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- Email Marketing: forse stà diventando troppo invasivo?
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Io penso che cerchiamo tutti di vendere qualcosa a tutti, e vedo l' email marketing alla stessa stregua del volantino pubblicitario che intasa allo stesso modo la casetta della posta, e per il quale comunque è stata utilizzata della carta e tagliato un albero.
A differenza delle fastidiose telefonate in cui operatori insistenti cercano di convincerti a tutti i costi a cambiare la tua compagnia telefonica o farti dimagrire per forza con il loro miracoloso prodotto,
l' email è sileziosa...e discreta....certo a volte se ne ricevono troppe e non in tutte c'è l' opportunità di potersi disiscrivere se non interessati ma quello è spam selvaggio.Inoltre "in quanto acquirente" vedo l' e.mail pubblicitaria come uno strumento utile, molto spesso acquisto dei prodotti, proprio in seguito alla ricezione di offerte ricevute tramite dem promozionali.
Online compro di tutto, dall' abbigliamento, ai libri, detersivi, prodotti di bellezza professionali, caffè, elettrodomestici...online pago pure le bollette, ( farei anche la spesa ma la mia città non offre ancora tale servizio ) per cui come potrei non essere favorevole a tale mezzo promozionale se fatto rispettando leggi e netiquette?
Per lavoro realizzo entrambi i prodotti citati, ma per quanto mi riguarda, in futuro preferisco e farò sicuramente uso di questa strategia di marketing.
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Vedo solo ora la tua risposta, direi che le tue argomentazioni sono tutte corrette e hai centrato il punto del perchè l'e-mail marketing funziona anche se a volte diventa invasivo.
Attendiamo ulteriori pareri
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Personalmente quelle che mi arrivano - e sono tante - le cestino senza nemmeno leggerle.
Con me non fanno grossi affari!
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neanche con me...se lo stesso istituto mi manda più di un'email a settimana, è candidato al cestino e alla cancellazione definitiva ed eterna della newsletter da parte mia. Va bene l'informazione, ma il bombardamento no. Se leggo troppo spesso lo stesso mittente pubblicitario, dove troppo spesso equivale a 2 email a settimana, fine dei giochi.
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psiche, in base alle tue conoscenze professionali, secondo te, esiste una frequenza sotto la quale la nostre difese comportamentali contro lo spam non si allertano e quindi lasciano passare le comunicazioni commerciali via email?
Oppure, esistono studi seri in materia ma dal punto di vista psicoattidudinale o forse meglio psico-sociologico se vogliamo allargarci anche ai social?Io lascio passare 20 giorni tra un messaggio e l'altro, ma non so più se l'avevo letto oppure col passare degli anni mi sono regolato con questa frequenza in quanto apparentemente efficace.
Valerio Notarfrancesco
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Secondo me dipende dal contenuto della mail, se è puramente pubblicitaria deve passare parecchio tempo, ma se nella mail sono scritte cose utili ed interessanti il tempo che intercorre tra 2 mail può essere minore.
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Giusta osservazione.
Allora sarò più preciso, intendevo un'email pubblicitaria o di primo contatto (che sempre pubblicitaria rimane) e non informativa.Valerio Notarfrancesco
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@Gibbo89 said:
Secondo me dipende dal contenuto della mail, se è puramente pubblicitaria deve passare parecchio tempo, ma se nella mail sono scritte cose utili ed interessanti il tempo che intercorre tra 2 mail può essere minore.
In genere le cosiddette e.mail "interessanti" sono quelle che derivano da una diretta e consapevole adesione, ad esempio qualche newsletter inerente la professione che uno esercita.
Il caso della vera e propria e.mail spam o comunque non desiderata, che può spaziare tra spam di presunti fornitori o curricula di aspiranti collaboratori, o prodotti assolutamente non inerenti (pubblicità di agriturismi ed hotel non richieste, venditori di vino, di linee telefoniche... (ed anche di sedicenti SEO che ti promettono mari e monti!!!!), è diverso; quelle email raggiungono il cestino in un battibaleno!Ma se continuano ad inviare tonnellate di spam, o continuano a bombardare di telefonate tramite call center, probabilmente di soggetti interessati alla spazzatura ce ne sono molti...
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Un buon modo per non perdere l'interesse del cliente, oltre all'email marketing, è l'invio di un invito ad un corso/evento, speciali offerte o auguri tramite posta tradizionale.
Ricevere un biglietto di questi tempi fa sempre un bella figura e rimane impresso molto di più di un'email che raramente viene riletta. Ovviamente senza esagerare negli invii (max 2 all'anno e senza una cadenza specifica).
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Preferirei un mondo in cui "trarre in inganno" il visitatore forzandolo a lasciarmi la mail per ottenere accesso ad una informazione per poi bombardarlo di spam fosse punito severamente e soprattutto non portasse ad alcun risultato.
Per questo motivo se do qualcosa di utile preferisco darlo gratis e poi dire all'utente che se vuole instaurare un rapporto con me allora può lasciarmi il suo indirizzo email e riceverà altrettante cose utili e non spam.
L'email marketing è uno strumento potentissimo che permette un dialogo bidirezionale e puntuale che nessun altro strumento permette.
Forse è troppo potente: a tal punto che la maggior parte della gente ne abusa e nonostante pratiche scorrette e irrispettose "del prossimo", finisce per portare comunque risultati. Questi che ne abusano si sono mai chiesti cosa potrebbero ottenere se lo usassero nel modo più appropriato?
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Io ho risolto usando le tempmail, cioe
lo spam viene inviato, chi necessita ha la possibilita
di avere a disposizione +1 indirizzo email da rivendersi per le DEM o cose del genere e a me non da nessun fastidio tanto l'indirizzo di posta e` generato a random quando carico 10minutemail.com