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- Problemi tariffario copywriter
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Vero. Ogni opinione è lecita e stiamo camminando su un campo minato in questo momento.
Suggerirei di continuare sulla questione che più interessa tutti, credo.
Qualcun altro ha dei range di prezzo da proporre per i servizi di copywriting?
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Vista la sua figura, un'interessante punto di vista sulla questione ce l'ho dà un post dello scorso gennaio di Luisa Carrada, professionista indiscussa del testo e portabandiera del settore: mestierediscrivere.splinder.com/post/23956952/la-dura-dolce-vita-del-copywriter-freelance
E' piuttosto lungo, più lungo dei suoi soliti post che sono già di per sè lunghi, ma ne vale la pena come tutto quello che Lei scrive.
Valerio Notarfrancesco
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No, no infatti ho chiarito che non sono una copywriter, sono valutazioni su ciò che è emerso fino ad ora. Considero ingengeri e altri come diversi perchè loro hanno un albo, delle regole, dei tariffari nazionali e sicuramente una tutela maggiore rispetto ai lavori di cui parlo io (tra cui ad esempio copy e musicista): questi si devono "arrangiare" e crearsi non solo tariffari ma a volte anche il lavoro stesso; è per quello che credo non si possano fare paragoni.
Sottolineo ancora come le mie siano considerazioni, non critiche! So che tendo a scrivere/parlare in un modo che viene spesso inteso come polimico, ma davvero era solo un confronto pacifico!:)
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Ringrazio Valerio per lo spunto e chiarirò proprio con una citazione del post quello che ho espresso malamente io rispetto a cosa penso del compenso nel lavoro creativo.:)
[...quota "a progetto". Io ho sempre fatto così, istintivamente, perché mi è sempre sembrata la soluzione più professionale. Non vendo parole a peso, vendo me stessa, le mie letture, la mia attenzione, la mia esperienza, la mia pazienza, e il tempo che ci metto riguarda solo me stessa. Al cliente interessa il risultato e, quotando a progetto, il suo risultato diventa anche il mio....]
cit da:
mestierediscrivere.splinder.com/post/23956952/la-dura-dolce-vita-del-copywriter-freelance
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Ambra, non preoccuparti. Nessuno pensa tu sia stata polemica, anzi... Lo scambio di idee e opinioni è sempre auspicabile in un forum. E il mio scopo nell'aprire questo thread era proprio quello di mettere in correlazione più campane. Quindi tranquilla!
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Mi compiaccio che il riferimento all'articolo della Carrada sia stato utile, tuttavia adesso vorrei scongiurare una cosa che secondo me sarebbe commercialmente pessima per i nostri copy.
Luisa Carrada è Luisa Carrada e si può permettere di impostare il suo lavoro in quel modo, lavoro che va ben oltre la sola scrittura dei contenuti ma che abbraccia tutta le gestione della comunicazione di un'azienda o di un ente pubblico.
Io che non sono un copy ma che commissiono i lavori ai copy come tantissimi professionisti e web agency qui, trovo si comodo avere una stima globale ma ho anche necessità di una valutazione granulare (ore/pagine/cartelle) per poter pianificare i miei progetti.
Ecco perché la scorsa settimana avevo scritto di essere d'accordo con Lorenzo-74 su come impostare il proprio onorario, cioè mi riferisco a questo post:
@lorenzo-74 said:Cara Valentina e cari Copywriters,
se posso permettermi, da non copywriter, vi consiglio comunque di tenere in considerazione anche gli onorari classici dei professionisti... visto che come copywriters siete professionisti anche voi. Ossia:Onorari a percentuale - (o a parola o a numero di battute, ecc per il vostro caso); ossia quello che state stilando;
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Onorari a vacazione** - in ragione del tempo impiegato;Onorari a discrezione - secondo criterio del professionista.
Agli onorari aggiungerei anche le spese, valutabili in una percentuale forfettaria sull'importo della prestazione.
Credo, infatti, che per non svilire il lavoro intellettuale che c'è dietro non tutto sia riconducibile ad onorari a percentuale, seppur essi rivestano indubbia importanza.
Poi auguro a tutti di eguagliare la bravura e il successo commerciale di Luisa Carrada e arrivare ad applicare solo la terza modalità di valutazione, anzi, per quanto mi è possibile mi impegno affinché questo possa accadere, ma prima bisogna poter esprimere il valore del proprio lavoro in un'unità di misura comoda e comprensibile sia per se stessi sia per i propri clienti.Valerio Notarfrancesco
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Valerio e Lorenzo74, vi quoto in tutto e per tutto.
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Ciao a tutti, interessantissima come discussione. Non so se vi può tornare utile questo tariffario: internos.it/tariffe-seo-copywriting.html
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L'articolo mi sembra molto interessante.
Valentina, visto che questa sezione non ce l'ha ancora, che ne dici di creare una discussione in rilievo dove fare una raccolta di link rilevanti come questo?
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Certo, possiamo creare questa sezione. Anche sul web ci sono tante risorse preziose. Grazie per il suggerimento Lazzo!
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Domandati se :
hai competenze SEO
hai competenze di comunicazione e marketing
hai collaborazione con altri siti divisi per settore.Se la risposta è SI i prezzi che hai indicato "potrebbero" essere giustificati.
Se la risposta è no, credo che per una collaborazione continuata sono prezzi fuori mercato.
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Buongiorno a tutti, vorrei esprimere la mia opinione su una discussione che mi sta particolarmente a cuore.
Come già detto, è innegabile che il lavoro del copywriter in Italia (tolte poche, pochissime mosche bianche) è estremamente sottopagato.
Spesso non si valuta il fatto che dietro ad un testo ben scritto c'è un grande lavoro di ricerca, di formattazione, di fantasia.
Per quanto riguarda un piano tariffario di categoria, il discorso si fa spinoso.
Dato per scontato che uniformare le tariffe è impensabile, bisogna partire dal presupposto che il copywriter è un professionista, e come tale deve coprire delle spese, le quali incidono sui prezzi.
In linea di massima una tariffa oraria penso sia più appropriata come "standard" di retribuzione.
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Ciao Sumodog e grazie per il tuo intervento in questa discussione.
Molti copywriter ragionano con tariffario a ora; molti altri in base al progetto o al singolo lavoro.Mi piacerebbe raccogliere, nel thread che ho aperto, anche dei numeri. Dei prezzi.
Parli di tariffa oraria: secondo te, Sumodog, quale potrebbe essere una "giusta" tariffa?
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Mi piacerebbe far mia la tariffa oraria del copy americano da te citato, ma credo che i miei rimarrebbero solo dei simpatici preventivi!
Io direi che una tariffa oraria in linea con i parametri nazionali, si debba assestare tra i 50 e i 100 euro.
Sicuramente molti non saranno daccordo, ma basti pensare a quanto guadagnano altre categorie di professionisti per una consulenzaSono curioso di conoscere anche il parere degli altri!!!
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Sarebbe bello riuscire ad applicare la tariffa che hai indicato tu, Sumo. Sono comunque d'accordo quando dici di fare un raffronto con le altre categorie. Il problema principale della nostra è uno, principalmente: tutti sanno scrivere. Non ci viene riconosciuto un tecnicismo particolare, ecco tutto. L'errore sta proprio in questa falsa convinzione. I copywriter sono tecnici della parola. Sono i medici della lingua italiana. Curatori di comunicazione. Questo non è essere tecnici?
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Hai ragione, Vale!
In fondo, il lavoro del copy potrebbe essere fatto da chiunque (?), tutti, o quasi, sappiamo mettere insieme due o tre frasi su un argomento.
Si dovrebbe iniziare a capire che affidandosi ad un professionista, si avrà un lavoro preciso, studiato, mirato allo scopo.
Un lavoro "tecnico", come hai detto giustamente tu.La tariffa che ho indicato credo sia equilibrata(anche se,ad ora, fuori mercato), tenendo conto del lavoro che c'è dietro ad un progetto. Non dico di arricchirsi scrivendo, ma almeno pagare le spese dell'attività e riuscire a mangiare un piatto di pasta al giorno!
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Ti quoto al 100%. Non devo aggiungere altro
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Voglio rianimare questo post perché so che la questione è ancora molto dibattuta. E' passato un anno dall'ultimo post, cosa è cambiato nel frattempo?
C'è una lista chiara e precisa dei prezzi che un copywriter dovrebbe utilizzare? esiste un prezzario ufficiale?
Purtroppo ancora no, non esiste un prezzario ufficiale e nemmeno una lista pubblica da cui prendere esempio.Voi, in questo momento, come vi state muovendo per i vostri lavori?
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Come mi sto muovendo? Così:
Ragazzi, con la partita Iva è ancora più difficile, devo ammetterlo. I prezzi devono salire per forza, altrimenti non ci si rientra con le spese. Il regime è agevolato, sì, ma si devono pagare INPS in gestione separata e almeno il commercialista. Per non parlare del resto. E allora? Si prova a presentare preventivi più corposi e, termine 10 minuti, arriva la telefonata del cliente che , molto educatamente, ti chiede se sei improvvisamente impazzita. Insomma, è un macello!
Ma sono fiduciosa, prima o poi le cose cambieranno... speriamo di arrivare preparati e sopratutto vivi, al fatidico momento !
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Ciao Checcao!
Quindi sei nuova di Partita Iva
Come ti stai trovando?
Hai optato per prezzi competitivi?Vorrei riuscire a raccogliere i diversi prezzi che girano attualmente nel settore, creandone una proficua discussione. Mi metto nella ricerca, chiunque voglia dare una mano è il benvenuto