• Super User

    Marcello vuoi proporre tu un'altra pubblicità da analizzare per le XYZ, ti andrebbe?


  • ModSenior

    Gioco il jolly... stasera mi guardo la TV così vedo un po' di spot che girano... al momento le uniche che mi vengono in mente sono "Durex massage 2in1" divertentissima e "Alfa MITO" altrettanto dinamica e accattivante:

    (in questo video ci sono le varie versioni che sono passate in TV qualche tempo fa)


  • Super User

    Ok, facci sapere quale scegli Chiara. E vediamo anche se Marcio ha una sua proposta.


  • User Attivo

    Che ne dite di analizzare il mitico Chef Tony?

    Le sue pubblicità hanno avuto un successo incredibile ma perché funzionano? Sicuramente il fattore "te lo dimostro" di cui parla il libro, taglia quell'ananas come se fosse un grissino.

    Ma quali bisogno XYZ soddisfa secondo voi?


  • Super User

    La forza di questo spot sta nella simpatia dello chef, nella sua "irriverenza", nelle prove che fa che danno l'idea che il miracle blade non sia una "bufala". Del prezzo, infine.


  • User Attivo

    @valentina83 said:

    La forza di questo spot sta nella simpatia dello chef, nella sua "irriverenza", nelle prove che fa che danno l'idea che il miracle blade non sia una "bufala". Del prezzo, infine.

    Lo trovo anche un bell'esempio di direct-marketing, una pubblicità che punta dritto ad un problema e lo risolve, senza tanti giri ma con delle prove concrete, la semplicità è importante.


  • Super User

    Be', non definirei le prove dello chef "semplici". Si stressa molto il concetto di qualità, resistenza e manegevolezza dei coltelli tagliando l'impossibile. Quindi il messaggio che si vuol trasmettere, da come lo recepisco io, è: "se Miracle Blade riesce a tagliare pietra, latta e legno figurati cosa riesce a fare con un *semplice *pomodoro". Da qui XY e poi subito Z.


  • ModSenior

    X - cibo! dà l'idea di poter cucinare e mangiare in modo migliore, con cibi preparati meglio.
    Y - trasmette un senso di semplicità e di gioia nel cucinare, potrei quasi pensare di usare il mio tempo libero per preparare manicaretti in modo semplice e sfizioso... sembra divertirsi un sacco con quei coltelli!
    Z - il prezzo resta in evidenza per tutto il tempo, con un risparmio/sconto davvero notevole, inoltre vedere come viene "trattato" il cibo con quei coltelli a me fa venire in mente un risparmio di prodotto perchè ci sono meno scarti (fette di pane rovinate, pomodori spiaccicati, pesce mal sfilettato...).

    A e B: tutto ciò che afferma lo dimostra di fatto, al volo, con semplicità, con energia, bellissime anche le espressioni dei cuochi che fanno da pubblico.


  • Super User

    Grande Chiara, ottima considerazione! Bravissima 🙂

    Ieri sera stavo vedendo la pubblicità del formaggio spalmabile Philadelphia. L'ufficio marketing di questo prodotto ha pensato a tutti i possibili sizzle per poter fare uscire il Philadelphia con un quid nuovo.

    Un formaggio spalmabile che non è più *solo *spalmabile.

    Sizzle1: Lo puoi decorare
    Sizzle2: Lo puoi sciogliere
    Sizzle3: Lo puoi aggiungere
    Sizzle4: Lo puoi arrotolare
    Sizzle5: Lo puoi gustare!
    Sizzle6: Lo puoi mescolare

    A tutti questi sizzle "testuali" (A) vengono accompagnate le immagini (B) e la pubblicità della cuoca che, sulla scia di Cotto e Mangiato, mostra in modo semplice come preparare piatti sfiziosi con il Philadelphia che non viene *mai *spalmato.

    Ci avete fatto caso?


  • ModSenior

    Sono in ritardo con i compiti per casa... per la lettura ed il commento del libro facciamo 31-40 o recupero la mia assenza di ieri e faccio 31-50? 😉


  • Super User

    Chiara, non preoccuparti. Mi sono resa conto che 10 pp. al giorno sono un impegno troppo importante. Facciamo 10 a settimana così riusciamo anche ad avere più tempo per ragionarci sopra. Ok?


  • ModSenior

    Per me va benissimo, così possiamo anche dedicarci a questi esempi interessantissimi...

    E per tornare al Philadelphia: io ho presente quella del "mischialo, saltalo, aggiungilo, goditelo".

    X - restiamo in ambito di cibo, che dalle immagini e dal messaggio risulta sano ed invitante.
    Y - divertimento e tempo libero: trasmette un senso di semplicità e di gioia nel preparare e gustare cibi in compagnia ed in allegria (sia dalla musica che dalle immagini). Ci sono immagini con molte persone sorridenti, uomini donne bambini, che io contrappongo alla classica immagine di una persona da sola in cucina alle prese con pentole e fornelli. Ne risulta quindi una possibilità di "miglioramento" notevole: vuoi vedere che con Philadelphia mi diverto anch'io così?
    Z - non ho notato indicazioni sul prezzo o sulla convenienza.

    A e B: ogni immagine viene rimarcata da una serie di fotogrammi in cui viene svolta l'azione indicata, con messaggio rimarcato nel finale, in cui vengono nuovamente riproposti i sizzle "mischialo, saltalo, aggiungilo, goditelo".


  • Super User

    Io ho trovato l'idea della Philadelphia davvero geniale. Trasformare un "semplice" formaggio spalmabile in un formaggio da usare in ogni ricetta, un formaggio che esalta la convivialità (come dici tu Chiara) e che rimarca la sua unicità. Del prezzo non ci interessa. La felicità la compreremmo anche a 5€ a scatola. 😉


  • Super User

    Ragazzi mi avete abbandonata? 🙂


  • ModSenior

    A che pagina siete arrivate?
    Così magari chi non ha avuto tempo e modo di studiare può mettersi in pari per lunedì prossimo.
    Insomma, c'è la possibilità di essere rimandati a lunedì?

    Valerio Notarfrancesco


  • ModSenior

    Io sto leggendo proprio adesso le pagine 31-40. Entro oggi pomeriggio vi lascio già le mie prime considerazioni su questa parte. 🙂


  • Super User

    Grazie Chiara. Ci riaggiorniamo nel pomeriggio allora. Baci


  • ModSenior

    Questa volta ho iniziato la lettura con una bella soddisfazione: spesso servono molti test per trovare "le parole giuste" e spesso è difficile combinare queste parole, questi sizzle, in frasi convincenti!

    In 10 secondi/10 parole dobbiamo catturare l'attenzione dell'utente, dobbiamo scuoterlo dai suoi pensieri, entrare quasi di prepotenza nella sua mente e nel suo stato d'animo... ed in 3 minuti dobbiamo convincerlo!

    E come lo catturiamo, come lo convinciamo? Con il tono della voce e la gestualità nei contatti diretti, faccia a faccia; con le immagini ed i testi nelle comunicazioni scritte; e volendo possiamo aggiungere i suoni ed le animazioni/video nel web ed in TV... e così via.

    Vediamo se mi sono persa, ricapitoliamo:

    • trovo i sizzle;
    • li combino in una frase telegrafica convincente e che catturi subito l'attenzione;
    • cerco di soddisfare i bisogni "primari" X, Y e Z;
    • dò una prova concreta di quanto affermo;
    • e tutto questo "lo dico con i fiori", entro 3 minuti.

    Già a dirsi non è facile, sicuramente ci vuole grande impegno ed esperienza per mettere in pratica tutto ciò. Ma conoscere e condividere perle come quelle di questo ebook, significa per me poter creare delle fondamenta solide e sicure su cui costruire i futuri progetti.


  • Super User

    Dare la prova di quanto si afferma è importantissimo. Nel libro, l'esempio delle magliette con i bottoni resistenti è super pertinente. Ti vendo una maglietta dicendoti che i bottoni non si scuciono e te lo dimostro.

    Dare prova di quello che si dice, secondo me, è utile non solo nell'immediato, ma anche nel futuro. In questo modo crei fiducia nel cliente e lo fidelizzi.

    Che ne pensate?


  • ModSenior

    Buongiorno gruppo di studio.
    Spero di essermi rimesso in pari con le lezioni e oggi propongo i nuovi capitoli da analizzare.

    Dopo quanto abbiamo appreso, passiamo adesso a come dire le cose, cioè con quali parole e in quale modo.
    Tra l'altro di questi miei dubbi parlavo con qualcuno di voi tempo fa, ovvero il dubbio che nutrivo leggendo moltissime landing page che spesso sono brutalmente copiate a partire da un paio di modelli.

    "Non chiedere se, ma chiedi quando" rappresenta il suggerimento di usare parole, frasi o domande che stimolino una risposta aperta da parte del lettore e non un semplice SI o NO, perché se l'utente risponde nella sua testa SI siamo a cavallo, mentre se risponde NO abbiamo perso immediatamente l'opportunità di dialogare con lui.

    Valerio Notarfrancesco