• User Attivo

    @bmastro said:


    E' un ipotesi, ma improbabile, io ho lavorato su siti ufficiali di squadre di serie A e B e devo dire che gli ultras di squadre avversarie difficilmente tentano qualcosa, in realtà sono spesso i tifosi della stessa squadra che combinano guai per strafare ma quello è un discorso a parte da AdSense.


  • User

    Bmastro, spiegati meglio: credi che potrebbero stra-cliccare per fare passare dei guai?


  • Super User

    Sì, e da quel che dice Xander Ares sembrerebbe che anche i tifosi della propria squadra straclicchino


  • User Attivo

    In realtà non è che straclicchino singolarmente, però per molte squadre il tifo viene dalla stessa città della squadra, cioè dalla stessa area geografica e quando la maggior parte del click sugli annunci viene dalla stessa area geografica è facile supporre qualcosa di pilotato ed ecco che adsense si sospende l'account se il numero di click e molto alto o incomincia comunque a fare dei controlli.


  • Super User

    L'argomento si sta facendo davvero interessante grazie ai contributi davvero notevoli che sto leggendo.

    Sono d'accordissimo con archeoita sulla renumeratività del mercato inglese.
    In fondo le traduzioni, se non fatte in casa, non costano poi tanto.
    Il problema nasce se gli argomenti trattati, e quindi articoli e quanto altro, sono molti e spesso impattano con altre realtà che non conosciamo a fondo.
    Faccio un esempio : vi immaginate una magazine di gossip in inglese letto da un pubblico statunitense?
    Tutta un altra cosa , ve lo assicuro.
    Resta l'alternativa di padroneggiare bene l'inglese : che significa studiare per svariati mesi se non di più.
    Ovvio che chi conosce l'inglese, perchè magari residente negli states o in Inghilterra , ha terreno fertile e facile.
    E poi resta "il settore" da navigare : non credo sia facile, purtroppo.


  • User Attivo

    L'idea di fare un sito sul Milan sarebbe ottimo ad esempio da fare in inglese, è una squadra molto seguita dagli stranieri e per uno che vive in Italia significa avere molte delle notizie in anticipo. Essendo i termini calcistici molto ridotti con il tempo diventerebbe abbastanza facile farne le traduzioni. Comunque co sarebbe sempre il problema della concorrenza.


  • Super User

    Se farai il sito sul milan piuttosto che adsense è meglio affiliarsi a bet&win o similari, ma dopo che il sito ha già un numero consistente di utenti.


  • Bannato Super User

    Ma non so fino a che punto ti conviene(intendo investire) aprire un blog(o sito), assumere un blogger del settore, creare il sito, un SEO che ti aiuta con il posizionamento e marketing.

    Anche se riusciresti ad arrivare a 1000/2000 euro al mese quanto guadagneresti realmente e personalmente tra l'altro a cifre cosi alte devi aprire anche partita iva.

    Ma l'investimento non garantisce la riuscita è un po rischioso.


  • Super User

    Provatoo credo, salvo miglior interpretazione, che quello che intendeva Archeoita è che occorre un processo graduale.
    Ovvio e scontato che se parti di getto, investi tanto senza un progetto, senza uno schema, senza una direzione ti ritrovi dopo 4 mesi che hai investito 100 e hai un ritorno 5.
    Lo spirito a cui si riferiva Archeoita credo sia quello di ...studiare elavorare, lavorare, lavorare.
    E le cifre, per quanto ne so , potrebbero essere molto superiori a quei 1000/2000 euro che indichi tu.
    Conosco qualcuno che sfiora i 7.000 : ovvio che una parte di questi è reinvestita per produrre quel reddito.
    Parti sempre dalla convinzione e dalla considerazione che nessuno ti regala niente e occorre lavorare lavorare lavorare.
    Ovvio : ne partono 100 ne arrivano 3, forse.


  • User Attivo

    @bmastro said:

    Personalmente vi sconsiglio di avventurarvi in argomenti ultraspecialistici se non avete una preparazione specifica. Tanto meno creare dei siti ad informazione medica se non siete medici, si potrebbe andare incontro a grosse grane.

    Famoso il caso di quel medico che curava i malati di cancro con il bicarbonato. Su usenet se ne parlò moltissimo.


  • User Attivo

    @extrabyte said:


    In realtà le cose sono su due piani diversi, perchè quando è un medico a dire qualcosa del genere e una truffa.
    Il creare invece un sito in cui si danno consigli medici se non si ha la giusta preparazione (quindi laurea in medicina, iscrizione all'albo e via dicendo) equivale a esercitare illegalmente la professione medica (non sto scherzando, per la legge italiana anche se consigli ad un amico un antidolorifico senza essere medico puoi essere passibile di questo reato).


  • Bannato Super User

    Ovvio che sia un processo graduale ma non è detto che ci sia successo. Il rischio è altissimo.


  • Super User

    @extrabyte said:

    Famoso il caso di quel medico che curava i malati di cancro con il bicarbonato. Su usenet se ne parlò moltissimo.

    C'è anche su wikipedia.
    E' stato radiato dall'ordine e condannato per truffa e omicidio colposo.
    http://it.wikipedia.org/wiki/Il_cancro_è_un_fungo


  • User

    @Xander_Ares said:

    Il creare invece un sito in cui si danno consigli medici se non si ha la giusta preparazione (quindi laurea in medicina, iscrizione all'albo e via dicendo) equivale a esercitare illegalmente la professione medica (non sto scherzando, per la legge italiana anche se consigli ad un amico un antidolorifico senza essere medico puoi essere passibile di questo reato).

    anche nel caso di un sito sull'utilizzo degli integratori naturali, come quello che ho in firma? La cosa mi preoccupa, perché anche se si tratta di divulgare integratori vitaminici e simili, il confine con il mondo farmacologico è sottile.

    Comunque ho letto questo:

    ordinemedicilatina.it/481

    e qui si parla di prescrizioni di farmaci....


  • User Attivo

    In teoria il reato di esercizio abusivo della professione medica sussiste quando si fa le veci dei un medico ad esempio operando, o prescrivendo medicinali, ma anche in caso di azioni più semplici come consigliando qualcuno di interrompere un trattamento o di seguirne un altro sia che per farlo si vada in farmacia con una prescrizione o si usi solo bicarbonato o si faccia preparare una tisana di erbe.
    Ovvero se nel tuo sito dici per guarire dal diabete, per eliminare la cellulite non fate ciò che vi dicono i medici ma fate questo e quest'altro allora sei passibile di reato. Se invece questo prodotto fa questo, questo e quest'altro senza lasciare intendere che sei un medico e senza fare promesse sui risultati non dovresti essere passibile di reato.


  • User

    @Xander_Ares said:

    Ovvero se nel tuo sito dici per guarire dal diabete, per eliminare la cellulite non fate ciò che vi dicono i medici ma fate questo e quest'altro allora sei passibile di reato. Se invece questo prodotto fa questo, questo e quest'altro senza lasciare intendere che sei un medico e senza fare promesse sui risultati non dovresti essere passibile di reato.

    Nella maggior parte dei post del mio blog, parlo esclusivamente di alimentazione biologica. È ovvio che bisogna poi accennare al contenuto nutritivo dei singoli alimenti, quindi si parlerà ad esempio, delle proprietà antiossidanti del licopene, che secondo recenti studi è in grado di prevenire l'infarto (si parla di studi pubblicati su riviste autorevoli). Ma di certo non scriverò mai una frase del tipo: "il tuo medico ti ha prescritto le statine? Non prenderele, hanno troppi effetti collaterali. Meglio il riso rosso fermentato".
    La stessa frase può essere riscritta nel seguente modo: "per abbassare il colesterolo è necessaria una terapia elaborata da un medico specialista. Però si è visto che il riso rosso fermentato ha un'ottima capacità di abbassare il colesterolo"

    In ogni caso, ho specificato lo scopo del blog in questa pagina:

    integratori-dietetici.net/info/


  • User

    @Xander_Ares said:

    per la legge italiana anche se consigli ad un amico un antidolorifico senza essere medico puoi essere passibile di questo reato.

    Beh, allora anche il titolare di una erboristeria (che medico NON è, al max ha un attestato di naturopata, ma c'è gente che non ha nemmeno quello) incorre nel reato di esercizio abusivo della professione medica, quando suggerisce (prescrive?) l'artiglio del diavolo, un noto antinfiammatorio naturale, in sostuzione di antinfiammatori di sintesi (cioè, di quelli che si vendono in farmacia).