• User Newbie

    Buonasera Sig. Mario, quindi devo dedurre che è un lavoro in nero?


  • Consiglio Direttivo

    Ciao Mariodetective e Benvenuto nel forum GT.
    Non è lavoro in nero ma lavoro occasionale. Il lavoro occasionale prevede il pagamento di tasse, ed è legale entro certi limiti, il lavoro in nero è illegale.


  • User Newbie

    Ciao Lorenzo-74, grazie per il tuo contributo. Se il lavoro occasionale prevede il pagamento di tasse, quali? Perchè è legale entro certi limiti? Si va incontro a quali problemi? Certo che il mondo anzichè anadare avanti sta andando a rotoli!


  • User Attivo

    Buonasera mariodetective
    Non si tratta di lavoro in nero. Le tasse che paghi sono quelle relative alla ritenuta d’acconto che il committente ti trattiene al momento del pagamento.
    Faccio un esempio.
    Compenso di € 5000
    Ritenuta d’acconto 20% € 1000
    Compenso netto pagato € 4000
    Se non hai altri redditi da dichiarare puoi fare la dichiarazione UNICO l’anno prossimo e recuperare il credito di € 1000 che ti sono state trattenuti. Proseguendo.
    UNICO 2012 (ipotesi) IRPEF € 0
    Credito da riportare a nuovo anno o da compensare con altri redditi o contributi € 1000.
    Il limite dei compensi occasionali di € 5000 riguarda (fino a 30 giorni annuali con lo stesso committente) i contributi INPS, oltre il quale sono dovuti i contributi nelle stesse modalità dei co.co.pro. (26,72% di cui un terzo a tuo carico).
    Ricorda comunque che stiamo parlando di compensi occasionali.
    Saluti


  • User Newbie

    Gentile Mario Vannini,
    ho letto con attenzione le Sue riposte ai quesiti che Le sono stati posti in merito alla soglia dei 5000 euro di reddito da lavoro autonomo occasionale; ora ho le idee un pò più chiare, credo, ma non completamente.
    Le illustro la mia situazione e il problema con cui mi sto confrontando in questi giorni: i lavori che svolgo rientrano nella tipologia dei lavori atipici (lavoro autonomo occasionale o collaborazione coordinata continuativa...). Nel raggiungimento della soglia dei 5000 euro nell'anno 2010 devo considerare i pagamenti realmente percepiti nel 2010?
    Le spiego.
    A febbraio e marzo 2010 mi sono arrivati dei pagamenti di lavori completati nel 2009, con nota di lavoro datata dicembre 2009: contribuiscono al superamento o meno della soglia dei 5000 del 2010?
    Ancora, mi trovo ora a firmare una "nota prestazione lavoro" per un lavoro finito nel 2010, ma che mi pagheranno ormai nel 2011; in questa nota mi chiedono di dichiarare se ho superato o meno la soglia dei 5000 euro nell'anno solare 2010. E' corretto che mi chiedano il reddito del 2010 se mi pagheranno nel 2011?
    Il punto centrale di entrambe le domande credo sia lo stesso: quale data devo considerare per il pagamento, visto che il lavoro, l'emissione della nota di lavoro e il pagamento avvengono in 3 momenti diversi??
    Spero che mi possa aiutare.
    Grazie


  • User Attivo

    Buonasera mgoccasionale
    Il tuo reddito annuale deve essere calcolato con il metodo di cassa (anno di incasso effettivo e di spesa). Ma non dici in quale anno hai dichiarato i compensi.
    Se nel 2009 hai emesso delle ricevute, anche se non incassate, e le hai dichiarate nell’UNICO 2010 (redditi 2009) non puoi dichiararle due volte e quindi anche nel 2010 (UNICO 2011), anno di incasso effettivo. La ritenuta d’acconto se l’hai subita nel 2010 stabilisce che il compenso ti è stato pagato in quell’anno e non nel 2009. Correttamente quindi il compenso si riferisce al 2010.
    La stessa cosa vale per il 2011.
    La richiesta del tuo committente, evidentemente, si riferisce all’anno del pagamento e se nel 2011 ancora non hai ancora raggiunto questo importo devi comunicare che sei sotto gli € 5000. Comunque mi riferisco soltanto ai compensi occasionali.
    Hai fatto un accenno alle co.co.pro (o co.co.co), che, però, sono un’altro tipo di rapporto dove il calcolo e il versamento delle ritenute IRPEF (simili al reddito dipendente) e i contributi INPS sono incombenze del tuo datore di lavoro e i cui compensi non rientrano nel cumulo con gli occasionali.
    Saluti


  • User Newbie

    Gentile Mario Vannini,
    la Sua risposta è stata illuminante: non avevo capito la differenza tra i contratti di tipo coordinato e continuativo e quelli occasionali dal punto di vista dell' IMPS.
    La situazione è ora decisamente più chiara.
    Per quanto riguarda i compensi incassati a febbraio- marzo 2010 per i quali avevo emesso la ricevuta a dicembre 2009 (quelli di cui Le chiedevo nel messaggio precedente), devo dirLe che nel 2009 non mi ero preoccupata di dichiarali non avendoli effettivamente percepiti. Ritenevo di doverli inserire nella dichiarazione del 2010. Spero di non aver commesso errori...
    Grazie.
    Buona giornata


  • User Newbie

    Salve,
    sono una docente con incarico a tempo indeterminato nella scuola pubblica. Mi è stata fatta una proposta di collaborazione in una prestazione occasionale d'opera. Vorrei sapere come comportarmi con il mio Superiore e cioè con il Dirigente Scolastico: devo chiedergli l'autorizzazione a prestare la mia collaborazione con esterni o posso fare questo lavoro tacitamente? La prestazione dovrebbe avvenire nei mesi estivi. Dalle risposte che Lei ha dato ad altri casi analoghi so che avrò una trattenuta del 20% sulla retribuzione, la quale sicuramente avrà un importo inferiore a 5000 ?. Come influirà ciò sulla mia aliquota IRPEF annua, che attualmente è del 38% (aliquota max.)? Nella dichiarazione dei redditi 2012 dove dovrò indicare l'importo dell'assegno ricevuto?E se l'anno prossimo il rapporto collaborativo mi venisse richiesto durante il periodo di apertura della mia scuola, dovrò chiedere il permesso al mio Superiore? La ringrazio se avrà cura di rispondermi e la saluto cordialmente. Francesca V.


  • User Newbie

    Buongiorno,

    dovrei fornire a una azienda una ricevuta fiscale per una prestazione occasionale.

    In base a quello che ho letto, ho calcolato che per un compenso di 6400 euro si ottiene questo:

    compenso: 6400
    contributo INPS (8,9%) 569,6
    imponibile: 6969,6
    ritenuta 20%: 1393,92
    netto a pagare: 5575,68

    Inoltre, se ho capito bene, la ditta deve ancora pagare i restanti 2/3 del contributo inps sul compenso, cioè 1140 euro.

    Se tutto quello che ho scritto sopra è corretto, le mie domande sono:

    1. sulla ricevuta, che voci devono comparire?
    2. la mia quota di INPS, mi viene comunque trattenuta o devo fisicamente andarla a versare io all'INPS?
    3. la ricevuta va corredata di marca da bollo? Se si di quanto?

    Un sentito grazie mille e grossi complimenti a Mario Vannini per la chiarezza e la puntualità delle risposte, credo che potrei persino cominciare a capirci qualcosa 😉


  • User Attivo

    Buongiorno Francesca V.
    In generale non esiste un obbligo specifico di avvertire il proprio datore di lavoro per l’espletamento di altra attività. Quest’obbligo può essere previsto nei CCNL nel caso di prestazioni in concorrenza con l’ente per il quale si lavora. I dipendenti pubblici hanno spesso obblighi riferiti al tipo di rapporto di lavoro. Se vuoi essere corretta puoi avvertire il tuo superiore anche se, per il periodo impegnato e il tipo di attività (che non specifichi), non esiste un vincolo particolare.
    Ovviamente se la tua nuova attività può ripercuotersi sul tuo lavoro di dipendente (periodo concomitante, richieste di permessi, o altro) forse conviene avvertire il superiore.
    Il tuo compenso è soggetto a ritenuta d’acconto del 20% e ai contributi Inps (8,91% a tuo carico e 17,81% a carico del committente) sull’importo eccedente gli € 5000.
    L’anno prossimo dovrai dichiarare i compensi occasionali (al netto di eventuale spese deducibili) nel quadro RL15 dell’UNICO oppure nel quadro D5 del 730.
    Il reddito netto farà cumulo con gli altri redditi. La fascia dell’aliquota del 38% va da € 28.000 a € 55.000. Oltre e fino a € 75.000 l’aliquota è del 41%. In ogni caso devi aggiungere le addizionali regionali e comunali che differiscono secondo la tua residenza (circa il 1,4% e lo 0,5%) per un totale del 2% circa.
    Cordiali saluti


  • User Attivo

    Buonasera andreaferrigno
    Il calcolo che riporti nel quesito è in parte non corretto in quanto il contributo Inps deve essere detratto dal compenso. A meno che tu non voglia intendere che il compenso è comprensivo anche di questo contributo. Comunque, in questo caso, cambierebbe la base imponibile.
    Il calcolo è il seguente tenendo conto che il compenso viene erogato da unico committente.
    Ricevuta.
    -Compenso € 6400
    -meno ritenuta Inps 8,91% su e 1400 (6400-5000 esenti) € 124,74
    -meno ritenuta d’acconto su netto 6,275,26 (6400-124,74) € 1255
    -netto da incassare € 5520,26 (6400-124,74-1255).
    Alcuni (molti) committenti applicano le ritenute del 8,91% e del 20% sull’imponibile senza detrarre il contributo Inps. Comunque non è un problema in quanto la piccola parte di ritenuta d’acconto pagata in più verrà recuperata in fase di dichiarazione UNICO o 730.
    I versamenti Inps (a tuo carico e a carico del committente) e della ritenuta d’acconto sono di competenza del tuo committente.
    Sulla ricevuta basta indicare che si tratta di prestazione di lavoro occasionale.
    La marca da bollo è di € 1,81 se la ricevuta supera € 77,47.
    Spero di essere stato chiaro.
    Cordiali saluti


  • User Attivo

    Buonasera mgoccasionale
    Se hai percepito (incassato) i compensi nel 2010 hai fatto bene a non dichiararli nel 2009. Dovrai dichiararli quest’anno con l’UNICO 2011 (redditi 2010).
    Cordiali saluti


  • User Newbie

    Grazie mille, chiarissimo.

    Allora mi confermi che la ritenuta inps (sia la mia che quella del committente) si calcola sulla differenza di 1400 e non sul totale di 6400?

    Grazie mille


  • User Attivo

    Buongiorno andreaferrigno
    Sì. I contributi si cominciano a pagare, per entrambi, oltre gli € 5000. Il limite di € 5000 vale per una sola volta nell’anno e non per ogni singolo committente. Quindi una volta superata questa soglia qualunque committente dovrà versare i contributi (quelli a tuo carico e a suo carico).
    Saluti


  • User Newbie

    Salve a tutti,
    innanzi tutto ringrazio fin da subito chi vorrà aiutarmi, davvero: grazie!

    Volevo sapere se qualcuno sapeva darmi qualche delucidazione a questo riguardo:
    sono un neo laureato che vive in famiglia. Nel luglio 2010 ho avuto una collaborazione con un'azienda americana per circa 3 settimane. Mi hanno pagato circa 4500€. A loro ho rilasciato una ricevuta per prestazione occasionale e tutto si è concluso lì. A Novembre ho avuto invece un contratto di lavoro a tempo determinato di un mese ed ho guadagnato poco più di mille €.

    Mio padre mi ha detto che lui deve segnalare questi redditi nel suo 730 (ovviamente) e che forse anch'io dovrei farne uno.

    Volevo sapere: Essendo l'azienda americana, non mi hanno dato nessuna attestazione di ritenuta d'acconto o simili? Quindi? Devo pagarci le tasse io? Come? Devo fare il 730? Cosa devo dire a mio padre? Devo comunque fargli segnalare tutto?

    Grazie per il vostro tempo! Saluti


  • User Attivo

    Per Francesca V.
    Correggo quanto ho scritto nella precedente risposta in merito ai contributi INPS.
    I contributi INPS sono pari al 17% di cui un terzo a tuo carico (5,67%) e due terzi a carico del committente (11,33%) in quanto hai già una copertura contributiva obbligatoria.
    Infatti nel caso di superamento del limite di € 5000 i contributi sono applicati con le stesse modalità dei co.co.pro.
    Cordiali saluti.


  • User

    Buongiorno a tutti,
    torno a chiedere una delucidazione, in quanto continua ad essere un po' ostico per me questo argomento, essendo alla mia prima eventuale dichiarazione. Vogliate scusarmi..

    Per l'anno 2010 ho percepito al lordo 5400 euro tramite collaborazioni occasionali, di cui 20% trattenuto tramite ritenuta d'acconto (circa 1040 euro) effettuata man mano sui singoli lavori.

    Poichè all'Agenzia delle Entrate mi avevan detto che per un eccesso di così pochi euro rientravo nei 5000 (mi avevano detto "fino ai 5500 euro sei tranquilla, sfori di molto poco") non mi ero più fatta grossi problemi. In realtà mi sono rivolta poi al Nidil (il sindacato che si occupa di contratti atipici) e mi ha detto che anche per quei 400 euro in più devo rivolgermi all'INPS.

    Ora..

    1. io non ho ricevuto nessun tipo di CUD dall'azienda per cui ho lavorato
    2. Non ho alcun tipo di contratto (essendo in collaborazione occasionale) il CUD devo riceverlo ugualmente? Leggevo che il termine era il 1 marzo 2011... Devo chiederlo io direttamente all'azienda?
    3. Non vi sono stati versamenti di 1/3 a mio carico e 2/3 a carico del datore su quei 400 euro in eccesso. Cosa dovrei fare?
    4. Dovrei ricevere qualche certificazione che riassume i lavori effettuati nel 2010 o sono sufficienti le notule emesse che io di volta in volta stampavo da casa?

    Grazie davvero per l'aiuto!
    Chiara


  • User Attivo

    Buonasera chiarabio
    Rispondo alla tue domande.
    Ai fini della Gestione separata INPS i contributi si pagano solo sull’eccedenza di € 5000.
    Quindi, se nessuno dei committenti lo ha fatto, a mio avviso, dovrai versare il 26,72% su € 400 in sede di dichiarazione senza poter recuperare la parte a carico del committente (2/3 del 26,72%) a meno che tu non riesca a coinvolgerlo nel versamento.
    L’obbligo di comunicare al committente il superamento di € 5000 è a tuo carico.
    Dal punto di vista fiscale, in teoria, non esiste limite e basta che sia rispettata la caratteristica della non abitualità. E’ ovvio che importi rilevanti di “occasionali”, oltre € 5000, possono far sorgere qualche dubbio.
    -Non devi ricevere i CUD dalle aziende per cui hai lavorato ma solo una dichiarazione, in forma libera entro il 28/2, in cui il datore di lavoro attesta il versamento delle ritenute d’acconto unitamente all’imponibile, la data, ecc.
    -Non c’è obbligo di contratto ma è sufficiente la tua dichiarazione di occasionale sulla ricevuta.
    -Come sopra detto i committenti ti devono rilasciare una dichiarazione per le ritenute effettuate e versate. Comunque l’agenzia delle entrate, con riferimento ai professionisti, ha dichiarato che, in mancanza di attestazione dei committenti, è valido l’utilizzo in UNICO delle ritenute d’acconto se è possibile risalire all’importo effettivamente incassato al netto delle ritenuta. E’ evidente che questo può essere dimostrato solo con pagamenti tracciabili (bonifici, ecc.).
    Spero di essere stato chiaro.
    Saluti


  • User

    @mariovannini said:

    [..]dovrai versare il 26,72% su € 400 in sede di dichiarazione senza poter recuperare la parte a carico del committente (2/3 del 26,72%) a meno che tu non riesca a coinvolgerlo nel versamento.
    L’obbligo di comunicare al committente il superamento di € 5000 è a tuo carico. [..]

    E' stato molto chiaro, grazie davvero.

    L'unico dubbio che mi resta è il seguente:

    oltre a quel 26,72% che dovrò versare all'INPS a completo mio carico (dato non ho avvisato per tempo del superamento della soglia) sui 400 Euro (sarebbe un piccolo inizio di contributi per la pensione, ho capito bene?) mi verrà trattenuto altro per le tasse? Intendo, oltre al 20% derivante dalle ritenute d'acconto che quindi non ho mai ricevuto concretamente sul mio conto (viene tutto versato tramite bonifico bancario).

    In un suo precedente messaggio aveva scritto:

    Il 20% è un acconto di imposta che si versa all’Erario e non ha limiti minimi. La trattenuta viene effettuata da committenti Iva e mai dai privati. Si tratta di un acconto che si deve portare in sottrazione delle imposte da pagare a saldo in base alla dichiarazione dei redditi.

    In parole semplici, quel che io devo pagare attualmente in sede di dichiarazione è solo il 26,72% (un centinaio d'euro) e nient'altro, giusto? Il committente Iva sarebbe l'azienda per cui collaboro, immagino.

    Grazie ancora!
    Chiara


  • User Attivo

    Buonasera Chiarabio
    Se hai avuto redditi per € 5400 devi fare la dichiarazione dei redditi e recuperare le ritenute d’acconto che ti sono state detratte. Infatti se puoi documentare, tramite bonifico bancario, l’effettuazione delle ritenute ti trovi in questa situazione.
    Reddito lordo € 5400
    Irpef € 151 (1242-1091)
    Addizionale Regionale (es. Lombardia) € 49
    Addizionale comunale (es. Milano) € zero
    Reddito netto € 5200 (5400-151-49)
    Imposte da pagare € 200
    Ritenute d’acconto subite € 1080 (20% di 5400) meno imposte a debito € 200 = 880
    Importo da riportare a credito all’anno successivo o da chiedere a rimborso € 880.
    Se risiedi in altra regione o altro comune ci saranno delle differenze sull’importo delle addizionali.
    I contributi che verserai quest’anno su € 400 non sono sufficienti per avere neanche un mese di anzianità contributiva. Comunque i contributi pagati verranno sommati agli altri che verserai in futuro. L’importo è deducibile dal reddito del 2011.
    Ricordati di aprire la posizione contributiva all’Inps gestione separata.
    Sì il committente è il datore di lavoro.
    Se hai dubbi riscrivi
    Saluti