• @bluwebmaster said:

    Sono d'accordissimo con archeoita sulla renumeratività del mercato inglese.
    In fondo le traduzioni, se non fatte in casa, non costano poi tanto.
    Esattamente, gli strumenti per cominciare ci sono (a conoscerli :1: e con alcune decine di euro si possono avere testi di buona qualità per partire, quindi da questo punto di vista non ci sono problemi.

    @bluwebmaster said:

    Il problema nasce se gli argomenti trattati, e quindi articoli e quanto altro, sono molti e spesso impattano con altre realtà che non conosciamo a fondo.
    Faccio un esempio : vi immaginate una magazine di gossip in inglese letto da un pubblico statunitense?

    Hai ragione, ma non solo, altri problemi nascono in sede di promozione e sviluppo del progetto.
    Perché se parliamo di blog o di strutture analoghe, non è sufficiente inserire articoli, e segnalarli o spingerli in SERP, ma è fondamentale INTERAGIRE con la blogosfera e soprattutto con il mondo offline, secondo me è imprescindibile tutto questo.
    Ciò richiede padronanza della lingua inglese, non solo a livello di lettura (è sufficiente avere studiato inglese a scuola, e coltivato un po' di cultura informatica in rete, dove tutto o quasi è in lingua inglese), ma soprattutto di scrittura.
    Se devi inserire commenti pertinenti in altri blog o in social networks, devi innanzitutto sapere che che cosa scrivere, e poi scriverlo in modo comprensibile e, ancor più, interessante da leggere (se qualcuno ha trovato delle valide scorciatoie si faccia avanti 🙂 ).

    E' poi molto importante come dicevi, conoscere il settore, e quindi LEGGERE cosa scrivono le fonti principali, ma soprattutto, la cosa più importante, bisogna essere reattivi: esce una notizia, e bisogna essere in grado almeno di rielaborarla (copiare testi altrui o ripubblicarli non è una brillante strategia secondo me, oltre che illegale spesso) e di aggiungerci qualche nota interessante.
    Questo è importante secondo me, non tanto per fare il blog di successo, quello che fa tendenza ed è autorevole - siamo realisti: se tu non sei del settore e non hai un'ottima padronanza della lingua, non ci potrai mai arrivare - ma è necessario almeno per avere quell'autorevolezza in grado di portarti un traffico interessante (e quello interessante molto spesso non è quello dei motori di ricerca), che, e lo ribadisco, se si opera in determinati settori in lingua inglese, può essere sufficiente a produrre un reddito interessante.

    Poi se le cose funzionano e vedi che cominci a guadagnare qualcosa, si può sempre pensare di pagare qualche "esperto" o qualche mente brillante (magari uno studente) del settore per articoli di maggior peso.
    Se poi le cose vanno benissimo, puoi lasciare ai tuoi articolisti il lavoro e tu occuparti solo di pubbliche relazioni e marketing 🙂

    @bluwebmaster said:

    E poi resta "il settore" da navigare : non credo sia facile, purtroppo.

    No, non lo è.


  • @Xander_Ares said:

    L'idea di fare un sito sul Milan sarebbe ottimo ad esempio da fare in inglese, è una squadra molto seguita dagli stranieri e per uno che vive in Italia significa avere molte delle notizie in anticipo. Essendo i termini calcistici molto ridotti con il tempo diventerebbe abbastanza facile farne le traduzioni. Comunque co sarebbe sempre il problema della concorrenza.

    Ma se lo fai in funzione di AdSense devi anche farti un'idea degli inserzionisti ai quali tu farai riferimento. Credi davvero che in lingua inglese questo settore possa essere interessante? Anche andando oltre AdSense, tu ci vedi delle prospettive? Sinceramente io sono un po' perplesso.

    Il settore del futuro secondo me è quello delle energie rinnovabili, del risparmio energetico etc... se proprio uno vuole cominciare da zero, questo settore offre CPC elevati, non solo nel mercato inglese.


  • Super User

    Se farai il sito sul milan piuttosto che adsense è meglio affiliarsi a bet&win o similari, ma dopo che il sito ha già un numero consistente di utenti.


  • Bannato Super User

    Ma non so fino a che punto ti conviene(intendo investire) aprire un blog(o sito), assumere un blogger del settore, creare il sito, un SEO che ti aiuta con il posizionamento e marketing.

    Anche se riusciresti ad arrivare a 1000/2000 euro al mese quanto guadagneresti realmente e personalmente tra l'altro a cifre cosi alte devi aprire anche partita iva.

    Ma l'investimento non garantisce la riuscita è un po rischioso.


  • Super User

    Provatoo credo, salvo miglior interpretazione, che quello che intendeva Archeoita è che occorre un processo graduale.
    Ovvio e scontato che se parti di getto, investi tanto senza un progetto, senza uno schema, senza una direzione ti ritrovi dopo 4 mesi che hai investito 100 e hai un ritorno 5.
    Lo spirito a cui si riferiva Archeoita credo sia quello di ...studiare elavorare, lavorare, lavorare.
    E le cifre, per quanto ne so , potrebbero essere molto superiori a quei 1000/2000 euro che indichi tu.
    Conosco qualcuno che sfiora i 7.000 : ovvio che una parte di questi è reinvestita per produrre quel reddito.
    Parti sempre dalla convinzione e dalla considerazione che nessuno ti regala niente e occorre lavorare lavorare lavorare.
    Ovvio : ne partono 100 ne arrivano 3, forse.


  • User Attivo

    @bmastro said:

    Personalmente vi sconsiglio di avventurarvi in argomenti ultraspecialistici se non avete una preparazione specifica. Tanto meno creare dei siti ad informazione medica se non siete medici, si potrebbe andare incontro a grosse grane.

    Famoso il caso di quel medico che curava i malati di cancro con il bicarbonato. Su usenet se ne parlò moltissimo.


  • User Attivo

    @extrabyte said:


    In realtà le cose sono su due piani diversi, perchè quando è un medico a dire qualcosa del genere e una truffa.
    Il creare invece un sito in cui si danno consigli medici se non si ha la giusta preparazione (quindi laurea in medicina, iscrizione all'albo e via dicendo) equivale a esercitare illegalmente la professione medica (non sto scherzando, per la legge italiana anche se consigli ad un amico un antidolorifico senza essere medico puoi essere passibile di questo reato).


  • Bannato Super User

    Ovvio che sia un processo graduale ma non è detto che ci sia successo. Il rischio è altissimo.


  • Super User

    @extrabyte said:

    Famoso il caso di quel medico che curava i malati di cancro con il bicarbonato. Su usenet se ne parlò moltissimo.

    C'è anche su wikipedia.
    E' stato radiato dall'ordine e condannato per truffa e omicidio colposo.
    http://it.wikipedia.org/wiki/Il_cancro_è_un_fungo


  • User

    @Xander_Ares said:

    Il creare invece un sito in cui si danno consigli medici se non si ha la giusta preparazione (quindi laurea in medicina, iscrizione all'albo e via dicendo) equivale a esercitare illegalmente la professione medica (non sto scherzando, per la legge italiana anche se consigli ad un amico un antidolorifico senza essere medico puoi essere passibile di questo reato).

    anche nel caso di un sito sull'utilizzo degli integratori naturali, come quello che ho in firma? La cosa mi preoccupa, perché anche se si tratta di divulgare integratori vitaminici e simili, il confine con il mondo farmacologico è sottile.

    Comunque ho letto questo:

    ordinemedicilatina.it/481

    e qui si parla di prescrizioni di farmaci....


  • User Attivo

    In teoria il reato di esercizio abusivo della professione medica sussiste quando si fa le veci dei un medico ad esempio operando, o prescrivendo medicinali, ma anche in caso di azioni più semplici come consigliando qualcuno di interrompere un trattamento o di seguirne un altro sia che per farlo si vada in farmacia con una prescrizione o si usi solo bicarbonato o si faccia preparare una tisana di erbe.
    Ovvero se nel tuo sito dici per guarire dal diabete, per eliminare la cellulite non fate ciò che vi dicono i medici ma fate questo e quest'altro allora sei passibile di reato. Se invece questo prodotto fa questo, questo e quest'altro senza lasciare intendere che sei un medico e senza fare promesse sui risultati non dovresti essere passibile di reato.


  • User

    @Xander_Ares said:

    Ovvero se nel tuo sito dici per guarire dal diabete, per eliminare la cellulite non fate ciò che vi dicono i medici ma fate questo e quest'altro allora sei passibile di reato. Se invece questo prodotto fa questo, questo e quest'altro senza lasciare intendere che sei un medico e senza fare promesse sui risultati non dovresti essere passibile di reato.

    Nella maggior parte dei post del mio blog, parlo esclusivamente di alimentazione biologica. È ovvio che bisogna poi accennare al contenuto nutritivo dei singoli alimenti, quindi si parlerà ad esempio, delle proprietà antiossidanti del licopene, che secondo recenti studi è in grado di prevenire l'infarto (si parla di studi pubblicati su riviste autorevoli). Ma di certo non scriverò mai una frase del tipo: "il tuo medico ti ha prescritto le statine? Non prenderele, hanno troppi effetti collaterali. Meglio il riso rosso fermentato".
    La stessa frase può essere riscritta nel seguente modo: "per abbassare il colesterolo è necessaria una terapia elaborata da un medico specialista. Però si è visto che il riso rosso fermentato ha un'ottima capacità di abbassare il colesterolo"

    In ogni caso, ho specificato lo scopo del blog in questa pagina:

    integratori-dietetici.net/info/


  • User

    @Xander_Ares said:

    per la legge italiana anche se consigli ad un amico un antidolorifico senza essere medico puoi essere passibile di questo reato.

    Beh, allora anche il titolare di una erboristeria (che medico NON è, al max ha un attestato di naturopata, ma c'è gente che non ha nemmeno quello) incorre nel reato di esercizio abusivo della professione medica, quando suggerisce (prescrive?) l'artiglio del diavolo, un noto antinfiammatorio naturale, in sostuzione di antinfiammatori di sintesi (cioè, di quelli che si vendono in farmacia).


  • User Attivo

    Se l'antinfiammatorio di sintesi è stato indicato precedentemente da un medico si, si commette reato, e lo stesso vale se è la persona stessa che ti chiede consiglio con una frase del tipo "il dottore mi ha consigliato di prendere degli antidolorifici, tu me ne puoi consigliare qualcuno?"
    Anche dare una dieta personalizzata ad una persona senza essere un dietologo più essere passibile di tale reato.
    Lo so è una legge un pò ferrea, ma in un paese in cui in troppi si attaccano ad ogni cavillo per compiere truffe è necessaria e come risultato sono le persone oneste che si trovano a vedere la propria libertà comunicativa ridimensionata.
    Comunque ci sono sempre delle sfumature e non mi sembra di aver nel tuo sito niente che lasci intendere che stai commettendo reato di esercizio abusivo della professione medica, perciò tranquilla.


  • User

    @Xander_Ares said:

    Anche dare una dieta personalizzata ad una persona senza essere un dietologo più essere passibile di tale reato.

    Concordo. Nel mio blog parlo di diete, ma di quelle più gettonate (zona, etc), elencandone pregi e difetti, ma senza consigliarne alcuna. In realtà, mi contattò un utente di facebook per farsi fare una dieta, ma gli risposi dicendo che non essendo una dietologa non sono capace di programmare una dieta, e che lo scopo del blog è solo quello di divulgare notizie su integratori e simili. Per una dieta, bisogna rivolgersi ad uno specialista.
    Quindi è importante mantenersi sul generico, un pò come sta facendo dietaland.com del noto network di isayblog.

    @Xander_Ares said:

    Comunque ci sono sempre delle sfumature e non mi sembra di aver nel tuo sito niente che lasci intendere che stai commettendo reato di esercizio abusivo della professione medica, perciò tranquilla.

    Sisi, questo lo sapevo 🙂 , ma come si dice in gergo, "le precauzioni non sono mai troppe"


  • User Attivo

    In effetti non hai ragione, hai ragionissima Laura "le precauzioni non sono mai troppe".


  • User

    Tra l'altro lo spazio web è di un amico, con il quale collaboro scrivendo post. Ora sto cercando di modificare modalità di scrittura, nel senso che anzichè scrivere del prodotto X che ha le proprietà Y, scrivo in prima persona, con frasi del tipo "oggi ho provato questo che dovrebbe contenere quello", senza fornire consigli in via diretta, cercando di andare più sull'alimentazione e simili.

    Ritornando in topic, secondo me il discorso AdSense, deve venire alla fine, cioè l'importante è avere dei contenuti validi e sempre nuovi, visto che sui blog bisogna scrivere di continuo. Personalmente ho dovuto imparare la "scrittura minimale" (c'è un post di tagliaerbe al riguardo ;)). All'inizio scrivevo dei post molto lunghi e difficili, con il risultato che nessuno li leggeva. Invece con dei post sintetici e di taglio giornalistico, il numero di letture è aumentato (come anche i voti di OKNOTIZIE).