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Parlare di sillogismo mi sembra esagerato. Quella di Prodi era una semplice opinione. Molti nel centrosinistra hanno considerato l'individualismo estremo che affligge la nostra società come una cosa di destra. In realtà quasi tutti si fanno gli affari propri, indipendentemente dalle proprie convinzioni politiche.
Prodi può avere tanti difetti, è vero, ma la sobrietà che lo ha contraddistinto nel suo breve periodo di governo è innegabile. Lui andava a Bologna in treno e a Bruxelles con pochissime guardie del corpo.
Certo il fatto che tutte quelle foto scattate a Berlusconi costituiscano violazione della privacy è fuori discussione.
Però concorderai con me che non esce fuori un bel quadretto, un presidente del consiglio circondato da donnine seminude.Come ci si può poi lamentare se le donne vengono trattate come capi di bestiame? Pensi che basti il numero verde aperto dalla Carfagna?
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@fortunecat said:
Però concorderai con me che non esce fuori un bel quadretto
Quello che mi preoccupa è esca un quadretto, quando questo non dovrebbe poter uscire per una doppia tutela di legge.
Ciò implica il fallimento di due norme: privacy e segreto di stato. Direi molto grave.
Ancor più grave che una certa stampa dalla violazione di norme possa trarre materia per le sue colonne e alcuni politici armi atte a coprire la propria assenza di programmi.Paolo
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Ma Paolo, io sono d'accordo con te: non è normale che in tempi di crisi si parli di questo. Certamente l'opposizione non ha molti argomenti ed è vero anche che il rispetto della privacy è fondamentale in un paese democratico.
Però - ora che queste informazioni sono trapelate - non posso astenermi dall'avere un'opinione in materia solo perchè provengono da fonte illecita.
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@i2m4y said:
Infine mi permetto di fare un piccolo appunto sulla stampa straniera. Mi piacerebbe capire come stanno trattando il governo inglese per le ruberie conclamate di denaro pubblico.
Lo scandalo dei rimborsi-spese è stato scoperto dal Daily Telegraph, giornale conservatore (dunque avverso al partito di Brown); si badi: i diretti interessati, invece di trincerarsi dietro un "non rispondo alla stampa che mi attacca", si sono dimessi all'istante senza alcun accertamento preliminare della giustizia, preferendo non macchiare con la loro sola presenza la sacralità del Parlamento (Camera dei Comuni in testa, il cui Speaker, mi sembra, è coinvolto in prima persona).
Tuttavia, le dimissioni di Brown le ha chieste il Guardian, giornale labourista favorevole al governo; un po' come se Il Giornale chiedesse le dimissioni dell'attuale Governo per la storia dei voli di Stato.
Poi ci si è messo anche il Times, con titoli come "Il giorno più nero del Parlamento". Non una carezza, insomma.
Precisazione: il problema dei voli di stato non sussiste perché ci sono salite persone estranee al novero ristretto delle massime cariche (ciò è attualmente permesso da una norma - a mio avviso infondata - dell'attuale governo), ma perché questi "viaggi-premio" sono avvenuti prima che detta norma fosse approvata.
Oggi il Presidente del Consiglio può portare a bordo chi vuole; quando lo ha fatto ed è stato ripreso, non poteva. È questo il problema di cui si parla, non altro.
Le foto delle feste sono state sequestrate (quasi tutte, almeno): un giudice stabilirà se esse costituiscono violazione della privacy, spionaggio o che altro. Il sistema funziona, insomma.
Restano però gli scatti ripresi all'aeroporto sardo relative ai voli di stato; e le piste di decollo ed atterraggio non sono un luogo privato, a quel che so.
Anche escludendo donnine discinte e presunti festini, abbonda il materiale documentale per chi voglia farsi un'idea del modo in cui la nostra classe politica intende il concetto di "pubblico" e di "privato".
[Mai che su un aereo presidenziale carichino un set di organi da inviare urgentemente in qualche angolo d'Italia per un trapianto, vero? Però il posto per i familiari del sottosegretario, il cantante melodico, le ragazze in tailleur e l'allieva di Tersicore si trova. ]
@i2m4y said:
Comunque personalmente speravo almeno di sentirli i programmi per l'Europa della sinistra in questa campagna elettorale... e invece ho sentito un gran attaccarsi a gossip e similari, pur di attaccare il premier.
Seppur non ne condivida una virgola, sapere che in Italia esista una opposizione che porta un programma, mi avrebbe fatto sentire più simile ai paesi occidentali sviluppatiConcordo. Avrei voluto anch'io farmi un'idea più precisa su chi stiamo per votare e su che basi programmatiche ci apprestiamo ad inviare il nostro contingente di parlamentari in Europa.
La sinistra ha in questo colpe gravissime, oltre al demerito di aver perso quasi del tutto il polso del Paese (o almeno di quella parte che votava a sinistra fino alle ultime elezioni); si sono impantanati nelle notiziole di costume, nei divorzi e nelle presunte liasons coronate da collane di lusso.
Lo trovo inaccettabile, politicamente un suicidio.
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@Leonov said:
si sono dimessi all'istante senza alcun accertamento preliminare della giustizia
Lo speaker della Camera dei deputati si è addirittura dimesso con un discorso di soli 34 secondi.
Confrontate queste dimissioni lampo con la sceneggiata che fece Mastella quando si dimise da ministro della giustizia.
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@Leonov said:
Le foto delle feste sono state sequestrate (quasi tutte, almeno): un giudice stabilirà se esse costituiscono violazione della privacy, spionaggio o che altro. Il sistema funziona, insomma.
E' un peccato però che prima le cose vengano pilotate ad arte per tentare di falsare una campagna elettorale e solo poi rimesse al giudice... sarebbe meglio attendere il pronunciamento del giudice prima di utilizzare cose in odore di violazione della legge a danno di terzi.
Peccato che El Pais oggi ne pubblichi 5 di queste foto... possibile che la repressione in Italia non funzioni (non parlo di prevenzione...)?!?!
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@i2m4y said:
sarebbe meglio attendere il pronunciamento del giudice prima di utilizzare cose in odore di violazione della legge a danno di terzi.
Nel caso di persone che non ricoprono cariche pubbliche, concordo pienamente con questa affermazione: si è innocente fino a prova contraria (ovvero, fino a sentenza passata in giudicato) e ciò che si fa in privato, nella propria casa - non in un aeroporto - non deve riguardare i giornali.
Ovviamente, stiamo parlando di faccende private che non provochino danni alla persona: se uno picchia i figli in privato, non è che si aspetta la sentenza della Cassazione per allontanare i parenti inermi dalle sue grinfie.
E ancora: se l'amministratore del condominio in cui vivo è sospettato di ruberie, spero che i condomini non attendano l'arrivo della forza pubblica per trovare un gestore migliore dei loro fondi; ne va del loro interesse, a meno che non siano anche i condomini a lucrare.
Ora, se questo principio vale nel "privato" di un palazzo, perché dovrebbe perdere valore nel pubblico di un Paese?
A tale proposito: quando si diventa uomini pubblici - e i politici lo sono - il prezzo da pagare per il potere è il sacrificio di quasi tutta la vita privata. È un'essenziale legge non scritta della politica democratica (la monarchia o la dittatura hanno un contegno diverso).
Lo sa il Presidente Obama, la cui cartella clinica personale è stata dissezionata dalla stampa in ogni sua parte durante la campagna elettorale.
Lo sanno i ministri inglesi, che come già detto si sono dimessi alla velocità della luce senza aspettare la sentenza della "Cassazione inglese" in merito alle loro operazioni finanziarie.
[Nota di colore: una ministra si è dimessa perché il marito (il marito, non lei) aveva addebitato a spese dello stato dei film per adulti; da noi, le mogli dei ministri sono a loro volta deputati (sig.ra Fassino), presidenti di provincia (sig.ra Mastella), potentissime baronesse della finanza (sig.ra Dini) e spesso sono coinvolte in scandali - alcuni con sentenze passate in giudicato - di milioni di euro che riguardano cose come la sanità pubblica, cioè la nostra pelle. Altro che videoteche scollacciate.]
Lo sa bene Bill Clinton, costretto ad una pubblica gogna di mesi e mesi per essere stato soltanto sospettato di aver avuto rapporti illeciti durante il suo mandato presidenziale. Roba che nessun tribunale sarebbe autorizzato a giudicare, visto il carattere strettamente privato della questione. Eppure gli hanno fatto pelo e contropelo.
Gli esempi si sprecano, a volerli trovare e a voler essere d'accordo con il principio che i governanti debbano essere onesti e trasparenti.
Se poi ci va bene che a stare seduti su certe poltrone ci siano persone il cui illecito è ben documentato e che potrebbero, dalle loro posizioni, reiterare reati a danno del pubblico, allora il discorso cambia ed io mi tiro indietro, perché non abbiamo più un codice dialettico condiviso su cui basare le nostre affermazioni.
@i2m4y said:
Peccato che El Pais oggi ne pubblichi 5 di queste foto... possibile che la repressione in Italia non funzioni (non parlo di prevenzione...)?!?!
Per la replica mi affido allo stesso quotidiano spagnolo, che cito:
@El Pais said:
Zappadu no es un paparazzo, es un reportero y ha preferido proteger la identidad de las personas que aparecen en las imágenes. Por eso, todos los rostros que se ven en estas páginas son irreconocibles porque fueron pixelados por él. Todos, salvo el del propio Berlusconi. Su reportaje refleja cómo es el ambiente en Villa Certosa, con quién se relaciona y cómo vive sus ratos de expansión el primer ministro italiano.
Un reportage, dunque; un'inchiesta in cui lo stesso autore ha protetto la privacy delle persone ritratte rendendo impossibile riconoscerle. Ad eccezione del proprietario di casa.
Una ricerca che getta luce sul modo, come già detto, in cui vivono da noi certi potenti, senza coinvolgere di persona povere ragazze innocenti (sì, certo...) o altri ospiti della villa.
I giudici decideranno in merito (e spero vivamente che non escano altre foto se esse costituiscono illecito, ma che poi escano tutte se sarà accertata la loro liceità).
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@Leonov said:
A tale proposito: quando si diventa uomini pubblici - e i politici lo sono - il prezzo da pagare per il potere è il sacrificio di quasi tutta la vita privata. È un'essenziale legge non scritta della politica democratica (la monarchia o la dittatura hanno un contegno diverso).
E chi lo dice ????!!!!
Non perchè sia solitamente capitata una violazione deve divenire consentita. Non scherziamo. Altrimenti allora perchè non giustificare altri reati?!?!?Un politico è un privato quando si ritrova nella sua sfera privata e come tale va rispettato, punto.
Se viene fotografato nella sua passeggiata per Portofino, posso anche capire, ma quando si è a casa propria nulla dovrebbe poter scalfire l'inviolabilità di quei luoghi. Non esiste e non è giustificabile dall'uso comune. Neppure può essere considerata tra quelle consuetudini che assumono il rango di legge.
Sull'articolo di El Pais non posso che stendere un velo pietoso, personalmente lo ritengo davvero di bassissima lega, un po' come gli ultimi apparsi sulla stampa italiana.
Rimpiango gli anni delle ideologie, dove almeno nelle battaglie tra msi e prc o negli strali di altri gruppi si sentiva alto l'impegno e si combatteva su quanto era riversato nei programmi.
Paolo
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@i2m4y said:
Non perchè sia solitamente capitata una violazione deve divenire consentita. Non scherziamo. Altrimenti allora perchè non giustificare altri reati?!?!?
Un politico è un privato quando si ritrova nella sua sfera privata e come tale va rispettato, punto.
Un momento. Forse mi sono spiegato male prima.
Il mio riferimento non era certo ai reati - sui quali, come ho scritto più volte, si pronuncerà la magistratura competente - ma al fatto che i cittadini abbiano il diritto di commentare ed eventualmente criticare la condotta anche privata di un personaggio pubblico, soprattutto quando quel personaggio non è stato "trascinato dagli eventi" (il casuale responsabile di un incidente automobilistico, intervistato dalla tv una volta nella vita), ma ha scelto consapevolmente di esporre sé stesso alla copertura mediatica (intraprendendo una carriera come quella di politico, attore, giornalista etc.).
Trascuriamo per un attimo il caso particolare fin qui discusso ed esaminiamo una situazione diversa, del tutto ipotetica.
Un giornalista - uomo pubblico - scrive articoli; io allora lo giudico in base alle sue azioni (articoli, editoriali, partecipazione ad iniziative, promozione di eventi, pubblicazione di libri).
Ad un tratto si scopre che il giornalista aveva una relazione con una donna (fatto assolutamente privato) e che in nome di questo rapporto aveva omesso il ruolo del marito di lei in uno scandalo su cui stava scrivendo un'inchiesta a puntate.
A questo punto domando:
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Io ho il diritto di giudicare la serietà professionale del giornalista?
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Ho il diritto di criticare la sua condotta? E non parlo del fatto che avesse un'amante, cosa che ritengo privata e su cui non metto bocca (altri riterrebbero di poter sindacare anche sulle corna), ma delle conseguenze pubbliche che questo atto privato ha avuto.
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Ho il diritto di conoscere se egli ha avuto altre relazioni e per questo ha omesso altri dettagli?
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E se il marito della donna amante del giornalista fosse stato non un - che ne so - ladro d'auto, ma un assassino seriale, ho il diritto di sapere chi è stato protetto dal silenzio di un uomo pubblico?
Tornando ora al caso particolare in esame: ciascuno è nel pieno diritto di godere di momenti di intimità e di privatezza, tanto è vero che le foto sono state sequestrate (altrimenti avrebbero lasciato andare il fotografo senza colpo ferire, no?), ma ciò che è pubblico (foto all'aeroporto, in strada, al Parlamento) e gli aspetti della vita privata che influenzano il pubblico (amicizie con industriali, contiguità con il clero) non possono essere taciuti, specie se le persone hanno responsabilità di governo.
Se un presidente con il potere di manovrare armi atomiche (aspetto pubblico) iniziasse a soffrire di schizofrenia paranoide (aspetto privato) e si mettesse in testa di scatenare una guerra per sconfiggere il Diavolo, gli elettori avrebbero o no il diritto di saperlo?
Può sembrare un ragionamento paradossale, ma nella vita accadono continuamente cose analoghe: siamo troppo abituati ai rapporti opachi, fumosi e vischiosi per distinguere la semplicità di un ragionamento elementare: la vita pubblica esige trasparenza, rigore, sobrietà, serietà e senso critico ai massimi livelli.
Sì, li rimpiango anch'io i vecchi confronti sui temi, sui contenuti, sulle cose pratiche. Più di quanto le mie parole riescano a dire.
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Purtroppo l'Italia è fatta da troppe persone che "parcheggiano in doppia fila". Il problema è che queste persone si muovono esclusivamente per interesse privato, e quindi anche in campo politico votano per interesse privato. Così votano un po' a destra e un po' a sinistra a seconda di chi gli garantisce, o potrebbe garantire secondo il loro pensiero, un miglioramento delle loro condizioni private, senza alcun interesse per un miglioramento delle condizioni dello Stato, e della società in genere. Spesso questo miglioramento privato lo contrattano PRIMA col politico e poi lo votano.
E' tutto qui il punto. Il fatto che molte di queste persone oggi votino per Berlusconi è dovuto alla circostanza che probabilmente vedono in lui un incrocio di aspetti che danno loro l'idea di potere avere un interesse privato. Insomma Berlusconi si comporta da uomo forte, contrario alle regole, non solo le viola ma le modifica se non gli vanno bene, e si pone nella maggior parte dei casi al di sopra della legge, guardando dall'alto verso il basso il resto dei cittadini.L'aspetto che paraddossalmente piace di lui è proprio questo, il fatto di essere un uomo forte che può fare quello che vuole contro tutto e contro tutti, e lo fa senza alcun imbarazzo. Anzi, pretende che gli altri, mentre lo osservano rifare le regole, lo osannino e lo invidino proprio per questo.
Sono convinto che se Berlusconi si scoprisse che non ha mai avuto amanti, che la storia con Noemi era inventata, se si facesse processare, se non violasse più le regole, allora sì che perderebbe il suo consenso, perchè si sarebbe mostrato debole.Ovviamente si deve parecchio ridurre il consenso del premier, perchè è pacifico che non ha quel consenso che lui si vanta di avere, visto che nelle ultime uscite pubbliche è stato pesantemente fischiato e contestato. Il problema è che le sue televisioni e i suoi giornali non fanno altro che parlare di quanto è amato e osannato, mentre censurano ogni voce dissenziente, per cui se si vuole vedere chi lo contesta lo si può fare solo in rete (viva internet, ultimo luogo libero!!!!), con i video messi online su YouTube, realizzati casomai con i cellulari.
Finchè i giornali di regime e le televisioni addomesticate mostrano solo quanto è amato il premier, tutti i dissenzienti si trovano in imbarazzo, chiedendosi: "ma solo io sono contro ?".
Ecco perchè il dissenso appare minore di quanto realmente sia. Perchè l'informazione controllata fa vedere ai cittadini che tutti sono col premier, e i dissenzienti si sentono soli, sfiduciati e si stanno zitti, non alzano la voce per chiedere quelle cose che sarebbe loro diritto e dovere chiedere, come si fa nel resto del mondo.Il pessimo stato della nostra barcollante democrazia è ormai certificato dalla stampa estera, tutta, che ricorda che un premier come il nostro negli altri paesi si sarebbe dimesso da tempo, ce lo ricorda Freedom House, ributtandoci per la seconda volta (quando c'è al governo Berlusconi) nel purgatorio dei paesi dall'informazione non libera. Prove ce ne sono ogni giorno, basti vedere le continue violazioni delle leggi sulla par condicio, in campagna elettorale, che il premier pone in essere (1 ora a porta a porta, 1 ora e mezza a Sky), al punto che le televisioni stesse sono state costrette ad ammettere che c'è necessità di riequilibrare. Il garante ha detto che aprirà un istruttoria, ma ovviamente si è affrettato a dire che le sanzioni verranno eventualmente dopo il voto. Come dire che l'assassino lo prendiamo solo dopo aver ammazzato un altro paio di volte, mica vogliamo reprimerlo ?!?!
E di cosa si parla ? Delle solite cose che sentiamo da giorni, invece di sentire come si pensa di risolvere una crisi che questo governo sta peggiorando in tutti i modi. I soldi sono finiti, la cassa integrazione è agli sgoccioli, e qui ascoltiamo un premier e tutti gli house organ che passano il tempo a parlare di Veronica che è imbeccata dalla sinistra (ha vissuto 20 anni con Berlusconi, penso che lo conosca fin troppo bene, e quando dice che va con minorenni e non sta bene avrà i suoi buoni motivi), di Gino Flaminio che una volta ha subito una condanna e quindi non è attendibile (mentre invece Dell'Utri è attendibilissimo!) e fesserie del genere.
E' la cosa più divertente è che si attacca la sinistra dicendo che parlano solo di quello, mentre invece è stato proprio Berlusconi a parlarne per primo e poi a riparlarne a riparlarne e riparlarne ancora. Solo di quello parla, forse perchè se dovesse parlare di economia dovrebbe ammettere il fallimento. Sicuramente non può parlare di rifiuti, dopo le indagini a Bertolaso, gli arresti per il termovalorizzatore in Campania, i processi a carico di quelle stesse persone che Berlusconi definisce "eroi". Certo, proprio come defini eroe Mangano invece che Falcone o Borsellino. Deve essere un po' di strabismo!Il parallelo col governo inglese è illuminante. Per avere ottenuto un rimborso di qualche migliaio di euro un ministro è stato costretto alla dimissioni e i giornalisti attaccano il governo a più non posso. Questo governo inglese probabilmente andrà a casa, e per pochi spiccioli e nessun reato realmente commesso.
A confronto alle ruberie di casa nostra, questi inglesi fanno ridere, ma i giornali attaccano il governo. Nei paesi civili si pretende che il politico sia onesto e appaia anche tale, in Italia invece il politico deve essere disonesto e prevaricatore, uomo forte al di sopra di ogni legge, in modo che i cittadini possano, anzi debbano invidiarlo.Per quanto riguarda la questione delle foto, il gossip creato ad arte dagli house organ ha lo scopo di sviare il problema vero, e cioè il fatto che il premier avrebbe portato persone non facenti parte di istituzioni pubbliche su aerei di Stato, e questo potrebbe essere considerato un danno erariale. Purtroppo non è reato perchè la norma è stata modificata proprio dal premier, quella norma che volle Prodi per impedire che accadessero cose del genere.
Le foto scattate in aeroporto (luogo pubblico) verso un aereo di Stato, dal quale si vede scendere una "ballerina di flamenco", oltre ad altra gente che non ha nessunissimo rapporto con le istituzioni, fanno pensare molto. E non c'è alcuna violazione della privacy in ciò.Invece di parlare di cose serie, i giornali vicini al premier continuano a intorbidare le acque, mostrando Veronica con le tette al vento, oppure parlando dei possibili amanti della stessa. Questi sono gli argomenti della stampa di regime, che non dialoga ma svia dai veri problemi. Il problema vero è che Berlusconi ha sempre presentato, fin dalla discesa in campo, il suo privato come esempio, mistificando anche talvolta, fino al punto di mischiare pubblico e privato ogni giorno. Adesso che la cosa si ritorce contro di lui grida al complotto plutocratico-eversivo. Qualche tempo fa era Obama che complottava contro il nostro perchè, pare, geloso del rapporto di amicizia del nostro premier con il democraticissimo Putin, che il nostro difese a colpi di mitragliate verso una disarmata giornalista italiana che aveva osato, che ardire, porre una domanda imbarazzante all'amico russo. Porre una domanda, ma come si permette ?
Alla fine rimane un vuoto totale, nel quale ci si perde. Nessuna idea da parte di nessuno per la crisi, per i problemi reali del paese. In Abruzzo si protesta, a Napoli si indaga Bertolaso (non solo lui) per la gestione dei rifiuti, in Sicilia, fiore all'occhiello del partito del premier, si bruciano i cumuli di rifiuti che ormai imperversano nelle strade (e la Sicilia è da decenni che è in mano alla destra, sfido chiunque a dire che la colpa è della sinistra). Il lavoro manca dappertutto, dalla Calabria al Friuli. E qui si parla solo di veline a Porta a Porta. E l'Abruzzo, ad esempio ? Ma certo, bastano le promesse, mica si va a vedere se poi vengono messe realmente in pratica. Sempre così. Col Molise stesse identiche promesse, mai mantenute. Con l'Abruzzo, dove il nostro è stato contestato pesantemente (ma gli house organ hanno dimeticato di mostrare) accadrà lo stesso ? L'importante è che NON se ne parli.
Il vero problema è che gente valida c'è, ce ne è parecchia che ha idee buone, valide, attuabili, ma non li sente nessuno, perchè non hanno voce, non possono andare in TV, ne possono scrivere sui giornali. Nessuno gli darebbe credito. E' la solita bugia, in base alla quale la TV è soltanto Pippo Baudo e i suoi pari (anagraficamente parlando) perchè di giovani bravi non ce ne sono. Non è vero, ce ne sono, ma non li fanno emergere, perchè altrimenti quelli che non valgono, i soliti noti, serio sarebbero finalmente messi da parte.
Il regime non consente le voci dissonanti, non consente che si possa affacciare una persona di talento, dalle buone idee, il regime li mette da parte e si circonda di incapaci leccaculo, di quei personaggi infidi che fanno di tutto per potere apparire vicino al potente di turno, ma ben attenti a non farlo sfigurare, che ne parlano bene in ogni occasione, fino a mostrare venerazione assoluta, fino a mentire per il capo. E i validi, gli intelligenti, quelli che sanno e che sanno fare, vengono accantonati perchè hanno un pessimo vizio, sono capaci anche di criticare il capo. Questo non è ammesso. Critiche ? Ma come si permette ?
I validi sono tenuti lontano, perchè altrimenti, in quel momento, si vedrebbe la cruda realtà: il re è nudo!In Inghilterra un ministro si dimette perchè il marito (non lei), cioè l'avvocato Mills, ha preso 600.000 dollari per dire il falso in un processo a favore di un terzo, e lo fa prima di una sentenza. In Italia la persona che avrebbe pagato (secondo la sentenza di primo grado) l'avvocato Mills, non si dimette!
A mio personalissimo parere un politico deve essere trasparente in tutto. Io che lo voto devo e pretendo di sapere cosa fa dei soldi che guadagna. Se va a prostitute (per fare un esempio) io lo devo sapere perchè devo poter valutare se le paga con i soldi pubblici. Così come i magistrati devono innanzitutto sembrare imparziali, i politici devono innanzitutto sembrare onesti!
Per la casa di Sardegna, se non ricordo male, fu ristrutturata con i soldi dello Stato per incontrare Putin. Si tratta di abitazione privata ristrutturata con i soldi del bilancio dei servizi segreti, e ciò vuol dire, se non erro, che quando il premier smetterà di fare il premier, si troverà una casa ristrutturata con un notevole aumento di valore e tutto a spese nostre. Questo non è giusto, affatto!
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La pubblicazione su El Pais è una furbata di Repubblica: secondo me visto che L'espresso è azionista anche di El Pais, le hanno fatte pubblicare prima a loro in modo da non avere problemi.
Il giornalismo d'assalto si fa anche in questo modo. La stampa dovrebbe essere il cane da guardia della democrazia, noi invece in Italia ci siamo abituati ai giornalisti compiacenti come Vespa.
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Purtroppo l'Italia è fatta da troppe persone che "parcheggiano in doppia fila". Il problema è che queste persone si muovono esclusivamente per interesse privato, e quindi anche in campo politico votano per interesse privato. Così votano un po' a destra e un po' a sinistra a seconda di chi gli garantisce, o potrebbe garantire secondo il loro pensiero, un miglioramento delle loro condizioni private, senza alcun interesse per un miglioramento delle condizioni dello Stato, e della società in genere. Spesso questo miglioramento privato lo contrattano PRIMA col politico e poi lo votano.
E' tutto qui il punto. Debbo purtroppo condividere il bel concetto di Bsaett.Noi cittadini dovremo imparare a pretendere un concetto molto chiaro prima di votare un partito; che sia per la legalità e presenti uomini puliti e onesti.
Legalità ed onestà possono essere sia di destra che di sinistra, così come possono esserlo la corruzione ed il saccheggio dello Stato.
Impariamo a pretenderli dai partiti che votiamo e non votiamoli se non li inseriscono ai primi posti dei loro programmi.
Solo così cambieremo questo nostro disgraziato Paese, che come diciamo spesso, ogni popolo ha il governo che merita.