- Home
- Categorie
- Società, Web e Cultura
- Società e Impegno Civile
- In arrivo SafetyWeb: l'investigatore privato online per genitori sospettosi.
-
In arrivo SafetyWeb: l'investigatore privato online per genitori sospettosi.
Apprendo ed immediatamente vi giro questo articolo di repubblica che annuncia l'arrivo nel mese di Gennaio di SafetyWeb: il nuovo servizio online che permetterà ai genitori, previa iscrizione e sottoscrizione di un abbonamento, di sapere cosa ha fatto e fa il proprio figlio sul web ...
Non posso negare una certa perplessità ... anche sul grado di sicurezza del tutto, che teoricamente richiederebbe approfondite certificazioni in merito a chi si iscrive e domanda di qualcuno. Vedremo ...
Quello che trovo interessante evidenziare, è che il servizio non si limita a fare la spia ma promette di essere una guida ed un sostegno per i genitori stessi:
"Il sistema non si limita a controllare costantemente Internet fornendo aggiornamenti quotidiani, pescando in una mole enorme di informazioni, ma indica cosa è pericoloso nel comportamento del minorenne, cosa lo espone a rischi inutili e come relazionarsi a lui per evitare entrambi".
Che ne pensate?
In fondo gli investigatori privati sono sempre esistiti ... ma chi può negare di non provare -subito spontaneo- un certo prurito al pensiero di poter essere spiati? Ci illudevamo, pensando appunto che c'era rimasto il web ... pensando forse che chi aveva gli strumenti per sapere non faceva comunque parte della nostra cerchia, dei nostri familiari ... consiglio un repentino ritorno ai bigliettini, agli sguardi, ai segnali di fumo ... quanto di più evanescente possa esistere insomma ... credo che in nessun caso si abbia diritto a entrare così a fondo nella vita di qualcuno, nemmeno se lo amiamo e agiamo così solo per proteggerlo
-
Non mi è chiaro il funzionamento del prodotto. Da quello che ho capito non è un programma da installare sul computer del figlio, ma una specie di "investigatore robotico" che cerca informazioni su Internet. I dubbi che sorgono sono tanti... Come fa il programma a monitorare, ad esempio, Facebook, dove i profili sono praticamente tutti privati? Come fa a monitorare le conversazioni chat (eg: MSN) che rimangono private? E via dicendo...
"La speranza, la sfida, è che SafetyWeb sia però un terreno di incontro fra generazioni e non di scontro", spiega Michael Clark, l'altro fondatore, anche lui grande esperto di Rete. Già, la sfida è proprio questa. Perché SafetyWeb funzionerà splendidamente solo in due casi: se i genitori lo terranno segreto o quando "il sorvegliato" accetterà di essere tale. Altrimenti le scappatoie sono infinite. Ma che questo sia un mercato potenzialmente ricchissimo è fuor di dubbio.
Altri dubbi...
"L'investigatore" smetterebbe di essere anonimo nel momento in cui il genitore "sgama" (per usare il termine di moda fra i giovani ) il ragazzo (o la ragazza). Si renderebbe subito conto che qualcosa non torna... da quando il genitore è diventato un genio della rete?
Davvero si può sperare che questo sia un terreno di incontro? Un terreno di incontro, a mio parere, è quando si ci siede insieme, vicini, a parlare. Non quando il genitore ti attiva contro un software per fare ciò che lui/lei non sa fare!
...Ma indubbiamente il mercato che ci sta dietro è molto ricco!
In conclusione... sono molto scettico nei confronti di questa "novità". Se da un lato la sua efficacia mi è dubbia, dall'altro sono convinto che a molto giovani non farebbe piacere sapere che i propri genitori non si fidano di loro e che gli hanno messo dietro un software.
-
Si max,
hai espresso perfettamente le mie stesse perlessità ... come si può parlare di incontro al posto di scontro quando si mina alla base questa possibilità, sostituendo la fiducia con lo spione?Da parte del figlio (che appunto anch'io non ho capito come fa -alla lunga- a non saperlo, oltre al fatto che dal momento in cui verrà commercializzato il servizio saprà in partenza di poter essere uno dei bersagli), l'emozione e reazione più semplice e naturale che mi posso immaginare ... sarà quella di chiudersi ulteriormente e cercare altre vie di solitudine.
Comunque mi incuriosisce il tutto ... spero sarà interessante almeno la parte dei rimedi e consigli che promettono di fornire in caso di pericolo.
-
@cherryblossom said:
Si max,
hai espresso perfettamente le mie stesse perlessità ... come si può parlare di incontro al posto di scontro quando si mina alla base questa possibilità, sostituendo la fiducia con lo spione?Ritengo che al più possa essere l'ultima speranza di genitori insospettiti da comportamenti criminali dei figli.:o
Ma come già detto la miglior prevenzione è il dialogo fin dai primi mesi con i figli, beato il genitore che riceve dal figlio le confidenze sulle sue nuove esperienze e riesce accoglierle e indirizzarle senza castrarle.
Chi invece si accorge di deviazioni del figlio di nascosto è chiaro, come evidenziate, che non ha un rapporto di fiducia e tende a recuperarlo nel peggiore dei modi, spiando per poi, probabilmente, non accogliere e indirizzare, ma censurare.:x
Vedo invece ottimo l'utilizzo per scopi sociali come le indagini Eurispes, che aprono gli occhi ai genitori, educatori, ... sugli usi perversi della rete.
ciao
marlomb