- Home
- Categorie
- Società, Web e Cultura
- Società e Impegno Civile
- Vaticano: NO alle ore di religione "multiconfessionali"
-
Buona giornata a tutti,
per tornare al titolo originale della discussione,
è notizia di oggi che la Gelmini vuole mettere il tetto massimo delle presenze di non italiani in classe al 30% e trattare la religione come fosse una materia al pari di matematica o italiano.Non c'è più il problema di insegnare anche altre religioni e soprattutto chi si rifiuterà di seguire l'ora di religione non potrà beneficiare dei crediti che gli insegnanti di tale nuova materia possono concedere ai propri studenti: quindi chi non seguira l'ora di religione avrà un handicap in partenza (come se si trattasse di una partitella di golf :?)
W il sistema laico di cui, ancora oggi, non abbiamo traccia se non un lugubre accenno scritto in una carta costituzionale che evidentemente non serve a niente e che nessuno tra i nostri politici si degna di rispettare.
Avanti così la nuova costituzione sarà completamente ispirata alle sacre scritture: mi ricorda qualcosa, forse l'Islam ma non ne sono sicuro
Ciao
-
Caro mirkoagrati, mi sembra o piove sul bagnato?:?
Mentre noi stiamo qui a discutere:"Ora di religione sì, ora di religione no", la cara Gelmini stà facendo danni irreparabili per la laicità del nostro stato solo declamata ma per niente rispettata da questi governanti.:o
E queste son bruttissime cose.
:bho:? Che non sia mai! Continuiamo per ora ad indignarci, poi vedremo.
-
Ecco cosa ha detto la Gelmini:
"Sugli insegnanti di religione sono assolutamente d'accordo con il Vaticano" ha poi aggiunto il ministro. "A loro vanno grantite le stesse condizioni degli altri insegnanti, e credo che l'ora di religione debba avere pari dignità rispetto alle altre materie. L'Italia non può non riconoscere l'importanza della religione cattolica nella nostra storia e nella nostra tradizione".@mirkoagrati said:
Avanti così la nuova costituzione sarà completamente ispirata alle sacre scritture: mi ricorda qualcosa, forse l'Islam ma non ne sono sicuro
E inoltre ecco che cosa dice (il colmo):
"Ci sarà anche una nuova materia, l'educazione alla cittadinanza e alla Costituzione".Fonte: La Repubblica
-
Buongiorno a tutti,
il problema non è l'ora di religione in se, ma bensì tutto quello che le è associato. Il monopolio del vaticano su ciò che viene insegnato durante l'ora, "l'handicap" imposto a chi non frequenta la lezione. Finché l'ora di religione resterà come è adesso, la laicità nelle scuole sarà solamente una bella frase scritta nella costituzione e nelle varie leggi.
è notizia di oggi che la Gelmini vuole mettere il tetto massimo delle presenze di non italiani in classe al 30%
Potrei capire se in una scuola si stessero (volontariamente da parte delle autorità) formando delle classi di soli non italiani, e che ciò ostacolasse l'apprendimento della lingua italiana, ma così mi sembra semplicemente discriminazione nei confronti dei cittadini di altre nazioni.
-
Ciao Max0005,
aggiungerei alla tua riflessione che:siccome gli stranieri sarebbero sempre una minoranza non ci sarebbe neanche più la necessità di pensare all'ora di religione come un momento per riflettere su altre religioni o sul perchè si sceglie di non seguire neanche una di esse.
Ciao
-
@mirkoagrati said:
Ciao Max0005,
aggiungerei alla tua riflessione che:siccome gli stranieri sarebbero sempre una minoranza non ci sarebbe neanche più la necessità di pensare all'ora di religione come un momento per riflettere su altre religioni o sul perchè si sceglie di non seguire neanche una di esse.
Ciao
Ciao Mirkoagrati,
non capisco il tuo ragionamento... anche se gli stranieri sono una minoranza hanno comunque il diritto a frequentare una scuola ad orientamento laico e sarebbe ingiusto nei loro confronti obbligarli a partire con un "handicap" semplicemente perché hanno credenze diverse dai cattolici. Oltretutto è sempre interessante e utile essere a conoscenza del fatto che esistono molte religioni oltre a quella cattolica e scoprirne qualcosa.
max
-
Certo,
da questo punto di vista la penso come te.Ma tornando al titolo della discussione, a questo punto non ci sarebbero proprio le basi per aprire le lezioni anche ad altre culture e religioni.
Non si porrebbe proprio l'esigenza.
-
Credo Mirko intendesse dire che agendo sul numero massimo di stranieri si aggira -in un certo senso- il problema religioni.
Il problema stranieri è molto serio. Ascoltando alcune insegnanti sul campo, pare, che il problema della discriminazione sia fortemente presente.
Sicuramente è un tema ancora da dibattere e per cui trovare soluzioni adeguate e che vadano oltre la sfera religiosa.A Roma ci sono alcune scuole che -al contrario- sono frequentate solo da stranieri e dove è l'italiano che ci capita a sentirsi solo.
Sarebbe stato più logico un intervento mirato sulla distribuzione territoriale, guidato -però e a monte- da principi certi e ispirati davvero all'integrazione.
-
Grazie cherryblossom,
era proprio quello che volevo esprimere.Ciao
-
Ciao Mirko e ciao Cherryblossom.
Secondo me il discorso va oltre la presenza di stranieri in classe. L'Italia è un paese Laico e pertanto non trovo giusto che all'interno di questa situazione una religione venga privilegiata sopra le altre. Sarei più d'accordo se la religione venisse spiegata durante le ore ma da quanto capisco gli insegnanti spingono gli studenti a praticarla senza porsi troppe domande.
-
@cherryblossom said:
Sarebbe stato più logico un intervento mirato sulla distribuzione territoriale, guidato -però e a monte- da principi certi e ispirati davvero all'integrazione.
Questa, ahimè, non è la terra e l'epoca i cui domina la logica.
Se poi l'integrazione e l'accoglienza non fanno decisamente parte delle politiche sociali (e non mi riferisco ai respingimenti in mare, ma al modo in cui si affrontano i problemi sul territorio, per chi è residente da anni e con le carte in regola), allora inutile aspettarsi dei tentativi a livello statale e ministeriale di privilegiare fin dalla più tenera età un approccio di inter-cultura o una mentalità da "cittadini del mondo".
-
Ciao Leonov,
è stata avvertito un netto calo degli studenti che partecipano alle lezioni di religione nel Liceo, ovvero quando gli studenti possono scegliere da soli (senza che la famiglia debba firmare) se frequentare o meno le lezioni.
E' evidente che gli studenti in generale abbiano "qualcosa da dire" sulla materia. Che sia semplicemente pura pigrizia (forse se si rendesse anche l'ora di matematica facoltativa si registrerebbe un simile calo...) oppure davvero il programma di religione non è condiviso da molti studenti? In tal caso il Vaticano e il Ministero non farebbero bene a interrogarsi e a chiedersi se non sia meglio una revisione del programma?