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Regime minini e spese abitazione principale
Salve.
Ho aperto la partiva iva come impresa individuale (commerciante) e con il regime dei minimi. Partita IVA aperta il 29/10/2010.
La mia attivita' e' consulente informatico, programmatore di computer per intenderci.
Se non erro, visto che la mia casa, abitazione principale ed unica di mia proprieta', eletta come mio domicilio fiscale, e' anche la sede della mia ditta individuale, dovrei poter
dedurre dai miei ricavi le spese di casa (luce, gas per riscaldamento, acqua, condominio, telefono, ecc..) in proporzione all'utilizzo di parte della stessa per la mia attivita', quindi spese inerenti la mia attivita'.Se pero' la mia attivita' si svolge tutta fuori casa, quindi direttamente dai clienti, cosa di cui non posso dimostrare il contrario,
posso dedurre comunque qualcosa delle spese della mia abitazione ? Se si, in quale forma e per quale motivo ?Inoltre, se deduco tali spese, devo pagare l'ICI per la mia abitazione, visto che oltre ad essere l'abitazione principale, per la quale non si paga ICI,
e' anche il mio domicilio fiscale e sede della mia impresa individuale ?Spero di essermi fatto capire.
Grazie per le risposte che mi darete
Francesco
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Puoi dedurre il 50% delle spese dell'abitazione.
L'ici non la paghi.
Ciao
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Ho letto da qualche parte che se la mia abitazione principale e' anche sede e luogo di esercizio della mia ditta individuale (codice 6 nei righi RB1-RB8 del modello UNICO) , potrei detrarre soltanto il 50% della rendita catastale invece del 100% che detraevo fino allo scorso anno, quando mettevo il codice 1 nei righi RB1-RB8 del modello UNICO.
E' vera questa cosa ?
Nel caso sia vera:
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Devo cambiare la classificazione della mia abitazione principale al catasto e pagare di conseguenza anche l' ICI ?
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Se non deducessi niente delle spese della mia abitazione principale, tranne quelle relative ai contratti di telefonia fissa (1 ADSL ed 1 voce), potrei continuare a detrarre il 100% della rendita catastale come abitazione principale oppure dovrei comunque detrarre il solo 50% perche' comunque l' abitazione principale e' anche sede e luogo di esercizio della mia ditta individuale, anche se io non esercito nella mia abitazione e non deduco nulla ?
Grazie a tutti
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Ciao a tutti, sono nuovo del forum, innanzi tutto complimenti per il servizio offerto, davvero utile!
Venerdi mattina ho aperto la partita iva per redditi minimi. Inizio gia ad avere i primi dubbi: io sono uno psicologo alla prima esperienza di lavoro: svolgo consulenze psicologiche per un centro privato; il consulente del lavoro mi ha consigliato questo tipo di partita iva, mentre tutti i miei colleghi consigliavano quella con agevolazioni per i primi 3 anni.Ho seguito il consiglio dell' ufficiop del lavoro, ora pero mi chiedo.....? posso scaricare dal mio reddito le spese per la mia formazione professionale? posso scaricate spese inerenti alla mia professione( benzina, libri, cene di lavoro)? non pagando l' iva, non la posso nemmeno detrarre???? non sono molto formato in materia, scusate la banalità delle mie domande. Ringraziandovi anticipatamente, porgo i miei saluti.
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Ho sbagliato post dove aggiungere la mia domanda, scusate, posto altrove!
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Buongiorno federick
Allego le caratteristiche principali dei due regimi.
1-Nuove attività
L’opzione è valida per l’anno di inizio dell’attività e per i due anni successivi con apposita dichiarazione all’Agenzia delle entrate. L’opzione può essere revocata dopo un periodo di imposta.
Reddito di lavoro autonomo (quadro RE mod. UNICO) - Lavoratori autonomi con ricavi fino a € 30.987,41. Il contribuente non deve aver esercitato attività artistica o professionale o di impresa nel triennio precedente.
Tassazione - Imposta sostitutiva Irpef e addizionali del 10% con determinazione analitica del reddito per cassa.
Contribuenti soggetti a Irap e Studi di Settore. Esclusi dalla ritenuta d’acconto. Dichiarazione Unico con Iva e Irap. L’Iva a debito si versa entro i termini dell’Iva annuale.
Obblighi contabili - Solo conservazione dei documenti emessi e ricevuti. Riepilogo degli acquisti di beni ammortizzabili e degli ammortamenti.
Non sono detraibili dal reddito di lavoro autonomo i contributi previdenziali.
2-Contribuenti minimi
Redditi di lavoro autonomo (quadro CM mod. UNICO PF)- Tutti gli artisti ed i professionisti rientrano nella regime dei contribuenti minimi con ricavi fino a € 30.000, assenza di dipendenti, assenza di esportazioni od operazioni assimilate nell’anno precedente. Beni strumentali fino a € 15.000 nel triennio precedente.
I lavoratori autonomi possono immediatamente applicare il regime ne se ricorrono i presupposti. La revoca avviene con opzione sulla prima dichiarazione Iva ed è valida per il triennio successivo e si protrae di anno in anno.
Tassazione - Imposta sostitutiva Irpef e addizionali del 20% con determinazione analitica del reddito per cassa e alcune particolarità.
Contribuenti esclusi da Irap, Studi di settore e Iva. Soggetti a ritenuta d’acconto.
Obblighi contabili - Solo conservazione dei documenti emessi e ricevuti.
L’Iva sugli acquisti non è detraibile e diventa un costo, in quanto le fatture emesse non addebitano l’Iva ai clienti.
Nel regime dei Contribuenti Minimi puoi detrarre tutti i costi inerenti la tua attività (autovettura, omaggi e vitto, telefono, computer e accessori, costi di formazione ecc., alcuni con specifiche particolarità) compresi i costi contributivi Inps.
Il principale vantaggio rispetto alle Nuove iniziative, oltre la deducibilità dei contributi, è l’esclusione dagli studi di settore.
Saluti
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Gentilissimo, grazie davvero....sapevo che prima o poi avrei dovuto capirci qualcosa!!!!
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Buongiorno ma evitando di riaprire un altra discussione:
E se abito in affitto in una casa popolare che è, anche nel mio caso domicilio fiscale e la sede della mia ditta individuale? (faccio anche io il consulente informatico, lavorando dai clienti mentre tutta la parte della "gestione" la faccio a casa). Cosa posso dedurre delle spese di casa (ad esempio ho acquistato una scrivania da lavoro, il telefono, luce...).
Grazie Anticipatamente
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Buonasera kwiky
Per le spese di utilizzo di bene ad uso promiscuo, come l’abitazione, puoi detrarre il 50% degli importi relativo all’immobile. Le spese sono riferite all’affitto, spese condominiali, utenze elettriche e telefoniche, ecc.
L’arredamento deve essere chiaramente descritto ed effettivamente destinato e inerente l’attività.
Saluti
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Buongiorno a tutti, approfitto di queste discussione visto che la mia domanda mi sembra comunque attinente al problema.
Devo aprire una partita iva per svolgere l'attivita' di consulente informatico, e fatturero' circa 35000 euro annue. Quale regime fiscale mi conviene scegliere?
Nella scelta ha influenza il fatto che sono stato lavoratore dipendente fino a pochi giorni fa come supervisore di sistemi informatici?
Potro' dedurre dal reddito il 50% del costo di telefono e adsl anche se la mia e' un'utenza "privati" e non un'utenza business?Grazie
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Buonasera Linux
Se fatturi € 35000 annue non hai scelte da fare. Rientri nel normale regime IRPEF e IVA con alcune agevolazioni in contabilità semplificata.
I limiti attuali e fino al 31.12.11 sono di € 30987 per il regime delle nuove iniziative e € 30000 per il regime dei minimi.
Dal 2012 questi regimi saranno sostituiti da un nuovo regime sempre con limite di € 30000.
I contorni di questo nuovo regime non sono ancora chiari. Occorre attendere qualche chiarimento e una lettura attenta della nuova legge.
Se la sede della tua attività coincide con quella dell’abitazione puoi detrarre, in genere, il 50% delle spese dell’immobile e delle utenze.
I precedenti regimi agevolativi hanno alcune regole particolari che dovrebbero terminare al 31.12.11.
Saluti
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tutto al 50% in base alla pertinenza dei costi naturalmente.
sulla bolletta del gas ho qualche dubbio.. per telefonia e elettricita' ok.
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@cmtekge said:
tutto al 50% in base alla pertinenza dei costi naturalmente.
sulla bolletta del gas ho qualche dubbio.. per telefonia e elettricita' ok.Non abbiamo diritto a scaldarci l'inverno??
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questo è anche vero!! mmm.. se c'è qualche commercialista..puo' darci delucidazioni in merito.. è possibile?
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@cmtekge said:
questo è anche vero!! mmm.. se c'è qualche commercialista..puo' darci delucidazioni in merito.. è possibile?
Seeeee.... lascia perdere.
Loro hanno le stesse indicazioni che si trovano in rete, ossia che le spese per beni promisqui inerenti l'attività si detraggono al 50%, ma non credo siano mai stati esempi tipo "quello si, quello no"...
Il mio commercialista m'ha fatto detrarre anche la tassa sull'immondizia, addirittura relativa ad un periodo precedente l'inizio dell'attività in quanto secondo lui avendola pagata dopo che ho iniziato l'attività, per il principio di cassa la potevo detrarre... mah...
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ah ecco.. ad esempio a me non hanno fatto detrarre ne la tassa sulla spazzatura ne le bollette del gas.
solo telefono e luce al 50%.
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@cmtekge said:
tutto al 50% in base alla pertinenza dei costi naturalmente.
sulla bolletta del gas ho qualche dubbio.. per telefonia e elettricita' ok.Anche nel regime dei minimi i professionisti che utilizzano promiscuamente la propria abitazione anche per l'attività possono dedursi, in base al principio di cassa, il 50% delle spese relative all'abitazione stessa, quali: rendita catastale o canone d'affitto, condominio, luce, acqua, gas, telefonia, rifiuti, spese di manutenzione ordinaria (se straordinaria trattasi di onere pluriennale deducibile per quote in più anni).
Spero di aver chiarito qualche dubbio. Saluti
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@trust said:
.. acqua, gas, telefonia, rifiuti, spese di manutenzione ordinaria (se straordinaria trattasi di onere pluriennale deducibile per quote in più anni).
Spero di aver chiarito qualche dubbio. SalutiGrazie trust,
hai dato utili conferme ma mi hai anche sollevato un interrogativo: ho capito bene che le spese di manutenzione ordinaria ( es. spurgo fossa biologica, tinteggiatura pareti interne, ecc.) sono detraibili al 50%? Invece per le spese di manutenzione straordinaria (es. tinteggiatura pareti esterne (vero ?)) quale criterio deve essere usato per la ripartizione pluriennale? E queste spese vanno ad incrementare il monte "beni strumentali" anche se l'abitazione non è stata acquistata in regime dei minimi?
Saluti
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Salve a tutti, sono un libero professionista che ha aperto partita iva nel 2011 con ex regime dei minimi e quest'anno rientro nei nuovi minimi.
Nei prossimi giorni mi accingo ad acquistare la mia prima casa ed ho anche stipulato un mutuo.
Volevo sapere se ci fossero delle spese che posso dedurre o detrarre, ivi comprese le spese attinenti l'acquisto della casa (come ad esempio fattura del notaio, dell'agenzia, etc.. ) e quali sono;Se la risposta è NO, cosa avrei potuto invece detrarre o dedurre qualora fossi in regime ordinario anzichè dei minimi ?
Grazie mille in anticipo
VP
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@vipeta said:
Volevo sapere se ci fossero delle spese che posso dedurre o detrarre, ivi comprese le spese attinenti l'acquisto della casa (come ad esempio fattura del notaio, dell'agenzia, etc.. ) e quali sono;
Se la risposta è NO, cosa avrei potuto invece detrarre o dedurre qualora fossi in regime ordinario anzichè dei minimi ?
Grazie mille in anticipo
VP
Con i minimi perdi sicuramente le agevolazioni fiscali per il mutuo sulla prima casa che invece nel regime ordinario avresti. Per gli le altre spese non saprei.