• User Attivo

    Assolutamente grangas, sarebbe davvero ora. Speriamo solo che Google non faccia errori e penalizzi i contenuti originali facendo confusione.


  • User

    Ciao Girovago....
    Il problema che molte volte che mette per primo una notizia originale viene penalizzato come contenuto duplicato a discapito del sito "famoso" che però a copiato la notizia...
    Spero di essermi speigato 🙂


  • Moderatore

    Salve!

    Informo gli utenti che c'è un altro post aperto sull'argomento, nella sezione "Google World GT". Cerchiamo di mantenere su questo lato le discussioni più tecniche in materia SEO, lasciando all'altra sezione il compito che le spetta: raccogliere notizie ed opinioni sugli aggiornamenti del motore di ricerca ed i suoi tool.

    Dico la mia in questo thread, per quanto riguarda la SEO e gli aspetti più tecnici.

    This update is designed to reduce rankings for low-quality sites?sites which are low-value add for users, copy content from other websites or sites that are just not very useful.L'update è rivolto contro siti che hanno basso valore aggiunto per l'utente, che copiano contenuti da altri siti o che non sono molto utili.

    Queste definizioni sono certamente elastiche e, come ripetuto da molti, apparentemente riguardano aspetti che non possono essere percepiti da un motore di ricerca. Ma è così necessario avere una precisione assoluta?
    Se è vero che Google non è in grado di percepire inequivocabilmente la qualità di un documento vi sono comunque tanti approcci per poterla approssimare ma soprattutto vi sono tante sfumature utili tra gli estremi: magari il motore di ricerca ha creato un algoritmo in grado di bloccare il 50% dei contenuti inutili colpendo solo lo 0.5% degli utili ed è dunque in grado di migliorare significativamente il servizio agli utenti. Stesso discorso ovviamente può essere fatto per i problemi della duplicazione e via dicendo.

    Quali approcci possono essere stati utilizzati?
    Al momento non lo sappiamo con certezza ma abbiamo una buona serie di piste.
    Partirei proponendo l'analisi dei documenti attraverso catene di Markov o simili. Senza scendere nello specifico, data una parola (es. casa), le probabilità che ve ne sia un'altra vicina (es. bianca) è più alta che prendendo un'altra parola a caso. Questo metodo è ampiamente utilizzato per individuare gli argomenti dei quali tratta un documento, ma è possibile ampliarle i concetti alla scoperta di periodi sconclusionati: pensiamo all'anomalia che può generare un testo farcito di keywords o tradotto automaticamente.
    Approcci statistici sono comuni per i motori di ricerca e questo sarebbe soltanto l'ennesimo caso.
    A chi non lo conosca, consiglio di provare la ricerca avanzata per complessità dei contenuti: Google è già in grado di capire il livello medio di leggibilità di una pagina web.
    L'utilizzo del feedback dell'utente è poi, a mio modo di vedere, una innovazione decisiva: se non è già in gioco, lo sarà presto.
    Google sa molto bene come misurare la soddisfazione dell'utente: è infatti il parametro decisivo per guidare lo sviluppo del motore di ricerca.
    Sapere quante volte una ricerca viene raffinata ed in quale direzione semantica, vedere che ogni volta che un utente accede ad un sito dopo torna su Google per selezionare il risultato successivo e cose simili sono parametri già usati per la categorizzazione dei contenuti e per la personalizzazione dei risultati (o per lo meno si trovano in moltissimi brevetti). Perché non usare questi dati anche per misurare il grado di apprezzamento dell'utente?

    Nessuno di questi approcci può essere considerato infallibile, ma tutti sono ampiamente sperimentati ed anche se non saranno in grado di sconfiggere definitivamente lo spam, saranno probabilmente in grado di migliorare i filtri. Quanti spammer avranno i mezzi tecnologici ed economici per adeguarsi?

    Interessante il fatto che Google sembri sempre riferirsi ad interi siti web più che al singolo documento. Questa può essere la chiara dimostrazione della volontà di colpire una linea editoriale più della singola pagina: vedremo meglio nei prossimi giorni, ma se questa sensazione dovesse dimostrarsi sensata probabilmente potremmo veder perdere di valore in poco tempo a tanti backlinks che abbiamo messo in directory, aggregatori e siti di article marketing di discutibile qualità. Quanti di questi sopravviveranno alla scure?

    Concentrandosi sui numeri, il 12% delle ricerche sono una percentuale in grado di rivoluzionare alcuni tipi di mercato, soprattutto se escludiamo le queries localizzate, branded o navigazionali che, per vari motivi, esulano un pochino dallo scopo dell'aggiornamento. Se succederà quello che sta accadendo in queste ore negli USA, vedremo siti anche rilevanti crollare e con quale speranza di riposizionarsi?
    Non si tratta questa volta di togliere link a pagamento, eliminare i contenuti duplicati o cancellare qualche testo nascosto: per uscire dalla penalizzazione si dovrà elevare la qualità media dei testi del sito...un'operazione spesso impraticabile.

    Spero di aver dato qualche spunto utile alla discussione, aspettando di vedere anche sulle serp che conosciamo meglio i nuovi risultati.
    Ovviamente resto a disposizione per qualsiasi chiarimento ed in attesa di leggere anche altre opinioni.


  • User

    Bussola, grazie per la precisazione. Non avevo trovato l'altro post perche' cercavo "Google Farmer".

    Se ho capito bene in questo post dobbiamo parlare dell'aspetto tecnico e nell'altro delle nostre opinioni? Aspetto conferma per non creare discussioni nei luoghi sbagliati 😛

    Colgo l'occasione, pero', per una riflessione. Google, oramai, da anni ha smesso di essere un motore di ricerca "duro&puro" per diventare a tutti gli effetti una compagnia quotata in borsa, questo e' sembra bene tenerlo a mente. E, aggiungerei, sono anni oramai che lo scopo fondamentale degli aggiornamenti di Google sono guidati essenzialmente dal PROFITTO, ovviamente mascherato, nei loro post ufficiali, da una migliore esperienze per gli users.

    Prendiamo, ad esempio, gli ultimi aggiornamenti legati alle ricerche locali. Un tempo (poco piu' di un anno fa) fu indrodotta la mappa per ricercheche avevano un qualche fattore "locale" e le SERP, che prima includevano 3 risultati ADWORDS e il resto Organic sono cambiate in 3 risultati ADWORDS, MAPPA e dopo organic, di fatto spingendo i risultati ottenuti con un buon SEO nella zona della pagina visibile solo dopo aver scrollato verso il basso con il mouse.

    A livello empirico tutti sappiamo cosa e' successo, ma vediamolo, per una volta, a livello pratico, come se fossimo un utente normale.

    Il signor Rossi cerca un hotel a Roma, nel 2009 quando cercava su google "Hotel a Roma" trovava siti come Booking, Priceline, Expedia, Lastminute etc. etc., ne sceglieva uno e prenotava il suo albergo. Guadagno per Google = 0

    Dopo un anno il signor Rossi cerca di nuovo un hotel a Roma, va su google e si ritrova con 3 sponsored website (se clicka Google guadagna un pochettino, diciamo per questo tipo di Keyword qualcosa come 2 euro a click), sotto i 3 risultati sponsorizzati trova una bella mappa con i siti diretti degli hotel e sotto ancora i vari Booking, Expedia etc. etc. Diciamo che a questo giro big G ha una buona possibilita' di guadagnare qualcosa con ADWORDS e, inoltre, gli hotel diretti hanno una buona probabilita' di ottenere una prenotazione diretta. Questo, che potrebbe sembrare al primo sguardo una miglioria per l'utente, e' in realta' un mezzo pacco. Mentre prima il signor Rossi poteva trovare, diciamo, 100 hotel diversi a Rome sui vari siti, adesso Google gli da una selezione solo di 5/6 hotel scelti, arbitrariamente, da lui.

    Secondo il mio modesto parere, e secondo le parole di un tale Munch (dipendente di Google presente alla SES di Londra dove ha parlato, appunto delle ricerce locali su Google) fondamentalmente questi aggiornamenti sono stati fatti perche' BigG non vuole intermediari, se qualcuno cerca un hotel lui non vuole ridare indietro risultati con siti che offrono hotel, ma direttamente con i siti degli hotel. Perche'? Beh, non bisogna essere dei geni per capire che, in un prossimo futuro, Google vuole diventare l'intermediario tra gli hotel e gli users, tra le compagnie aeree e gli users, tra chi vuole fittare una macchina e la compagnia che le fitta, insomma, a Mountain View vogliono piu' soldi!

    Alla domanda posta al solito Munch: "ok, ma allora grandi siti come Expedia, Booking etc. come possono mai competere con voi?" la sua risposta e' stato un laconico: "beh, ci sono i social media, no?"

    E direi che con questa ultima risposta, ho detto tutto!

    PS: Bussola, se pensi questo post vada meglio nell'altra discussione, feel free di muoverlo 😛


  • User Attivo

    Per quanto riguarda gli articoli ?? Ci sono (nel mio caso) siti o forum che utilizzano gli stessi articoli e modificano il testo a parole propie ma il contenuto è lo stesso.. questo nuovo metodo influisce anche su questo per il posizionamento nella serp ??


  • User Attivo

    La mia esperienza mi ha reso particolarmente scettico di fronte al concetto "content is the king": avevo un sito blogspot che si è spostato, e adesso al vecchio URL c'è solo la classica frase di servizio con un link. Ebbene, tutt'ora quella striminzita paginetta si posiziona meglio del nuovo blog strapieno di contenuti (e con molti più backlink, fra l'altro).

    Tornando all'aggiornamento, prima di esprimermi aspetto di vedere qualche ricerca condotta sul campo. Per il momento ho visto solo tante belle parole, ma nello specifico Google non ha detto niente sul COME intende implementare questa novità. Ok, i siti belli andranno avanti, ma cosa sono i siti belli? Quali parametri guarderà Google d'ora in poi?


  • User

    @bucciamarcia.
    Detto cosi è troppo limitato per poter fare una analisi.
    L'errore più comune è pensare "a me è successo questo, quindi quello che dite è errato" senza valutare una serie di variabili.

    E' un pò come dire:
    "Mi sono fatto il vaccino e non serve a niente" per poi scoprire che si, hai fatto il vaccino, ma corri anche nudo e scalzo, sulla neve a -30 gradi.

    Quindi se vuoi indicarci il caso in concreto, sarebbe utile a tutti.

    @cece Significa che commenti una notizia con parole tue? Se è così nessun problema, anzi.
    Se invece cambi una parola ogni 5 (l'ho visto fare) ... no non va bene.


  • User Attivo

    @cece Significa che commenti una notizia con parole tue? Se è così nessun problema, anzi.
    Se invece cambi una parola ogni 5 (l'ho visto fare) ... no non va bene.

    Appunto !! Ci sono certi articoli con qualche parola cambiata vengono riproposte come articoli propi eppure l'attuale Google non mi sembra penalizzarle.. anzi !!


  • User

    Fammi un esempio.


  • User Attivo

    Ammettiamo: Io ho un articolo e sono posizionato con quell'articolo alla prima pagina di google al secondo posto.. ammettiamo che qualcuno mi copia l'articolo e lo modifica a parole sue.. c'è perfino il caso che mi stà davanti.. il nuovo modo di Google potrà accorgersi di eventuali articoli copiati,diversi ma con lo stesso contenuto ?


  • User

    se non mi fai vedere il caso concreto ci sono decine di variabili che possono influire.
    Postami un esempio.


  • User Attivo

    Non ho al momento un esempio concreto.. anche perchè dovrei tirare in ballo siti e non mi sembra il caso.. comunque già che mi dici che ci sono molte variabili è già una risposta.


  • User Attivo

    @collega-deborahdc said:

    @bucciamarcia.
    Detto cosi è troppo limitato per poter fare una analisi.
    L'errore più comune è pensare "a me è successo questo, quindi quello che dite è errato" senza valutare una serie di variabili.

    E' un pò come dire:
    "Mi sono fatto il vaccino e non serve a niente" per poi scoprire che si, hai fatto il vaccino, ma corri anche nudo e scalzo, sulla neve a -30 gradi.

    Quindi se vuoi indicarci il caso in concreto, sarebbe utile a tutti.
    Certo questa è solo la mia esperienza, sono ben consapevole che è limitata e io non sono un buon SEOer, ma secondo me induce pensare che il contenuto non sia affatto una condizione necessaria per restare a galla. Per l'esempio concreto cerca *mindcheats *(il nome del mio sito) su Google, vedrai che quello senza contenuti è in testa.

    Gli unici aspetti nei quali il vecchio sito è superiore sono velocità e, limitatamente, anzianità (questione di qualche mese), il che mi fa pensare che almeno uno di questi due fattori sia più importante del contenuto.


  • User Attivo

    Secondo me l'anzianità.


  • User Attivo

    Potrei capire se il vecchio dominio fosse più anziano di anni è anni, ma si parla solo di quache mese (uno maggio 2010, l'altro novembre 2010).


  • User Attivo

    Beh.. 6 mesi credo propio che influiscano !


  • User Attivo

    Io penso che nell'era dei Social, e di Facebook soprattutto, Google voglia realmente offrire un servizio migliore ai propri utenti, e non potrebbe essere altrimenti, perché mai come ora Google potrebbe rischiare di perdere il suo monopolio, se Bing e FB mettessero a segno un accordo "losco". Tentare di ragionare come Google è sbagliato, primo perché non sappiamo le reali intenzioni dei managers della compagnia, secondo perché tutto viene in seguito implementato all'interno di un robot che, essendo tale, è soggetto ad errori che sfuggono alla comprensione "romantica" umana. Quando LaBussola cita l'esperienza dell'utente come parametro di valutazione, ovvero l'uscire da una pagina, tornare su Google ed entrare in una successiva, ho i miei dubbi. Consideriamo questo:

    • posso farmi i primi 10 siti per - hotel roma - per confrontare i prezzi;

    • posso cliccare i primi 10 siti di poesie perché amo leggerne tra le più svariate;

    • posso accedere ai primi 10 risultati perché voglio controllare i miei concorrenti. E la lista potrebbe proseguire.

    L'esperienza dell'utente non si valuta, a mio avviso, tramite il tempo di permanenza (falsificabile) o le cliccate per uscire dalla pagina, ma tramite il parametro social (in futuro, perché ancora, come detto da Cutts, non è stato implementato), ovvero condivisioni, Google mail, salvataggio nei preferiti, perché queste rappresentano prove reali di interesse, ovvero consigliare un sito oppure salvarselo in locale o in remoto, tramits Social Bookmarking.

    Ma ricordiamo che nulla di tutto ciò è stato realmente implementato, altrimenti non assisteremmo a siti di una pagina con un bel link esterno super posizionati.

    La valutazione di un contenuto non è un'operazione da bot, per tanti motivi. Dire cosa ci si debba attendere di trovare dopo "casa" è, a mio avviso, leggermente azzardato, poiché non si tiene conto delle tante variabili date dalla scrittura, sia letteraria sia commerciale. Una presenza innaturale di keywords è semplice da individuare, ma la qualità del testo nel suo complesso non è, sempre IMHO implementata, per questo, ovvero per determinare la qualità di un testo, Google si serve, e si è sempre servito, degli inbound links.

    Google, è vero, ha numerosi brevetti a tal proposito, ma secondo me hanno influenza minima in serp.


  • Community Manager

    Dal punto di vista algoritmico sono molto dubbioso, secondo me hanno fatto come per i link a pagamento:

    • hanno preso un team specializzato che a mano ha penalizzato i siti più importanti

    • chiedono ai webmaster di segnalare questi siti

    Sbagliano di nuovo il modo di comunicare, creando panico.

    Parere mio: non segnalate un tubo.

    Dal punto di vista algoritmico, sarà difficile andare a stabile criteri di penalizzazione se non con complessi calcoli su tutto il dominio e molte risorse.

    Per questo vogliono l'aiuto dei webmaster.

    In questa discussione parliamo solo di SEO, per tutti gli aspetti di comunicazione/politici c'è la discussione segnalata da LaBussola.


  • User Attivo

    Quando si pensa ci possano essere più informazioni sulla "Google Farmer" ?


  • User

    Sinceramente a livello algoritmico non capisco come si riesca a individuare una content farm.
    Andando a vedere quello che è successo negli Stati Uniti noto che sono state penalizzate molte article directory che hanno comunque contenuti originali perchè controllati prima della pubblicazione.