• User Newbie

    Buongiorno,

    dovrei fornire a una azienda una ricevuta fiscale per una prestazione occasionale.

    In base a quello che ho letto, ho calcolato che per un compenso di 6400 euro si ottiene questo:

    compenso: 6400
    contributo INPS (8,9%) 569,6
    imponibile: 6969,6
    ritenuta 20%: 1393,92
    netto a pagare: 5575,68

    Inoltre, se ho capito bene, la ditta deve ancora pagare i restanti 2/3 del contributo inps sul compenso, cioè 1140 euro.

    Se tutto quello che ho scritto sopra è corretto, le mie domande sono:

    1. sulla ricevuta, che voci devono comparire?
    2. la mia quota di INPS, mi viene comunque trattenuta o devo fisicamente andarla a versare io all'INPS?
    3. la ricevuta va corredata di marca da bollo? Se si di quanto?

    Un sentito grazie mille e grossi complimenti a Mario Vannini per la chiarezza e la puntualità delle risposte, credo che potrei persino cominciare a capirci qualcosa 😉


  • User Attivo

    Buongiorno Francesca V.
    In generale non esiste un obbligo specifico di avvertire il proprio datore di lavoro per l’espletamento di altra attività. Quest’obbligo può essere previsto nei CCNL nel caso di prestazioni in concorrenza con l’ente per il quale si lavora. I dipendenti pubblici hanno spesso obblighi riferiti al tipo di rapporto di lavoro. Se vuoi essere corretta puoi avvertire il tuo superiore anche se, per il periodo impegnato e il tipo di attività (che non specifichi), non esiste un vincolo particolare.
    Ovviamente se la tua nuova attività può ripercuotersi sul tuo lavoro di dipendente (periodo concomitante, richieste di permessi, o altro) forse conviene avvertire il superiore.
    Il tuo compenso è soggetto a ritenuta d’acconto del 20% e ai contributi Inps (8,91% a tuo carico e 17,81% a carico del committente) sull’importo eccedente gli € 5000.
    L’anno prossimo dovrai dichiarare i compensi occasionali (al netto di eventuale spese deducibili) nel quadro RL15 dell’UNICO oppure nel quadro D5 del 730.
    Il reddito netto farà cumulo con gli altri redditi. La fascia dell’aliquota del 38% va da € 28.000 a € 55.000. Oltre e fino a € 75.000 l’aliquota è del 41%. In ogni caso devi aggiungere le addizionali regionali e comunali che differiscono secondo la tua residenza (circa il 1,4% e lo 0,5%) per un totale del 2% circa.
    Cordiali saluti


  • User Attivo

    Buonasera andreaferrigno
    Il calcolo che riporti nel quesito è in parte non corretto in quanto il contributo Inps deve essere detratto dal compenso. A meno che tu non voglia intendere che il compenso è comprensivo anche di questo contributo. Comunque, in questo caso, cambierebbe la base imponibile.
    Il calcolo è il seguente tenendo conto che il compenso viene erogato da unico committente.
    Ricevuta.
    -Compenso € 6400
    -meno ritenuta Inps 8,91% su e 1400 (6400-5000 esenti) € 124,74
    -meno ritenuta d’acconto su netto 6,275,26 (6400-124,74) € 1255
    -netto da incassare € 5520,26 (6400-124,74-1255).
    Alcuni (molti) committenti applicano le ritenute del 8,91% e del 20% sull’imponibile senza detrarre il contributo Inps. Comunque non è un problema in quanto la piccola parte di ritenuta d’acconto pagata in più verrà recuperata in fase di dichiarazione UNICO o 730.
    I versamenti Inps (a tuo carico e a carico del committente) e della ritenuta d’acconto sono di competenza del tuo committente.
    Sulla ricevuta basta indicare che si tratta di prestazione di lavoro occasionale.
    La marca da bollo è di € 1,81 se la ricevuta supera € 77,47.
    Spero di essere stato chiaro.
    Cordiali saluti


  • User Attivo

    Buonasera mgoccasionale
    Se hai percepito (incassato) i compensi nel 2010 hai fatto bene a non dichiararli nel 2009. Dovrai dichiararli quest’anno con l’UNICO 2011 (redditi 2010).
    Cordiali saluti


  • User Newbie

    Grazie mille, chiarissimo.

    Allora mi confermi che la ritenuta inps (sia la mia che quella del committente) si calcola sulla differenza di 1400 e non sul totale di 6400?

    Grazie mille


  • User Attivo

    Buongiorno andreaferrigno
    Sì. I contributi si cominciano a pagare, per entrambi, oltre gli € 5000. Il limite di € 5000 vale per una sola volta nell’anno e non per ogni singolo committente. Quindi una volta superata questa soglia qualunque committente dovrà versare i contributi (quelli a tuo carico e a suo carico).
    Saluti


  • User Newbie

    Salve a tutti,
    innanzi tutto ringrazio fin da subito chi vorrà aiutarmi, davvero: grazie!

    Volevo sapere se qualcuno sapeva darmi qualche delucidazione a questo riguardo:
    sono un neo laureato che vive in famiglia. Nel luglio 2010 ho avuto una collaborazione con un'azienda americana per circa 3 settimane. Mi hanno pagato circa 4500€. A loro ho rilasciato una ricevuta per prestazione occasionale e tutto si è concluso lì. A Novembre ho avuto invece un contratto di lavoro a tempo determinato di un mese ed ho guadagnato poco più di mille €.

    Mio padre mi ha detto che lui deve segnalare questi redditi nel suo 730 (ovviamente) e che forse anch'io dovrei farne uno.

    Volevo sapere: Essendo l'azienda americana, non mi hanno dato nessuna attestazione di ritenuta d'acconto o simili? Quindi? Devo pagarci le tasse io? Come? Devo fare il 730? Cosa devo dire a mio padre? Devo comunque fargli segnalare tutto?

    Grazie per il vostro tempo! Saluti


  • User Attivo

    Per Francesca V.
    Correggo quanto ho scritto nella precedente risposta in merito ai contributi INPS.
    I contributi INPS sono pari al 17% di cui un terzo a tuo carico (5,67%) e due terzi a carico del committente (11,33%) in quanto hai già una copertura contributiva obbligatoria.
    Infatti nel caso di superamento del limite di € 5000 i contributi sono applicati con le stesse modalità dei co.co.pro.
    Cordiali saluti.


  • User

    Buongiorno a tutti,
    torno a chiedere una delucidazione, in quanto continua ad essere un po' ostico per me questo argomento, essendo alla mia prima eventuale dichiarazione. Vogliate scusarmi..

    Per l'anno 2010 ho percepito al lordo 5400 euro tramite collaborazioni occasionali, di cui 20% trattenuto tramite ritenuta d'acconto (circa 1040 euro) effettuata man mano sui singoli lavori.

    Poichè all'Agenzia delle Entrate mi avevan detto che per un eccesso di così pochi euro rientravo nei 5000 (mi avevano detto "fino ai 5500 euro sei tranquilla, sfori di molto poco") non mi ero più fatta grossi problemi. In realtà mi sono rivolta poi al Nidil (il sindacato che si occupa di contratti atipici) e mi ha detto che anche per quei 400 euro in più devo rivolgermi all'INPS.

    Ora..

    1. io non ho ricevuto nessun tipo di CUD dall'azienda per cui ho lavorato
    2. Non ho alcun tipo di contratto (essendo in collaborazione occasionale) il CUD devo riceverlo ugualmente? Leggevo che il termine era il 1 marzo 2011... Devo chiederlo io direttamente all'azienda?
    3. Non vi sono stati versamenti di 1/3 a mio carico e 2/3 a carico del datore su quei 400 euro in eccesso. Cosa dovrei fare?
    4. Dovrei ricevere qualche certificazione che riassume i lavori effettuati nel 2010 o sono sufficienti le notule emesse che io di volta in volta stampavo da casa?

    Grazie davvero per l'aiuto!
    Chiara


  • User Attivo

    Buonasera chiarabio
    Rispondo alla tue domande.
    Ai fini della Gestione separata INPS i contributi si pagano solo sull’eccedenza di € 5000.
    Quindi, se nessuno dei committenti lo ha fatto, a mio avviso, dovrai versare il 26,72% su € 400 in sede di dichiarazione senza poter recuperare la parte a carico del committente (2/3 del 26,72%) a meno che tu non riesca a coinvolgerlo nel versamento.
    L’obbligo di comunicare al committente il superamento di € 5000 è a tuo carico.
    Dal punto di vista fiscale, in teoria, non esiste limite e basta che sia rispettata la caratteristica della non abitualità. E’ ovvio che importi rilevanti di “occasionali”, oltre € 5000, possono far sorgere qualche dubbio.
    -Non devi ricevere i CUD dalle aziende per cui hai lavorato ma solo una dichiarazione, in forma libera entro il 28/2, in cui il datore di lavoro attesta il versamento delle ritenute d’acconto unitamente all’imponibile, la data, ecc.
    -Non c’è obbligo di contratto ma è sufficiente la tua dichiarazione di occasionale sulla ricevuta.
    -Come sopra detto i committenti ti devono rilasciare una dichiarazione per le ritenute effettuate e versate. Comunque l’agenzia delle entrate, con riferimento ai professionisti, ha dichiarato che, in mancanza di attestazione dei committenti, è valido l’utilizzo in UNICO delle ritenute d’acconto se è possibile risalire all’importo effettivamente incassato al netto delle ritenuta. E’ evidente che questo può essere dimostrato solo con pagamenti tracciabili (bonifici, ecc.).
    Spero di essere stato chiaro.
    Saluti


  • User

    @mariovannini said:

    [..]dovrai versare il 26,72% su € 400 in sede di dichiarazione senza poter recuperare la parte a carico del committente (2/3 del 26,72%) a meno che tu non riesca a coinvolgerlo nel versamento.
    L’obbligo di comunicare al committente il superamento di € 5000 è a tuo carico. [..]

    E' stato molto chiaro, grazie davvero.

    L'unico dubbio che mi resta è il seguente:

    oltre a quel 26,72% che dovrò versare all'INPS a completo mio carico (dato non ho avvisato per tempo del superamento della soglia) sui 400 Euro (sarebbe un piccolo inizio di contributi per la pensione, ho capito bene?) mi verrà trattenuto altro per le tasse? Intendo, oltre al 20% derivante dalle ritenute d'acconto che quindi non ho mai ricevuto concretamente sul mio conto (viene tutto versato tramite bonifico bancario).

    In un suo precedente messaggio aveva scritto:

    Il 20% è un acconto di imposta che si versa all’Erario e non ha limiti minimi. La trattenuta viene effettuata da committenti Iva e mai dai privati. Si tratta di un acconto che si deve portare in sottrazione delle imposte da pagare a saldo in base alla dichiarazione dei redditi.

    In parole semplici, quel che io devo pagare attualmente in sede di dichiarazione è solo il 26,72% (un centinaio d'euro) e nient'altro, giusto? Il committente Iva sarebbe l'azienda per cui collaboro, immagino.

    Grazie ancora!
    Chiara


  • User Attivo

    Buonasera Chiarabio
    Se hai avuto redditi per € 5400 devi fare la dichiarazione dei redditi e recuperare le ritenute d’acconto che ti sono state detratte. Infatti se puoi documentare, tramite bonifico bancario, l’effettuazione delle ritenute ti trovi in questa situazione.
    Reddito lordo € 5400
    Irpef € 151 (1242-1091)
    Addizionale Regionale (es. Lombardia) € 49
    Addizionale comunale (es. Milano) € zero
    Reddito netto € 5200 (5400-151-49)
    Imposte da pagare € 200
    Ritenute d’acconto subite € 1080 (20% di 5400) meno imposte a debito € 200 = 880
    Importo da riportare a credito all’anno successivo o da chiedere a rimborso € 880.
    Se risiedi in altra regione o altro comune ci saranno delle differenze sull’importo delle addizionali.
    I contributi che verserai quest’anno su € 400 non sono sufficienti per avere neanche un mese di anzianità contributiva. Comunque i contributi pagati verranno sommati agli altri che verserai in futuro. L’importo è deducibile dal reddito del 2011.
    Ricordati di aprire la posizione contributiva all’Inps gestione separata.
    Sì il committente è il datore di lavoro.
    Se hai dubbi riscrivi
    Saluti


  • User

    @mariovannini said:

    Buonasera andreaferrigno
    Il calcolo per le ritenute Irpef e d'acconto è il seguente tenendo conto che il compenso viene erogato da unico committente.
    Ricevuta.
    -Compenso ? 6400
    -meno ritenuta Inps 8,91% su e 1400 (6400-5000 esenti) ? 124,74
    -meno ritenuta d?acconto su netto 6,275,26 (6400-124,74) ? 1255
    -netto da incassare ? 5520,26 (6400-124,74-1255).
    Alcuni (molti) committenti applicano le ritenute del 8,91% e del 20% sull?imponibile senza detrarre il contributo Inps. Comunque non è un problema in quanto la piccola parte di ritenuta d?acconto pagata in più verrà recuperata in fase di dichiarazione UNICO o 730.
    Cordiali saluti
    Egregio Dott. Vannini buongiorno.
    Mi riallaccio a una sua risposta ad un post per chiederle 2 cose.
    La prima: il calcolo della ritenuta d'acconto si effettua quindi sull'imponibile al netto degli eventuali contributi Inps dovuti (come da esempio sopra)?
    La seconda: sono già iscritto alla gestione separata Inps per un contratto a Co.Co.Pro. avuto quest'anno e terminato a fine marzo. Devo effettuare una ricevuta per prestazione occasionale verso un nuovo committente. Per la mia situazione, vale sempre la regola dei 5000 ? come "franchigia" Inps, o nel mio caso devo tenere conto dei redditi percepiti come Co.Co.Pro.?
    Grazie per l'attenzione, attendo risposta.
    Cordiali Saluti


  • User Newbie

    Buongiorno, sono un'operatrice culturale, per la natura stessa del mio lavoro mi capita spesso di dover stringere delle collaborazioni di tipo occasionale, fino all'anno scorso ero però a carico dei miei genitori quindi non ho mai dovuto confrontarmi direttamente con la dichiarazione dei redditi.

    Sull'anno 2010 per la mia dichiarazione dei redditi ho un contratto a tempo determinato con relativo cud e due notule, tre contratti con tre diversi interlocutori. Per quanto riguarda le notule in ritenuta d'acconto arrivo complessivamente a 5900 euro. Come mi devo comportare? premesso che dichiarerò tutto, cosa succede per questo extra sulle ritenute?

    Ringrazio in anticipo e mi scuso per la scarsa proprietà di linguaggio ma è un mondo che mi è ancora troppo spesso oscuro.

    a presto


  • User Attivo

    @smart82

    In che senso "fino all'anno scorso ero però a carico dei miei genitori quindi non ho mai dovuto confrontarmi direttamente con la dichiarazione dei redditi"?

    Se hai avuto collaborazioni occasionali negli anni passati avresti comunque dovuto verificare la necessità o la convenienza di presentare denuncia dei redditi. 😉

    In ogni caso tornando in tema, ti conviene - se vuoi regolarizzarti - sentire direttamente all'INPS cosa fare per autodenunciarsi e per pagare quanto dovuto e non versato. Unico piccolo problema, dovrai necessariamente pagarti anche la quota a carico committente in quanto non avendo - l'obbligo è tuo - comunicato al committente con cui hai superato i 5.000? questa circostanza sarà ben difficile che lui sia disposto a sborsare un centesimo.


  • User Newbie

    Salve a tutti, volevo sapere dagli esperti un informazione riguardante la mia situazione contrattuale:

    Ho firmato un contratto di collaborazione occasionale ai primi di Maggio, della canonica durata di 30 giorni. Ora penso d'aver superato la durata di 30 giorni(anche se non ho ancora ricevuto alcuno stipendio, mi dicono che verrò pagato a 45 giorni fine mese). In questo mese di Giugno, l'azienda per la quale collaboro, arbitrariamente non mi ha erogato appuntamenti(sono un consulente energetico) per un totale di 5 giorni. L'azienda predente(pur non citandolo nel contratto) un orario di lavoro molto ampio, ovvero dalle 9 del mattino alle 20-20.30; chi non dovesse "sottostare" a questo orario viene "ricattato" col discorso che erogano un fisso(di 1000 euro). Ora chiedo a voi, superati i 30 giorni, l'eccedenza è da considerarsi lavoro nero?. Ho dei diritti che posso far valere?, se si a chi rivolgersi?


  • User

    il 3d è vecchio ma spero di poter ricevere un aiuto comunque da voi.

    il superamento dei 5000,00 ? annui è relativo all'anno di fatturazione o all'anno di incasso.

    Provo a spiegarmi.

    Se nel 2010 ho fatturato 4950,00 e incassato 1000,00 ?
    e nel 2011 ho fatturato 5000,00 e incassato i 3950,00 fatturati ma ancora non incassati nel 2010 più i 5000,00 del 2011
    devo pagare l'inps perchè nel 2011 ho incassato 8950 o sono apposto perchè ho fatturato non più di 5000,00 per anno.

    Riepilogando.

    Fatture 2010 = 4950 ( di cui incassati 1000 nel 2010 e 3950 nel 2011)
    Fatture 2011 = 5000 ( di cui incassati 5000 nel 2011 )
    Incassi 2010 = 1000 ( relativi alle prime fatture 2010 )
    Incassi 2011 = 8950 ( relativi alle ultime fatture 2010 e a quelle 2011 )

    In che situazione sono?


  • User

    *Il compenso per lavoro occasionale ha il limite di € 5000 (unico committente e un mese di lavoro nell’anno) ai fini contributivi Inps.

    *Ciao mariovannini,

    mi innesco in questa discussione che mi interessa personalmente.

    Ho scitto in alto una tua *frase.....
    Non ben capito ...i 5000 euro devono essere effettuate presso unico committente???

    In sintesi se emetto ricevuta fiscale di 400 euro a 10 clienti diversi, è possibile avvalersi dell'astensione alla gestione separata dell'inps??

    Grazie
    *


  • Consiglio Direttivo

    Ciao Salvo722 e benvenuto nel Forum GT.
    Fare 10 ricevute in un anno fanno pensare più ad un'attività continuativa, che occasionale. In questo caso l'apertura della partita iva è necessaria.

    Ps: mi raccomando, come da regolamento, scrivi i post correttamente con maiuscole e punteggiatura, grazie. 🙂


  • User Newbie

    Salve,
    attualmente ho un assegno di ricerca all'università e nel frattempo ho altre collaborazioni occasionali sia con l'università che con altri enti (pubblici e privati).
    Attualmente sono arrivata a quota 4400 euro lordi per collaborazioni occasionali esterne all'università. Ora dovrei firmare un contratto di collaborazione con l'università (per prestazioni già svolte) di 3300 che mi farebbe superare la soglia dei 5000 euro. In questo contratto è previsto che TUTTI i contributi INPS per la quota eccedente i 5000 euro (1/3 più 2/3) li paghi io.
    Le mie domande sono:

    1. E' possibile (legale) che facciano pagare a me tutti i contributi, anche quelli che spetterebbero al datore di lavoro?
    2. Essendo io già iscritta all'INPS per l'assegno di ricerca, la percentuale da versare sugli importi delle collaborazioni occasionali rimane la stessa?

    La ringrazio molto per l'assistenza.