• Super User

    NOI siamo in tanti e POSSIAMO CAMBIARE le cose

    Buongiorno a tutti!

    Il Report dell'altro ieri l'ho visto anche io...non mi ha stupito perchè comunque sono cose che si sanno (per chi le vuol sapere). Fanno vergognare di essere italiani e fanno desiderare di emigrare... All'estero ci deridono e parlano male di noi...:gtsad:

    @Leonov said:

    al pensiero che quelle immagini potessero essere sottotitolate in Inglese e diffuse
    Hai ragione, dobbiamo vergognarci ed indignarci ma l'unico nostro potere è il voto e non è vero che è uno solo, NOI siamo in tanti e POSSIAMO CAMBIARE le cose.

    @Leonov said:

    ho sempre cercato di resistere alla tentazione di fuggire.
    Se quello che ci trattiene qui è forte ed importante dobbiamo batterci per cambiare le cose, ogni giorno nel nostro piccolo. Prima o poi qualcosa di buono succederà, ma dobbiamo volerlo, tutti insieme e non rassegnarci a seguire come pecore la maggioranza.


  • Super User

    Ho riportato qui uno stralcio di un post di Pretty che mi ha fatto riflettere.

    Certo, NOI siamo in tanti e POSSIAMO CAMBIARE le cose; l'unico nostro potere è il voto.

    Ma per chi desidera un'Italia differente da quella raccontata da Report esiste qualcuno da votare? :mmm:


  • Super User

    Grazie Andrez per aver portato in quest'area questa parte del mio post. :smile5:

    Qualcuno da votare secondo me c'è...solo che non è certamente nella maggioranza dei partiti che votano...purtroppo perchè sono quelli che alle votazioni riescono a vincere. Alle ultime elezioni anche io, come tanti, ho votato un partito fra quelli maggiori quando invece c'erano piccole realtà che rispecchiavano maggiormente la mia idea di politica; forse l'ho fatto perchè ero rassegnata da quello che mi dicevano tutti: "vota il partito maggiore così è sicuro che andiamo Su".
    Le cose non sono cambiate nè con uno nè con l'altro governo e c'è bisogno di una scossa. Certamente io non posso avere le risposte ma sono fiduciosa sul fatto che un cambiamento possa avvenire perchè in Italia ci sono persone che, come me, lo vogliono. Probabilmente bisognerà aspettare ancora qualche tempo ma la mia generazione di precari non deve rassegnarsi ma attaccarsi alla propria vita con le unghie e coi denti.
    Non facciamoci scivolare le cose addosso. Bisogna agire.

    Buona giornata.


  • Super User

    Non facciamoci scivolare le cose addosso. Bisogna agire. Condivido senz'altro questo stato d'animo.

    Ma* le piccole realtà che rispecchiavano maggiormente la mia idea di politica* sono proprio quelle che (in entrambi gli schieramenti) hanno combinato più guai, preteso più privilegi e poteri (infischiandosene dei problemi dei loro elettori) e alla fine fatto pure cadere i Governi che non gli han dato ciò che pretendevano (soldi, clientele ed impunità).

    D'altra parte è per questo che sono stati duramente puniti dagli elettori. 😞


  • User Attivo

    Ciao ragazzi, io non ho visto Report, ma ho letto i vostri scritti e vorrei dare un mio contributo alla discussione.

    "Certo, NOI siamo in tanti e POSSIAMO CAMBIARE le cose; l'unico nostro potere è il voto."

    Questa frase di Andrez è sacrosanta e ognuno di noi deve fare qualcosa, e quando con il voto, che è l'espressione massima di una democrazia, non si ottengono risultati :crying:, non dobbiamo mollare e batterci con tutti gli altri strumenti in nostro possesso, uno dei quali è: PARLARNE con amici, parenti, conoscenti, nei Forum, e in ogni occasione che si presenta e far capire loro di aprire gli occhi e farli guardare e ascoltare oltre quello che ci vogliono far guardare e ascoltare.

    "Probabilmente bisognerà aspettare ancora qualche tempo ma la mia generazione di precari non deve rassegnarsi ma attaccarsi alla propria vita con le unghie e coi denti.
    Non facciamoci scivolare le cose addosso. Bisogna agire."

    "Se quello che ci trattiene qui è forte ed importante dobbiamo batterci per cambiare le cose, ogni giorno nel nostro piccolo. Prima o poi qualcosa di buono succederà, ma dobbiamo volerlo, tutti insieme e non rassegnarci a seguire come pecore la maggioranza."

    Queste frasi di Pretty Heron e Leonov mi sono paciute moltissimo:yuppi:e mi aggrego al gruppo dei volenterosi che vogliono cambiare le cose in questa splendida Italia che non merita il male che tanti Politici e Italioti gli fanno.

    E' stato bello partecipare a questa discussione con persone nuove che non si vogliono arrendere.

    E queste son belle cose!

    Ciao a tutti.


  • Consiglio Direttivo

    @Andrez said:

    Ma per chi desidera un'Italia differente da quella raccontata da Report esiste qualcuno da votare? :mmm:

    Beh, cominciamo innanzitutto riepilogando cosa passa il convento attualmente:

    • Grandi coalizioni. Sono essenzialmente due. Quella a destra, con una gestione fortemente dirigistica e personalistica del potere, che in massima parte segue le indicazioni del capo (quanto scritto non ha connotati di giudizio morale, solo una constatazione oggettiva), e quella a sinistra, costituita dalla fusione di due anime (ex-comunisti ed ex-democristiani) praticamente antitetiche. Per votare la prima deve piacere l'idea del capo, per votare la seconda bisognerebbe capire innanzitutto se sia di sinistra o di centro / area cattolica (io faccio attualmente una gran fatica).
    • Partiti più piccoli ma con rilevante bacino elettorale. Abbiamo innanzitutto l'area cattolica, erede - in parte - della tradizione democristiana (UDC), che spopola in Sicilia, alcune zone della Campania e a macchia di leopardo nel Paese; poi la Lega, forte al Nord, e l'MPA ancorata a sud; e ancora Alleanza Nazionale a destra (a breve inglobata nel PDL, con destino ignoto) e l'Italia dei Valori a sinistra (?) o comunque vincolata ad una forte identificazione nei valori della Costituzione.
    • Partiti "piccoli" esclusi dal Parlamento alle ultime elezioni: ce ne sono a destra e a sinistra (di più), con l'aggiunta di alcuni "elementi mobili" (UDEUR) abituati a cambiare schieramento di volta in volta. Sono tradizionalmente le ali estreme, ma nel caso della sinistra - intesa in senso lato - qui abbiamo anche i Verdi (cioè il blocco ecologista), tutti gli innumerevoli frazionamenti dell'ex-partito Comunista, i Socialisti etc.
    • Realtà minori a vocazione territoriale e il cosiddetto "gruppo misto", che riunisce di tutto un po' e a volte partiti che hanno seguito elettorale solo in particolari regioni.

    Con l'attuale sistema elettorale, inoltre, le liste dei candidati sono bloccate, cioè è la dirigenza del partito / coalizione a proporre ai cittadini elettori i nomi da votare; dunque l'elettorato può solo "ratificare", diciamo così, una decisione presa a monte da altri, che potrebbe non stare loro bene.

    Inoltre: nella lista precedente ci sono i partiti; poi ci sarebbe da discutere sulle persone, che sono in fondo quello che attualmente si tende a votare, da quando il crollo di blocchi tradizionali ha fatto abbandonare il voto all'idea ed ha premiato il voto al singolo. Siamo passati dal "voto il Partito tal dei tali" al "voto il candidato dal dei tali".

    Dimenticavo: alle prossime elezioni potrebbero presentarsi anche numerose liste civiche, coordinate sul territorio da movimenti della società civile; stando ai programmi di alcune di queste, ci sarebbe un ritorno al passato. Si voterebbe infatti innanzitutto un progetto (di sviluppo, di gestione, di trasformazione) e solo in un secondo tempo le persone deputate a portare avanti quel progetto - che dovrebbero essere incensurate, non iscritte ai partiti e "giovani", stando ai criteri di adesione al progetto politico in questione.

    Ho dimenticato qualcosa?

    E poi, stante il quadro appena proposto, che si fa alla prossima tornata? Personalmente, sono lacerato da dubbi come non mi accadeva da anni - specie in merito alle realtà locali.


  • Super User

    Che bella questa discussione! Non mi sento di aggiungere altro sul lato politico condividendo con voi lo sconforto e la confusione di questo momento storico.
    Le nuove realtà dovranno essere testate, alle parole io ormai credo poco anche se i presupposti dichiarati sembrano sani.
    La vera rivoluzione in cui credo è personale, fatta di piccole cose che però per essere reali devono manifestarsi in ogni cosa, parola e azione della persona che le incarna.
    Mai come ora questo è necessario. Credo che ognuno si debba sentire infatti investito di una responsabilità totale e come tale vivere la propria quotidianeità (di qualunque ampiezza e respiro sia) senza trucchi, patteggiamenti, giustificazioni, preferenze e mollezze (tanto per dirne qualcuna ...). Ogni individuo in più che s'immette (da solo o sostenuto in qualche modo) su una strada di pace, integrazione, collaborazione, farà la differenza. Ed io penso fortemente che solo se sei capace a fare tutto questo per te stesso e per quei 4 gatti che ognuno di noi ha intorno puoi, poi, portarlo ad un esterno più allargato.
    Come possiamo sperare di cambiare qualcosa se chi vota lo fa seguendo principalmente il suo interesse economico personale, sostenendo chi gli promette un ritorno specifico? Dove sono allora i princìpi, gli ideali, il rispetto per la vita, che insegniamo ai nostri figli e cosa speriamo possano fare domani?
    Come possono governare ed essere credute, persone che dicendo di volere il bene degli italiani continuano, invece, a guadagnarci sopra?
    Non so se reisco a spiegarmi, è una questione di coerenza. Non biasimo chi accumula ma non dovrebbe fare il politico che è o dovrebbe essere il contrario e cioè una persona che sacrifica (quanto meno idealmente) tutto, anche il suo interesse personale al bene comune o comunque più allargato.

    Caratterialmente, non accetto di dover votare ancora il meno peggio, preferisco accettare quello che passa il convento ed adeguarmi io a resistere con dignità a qualunque cosa che sostenere mezze o finte alternative.

    Perdonate, non ho dato valore aggiunto alla discussione ho solo voluto cogliere l'occasione per un po' di (mio) romanticismo banale: possibile la gente non sogni, non speri, non cerchi, di avere un vertice veramente autorevole (interiormente e così esteriormente a capo dello stato)?
    :ciauz:


  • Super User

    @Zeitgeist_gt said:

    "Certo, NOI siamo in tanti e POSSIAMO CAMBIARE le cose; l'unico nostro potere è il voto."

    Questa frase di Andrez...
    Ciao Zeitgeist_gt, questa frase è mia. :wink3:

    @Zeitgeist_gt said:

    non dobbiamo mollare e batterci con tutti gli altri strumenti in nostro possesso, uno dei quali è: PARLARNE con amici, parenti, conoscenti, nei Forum, e in ogni occasione che si presenta e far capire loro di aprire gli occhi e farli guardare e ascoltare oltre quello che ci vogliono far guardare e ascoltare.
    Sono d'accordo, lo faccio di continuo nel mio piccolo con le migliori argomentazioni...ma è molto difficile far aprire gli occhi a chi non vuole aprirli. Non parlo delle persone che condividono consapevolmente alcune idee, ma di quelli che parlano in modo semplicistico per sentito dire, quelli che credono di esser furbi se non pagano le tasse, quelli che votano certi partiti solo perchè li lasciano liberi (è un eufemismo) di fare ciò che vogliono, di continuare a vivere nell'ignoranza come hanno sempre fatto. Quelli che preferiscono vivere inconsapevolmente e preferiscono non conoscere la verità perchè è meglio così, meglio non sapere. Quelli che pensano che è meglio avere gli occhi foderati di prosciutto e far finta di nulla perchè tanto le cose non cambieranno. Quelli che "restiamo col padrone che ci protegge e sceglie per noi".

    @Zeitgeist_gt said:

    Queste frasi di Pretty Heron e Leonov mi sono paciute moltissimo
    Sono contenta, Zeitgeist_gt, che tu condivida le mie parole (eh già anche le due frasi che hai citato sono mie :giggle:), l'unione fa la forza!

    @Leonov said:

    Beh, cominciamo innanzitutto riepilogando cosa passa il convento attualmente:

    • Grandi coalizioni. Sono essenzialmente due. Quella a destra, con una gestione fortemente dirigistica e personalistica del potere, che in massima parte segue le indicazioni del capo (quanto scritto non ha connotati di giudizio morale, solo una constatazione oggettiva), e quella a sinistra, costituita dalla fusione di due anime (ex-comunisti ed ex-democristiani) praticamente antitetiche. Per votare la prima deve piacere l'idea del capo, per votare la seconda bisognerebbe capire innanzitutto se sia di sinistra o di centro / area cattolica (io faccio attualmente una gran fatica).
    • Partiti più piccoli ma con rilevante bacino elettorale. Abbiamo innanzitutto l'area cattolica, erede - in parte - della tradizione democristiana (UDC), che spopola in Sicilia, alcune zone della Campania e a macchia di leopardo nel Paese; poi la Lega, forte al Nord, e l'MPA ancorata a sud; e ancora Alleanza Nazionale a destra (a breve inglobata nel PDL, con destino ignoto) e l'Italia dei Valori a sinistra (?) o comunque vincolata ad una forte identificazione nei valori della Costituzione.
    • Partiti "piccoli" esclusi dal Parlamento alle ultime elezioni: ce ne sono a destra e a sinistra (di più), con l'aggiunta di alcuni "elementi mobili" (UDEUR) abituati a cambiare schieramento di volta in volta. Sono tradizionalmente le ali estreme, ma nel caso della sinistra - intesa in senso lato - qui abbiamo anche i Verdi (cioè il blocco ecologista), tutti gli innumerevoli frazionamenti dell'ex-partito Comunista, i Socialisti etc.
    • Realtà minori a vocazione territoriale e il cosiddetto "gruppo misto", che riunisce di tutto un po' e a volte partiti che hanno seguito elettorale solo in particolari regioni.
      Ottimo riepilogo caro Leonov, hai presentato chiaramente la situazione italiana attuale. Un bel caos a mio avviso.

    @Leonov said:

    Con l'attuale sistema elettorale, inoltre, le liste dei candidati sono bloccate, cioè è la dirigenza del partito / coalizione a proporre ai cittadini elettori i nomi da votare; dunque l'elettorato può solo "ratificare", diciamo così, una decisione presa a monte da altri, che potrebbe non stare loro bene.
    Questa è proprio una cosa che non tollero, ormai non possiamo manco più scegliere il nostro candidato!:x

    @cherryblossom said:

    La vera rivoluzione in cui credo è personale, fatta di piccole cose che però per essere reali devono manifestarsi in ogni cosa, parola e azione della persona che le incarna.
    @cherryblossom said:
    Ed io penso fortemente che solo se sei capace a fare tutto questo per te stesso e per quei 4 gatti che ognuno di noi ha intorno puoi, poi, portarlo ad un esterno più allargato.
    Come possiamo sperare di cambiare qualcosa se chi vota lo fa seguendo principalmente il suo interesse economico personale, sostenendo chi gli promette un ritorno specifico?
    Concordo con te Cherry. I tuoi interventi non sono mai banali:wink3:.
    Non credo sia comunque nel DNA dei politici l'abbandonare i personali interessi per il bene comune.