- Home
- Categorie
- Digital Marketing
- Content Marketing
- Appello a tutti gli articolisti: difendiamoci con una battaglia culturale
-
@cassiopea said:
Ora vi chiedo:come posso io pensare di trovare un articolista serio che non mi rifili bidonate o peggio ancora risorse copiate facendomi anche rischiare penalmente per violazione del copyright? Nonostante lo paghi 5 o 6 euro per articolo di 300 parole?
Sinceramente mi è passata tutta la voglia.@Gino59 said:
... ma il mio dubbio è: come faccio a sapere se il materiale prodotto è originale? Chi mi garantisce che non sia copiato da altre fonti?
Il tutto si tradurrebbe in un vantaggio per i webmaster di avere testi originali e un vantaggio per gli articolisti di non essere pagati in modo ridicolo.Ecco, penso che il nocciolo del discorso sia questo...
tralasciamo il discorso, per ora inconcludente, ripetitivo e a mio parere anche abbastanza pressapochista sulle leggi del libero mercato.
Penso che invece ci si debba concentrare su:che senso ha la professione di articolista? e di conseguenza, ha una qualche importanza per il web il creatore di contenuti?
Perché? Perché da qualche parte dobbiamo partire per raggiungere una conclusione; penso che il punto di partenza sia capire se servono gli articolisti e gli articoli che vengono scritti... Perché dal tenore dei discorsi pare quasi che un articolo scritto bene o male non abbia importanza, o no Gendalf?
Poi, una volta stabilito se ha senso cercare la qualità nel web, cosa che mi pare non sia scontata, possiamo cominciare a discutere di prezzi e di modi per garantire una qualità... penso anch'io che, se intendiamo lo scrivere per il web una professione, possa servire una qualche forma di certificazione delle competenze, o un qualche sito che riunisca chi offre qualità e chi la qualità la ricerca e l'apprezza.
Ma, a costo di essere ripetitivo, vorrei capire se ad un webmaster servono articoli di qualità o basta la quantità? Perché, qui lo dico e qui lo nego, se dovesse essere vero il secondo caso tutti questi discorsi non hanno senso...
-
Io che sono giunta già alla conclusione che serve la quantità, ho deciso perciò di sollevare un problema che riguarda un lavoro serio come quello dell'articolista.
Voglio che si capisca che qui non stiamo parlando di gente incompetente e che improvvisa, ma di persone che hanno
- cultura
2)conoscenza
3)competenza
4)serietà
5)professionalità
Ma forse queste cose alla rete non servono.. forse serve altro....
- cultura
-
Si Maeva,
ma dove trovo l'elenco di queste persone?
-
Bhè è proprio questo il punto. Io non ne ho mai fatto una questione di guadagno, ma una questione etica e morale.
Il mio obiettivo è quello di arrivare ad un giorno in cui si potrà realizzare un incontro tra domanda e offerta di qualità... Stiamo lavorando per raggiungere questo scopo... Questo da un punto di vista collettivo.
Ma da un punto di vista individuale i webmaster che cercano articolisti, hanno molti modi per difendersi e testare la loro competenza: primo fra tutti chiedere informazioni sul background culturale e professionale di un articolista.
Ma la mia domanda è questa: Siete disposti a pagare la cifra giusta, che dia il giusto valore alla persona con cui state collaborando?Io quando ho dimostrato la mia professionalità e "solo dopo" averla dimostrata, ho chiesto un prezzo ragionevole, in alcuni casi sapete cosa mi sono sentita rispondere: "Lavori bene e scrivi bene, spero che troverai chi sappia apprezzare le tue capacità,ma per il momento non posso offrire di più". E si parla di un prezzo minimo non di chissà quali cifre....
Ecco questa è la nostra condizione...
-
Ma secondo te quale potrebbe essere un costo minimo di un articolo di 200/300 parole?
-
Non posso ripsondere per un problema di correttezza: discutere di una tariffa non è una cosa che si fa con semplicità e su due piedi...
Dipende da vari fattori, da molto parametri e dalla competenza..... Un conto e fare una proposta di lavoro e decidere se si accetta o meno quel prezzo, un altro è discutere di una tariffa base per gli articolisti all'interno di questa discussione.
Non so se ho reso l' idea.
-
Scusa Maeva,
sei stata tu giustamente a scrivere nel primo tuo post:"Ritengo sia fondamentale per far si che questo diventi un lavoro che abbia una sua dignità, arrivare ad un prezzo base, oltre il quale non scendere.
Solo così potremo cambiare le cose."Ora se non si stabilisce questo "prezzo base" non si andrà mai diritto al problema.
Bisogna pur cominciare a dare delle cifre altrimenti continueremo a scrivere in eterno senza mai arrivare a nulla...
-
Certo io ho una mia idea... che spero vada in porto... ma io non sono il budda degli articolisti, per cui ciò che dico io è sacrosanto...
Vorrei poter discutere la mia idea con altre persone prima di sparare una cifra senza aver valutato molte cose...
QUando si tratta di accettare un lavoro personalmente io cerco di non scendere sotto una certa soglia, ma è molto difficile.Bhè te scrivi così perchè ne fai in primis una questione di prezzo: per cui per te è importante conoscere la cifra.. io ripeto ne faccio una questione di valore professionale, per cui la cifrà è importante sicuramente, ma va in secondo piano rispetto al primo obiettivo.
Comunque se leggi un pò la discussione qualche proprosta è stata avanzata... anche il nostro gruppo si FB ha cercato di stabilire una cifra base... una soglia minima...
Si tratta di proposte... ma io la rivolgo a te la domanda: Secondo te il prezzo giusto per un articolo di 200/300 parole quale sarebbe?
Almeno possiamo iniziare a discutere di cifre Grazie
-
Mi sembra già di averlo detto...
Secondo me un articolo di 200/300 parole (una pagina web media) può essere pagata 5 Euro. Chi vuole offrire di meno può tentare lui di scriverlo per capirne la difficoltà. Certamente deve essere fatto con parole proprie e non copiato da altri siti o da libri, riviste ecc.
-
@el3um4s said:
Perché dal tenore dei discorsi pare quasi che un articolo scritto bene o male non abbia importanza, o no Gendalf?
Non l'ho mai detto.
A questo punto, mi rendo conto che non riesco a comprendere il filo logico del vostro discorso. Cioè voi volete fissare un prezzario che dia dignità al lavoro dell'articolista. Però prendete in considerazione solo la prospettiva dell'articolista.
Non sarebbe più giusto valutare entrambe le prospettive (articolista e webmaster)? Ovvero, voi date per scontato che il prezzo che renderebbe dignitoso il lavoro dell'articolista, sia un prezzo che vada bene anche per il webmaster, in quanto lui guadagna più di tale prezzo: ma ne siete proprio sicuri?
Esprimo il concetto in maniera spiccia: secondo me, al di là del lavoro che si svolge, un'ora deve essere remunerata con non meno di 6 euro netti, in modo che, lavorando le 40 ore settimanali standard, si arrivi a fine mese con uno stipendo per poter almeno vivere (sopravvivere per chi una famiglia a carico).
Ora se io faccio lo spaventapasseri (ho scelto un lavoro di fantasia per non offendere nessuno) e lo faccio benissimo, e l'agricoltore che ne ha bisogno, dandomi 6 euro netti l'ora, a fine mese appena appena recupera questi 6 euro, secondo voi, 6 euro sono un prezzo giusto? Oppure, per rendere le cose più vicine alla realtà, se l'agricoltore sa che acquistando il mio servizio, può guadagnare molto più di quello che mi paga oppure può non recuperare un centesimo di quello che ha investito, e che per poterlo scoprire deve aspettare almeno un paio di mesi, facendo lo sforzo di porvi dalla sua parte, come vi sentireste? Cosa fareste?
-
Bhè è un prezzo davvero eccezionale.. però ti dico per esperienza che sei fuori mercato: nessuno paga un articolo di 200/ 300 parole 5 euro... sai qual'è la media? 1 euro per 200 parole, 1,50 per 300.
E' triste ma è così... nessuno chiede se hai esperienza, se hai competenza ma vogliono solo che tu scriva a quel prezzo...Questa è qualità?
-
@gendif said:
Non l'ho mai detto.
A questo punto, mi rendo conto che non riesco a comprendere il filo logico del vostro discorso. Cioè voi volete fissare un prezzario che dia dignità al lavoro dell'articolista. Però prendete in considerazione solo la prospettiva dell'articolista.
Non sarebbe più giusto valutare entrambe le prospettive (articolista e webmaster)? Ovvero, voi date per scontato che il prezzo che renderebbe dignitoso il lavoro dell'articolista, sia un prezzo che vada bene anche per il webmaster, in quanto lui guadagna più di tale prezzo: ma ne siete proprio sicuri?
Esprimo il concetto in maniera spiccia: secondo me, al di là del lavoro che si svolge, un'ora deve essere remunerata con non meno di 6 euro netti, in modo che, lavorando le 40 ore settimanali standard, si arrivi a fine mese con uno stipendo per poter almeno vivere (sopravvivere per chi una famiglia a carico).
Ora se io faccio lo spaventapasseri (ho scelto un lavoro di fantasia per non offendere nessuno) e lo faccio benissimo, e l'agricoltore che ne ha bisogno, dandomi 6 euro netti l'ora, a fine mese appena appena recupera questi 6 euro, secondo voi, 6 euro sono un prezzo giusto? Oppure, per rendere le cose più vicine alla realtà, se l'agricoltore sa che acquistando il mio servizio, può guadagnare molto più di quello che mi paga oppure può non recuperare un centesimo di quello che ha investito, e che per poterlo scoprire deve aspettare almeno un paio di mesi, facendo lo sforzo di porvi dalla sua parte, come vi sentireste? Cosa fareste?
Sai cosa? l'agricoltore che vuole uno spaventapasseri ma che non sa neppure se se lo può permettere, si veste da spaventapasseri e va lui a fare questo lavoro... E' bello decidere sulla pelle degli altri.. Ma in fondo in Italia il mercato del lavoro è così: ognuno decide quanto deve pagare un servizio in base a ciò che crede più opportuno.. C'è anche chi decide di non pagare le tasse perchè non le ritiene giuste..
Il tuo agricoltore deciderà di avvalersi del servizio di uno spaventapasseri solo quando sarà sicuro di poterlo pagare
Grazie
-
Ma scusate, 5 euro ad articolo sono per un webmaster 50 Euro per un sito di 10 pagine web.
Sappiamo che la difficoltà maggiore per chi fa siti web sono i contenuti perchè la parte grafica è più veloce da realizzare. Non mi sembra una cifra mostruosa. Inoltre, chi non può permettersi di pagare, può tranquillamente farsi gli articoli da solo. Il problema, secondo me, è un altro: ci sono davvero persone competenti in giro?
Se si facciamo un elenco di persone esperte nei vari settori (finanza, cronaca, informatica, ecc.) e vediamo subito se ci sono persone disposte a comprare i loro articoli.
-
@Gino59 said:
Ma scusate, 5 euro ad articolo sono per un webmaster 50 Euro per un sito di 10 pagine web.
Sappiamo che la difficoltà maggiore per chi fa siti web sono i contenuti perchè la parte grafica è più veloce da realizzare. Non mi sembra una cifra mostruosa. Inoltre, chi non può permettersi di pagare, può tranquillamente farsi gli articoli da solo.
Concordo pienamente!@Gino59 said:
Il problema, secondo me, è un altro: ci sono davvero persone competenti in giro?
Se si facciamo un elenco di persone esperte nei vari settori (finanza, cronaca, informatica, ecc.) e vediamo subito se ci sono persone disposte a comprare i loro articoli.Maeva, tu avevi proposto una cosa simile, no? Secondo te è fattibile? Quanti articolisti/giornalisti/scrittori del web pensi che dobbiamo essere per riuscire a fare una cosa che abbia un minimo di senso e di possibilità di successo?
Gendalf, la butto lì senza intenti polemici: ma fatto 100 il valore di un sito, quanto pesa, secondo te:
- la grafica
- la componente seo
- gli articoli
oppure, detta in altri termini, il lavoro fatto da:
- un grafico
- un webmaster specialista in seo
- un buon scrittore
quanto influenzano ciascuno, il successo o l'insuccesso di un sito.
Poi, andando un po' off topic: l'ho già chiesto qualche giorno fa, ma mi piacerebbe sapere qual'è il guadagno per articolo fatto dai vari webmaster... possibile che tutti piangano miseria ma nessuno possa dare una stima di entrate e uscite? Altrimenti il discorso resta sempre che i webmaster non possono pagare e noi ci dobbiamo fidare sulla parola... Ma è veramente così?
Che dite, è possibile aprire un topic per webmaster chiedendo questo o è un segreto?
-
No, non era assolutamente quello che intendevo.
Io continuerò a pagare gli articolisti come ho sempre fatto.
Di sicuro non 30 ne 50 centesimi ad articolo ma i 5 o 6 euro che ho dato finora solo alle persone che meriteranno la mia fiducia.
Intendevo che è difficile valutare quanto pagare una persona e se tu ci avessi rimesso i soldi come ho fatto io avendo pagato aria fritta praticamente e avendo perso anche parecchio tempo, forse capiresti che è improponibile stabilire un prezzo fisso.
Concordo sul fatto che comunque 30 o anche 50 centesimi ma anche un euro sono un prezzo ridicolo.@Gino59 ho lo stesso problema tuo:come si fà a sapere che quello propongono è originale e non copiato?
Comunque penso che con 10 pagine non si va da nessuna parte.
Minimo per l'esperienza che ho io, gli articoli devono essere sui 300 per iniziare a guadagnare qualcosa con un blog. Poi dipende dal blog ovviamente.
Quindi 5 euro ad articolo per 300 articoli fai tu:sono 1500 euro solo di contenuti.
Ma forse sono io che sono imbranata nel gestire i siti.
Questa è la mia esperienza ovviamente.
-
Un articolo **ben fatto **e di conseguenza una buona pagina web consente:
- Autorevolezza al sito perchè offre contenuti validi;
- Miglioramento dell'indicizzazione sui motori di ricerca;
- Un guadagno vendendo parte dello spazio della pagina.
Un buon webmaster conosce benissimo cosa significa avere dei testi originali non scopiazzati e quindi se il lavoro è fatto in modo professionale è disposto anche a spendere il giusto.
Per Cassiopea:
ti garantisco che la maggior parte dei siti hanno qualche decina di pagine: a parte il chi siamo, dove siamo, contatti , propongono i loro servizi o i loro prodotti.
Con 300 articoli potrai fare un portale che parla di molte cose oppure specializzarti in un settore specifico. In entrambi i casi se le pagine sono ottimizzate puoi ricavarci anche molto.
-
Bhè forse non mi sono spiegata: io già da sola faccio la mia lotta.. Cerco di proporre l'idea che un articolista debba essere valutato in base a competenza, qualità e professionalità.. anche in due possiamo essere, ma quando parlo di movimento di opinione io intendo far arrivare questo messaggio ad un numero importante di persone, altrimenti purtroppo rimane un discorso sterile: non ha senso che io non accetti i 50 centesimi se ci sono 30 persone pronte a farlo (divento Don Chisciotte che combatte contro i mulini a vento)...
Io credo che la creazione di un data base o di un elenco sia davvero una cosa ottimale, ma (secondo me) e spero di sbagliarmi dovremmo essere un bel numero... Se siamo solo otto, credete che possa servire? Se mi dite di si io inizio a lavorarci da questo momento..
-
@maeva said:
Io credo che la creazione di un data base o di un elenco sia davvero una cosa ottimale, ma (secondo me) e spero di sbagliarmi dovremmo essere un bel numero... Se siamo solo otto, credete che possa servire? Se mi dite di si io inizio a lavorarci da questo momento..
Secondo me non serve essere in tanti, basta essere in una decina per coprire tutti settori dei prodotti e servizi.
Chi vuole affidarsi al gruppo dei 10 riceverà sicuramente articoli professionali, chi invece pensa solo al prezzo a scapito della qualità dovrà accontentarsi di tutto ciò che trova magari anche del "copia e incolla".
-
@maeva said:
Sai cosa? l'agricoltore che vuole uno spaventapasseri ma che non sa neppure se se lo può permettere, si veste da spaventapasseri e va lui a fare questo lavoro... E' bello decidere sulla pelle degli altri.. Ma in fondo in Italia il mercato del lavoro è così: ognuno decide quanto deve pagare un servizio in base a ciò che crede più opportuno.. C'è anche chi decide di non pagare le tasse perchè non le ritiene giuste..
Il tuo agricoltore deciderà di avvalersi del servizio di uno spaventapasseri solo quando sarà sicuro di poterlo pagare
GrazieMa scusa, se l'agricoltore ottiene 6 euro per ogni sua ora di lavoro e per ottenerli ne da 6 allo spaventapasseri, posto che l'agricoltore non è Babbo Natale, ti sembra logico per lui pagare i 6 euro? Cioè non è che lui vuole guadagnare il più possibile e quindi vuole sfruttare lo spaventapasseri, semplicemente vuole guadagnare, altrimenti l'attività non ha senso.
A questo punto:
1)l'agricoltore offre di meno e quindi:
1.1)se ci sono speventapasseri che sono disposti a lavorare al nuovo prezzo, si crea la situazione attuale degli articolisti pagati pochissimo
1.2)se non ci sono spaventapassri disposti a lavorare al nuovo prezzo, l'attività muore
2)lo spaventapasseri si compra un pezzo di terra
3)l'agricoltore impara a fare lo spaventapasseriE questo è quello che sto dicendo dall'inizio.
@el3um4s said:
il lavoro fatto da:
- un grafico
- un webmaster specialista in seo
- un buon scrittore
quanto influenzano ciascuno, il successo o l'insuccesso di un sito.
33, 33 e 33.
A questo punto, chi tra il grafico il webmaster e l'articolista dovrebbe mettere su il business?
@el3um4s said:
Poi, andando un po' off topic: l'ho già chiesto qualche giorno fa, ma mi piacerebbe sapere qual'è il guadagno per articolo fatto dai vari webmaster... possibile che tutti piangano miseria ma nessuno possa dare una stima di entrate e uscite? Altrimenti il discorso resta sempre che i webmaster non possono pagare e noi ci dobbiamo fidare sulla parola... Ma è veramente così?
Che dite, è possibile aprire un topic per webmaster chiedendo questo o è un segreto?
C'è chi con più siti, guadagna pochi spiccioli e chi con un solo sito ci vive.
-
-
Qui torniamo al punto di partenza: far capire allo spaventapasseri che il suo lavoro ha un valore e non deve svendersi.
Quando gli spaventapasseri avranno capito tutto questo, si saranno trasformati da 4 sfigatelli, in professionisti seri e competenti... -
Il webmaster all'inizio non guadagna nulla per cui può pagare poco gli artcolisti, ma quando il tuo agricoltore inizierà a guadagnare bene sul lavoro della terra, tu credi che offrirà un aumento allo spaventapasseri?
Proprio perchè come hai detto tu non è Babbo Natale, non accadrà mai, per cui il povero spaventapasseri se non si sveglia sarà destinato a marcire...
-