• User Attivo

    Stesso problema, nell'ultima settimana i rendimenti sono calati del 40%.

    È veramente triste come cosa, perchè dubito che sia colpa degli inserzionisti, quindi mi viene da pensare che sia google che vuole farsi un po di soldi per natale.


  • User Attivo

    a me son calati ilnumero di click ... boh


  • User Attivo

    Non avrei mai immaginato di partecipare ad una discussione come questa, di solito evito le discussioni del tipo "oggi mi sono calati i click" oppure "sono 3 giorni che l'ecpm è down"... Ma ora la cosa appare consolidata ed è un trend generale (ho sentito alcuni colleghi webmaster, tutti con le stesse problematiche)...
    Il problema è che ormai dal 1 dicembre i guadagni sono calati paurosamente a fronte di un invariato volume di traffico in tutti i miei siti (gestisco diversi siti, alcuni ad alto traffico, oltre 10k visitatori unici giornalieri)...
    Sembra che con la nuova interfaccia adsense abbia cambiato le policies di remunerazione dei click ed abbia abbassato paurosamente l'eCPM, andando verso un quality click pricing come da poco stanno facendo su ebay partner network...
    Purtroppo gli algoritmi sono molto selettivi ed in pratica tutti i publisher stanno perdendo profitti...
    E non è che con ebay le cose migliorano, vi assicuro...
    Restiamo a vedere ma credo che Google stia chiudendo i rubinetti e contemporaneamente stia facendo una paurosa selezione dei publisher sfoltendo il più possibile...


  • Super User

    Io direi di aspettare la fine del mese per fare i conti, adesso mi sembra un po' prematuro: gli alti e bassi ci sono sempre e ci possono anche essere degli assestamenti col passare dei giorni.


  • Super User

    Si infatti vedrai puntualemente tra il 14 e il 15 dicembre una variazione come accade sempre ogni mesi ormai da tempo immemore.

    Speriamo che il 15 ci porti bene 😄


  • User Attivo

    Forse sono l'unico controcorrente, ma sono due giorni di seguito che noto un +50% nei guadagni con gli stessi visitatori. Più che altro è aumentato molto il CTR, benché non abbia fatto modifiche al layout. E' successo qualcosa? Forse gli annunci sono più pertinenti grazie all'implementazione del targeting in base agli interessi.

    Intanto speriamo che continui così 🙂


  • Super User

    Ti sta premiando.
    In ogni caso verso il 10 del mese o giù di li c'è sempre una sorte di bilancia che applicano perchè devono mantenerti in media ( level raggiunto ) : difatti da oggi, guarda caso il mio Ecpm è leggermente incrementato.


  • User Attivo

    Secondo me non dipende da Adsense ma dai siti che pubblicano la pubblicità. Io utilizzo i loro banner su vari blog e confermo di aver notato alcuni cali nelle remunerazioni del mese attuale ma, su altri siti di settori diversi, il cpm è triplicato.


  • Super User

    Final , ma hai mai notato che su un sito sali, mentre sugli altri finisci per scendere?
    E poi il giorno dopo, o un paio di giorni dopo, ti ritrovi esattamente la situazione opposta?
    Mi sembra di non essere stato l'unico a notare queste cose.
    Su un canale oggi ha un ecpm 1,00, domani a 0,30 mentre su quello che oggi è a 0,40 domani lo trovi a 1,00.
    Altalena strana non trovi?


  • User

    @eliosan said:

    Io nei miei siti rilevo un calo di click invece; non vorrei che non fossero conteggiati; male cmq mi associo a voi.Anch'io, oltre al drastico calo cpm, ho riscontrato una strana perdita nel ctr. Sembra che improvvisamente nessuno clicchi più. Ho fatto dei cambiamenti ma le cose restano così.


  • User

    Per il sottoscritto, dati di accesso, numero di click costanti ma...rendimenti in calo del 70% !!
    A dir poco sconfortante...


  • User Attivo

    La crisi che si fa sentire?
    Secondo me i prezzi sono calati perché prima erano eccessivamente alti, sopratutto nei settori meno competitivi. E' ragionevole che siano scesi sia per effetto della crisi sia per il ridimensionamento dell'entusiasmo della pubblicità sul web
    E' chiaro che se non c'è ritorno dell'investimento, io smetterei di fare pubblicità sul web mediante pay to click direzionandomi sul pay per action.


  • Super User

    @SeoDart said:

    La crisi che si fa sentire?
    Secondo me i prezzi sono calati perché prima erano eccessivamente alti, sopratutto nei settori meno competitivi. E' ragionevole che siano scesi sia per effetto della crisi sia per il ridimensionamento dell'entusiasmo della pubblicità sul web

    Niente di tutto questo, secondo gli ultimi dati Nielsen da gennaio ad ottobre del 2009 la pubblicità Internet cresce del +4,7% raggiungendo i 473,3 milioni di euro.
    Piuttosto secondo me sono i publisher che aumentano sempre di più frantumando la resa mese dopo mese.


  • Super User

    Quoto Bmastro.
    E poi il pay per action...ma siamo sicuri che troveresti tanti publiser disposti ad avere annunci pay action?
    Mi spiego : la pubblicità è soprattutto pubblicizzare un prodotto, indipendentemente dal ritorno.
    Purtroppo ci sono programmi di affiliazione che stanno abituando alla mentalità, a mio avviso errata, opposta.
    Io faccio sempre l'esempio che se vai da un giornale e gli dici : senti ti pago la pubblicità ma solo per quelli che verrano da me a comprare questo o a chiedere informazione con la copia del tuo giornale in mano.
    Quale giornale o tv acceterebbe?
    Ecco e lo stesso è sul web.
    E potrei aggiungere : e se non hai ritorno perchè la tua pubblicità è sbagaliata, non è mirata, non sei competitivo?
    Intanto la tua pubblicità è sotto gli occhi dei miei visitatori e per questo paghi, poi se c'è ritorno buon per te.
    Purtroppo il pay per action o per prodotti vendutti sul web prende piede perchè ci sono tanti piccoli editori che in fondo raccattano tutto e quindi queste affiliazioni o tipi di pubblicità hanno vita facile.
    Vallo a proporre a un quotidiano, a una rivista o auna tv una pubblicitò del genere e vedi come ti fanno uscire tipo Billy Coyote. 😄

    Invece sarebbe interessante se AdSense facesse una rivalutazione delle revenue dei click a secondo delle impression.
    Mi spiego : un sistema a fasce . Se hai più impressione il click ti viene pagato un tot, altrimenti un altro tot.
    In questo modo Google guadagnerebbe di più e chi lavora seriamente potrebbe stimare un ricavo maggiore.
    Se linserzionista paga 10 cent uguali sia se il suo annuncio compare sul sito da 100 unici al giorno sia che compaia sul sito da 10 mila unici al giorno , è ovvio che possono verificarsi dei ritorni poco remunerativi e quindi scoraggianti.

    E poi ricordiamoci che i publisher ospitano pubblicità , non fanno i rappresentanti .
    Io non vend prodotti per gli altri, ma pubblicità. Se uno ha bisogno di vendere si procura dei rappresentanti.
    Se vendo retini per farfalle e faccio la pubblicità durante il Grande Fratello non posso sperare certo che all'indomani avrò venduto il magazzino intero, ma soltanto che qualche milione di italiani sa che esiste una marca di retini per farfalle che si chiama X.
    Non me la immagino la endmol e mediaset che vendono conto terzi retini per farfalle!


  • ModSenior

    Ciao bluemaster,

    @bluwebmaster said:

    Mi spiego : la pubblicità è soprattutto pubblicizzare un prodotto, indipendentemente dal ritorno.

    Credo che questo poteva essere condivisibile qualche anno fa.
    C'è sempre più educazione e formazione nel settore della pubblicità online.
    Gli imprenditori sono più accorti di un tempo e soprattutto i periodo di "crisi" si cercano i risultati certi.

    @bluwebmaster said:

    Io faccio sempre l'esempio che se vai da un giornale e gli dici : senti ti pago la pubblicità ma solo per quelli che verrano da me a comprare questo o a chiedere informazione con la copia del tuo giornale in mano.
    Quale giornale o tv acceterebbe?

    Canali diversi e mezzi diversi.
    La stampa da una parte, il web dall'altra.
    Mezzi diversi. Mezzi diversi in diverse cose: una campagna in carta stampata ha parametri e misurazione del ROI completamente altre dalle metriche usate sul web.

    Piccola provocazione: la campagna in carta stampata richiede anche altri budget rispetto a un "semplice" pay per click come AdWords/AdSense dove l'inserzionista può settare i budget che vuol ee interrompere quando vuole la sua campagna.

    E il publisher può fare altrettanto impedendo che quel particolare annuncio smetta di uscire nel suo sito.

    Questo in carta stampata non è possibile.

    @bluwebmaster said:

    E potrei aggiungere : e se non hai ritorno perchè la tua pubblicità è sbagaliata, non è mirata, non sei competitivo?
    Intanto la tua pubblicità è sotto gli occhi dei miei visitatori e per questo paghi, poi se c'è ritorno buon per te.

    Se non è competitiva sul web te ne accorgi in 3 giorni e puoi cambiarla "in corsa", specialmente con Adwords.

    Nel mondo offline, una volta stampata su carta la pubblicità resta quella.
    E addio risultati.

    @bluwebmaster said:

    Purtroppo il pay per action o per prodotti vendutti sul web prende piede perchè ci sono tanti piccoli editori che in fondo raccattano tutto e quindi queste affiliazioni o tipi di pubblicità hanno vita facile.

    Questione di punti di vista. Per me è un vantaggio: c'è un modo in più per fare pubblicità.

    Anche Adwords quando è stato lanciato si è distinto per il pay per click (nuovo modo di fare pubblicità) ma permette di fare anche pubblicità pay per impression (vecchio modo di fare pubblicità).

    @bluwebmaster said:

    Invece sarebbe interessante se AdSense facesse una rivalutazione delle revenue dei click a secondo delle impression.
    Mi spiego : un sistema a fasce . Se hai più impressione il click ti viene pagato un tot, altrimenti un altro tot.

    Nessuno può escludere che la quantità di traffico sul sito web possa essere uno dei parametri di valutazione unito a tanti altri.

    @bluwebmaster said:

    In questo modo Google guadagnerebbe di più e chi lavora seriamente potrebbe stimare un ricavo maggiore.
    Se linserzionista paga 10 cent uguali sia se il suo annuncio compare sul sito da 100 unici al giorno sia che compaia sul sito da 10 mila unici al giorno , è ovvio che possono verificarsi dei ritorni poco remunerativi e quindi scoraggianti.

    Potrebbero cambiare altri parametri, ad esempio il numero di volte che l'annuncio dell'inserzionista esce nei 2 siti.

    Nel sito con 10.000 unici potrebbe comparire meno volte se l'offerta in CPC non fosse adeguata oppure gli annunci non fossero cliccati a sufficienza (generando malcontento tanto per il publisher quanto per l'inserzionista).

    @bluwebmaster said:

    E poi ricordiamoci che i publisher ospitano pubblicità , non fanno i rappresentanti .
    Io non vend prodotti per gli altri, ma pubblicità. Se uno ha bisogno di vendere si procura dei rappresentanti.

    Altra piccola provocazione: quando si è diffuso internet i primi settori che hanno subìto un forte cambio e calo è stato proprio quello dei rappresentanti, specialmente coloro che lavoravano nei settori IT.

    @bluwebmaster said:

    Se vendo retini per farfalle e faccio la pubblicità durante il Grande Fratello non posso sperare certo che all'indomani avrò venduto il magazzino intero, ma soltanto che qualche milione di italiani sa che esiste una marca di retini per farfalle che si chiama X.
    Non me la immagino la endmol e mediaset che vendono conto terzi retini per farfalle!
    Questo è brand.
    Che è un tipo di campagna che puoi fare anche ricorrendo ad AdSense.
    Le campagne brand possono richiedere considerevoli investimenti e solitamente sono orientate al "ricordo" cioè a quello che dici tu: far sapere che esiste una certa marca e fare in modo che l'utente se la ricordi.

    Le campagne brand erano/sono appannaggio di grandi aziende con capitali interessanti da investire.

    Ad esempio ho trovato geniale quella dei mesi scorsi di Vodafone, fatta in rete AdSense, per promuovere la fan page di Zero Limits su Facebook.

    La "rivoluzione" di Adwords/AdSense è invece un'altra: e cioè permettere al piccolo imprenditore di fare una campagna per promuovere i suoi prodotti e servizi per vedere dei risultati concreti... da (quasi) subito.

    Per risultati concreti intendo: possibili contatti da parte di clienti interessati, vendite di prodotti o servizi.

    E questo non lo puoi fare con campagne brand (che sono quelle di cui parlavi all'inizio dicendo che la pubblicità è solo pubblicizzare il prodotto) se ti rapporti al piccolo/medio inserzionista.


  • ModSenior

    Qualche dato in più e grafico per capire il calo dei guadagni dei publisher:
    http://www.seroundtable.com/archives/021580.html


  • Super User

    C'è qualche grafico sul numero dei Publisher Adsense?
    Oppure questo numero è segreto?
    E se è segreto... perchè lo è? :mmm:

    Comunque la % data ai publisher varia da nazione a nazione e all'interno dello stesso Stato anche a seconda del fatto che si sia premium o meno.
    Una % onnicomprensiva non è molto indicativa, anche se attesta che stanno stringendo la manica.


  • User Attivo

    @bluwebmaster said:

    Quoto Bmastro.
    E poi il pay per action...ma siamo sicuri che troveresti tanti publiser disposti ad avere annunci pay action?
    Mi spiego : la pubblicità è soprattutto pubblicizzare un prodotto, indipendentemente dal ritorno.
    Purtroppo ci sono programmi di affiliazione che stanno abituando alla mentalità, a mio avviso errata, opposta.
    Io faccio sempre l'esempio che se vai da un giornale e gli dici : senti ti pago la pubblicità ma solo per quelli che verrano da me a comprare questo o a chiedere informazione con la copia del tuo giornale in mano.
    Quale giornale o tv acceterebbe?
    Ecco e lo stesso è sul web.
    E potrei aggiungere : e se non hai ritorno perchè la tua pubblicità è sbagaliata, non è mirata, non sei competitivo?
    Intanto la tua pubblicità è sotto gli occhi dei miei visitatori e per questo paghi, poi se c'è ritorno buon per te.
    Purtroppo il pay per action o per prodotti vendutti sul web prende piede perchè ci sono tanti piccoli editori che in fondo raccattano tutto e quindi queste affiliazioni o tipi di pubblicità hanno vita facile.
    Vallo a proporre a un quotidiano, a una rivista o auna tv una pubblicitò del genere e vedi come ti fanno uscire tipo Billy Coyote. 😄

    Invece sarebbe interessante se AdSense facesse una rivalutazione delle revenue dei click a secondo delle impression.
    Mi spiego : un sistema a fasce . Se hai più impressione il click ti viene pagato un tot, altrimenti un altro tot.
    In questo modo Google guadagnerebbe di più e chi lavora seriamente potrebbe stimare un ricavo maggiore.
    Se linserzionista paga 10 cent uguali sia se il suo annuncio compare sul sito da 100 unici al giorno sia che compaia sul sito da 10 mila unici al giorno , è ovvio che possono verificarsi dei ritorni poco remunerativi e quindi scoraggianti.

    E poi ricordiamoci che i publisher ospitano pubblicità , non fanno i rappresentanti .
    Io non vend prodotti per gli altri, ma pubblicità. Se uno ha bisogno di vendere si procura dei rappresentanti.
    Se vendo retini per farfalle e faccio la pubblicità durante il Grande Fratello non posso sperare certo che all'indomani avrò venduto il magazzino intero, ma soltanto che qualche milione di italiani sa che esiste una marca di retini per farfalle che si chiama X.
    Non me la immagino la endmol e mediaset che vendono conto terzi retini per farfalle!

    Ciao a tutti,

    condivido al 100% quanto affermato da bluwebmaster.

    Ad ognuno il suo lavoro: io ti porto visibilità, tu mi paghi per questo. Se poi riesci a vendere patate a 10 euro al kg, ben per te. Non puoi però pretendere di pagarmi solo se riuscirai a venderle.

    Il problema sono proprio i webmaster che continuano ad accettare di far pubblicità per quattro soldi. E' bassissima la percentuale di chi acquista al volo, ed i cookies servono a ben poco (ad esempio vedo la pubblcità in ufficio, ci ragiono, a casa compro il prodotto).

    La pay per sell è il tipo di pubblicità attuata dai supermercati: mettere ben in vista i prodotti di marca, più cari, e sui quali hanno maggior ricavo. I supermercati hanno proprio dei benefit con delle belle mazzette a fine anno dalle grandi società se garantiscono grandi volumi di vendita. Lo dico sottovoce, questi benefit tante volte sono in nero.

    Tornado all'oggetto di questo post, non ho riscontrato un decremento delle entrate a dicembre. L'ho però riscontrato a luglio ed agosto, rispetto allo stesso periodo del 2008: stesse impression, quasi metà dei click. Credo derivanti da campagne pubblicitarie che attiravano molto di più l'attenzione degli utenti, che quest'anno non sono state attivate. Il fatto di non aver avuto cali di impression, lo reputo positivo: passata la crisi, spero si torni come o meglio di prima.


  • Community Manager

    Ragazzi è semplice: nel 2008 Adsense arrivava quasi al 90% nella condivisione delle revenue. Oggi siamo al 72%!


  • Moderatore

    Ciao ragazzi, se ne era parlato anche su Al Verde dove avevo postato una immagine. Provate ad analizzare un altro indice guadagno per click medio.
    (alverde.net/forum/google-adsense/112734-come-variato-il-cpc-di-adsense-nellultimo-anno-e-perche.html)