- Home
- Categorie
- Società, Web e Cultura
- GT Fetish Cafè
- Un altro amore in musica (quello futuro, quello ideale)
-
Il presente è fuggevole, ce lo insegnano anche a scuola. Nell'istante in cui lo pensi è già volato via
Così ogni giorno, ogni attimo il presente lo vota a traghettarci tra passato e futuro, senza tristezza, pur sapendo di non poter sperare che i suoi passeggeri rivolgano tutta la loro attenzione su di lui.Tanti presenti si rincorrono ogni giorno e diventano un tempo che possiamo lasciare galleggiare per un po' nelle nostre vite.
Musicalmente questo tempo ancora risuona tra queste pagine e spero le sue note allietino ancora, anche altre persone, in futuro.Aggiungo due canzoni, perché sono il trampolino da cui saltare nel futuro: descrivono lo stato d'animo con cui un giorno vorrei guardare avanti.
Questa è bella così, con quel sapore di biscotti fatti in casa che hanno spesso le sue canzoni e con un sottofondo di favola e poesia.
-
Non serve scriver altro sul futuro. Solo basterebbe trovare il coraggio di prenderlo per mano quando arriva....
Ti proteggerò dalle paure delle ipocondrie,
dai turbamenti che da oggi incontrerai per la tua via.
Dalle ingiustizie e dagli inganni del tuo tempo,
dai fallimenti che per tua natura normalmente attirerai.
Ti solleverò dai dolori e dai tuoi sbalzi d'umore,
dalle ossessioni delle tue manie.
Supererò le correnti gravitazionali,
lo spazio e la luce
per non farti invecchiare.
E guarirai da tutte le malattie,
perché sei un essere speciale,
ed io, avrò cura di te.
Vagavo per i campi del Tennessee
(come vi ero arrivato, chissà).
Non hai fiori bianchi per me?
Più veloci di aquile i miei sogni
attraversano il mare.Ti porterò soprattutto il silenzio e la pazienza.
Percorreremo assieme le vie che portano all'essenza.
I profumi d'amore inebrieranno i nostri corpi,
la bonaccia d'agosto non calmerà i nostri sensi.
Tesserò i tuoi capelli come trame di un canto.
Conosco le leggi del mondo, e te ne farò dono.
Supererò le correnti gravitazionali,
lo spazio e la luce per non farti invecchiare.
Ti salverò da ogni malinconia,
perché sei un essere speciale ed io avrò cura di te...
io sì, che avrò cura di te...
-
Essendo la persona che ha avviato questa discussione, me ne sento un po' il custode e il responsabile. So che allo scopo ogni forum ha i suoi Moderatori ed altre apposite figure preposte, ma ritengo giusto dire qualcosa al riguardo.
Innanzitutto un grazie davvero speciale a te, Nimue, che hai generosamente regalato un'anima pulsante al thread: senza questi interventi il dialogo sarebbe rimasto soltanto un piacevole gioco d'intelletto, di utopie, di sogni dal tenue albedo.
Ora invece è una matassa calda e viva, con un cuore e visceri e sangue e cellule, che lacrima e respira oltre l'angusto spazio dello schermo e il linguaggio cifrato del codice binario.
Le confidenze sono sempre un regalo straordinario: quando poi esse vengono deposte in un luogo che, per quanto isolato, resta pubblico, esigono ancora più rispetto e cura. Peccato non poter avere una coltre, una capsula, una teca con cui proteggerle dal freddo dell'aria e dagli occhi indiscreti dei passanti.
Grazie anche per questo.
Il Canto di Natale... Però qui dobbiamo un po' cambiare i dettagli del racconto, altrimenti la storia tenderà ad una ben cupa conclusione.
Il Fantasma del Natale Passato deve essere il convitato muto e severo che ci lascia con sobrio distacco, mentre quello del Natale Futuro deve indossare un abito festoso, una faccia rubizza ed allegra, un paio d'occhi sfavillanti che promettano prosperità.
Allora il percorso a ritroso tocca farlo anche a me, per equità e per rispetto verso chi ha dedicato così tanto a questa discussione.
Del futuro ho già detto; magari aggiungerò qualcosa più in là. Del passato e del presente dico tra un momento.
-
Avevo quindici anni - avrò sempre quindici anni, al suo cospetto - e in lei vedevo, credevo di vedere tutto quello che potevo desiderare; mi avrebbe completato in un modo perfetto, come le proverbiali due metà della mela.
Lei: frizzante, rapida, squinternata, libera, coraggiosa, intraprendente, sfacciata, tenera, un po' pazzerella, sorprendente, sperimentatrice, "fisica".
Io: compassato, lento, inquadrato, compresso, timido, rinunciatario, remissivo, brusco, tendenzialmente razionale, libresco, "mentale".
Saremmo stati "Dharma & Greg", con qualche correzione di sorta.
Lei, però, non cercava qualcosa di totalmente altro da sé, bensì qualcuno di più simile al suo carattere. Ancora oggi mi apre ogni tanto il suo cuore, ha stima di me, mi vuole un gran bene. Ma non "quel tipo" di bene.
Eravamo metà di due mele diverse, tutto qui. Cose che capitano.
Però la sua presenza mi ha cambiato. La nostra (non) storia - al più un abbraccio amichevole - sta tutta nelle parole che seguono:
Questa qua è per te
e, anche se non è un granché,
ti volevo solo dire
che era qui in fondo a me.E' per te, che lo sai
di chi sto parlando, dai,
che ti piacerà un minuto
e poi te ne scorderai.Perché sei Viva, Viva,
così come sei.
Quanta vita mi hai passato,
non la chiedi indietro mai.
E sei Viva, Viva,
per quella che sei;
sempre pronta, sempre ingorda,
sempre e solo come vuoi.Questa qua è per te,
che non ti puoi spegnere;
non hai mai avuto tempo,
devi troppo vivere.E' per te, questa qua,
per la tua golosità;
ti strofini contro il mondo,
tanto il mondo non ti avrà.Perché sei Viva, Viva,
così come sei:
quanta vita hai contagiato,
quanta vita brucerai.
Perché sei Viva, Viva,
per quella che sei;
niente rate, niente sconti,
solo viva come vuoi.Questa qua è per te,
e non è niente facile
dire quello che non riesco,
mentre tu vuoi ridere.Perché sei Viva, Viva,
così come sei;
quanta vita mi hai passato,
non la chiedi indietro mai.
Perché sei Viva, Viva,
per quella che sei;
sempre pronta, sempre ingorda,
sempre viva come vuoi.Questa qua è per te,
che sai sempre scegliere;
e io invece non ho scelta,
te la devo scrivere.
-
Non ho abbastanza parole - né ne ho di così precise - per parlare di oggi. Il presente è sì fuggevole, ma è anche una freccia bollente che ci attraversa da parte a parte ogni minuto: solo quando diventa passato recente possiamo toccarlo con le parole senza bruciarci.
La musica, però, ha guanti più refrattari e riesce a gestire anche gli istanti, dilatandoli nel tempo di una canzone.
Dunque, anche se non so dire come mi senta oggi, posso affermare che, qui ed ora, io sono così (non è solo il brano in sé; è anche e soprattutto l'atmosfera
The shackles are undone
The bullets quit the gun
The heat that?s in the sun
Will keep us when there?s none
The rule has been disproved
The stone it has been moved
The grave is now a groove
All debts are removedOh can?t you see what love has done?
Oh can?t you see what love has done?
Oh can?t you see what love has done?
What it?s doing to me?Love makes strange enemies
Makes love where love may please
The soul and its striptease
Hate brought to its knees
The sky over our head
We can reach it from our bed
You let me in your heart
And out of my head, head?Oh can?t you see what love has done?
Oh can?t you see what love has done?
Oh can?t you see what love has done?
What it?s doing to me?Oh, oh, oh, oh?
Oh, oh, oh, oh?
Please don?t ever let me out of you
I?ve got no shame, oh no, oh noOh can?t you see what love has done?
Oh can?t you see?
Oh can?t you see what love has done?
What it?s doing to me?Oh can?t you see what love has done?
I know I hurt you and I made you cry
Oh can?t you see what love has done?
Did everything but murder you and I
Oh can?t you see what love has done?
But love left a window in the skies
What it?s doing to me?
And to love I rhapsodize
Oh can?t you see what love has done?
To every broken heart
Oh can?t you see what love has done?
For every heart that cries
Oh can?t you see what love has done?
Love left a window in the skies
What it?s doing to me?
And to love I rhapsodizeOh can?t you see?
-
Grazie Nimue per la "cura" di Battiato. Mi perdo sempre in quello spazio d'amore. E' quasi troppo sublime per un uomo/donna che sia. Penso al momento in cui ho sentito di aspettare un figlio. A quando ho voluto superarmi in nome di quest'attesa. E a quando lo stupore è stato troppo forte per capirci qualche cosa ... e lui è nato
Al mio compagno dedico sempre questa. Riprovo quel senso d'amore che la ragione può solo rincorrere e quella Promessa di diventare in fretta adulti per starci ancora accanto.
My Angel Gabriel
(sono un po' mielosa quando parlo dei due maschi in questione ... lo so )[CENTER]I can fly
But I want his wings
I can shine even in the darkness
But I crave the light that he brings
Revel in the songs that he sings
My angel Gabriel [/CENTER][CENTER]I can love
But I need his heart
I am strong even on my own
But from him I never want to part
He's been there since the very start
My angel Gabriel
My angel Gabriel [/CENTER][CENTER]Bless the day he came to be
Angel's wings carried him to me
Heavenly
I can fly
But I want his wings
I can shine even in the darkness
But I crave the light that he brings
Revel in the songs that he sings
My angel Gabriel
My angel Gabriel
My angel Gabriel [/CENTER]
-
Come sempre, quando si sfiora con un dito il pelo dell'acqua con un dito, i cerchi si allargano sempre più.
Grazie Leonov, grazie Cherryblossom. Siete sempre speciali!
-
Leonov... Un particolare.
L'avevo notato quasi subito e l'avevo immaginato mentre scrivevo andando a memoria, lontana al solito da connessioni internet.
Alla fine però l'ho lasciato così.
Tu hai scritto:
Un altro amore in musica (quello futuro, quello ideale).
Io:
Un altro Amore, quello futuro, quello vero.
Quello ideale è anche quello vero? Quello vero è anche quello ideale?
.....e non ascoltare quel ragazzaccio di Www che ce l'ha sempre con la bellezza degli amori non vissuti.....
-
@Nimue del Lago said:
Tu hai scritto: Un altro amore in musica (quello futuro, quello ideale).
Io: Un altro Amore, quello futuro, quello vero.
Quello ideale è anche quello vero? Quello vero è anche quello ideale?
Una domanda semplice semplice, la tua...
Dipende da come intendi "vero". Mi spiego.
L'amore ideale, per quanto verosimile, manca di un elemento essenziale: la presenza fisica ed emotiva dell'Altro; è frutto della mente di una singola persona, non della vita comune di due. Per questo parlavo di "utopia" e "gioco d'intelletto".
Per quanto io possa pianificare, immaginare, scendere nel dettaglio, non avrò davvero mai idea di come possa essere il mio amore futuro - quello vero nel senso di "reale" - che si costituirà attraverso l'intreccio di due anime, due visioni, due cuori, due corpi e due vite.
Sarà probabilmente più ricco, più povero, più alto, più meschino, più importante, più avvilente. In ogni caso "diverso" da quello ideale, perché l'ideale era solo mio; nel rapporto ci sarà la presenza - necessariamente non trascurabile - della mia lei.
La finzione intellettiva, in questo senso, può essere straordinariamente verosimile, ma mai vera nel senso di "reale".
Se poi la vita vissuta si avvicina a quella che credevamo essere il top per noi e che speravamo fin da subito, tanto di guadagnato; però forse è meglio che la fantasia sia "temperata" dalla realtà e da quest'ultima anche smentita, altrimenti non si impara mai davvero a stare con una persona.
[E lo dico da sognatore compulsivo...]
Poscritto: Tranquilla, conosco il piacere agrdolce degli amori non vissuti, forse tanto quanto lo conosce WWW - non oso dire "di più", dacché non sono edotto sui trascorsi del poetico Mod - e di quelli credo di averne avuti abbastanza; belli, per carità, ma se si escludono poche eccezioni importanti, essi lasciano davvero niente tra le mani e nel cuore.
-
Va bene. Mi piace.
Dalle tue parole sembra proprio che valga la pena perdere un pezzetto del sogno, in nome di quel due...
-
@Nimue del Lago said:
Dalle tue parole sembra proprio che valga la pena perdere un pezzetto del sogno, in nome di quel due...
Non so se sia una perdita "vera", tanto per restare in tema.
I sogni sono ombre, parvenze, visioni, riflessi: i più corposi non si avvicinano nemmeno alla densità delle nebbie o dei fumi. Per di più, tutti sono destinati a finire.
Forse a farli sparire non basterà un'alba particolarmente soleggiata, né un acquazzone beccato quando non si ha l'ombrello, né la scoperta della bugia di un amico, né uno schiaffo dalla persona che più veneri, ma prima o poi i sogni cadranno a terra con un gran rumore di cristalli infranti (suono sublime, per inciso).
Cominciare una storia [disse il fobico compulsivo che si teneva a distanza dalle donne per paura di perderle o di soffrire] non equivale esattamente a rompere un sogno, ma solo a metterlo da parte per un'iniezione di vita vera.
Nei casi sfortunati, quell'iniezione è dolorosa e finisce con il trascinare con sé tanto la realtà quanto il cristallo, che si rompe comunque com'è nel suo destino.
Nei (sempre più rari) casi fortunati, il sogno resta nella vetrinetta dei ricordi via via più remoti, mentre i giorni si riempiono di cose nuove, belle e preziose in modo diverso ma non necessariamente minore.
Preferire la nitida, asettica perfezione algebrica dei sogni - come ho fatto io - è un modo ipocrita (seppur molto elegante) di rimandare il confronto e la crescita: si diventa giocolieri con queste forme perfette in vetro purissimo, ma alla fine ci si stanca e... crash! Inevitabile.
Forse, a conti fatti, meglio la vita vera [ri-disse il fobico compulsivo che... bla bla bla].
-
Che bella discussione che sta venendo fuori!!
A conti fatti [e anche senza perdersi troppo tra somme e sottrazioni] sono di gran lunga più interessanti gli amori in "carne ed ossa", almeno rispetto a quelli "ideali" o "supposti" o "immaginati".
Il 3D romantico-musicale è necessariamente impegnativo.
"Musica per organi caldi", direbbe C.B.
Biografie, musica e stati d'animo si legano perfettamente, secondo me.
Sicuramente non vi dispiace se metto un po' di note di sottofondo.
Innamorarsi è una cosa semplice, la più semplice del mondo.
Come il rincorrersi dei tasti bianchi e di quelli neri su questo pianoforte.
O almeno, è semplice "all'inizio".
Non so voi, ma le prime cotte della mia vita avevano Per Elisa di Bethoven come colonna sonora.
Non solo, ma anche.
Poi sono cresciuto, ovviamente, ed ho scoperto il lato caldo e avvolgente ... ahem... il risvolto rosa della "vicenda", diciamo.
E allora un pianoforte non basta più, da solo, ci vogliono violini a tonnellate.
Ora naturalmente.... è passato altro tempo, e sono più "laico" e prosaico, forse.
Non vedo molta distanza tra... non credo ci sia tanta differenza tra gli amori "fortunati" e quelli "sfortunati".
Un rapporto tra persone può anche essere idilliaco e tenerissimo - vi ho messo l'adagio per archi di Albinoni non per caso.
Ma necessariamente sarà passionale, e tempestoso, anche.
C'è poco da stare tranquilli sdraiati sulle margherite.Per carità, gli amori che "durano a lungo" sembrano più "veri" di quelli effimeri, ed è certamente così.
Ma la "durata" - che fa parte del presente e del futuro insieme, come concetto - non è una "passeggiata" sul pianoforte o un'orchestra sinfonica composta, ordinata e ben diretta.
E' un Hic et nunc ininterrotto di sentimenti.
L'essere umano si quieta da morto, purtroppo e per fortuna.Siamo tutti "nelle mani di Dio", come si dice.
Non credendo nelle religioni mi rimetto alla buona sorte, ovviamente.
E vi lascio di sottofondo un pezzo ancora più vecchio (una 400entina di anni, mi pare), che esprime ancora tutta la sua potenza.Incredibilmente blasfemo per l'epoca, il più noto dei Carmina Burana è abbastanza "tempestoso" per poter rappresentare un "amore concreto", cioè la persona con la quale condividiamo (faticosamente e gioiosamente) la vita.
Camminando sempre su cristalli di Boemia, e non è raro che si sbecchi un coccio, o che ci si tagli.
Se si ha "fortuna" si riesce anche a correre, su quei "sogni cristallizzati".
[Che poi è la stessa scuola dove si studia "arrampicata sugli specchi" e "narrazione di favole e altre panzane".]
Dato che la fortuna, generalmente, "aiuta gli audaci", cari tutti, permettetemi, credo che occorra essere anche un pochino audaci se si vuole aver fortuna.
Cosa che auguro a tutti i presenti, naturalmente.
-
L'eclettismo musicale di WWW mi sconvolge e mi sorprende una volta di più.
Spero non ti offenderai, ma ti facevo più tipo da Rage against the Machine, o magari da musica civile italiana - De André o Gaber, per esempio.
Invece sfoderi un Beethoven morbido come velluto, un Albinoni solenne e perfino un Carl Orff sublime nella sua esplosiva potenza.
Chapeau, davvero!
Certi amori così tonanti un po' mi intimidiscono; di mio preferirei cose appena più tenui e languide, ma con il cuore i sussulti bruschi e le cavalcate folli non mancano mai, dunque pollice sù anche per i Carmina Burana.
Tornando ad amori ideali, quella che segue non è proprio una canzone d'amore in senso classico, ma credo che contenga un bel messaggio per amici, anime affini e persone lontane.
E poiché tutti voi, qui, siete allo stesso tempo molto vicini e irraggiungibili, amici e sconosciuti, affini e diversi, vi porto e vi lascio questa piccola cosa lieve lieve.
Ci starebbe bene un'atmosfera più notturna e nevosa, ma qui fa già un freddo cane, il sole è nascosto dalle nuvole e il vento picchia ai doppi vetri con una fare minaccioso.
Ci vorrebbero proprio un caminetto ed un plaid.
Camminavo vicino alle rive del fiume,
nella brezza fresca degli ultimi giorni d'inverno.
E nell'aria andava una vecchia canzone;
e la marea danzava, correndo verso il mare.A volte, i viaggiatori si fermano stanchi
e riposano un poco in compagnia di qualche straniero.
Chissà dove ti addormenterai stasera
e chissà come ascolterai questa canzone.Forse ti stai cullando al suono di un treno,
inseguendo il ragazzo gitano con lo zaino sotto il violino.
E se sei persa in qualche fredda terra straniera,
ti mando una ninnananna per sentirti più vicina.Un giorno, guidati da stelle sicure,
ci ritroveremo in qualche angolo di mondo lontano;
nei bassifondi, tra i musicisti e gli sbandati,
o sui sentieri dove corrono le fate.E prego qualche Dio dei viaggiatori,
a ché tu abbia due soldi in tasca da spendere stasera,
e qualcuno nel letto per scaldare via l'inverno
e un angelo bianco seduto vicino alla finestra.Modena City Ramblers, Ninnananna.
-
Vi propongo ancora: De Gregori e questa canzone dolcissima....
"Sempre e per sempre"Seppure immersi e sommersi nel vortice del dubbio e del cambiamento perenne.... dalla stessa parte, sempre e per sempre, mi troverai
Pioggia e sole
cambiano
la faccia alle persone
Fanno il diavolo a quattro nel cuore e passano
e tornano
e non la smettono mai
Sempre e per sempre tu
ricordati
dovunque sei,
se mi cercherai
Sempre e per sempre
dalla stessa parte mi troverai
Ho visto gente andare, perdersi e tornare
e perdersi ancora
e tendere la mano a mani vuote
E con le stesse scarpe camminare
per diverse strade
o con diverse scarpe
su una strada sola
Tu non credere
se qualcuno ti dirà
che non sono più lo stesso ormai
Pioggia e sole abbaiano e mordono
ma lasciano,
lasciano il tempo che trovano
E il vero amore può
nascondersi,
confondersi
ma non può perdersi mai
Sempre e per sempre
dalla stessa parte mi troverai
Sempre e per sempre
dalla stessa parte mi troverai
dovunque sei,
se mi cercherai .... non: se sei con me e se ti cercherò
-
Fantastica - veramente al top - la citazione dei MCR.
Quel pezzo è poesia pura.
Grazie.
-
Tutte queste note....
So già che resteranno nella mia vita per tanti anni, qualcuna magari per sempre.Un pezzetto di voi sarà, indelebile, in me.
Da Daniele Silvestri a De Gregori passando per i Carmina Burana per citare quello a prima vista meno inerente. E invece...
I fili del pentagramma continuano a svolgersi ed a svelare le sue perle nere e bianche.
Io lascio ancora suonare un po' di pause; non voglio sovrapporre troppe note senza averne colto ogni vibrazione.
Ho il cuore lieto.
*Ragazzi... Leonov, Www ....
Trascurando per un attimo Cherry - non me ne vorrai cara Cherry spero - che è felicemente indaffarata con un bimbo e relativo papà, se continuate di questo passo rischiate di far innamorare qualche lettrice....E' un potente strale la musica. Punta dritto al cuore.
*
[/ot]
-
@Nimue del Lago said:
*Ragazzi... Leonov, Www ....
Trascurando per un attimo Cherry - non me ne vorrai cara Cherry spero - che è felicemente indaffarata con un bimbo e relativo papà, se continuate di questo passo rischiate di far innamorare qualche lettrice....E' un potente strale la musica. Punta dritto al cuore.
*
[/ot]Querida... sarebbe ora che qualche lettrice si innamorasse, santa pazienza.
E insieme, nello stesso tempo, non sarebbe la prima volta nè l'ultima.
Non la prima che la musica fa da rompighiaccio, non l'ultima in cui le note arrivano a pungere i cuori.
Sono alcuni mesi che spammo sdolcinatezze in alcune zone del forum, nel vano tentativo di incrementare la gentil presenza femminile in questo che, per altri versi e salvo rare eccezioni, rimane un tetro ed arcano antro di machissimi ed ormonali smanettoni.
Oh, se proprio tocca far mormorare i cuori... certo non siam gente che risparmia i fuochi d'artificio (o i fuochi fatui? o le fiamme artificiali? ... fate vobis.... :)).Perchè metter freni?
Ma voglio tornare al 3d e seguire l'illuminazione di Leonov, semplicemente PREZIOSA.
Anche se i Modena City Ramblers coltivano un tipo di "amore" non proprio "futuro", ma piuttosto incline al passato.
Ma è un passato MAI "chiuso", definito e definitivo.
E' un passato aperto al futuro e al fato; sono i temi del "viaggio" e dell'erranza sentimentale quelli cantati dai MCR, degli amori fugaci proiettati contro il sole, che naturalmente sfoca i connotati e proietta l'oggetto del desiderio verso figure indefinitamente "belle" e... vaghe.Gli amori dei "giovani" (possiamo ammettere una certa distanza, me la concedete? :D) durano lo spazio di un sorriso al chiaro di luna, si proiettano nel tempo di mille esistenze che si incontrano per caso.
Come in un viaggio, così nella vita.
Sono toni in chiaro-scuro, però. Sentimenti precari, direi quasi votati alla sconfitta e alla "perdita", all'abbandono.
Meravigliosi, dunque.
Con i MCR si torna di botto agli amori sublimati, si strizza di nuovo l'occhio alle fate turchine e ai principi azzurri.
Anche se vestiti del verde delle musiche irlandesi e dal rosso dell'accento modenese, con drappi da gnomi per abiti e bandiere rosse per fazzoletti.[ Mi ricordo quando andavo a sentirli AGGRATIS in un ex-fabbrica occupata sulla Prenestina... dieci, no 15 anni fa.... ]
Fate laiche e principi senza regno, comunque, del tutto anarchici.
Amori irrimediabilmente transitori. Cuori separati ... dall'amore del viaggio e della ostentata latitanza di certezze.
[Il fabbricante di sogni]
Belle e romantiche, le storie dei Modena, ma proprio ... con l'idea della caducità.
Quanto sono romantici gli eroi che muoiono, gli amori interrotti dal fato.
Come i viaggi che non hanno meta.
[Morte di un poeta]
Fino all' "addio".
Solo i grandi amori hanno il coraggio di dire addio, che è una parola troppo forte per la gente comune.Roba triste, gli addii.
Come quando un vero amico parte per non tornare più.
Lacrime a fiumi, ovviamente.
Non per i Ramblers modenesi: loro organizzano la festa più grandiosa, tirano fuori tutti i sorrisi che non potranno più scambiare con chi li lascia, diretto verso l'altrove.[Il bicchiere dell'addio]
Ma quello delle storie dei MCR è un addio pronto a proteggere il sogno di potersi incontrare di nuovo, nel futuro...
[In un giorno di pioggia]
In un giorno di pioggia, naturalmente. Quando altrimenti?
E' un invito - e un ringraziamento per aver stimolato la memoria - al mio amico Leonov, patito di lacrime del cielo e acuto osservatore di acquazzoni partenopei (quasi metereologo, oramai).
E' un grosso OT dedicato ai modena city ramblers, che tra le note "d'amore" meritavano e meritano sicuramente tutte le nostre "citazioni".
-
Credo siamo tutti d'accordo nel non mettere particolari limiti nel cogliere canzoni, se non il farsi guidare dal cuore.
Imprevedibili selezioni musicali, imprevedibili prima ancora per noi stessi, che ignoravamo quali note avremmo scelto fino ad un attimo prima; salvo poi comprendere che quelle note ci avevano scelto da sempre.
Come l'amore.
Stamattina mi sono svegliata e mi è venuta in mente questa canzone, dall'atmosfera molto malinconica, ma con un video incantevole nella sua delicatezza. E poi finisce bene!
Le incomprensioni sono così strane
sarebbe meglio evitarle sempre
per non rischiare di aver ragione
ché la ragione non sempre serve.
Domani invece devo ripartire
mi aspetta un altro viaggio,
e sembrerà come senza fine
ma guarderò il paesaggio...Sono lontano e mi torni in mente
t?immagino parlare con la gente...Il mio pensiero vola verso te
per raggiungere le immagini
scolpite ormai nella coscienza
come indelebili emozioni
che non posso più scordare
e il pensiero andrà a cercare
tutte le volte che ti sentirò distante
tutte le volte che ti vorrei parlare
per dirti ancora
che sei solo tu la cosa
che per me è importante...Mi piace raccontarti sempre
quello che mi succede,
le mie parole diventano nelle tue mani
forme nuove colorate,
note profonde mai ascoltate
di una musica sempre più dolce
o il suono di una sirena
perduta e lontana.Mi sembrerà di viaggiare io e te
con la stessa valigia in due
dividendo tutto sempre.
Normalmente....
-
Credo siamo tutti d'accordo nel non mettere particolari limiti nel cogliere canzoni, se non il farsi guidare dal cuore.
Imprevedibili selezioni musicali, imprevedibili prima ancora per noi stessi, che ignoravamo quali note avremmo scelto fino ad un attimo prima; salvo poi comprendere che quelle note ci avevano scelto da sempre.
Come l'amore.
Nimue ...
Avrei voluto inserire un video di una canzone che però non trovo disponibile: Casino Royale, Guarda in alto. Riporto almeno il testo. Perchè dell'amore si può parlare all'infinito perchè è quell'ispirazione all'infinito che lo rende misterioso ed impalpabile....
In un tempo un giorno che sara'
Quando quello che che resta e' anima
Sto pensando provo a immaginare
La mia assenza la mia perfezione
Eri un numero e ora sei spirito vero
E' un istante quando arriva il gelo
E' finita ora inizia l'infinito sai
Ora puoi reggere il pianeta con un dito
Guarda in alto
Senza corpo, piena liberta'
Possedendo solo aria
E sara' il vento che ci parlera'
Guarda in alto
Il cielo e' anima
Niente piu' bisogno di aspettare
Il domani per dimenticare ieri
Senza tempo ho tempo di parlarti sai
Sto sognando ti prego non svegliarmi adesso
Guarda in alto
Quando noi saremo andati via di qua
Forse sì la mente sara' libera
Lascia i tuoi problemi sulla terra adesso
Poche troppo poche soluzioni
Guarda in alto - il cielo e' anima
Ci vediamo di la'
Nessuna strana malattia ci portera' piu' via
Prima del tempo lo sento
Parleremo assieme senza tempo
Guarda in alto - il cielo e' anima
Vola, ora la mia mente vola
Spero ci vedremo ancora
Ci vedremo di la'
Sì, pace per la mente
Pace veramente
Adesso, guarda io respiro l'universo
Guarda in alto - sia come sia
Ci vedremo di la' - guarda in alto
La speranza e' questa soluzione
Ci vedremo di la' - e dio, certo saro' io, certo sarai tu
Ci vedremo di la' - dove la nostra mente sara' libera
E l'anima sara' unica
Sara' pace, pace per la mente, pace veramente
Quando saremo di la'
Guarda in alto adesso - respira l'universo
E la mia confessione, la mia soluzione
Guarda in alto - l'ispirazione, ci vedremo di la'
Sarà unica - la nostra storia chissa' come sara'
La', piu' nessuna strana malattia
Ci portera' via
Il cielo e' anima, ci vediamo di la'
Questa e' la mia soluzione, la mia ispirazione
Io guardo in alto, guardo in alto
Ci vedremo di la'E infine mi permetto di dissentire con Nimue, sulla mia esclusione tra i potenzali possibili oggetti di innamoramento
*Ragazzi... Leonov, Www ....
Trascurando per un attimo Cherry - non me ne vorrai cara Cherry spero - che è felicemente indaffarata con un bimbo e relativo papà, se continuate di questo passo rischiate di far innamorare qualche lettrice....Seppur felice, appagata ed impegnata, lasciami una parte, uno spazietto, una sediola -va bene pure scomoda-, su quell'impalpabile scia di seduzione che si è creata e in cui mi sono intrufolata
-
@cherryblossom said:
Seppur felice, appagata ed impegnata, lasciami una parte, uno spazietto, una sediola -va bene pure scomoda-, su quell'impalpabile scia di seduzione che si è creata e in cui mi sono intrufolata
Non ti sei intrufolata Cherry: chiunque è benvenuto, figuriamoci tu che oltretutto ci hai deliziato con i tuoi brani!
Hai tutto lo spazio che puoi desiderare.
L'esclusione derivava principalmente dall'esigenza di usare il termine lettrice e dal non volerlo attribuire a te!