NaCl non sono mai andato!
Alcuni argomenti sono molto interessanti - la sistematica dei composti, ad esempio - ma sono capitoli enormi, per lo più inaffrontabili, zeppi di nomi astrusi. Un giorno ne preparerò una lista in area "Libri" o "Semantica": ci sono termini talmente strani da spaventare.
@lorenzo-74 said:
Homo traditionalis
E se non lo è il vostro Bibliotecario, chi mai potrebbe?
@lorenzo-74 said:
Tanto per prenderla alla larga; paura dell'aereo?
Anche, ma non in questo caso particolare. Ho viaggiato su auto, treno, nave, ma ancora non su aereo. Prima o poi dovrò cominciare. La storia della traversata della Manica era legata più a un'idea del tipo: viaggio in Francia del nord, poi puntata in Inghilterra via ferry. Se ci si va dall'Italia, invece, l'aeroplano è d'obbligo.
@lorenzo-74 said:
mentre sgranocchio, col sorcio in bocca (non quel sorcio ...
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@LorenaS said:
Leonov, che peccato che non abbiamo parlato prima di questa tua passione per i negozi di calligrafia..io avrei penne pennini e affini di tutte le tipologie, ma non ho mai approfondito come invece mi sembra abbia fatto tu... oramai non ho piu' tempo per andare a Londra o avrei fatto volentieri un'incursione sotto tuoi consigli e informazioni e forse sarei uscita io con il famoso sorrisone e il portafogli vuoto...peccato, avrei anche potuto mandarti qualcosa ma sono quelle cose che vanno viste toccate e assaporate per poterle comprare con "passione".
PS qualche info in piu' sugli strumenti di scrittura dei quali parlavi?
Pronti!
La replica di Lorena merita un approfondimento a sé.
Sono felice di conoscere un'altra appassionata di calligrafia - il solo possedere certi oggetti di scrittura è già un'ottima cosa: per usarli e imparare a scrivere c'è sempre tempo.
Nota: quanto segue riguarda la calligrafia occidentale; quella orientale usa altri materiali e strumenti specifici.
Il modo più semplice per cominciare è quello di usare penne stilografiche per calligrafia; alcune marche (Pilot, Manuscript, Rotring) ne realizzano ancora dei modelli, con caricamento a cartuccia o a stantuffo, magari con inchiostri colorati. Più avanti, tra gli indirizzi segnalati, i posti dove comprarle.
Le Automatic Pen sono penne con fusto in plastica e pennino in metallo usate di solito per lavori di grandi dimensioni e per imparare all'inizio le tecniche; eccole:
C'è anche quella a cinque punte per disegnare decorazioni e pentagrammi.
Quando si è diventati più pratici, si passa ai pennini veri e propri a punta mozza (Mitchell i migliori, ma anche gli Speedball hanno ottima fama) e magari all'inchiostro realizzato con il bastoncino di nerofumo sciolto con acqua distillata sulla pietra apposita e portato nel serbatoio del pennino con un pennello. Qualche immagine:
Il serbatoio:
I pennini Mitchell:
L'inchiostro ferrogallico, quello degli amanuensi:
L'inchiostro di china:
E la sua pietra per scioglierlo:
Poi ci sono i pennini per il Copperplate, la scrittura detta anche "corsivo inglese", come questa:
Essa si realizza con un tipo particolare di pennino, questo:
Da inserire in un normale "canotto", cioè il fusto per i pennini.
Capitolo a parte la carta, che va dai normali fogli un po' spessi (grammatura superiore, dai 90 g/mq) fino alla vera pergamena e cartapecora, difficilissima da reperire.
Per quel che riguarda le guide: in Italiano esistono ottimi testi, anche recentemente ristampati, che insegnano a scrivere, a fare la doratura con foglia d'oro e le miniature; i riferimenti-principe, però, restano quelli in lingua inglese. Presto a vostra disposizione una discussione apposita in area Libri.
Aggiungo anche un paio di indirizzi utili, non si sa mai:
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Sito ufficiale delle Automatic Pen, con video su come usarle e pulirle.
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Scribblers (fornitore dell'Associazione Calligrafica Inglese, la più importante del mondo), da gustare per la gioia degli occhi - vende anche materiali per calligrafia orientale.
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Blot Pen & Ink, un negozio on-line inglese molto fornito di Manchester.
Sono a disposizione per altri chiarimenti.
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Grazie mille Leonov.
Che interessante tutto quanto hai riportato.
Conoscevo i pennini a punta mozza, quello che mi ha sorpreso e' lo speciale pennino per la scrittura Inglese, questo proprio non l'avevo ancora visto, ammetto che il serbatoio non lo so usare.
Qui e' molto popolare usare i calligrafi per inviti di nozze e cerimonie vari, che sono praticamente tutti home made, a parte quelli che se li fanno scrivere dagli scrivani.
Ho frequentato un corso in un college dove insegnavano anche calligrafia, e' affascinante vederli fare dimostrazioni... viene voglia di andare a casa e scrivere scrivere..ma e' difficilissimo riuscire ad eseguire tali scritti.
Grazie per i siti di riferimento, inoltre di mestiere dipingo, prevalentemente miniature ed in uno di questi siti ho trovato parecchie cosucce interessanti per il mio lavoro doppio grazie!!
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Lieto di poter essere stato utile. È sempre e soltanto un piacere (e poi capita così di rado di poter parlare di certi argomenti ).
Credo che anche in Italia ci siano ottimi calligrafi, sebbene meno noti e sfruttati di quelli Inglesi; si tratta però di una professione che è ben lungi dall'essere in declino.
Ad esempio, è sempre la stessa calligrafa (Annka Rucker, mi pare), a creare da molti anni a mano le pergamene che vengono consegnate ai Premi Nobel nella cerimonia di investitura ufficiale: la signora realizza delle vere e proprie opere d'arte, accostando la grafia e i colori al particolare personaggio destinatario del diploma.
Quando fanno le dimostrazioni sembra tutto così facile! Poi, invece...
Per la grafia inglese si possono usare anche pennini ordinari, ma in quel caso cambia il porta-penna, che ha una particolare inclinazione per dare la giusta angolazione.
Il serbatoio è un'invenzione recente: lo si applica e diventa una piccola riserva di inchiostro; si può vivere tranquillamente senza, però.
Infine, per i patiti, esistono anche i calami - in legno o canna, molto particolari - e le penne d'oca, che prima di essere affilate e mozzate alla punta vanno incontro ad un lento processo di cottura, macerazione e preparazione, onde mantenere l'elasticità ma guadagnare in resistenza.
Un mondo troppo bello.
Se però non sono indiscreto, posso domandare qualche dettaglio in più sul tuo lavoro? Che tipo di miniature dipingi, che stile preferisci... Cose così, insomma.
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Ciao Leonov,
si ho avuto una serie di penne d'oca e inchiostri di tanti colori, sulle carte spesse era davvero un piacere praticare, ma devo dire che e' anche frustrante non riuscire a raggiungere quello stile pulito che si vede negli esercizi, sembrerebbe cosi' facile ed invece non lo e' per niente.Per quanto riguarda le miniature, scusa, parlando di calligrafia probabilmente ti ho tratto in inganno, tu parli sicuramente delle Miniature (illuminated manuscript) nei vari stili, quando io invece dipingo miniature intese come piccoli dipinti, qui in Inghilterra ed in America sono molto popolari, in Italia non sanno proprio cosa siano.
Ammetto che se dovessi proporre una miniatura, "mia" in Italia non saprei che mi prenderebbe sul serio.
Comunque eseguo dipinti su penne stilografiche o roller da collezione,(tanto per stare in argomento) ad esempio per l'Italia Tibaldi (Aquila brands) e per l'Inghilterra per la piu' antica ditta produttrice, la Conway Stewart.
Ovviamente i miei occhi si stanno piano piano danneggiando, peccato in quanto e' un bel lavoro, quindi ti dicevo, nei siti che hai segnalato ci sono degli inchiostri d'oro per scrittura che saranno perfetti per me quando ad esempio mi capitera' ancora di dover dipingere una serie di Icone russe con tutte quelle scrittine piccolissime che spesso sono appunto d'oro, sempre su penne, quindi piu' l'inchiostro e i pennini sono piccoli e meglio e'.
Chissa' se mi sono spiegata
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Ciao Lorena!
Dunque, se non ho capito male non ti occupi delle miniature come quelle che si trovano sui codici membranacei dei monaci medievali, ma realizzi dipinti in piccoli formati (icone russe, ma suppongo anche paesaggi, ritratti, vedute; mi sbaglio?).
Poi hai detto che realizzi opere per le stilografiche da collezione: nel senso che tu crei i motivi che vengono poi trasferiti sul fusto delle penne? Sembra un lavoro di assoluta precisione, quasi una vera "orologeria della pittura".
Decisamente affascinante.
(Magari con un link a qualche sito che tratta specificamente di questo tipo di arte potrei farmi un'idea più precisa.
Capisco in ogni caso che la vista possa alla lunga essere molto stressata da un'attività del genere: usa sempre, se puoi, grandi lampade anulari del tipo con la lente d'ingrandimento al centro (ne ho viste alcune in laboratorio, al Dipartimento) e visierine con gli occhiali come quelle dei restauratori.
Per il resto, hai tutta la mia ammirazione: sono lavori di cui si sta perdendo la cultura, che però hanno in sé tanto la dignità dell'artigianato quanto i guizzi dell'Arte. Bellissimo.
[Non solo mescitrice di alcolici, dunque, ma anche raffinata impastatrice di colori dal tocco impalpabile. Ogni giorno una sorpresa, in positivo, questi forumisti. ]