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Ciao Sergio,
in effetti, da quello che dici, la mia prima preoccupazione è che tu hai versato con un unico assegno la somma che, in effetti, avresti dovuto versare con due assegni, uno per l'attrice, l'altro per il suo avvocato.
Hai ragione a dire che l'avvocato di controparte ti ha dato una informazione inesatta, ma non sono sicuro che di "disattenzione" si sia trattato.
Mi spiego, sicuramente non accadrà, però teoricamente se la controparte non gira la parte di soldi al suo avvocato, il suo avvocato può teoricamente chiederti ancora direttamente quanto è stato stabilito dal giudice e, successivamente, tu avrai diritto all restituzione di tale somma dalla controparte.
Intendiamoci, non voglio allarmarti nè dire che hai commesso un errore irrimediabile, nè che accadrà una cosa del genere, semplicemente voglio renderti edotto di un rischio ipotetico che diventa possibile quando, come in questo caso, i rapporti con controparte sono profondamente ostili.
Vi è di più, sempre in questi casi di ostilità profonda, è anche possibile che controparte e/o il suo avvocato antistatario, nel caso in cui non si provveda ad effettuare il pagamento entro il termine di dieci giorni dal precetto, inizino la procedura esecutiva di pignoramento che espone l'esecutato ad un aggravio tangibile di spese.
Insomma, se fossi in te, al di là delle questioni relative alla quietanza, all'IVA ecc, mi recherei di filata dall'avvocato che mi ha seguito la causa, o da altro con il quale mi intendo meglio, e gestirei la questione con l'urgenza che la contraddistingue.
Il mio rammarico è quello di aver letto la tua replica solo ora, che sono passati un pò di giorni, spero solo che questo mio intervento sia stato inutile perchè nel frattempo hai risolto con quietanza liberatoria, che in questo caso deve essere rilasciata sia da controparte, per i suoi diritti, sia dal suo avvocato, per i suoi compensi.
ciao ciao
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Ciao Marco,
Ho letto con apprensione la tua risposta!
Mi è subito venuto in mente che possano avermi teso una trappola,sia la controparte che il suo legale (tra parentesi compagno della figlia).
Quindi è possibile che io non abbia mai le quietanze liberatorie di tutte le spese pagate con assegno circolare!
Poi faccio una considerazione, da Sentenza il Giudice di pace pone a mio carico le spese legali e quelle del CTU
respingendo la richiesta di danni dell'attrice. Poi nell'Atto di precetto l'avvocato prosegue con l'onorario
e i rimborsi per il totale da pagare entro 10 giorni.
Ho inviato l'assegno circolare nei termini il 15 ottobre
seguendo l'indicazione dell'avvocato che per e-mail mi ha comunicato che il pagamento doveva essere effettuato a favore della sua cliente.Ora se si dovesse verificare l'ipotesi che mi hai espresso, cioè che la cliente non versi l'importo all'avvocato e che questi si possa rivalere su di me (ferma restando la rivalsa a mia volta) l'azione dovrebbe essere respinta in quanto il pagamento è stato eseguito nei termini dettati dall'avvocato e provati da documentazione idonea (l'e-mail che ho ricevuto).
Purtroppo non mi è possibile contattare la legale che ha "seguito" la causa (è apparsa evidente se non la collusione il totale disinteresse alla causa stessa)Cosa mi consigli di fare, trascorso ancora un breve periodo, per poter ottenere queste maledette quietanze?:x
Ti ringrazio ancora per la tua disponibilità.
Sergio
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Ciao Sergio,
le quietanze non devono preoccuparti più di tanto; il precetto perde la sua efficacia se, passati novanta giorni dalla sua notifca, il creditore procedente non inizia l'esecuzione (cioè non provvede ad una forma di pignoramento, ecc)(cfr. 481 c.p.c.)
In altre parole se non ti rilasciano la quietanza entro detto termine comunque il termine per iniziare l'esecuzione è perento, e per ricominciare il tutto sono costretti a notificarti un nuovo precetto contro il quale potrai opporti perchè tu hai già pagato (cfr. art. 615 c.p.c.).
Dal punto di vista fiscale, invece, con riguardo all'IVA, devi richiedere fattura, non quietanza...e se non ti rilasciano fattura gli mandi una richiesta scritta con racc A/R e, successivamente, se non provvede, giri tutto alla Finanza!
Con riguardo alla sentenza, invece, non ho ben capito se a tuo parere i conteggi di controparte siano o meno rispondenti a quanto stabilito in sentenza dal giudice!
ciao ciao
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Ciao Marco,
Mi hai tranquilizzato con i tuoi chiarimenti! Grazie.
Ma purtroppo avendo a che fare con gente inqualificabile
si stà sempre in ansia.
Ora, ti riproduco sia il dispositivo della sentenza (per oggetto : distanze legali di siepe) che l'atto di precetto conseguente :
"Il Giudice di Pace..................Condanna parte attrice al pagamento delle spese di lite in favore del convenuto che,in assenza di notula,liquida in complessivi Euro 1250,00 dicui Euro 200,00 per spese,Euro 650,00 per competena ed il residuo per onorari,oltre accessori come per legge dovuti.
Pone definitivamente a carico di parte convenuta le spese della CTU." ( con ordinanza manuale successiva il G.d.P. ha disposto la correzione mediante sostituzione nel dispositivo delle parole "condanna parte attrice" con le parole "condanna parte convenuta" )
La Nota dell'atto di precetto riporta :
Spese,diritti ed onorari liquidati ? 1.250,00
(? 200,00 spese; ? 650,00 dir.? 400,00 onor)
Spese CTU ? 761,60
Spese copie sentenza (x2) " 7,20
competenze richiesta copie " 12,00
competenze ritiro copie " 12,00
apposizione formula esecutiva " 10,00
disamina " 10,00
atto di precetto " 39,00
stampa e collazione " 12,00
consultazione cliente " 39,00
corrispondenza informativa " 39,00
onorari precetto " 23,00
rimb.forf.12,5% su Euro 1.246,00 " 155,75
CPA 2% su Euro 1.402,75 " 28,03
IVA 20% su Euro 1430,78 " 286,15
TOTALE " 2.684,73A parte il totale esorbitante, ma è tutto legittimo?
Avrebbe quanto meno dovuto distinguere gli importi imponibili dai rimborsi non imponibili!
Che ne pensi?
Ciao.
Sergio
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Ciao Sergio,
ad una prima occhiata francamente mi sembra tutto a posto!
Nel precetto non vengono distinti rimborsi non imponibili da quelli imponibili; questa distinzione deve essere fatta nella parcella, ma quello che a te più interessa è la fattura del pagamento dei compensi dell'avvocato di controparte che, purtroppo, temo farà al suo cliente perchè prenderà i soldi direttamente da lui, e non da te come sarebbe dovuto essere.
Comunque io non credo che tu avresti potuto scaricarti l'iva, dato che si tratta di una spesa personale, non lavorativa, il convenuto eri tu come persona, non tu come società o professionista...però su questo non dico di più perchè nel forum è pieno di professionisti commercialisti e fiscalisti che sanno il fatto loro e se vorrai potranno sicuramente darti una mano.
ciao ciao
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Ciao Marco,
Non sapevo che anche le spese legali da sentenza fossero soggette a Iva,comunque essendo un privato non è che possa scaricarla. La mia perplessità è che ho pagato un'imposta e non avrò, come dici, la fattura che
documenterà che sia versata all'Erario invece che "incamerata da loro". Visto che l'avvocato risulta antistatario non dovrebbe fatturare direttamente me e non la sua cliente? A chi dei due avrò il diritto di richiedere la fattura che dimostri l'addebito dell'Iva?
Se non ricevessi i giustificativi, vorrei segnalare la cosa alla Guardia di Finanza.
Ciao.
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Ciao Sergio,
credo che tu abbia capito bene: comunque per precisione per spese legali si intende una voce generica che al suo interno ricomprende, fra le altre voci, anche quelle relative agli onorari di controparte; questi ultimi sono da aumentare con IVA e CPA ("...oltre accessori come per leggi dovuti").
L'avvocato è antistatario però, in questo caso di pagamento con unico assegno in favore della controparte, lui dovrebbe ricevere la somma direttamente dal suo cliente e, dunque, dovrà fatturare al suo cliente...e tu non hai diritto a chiedere nè all'avvocato, nè al suo cliente, di inoltrarti la fattura che quell'avvocato ha eventualmente emessa per il pagamento ricevuto dal suo cliente.
Puoi segnalare la cosa alla Guardia di Finanza al buio, cioè se ritieni che quell'avvocato non ha emesso la fattura puoi fare la segnalazione.
ciao ciao
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Ciao Marco,
Capisco che a questo punto, se l'avvocato "dovesse" fatturare lo farebbe in capo alla sua assistita
e che questa non mi manderebbe mai una copia.
Ma avrò almeno il diritto di ricevere una quietanza da uno dei due visto che ho pagato? E se non la ricevo entro un certo temine,posso formalizzare in qualche modo questa loro inadempienza?
Con stima,
Sergio
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Ciao Sergio,
tu hai diritto alla quietanza...v. art. 1199 codice civile...a richiesta e a tue spese.
In altre parole puoi mandargli una racc A/r con la quale gli chiedi formalmente, ai sensi dell'articolo supra citato, di rilasciarti quietanza del debito pagato.
ciao ciao
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Ciao Marco,
Nella raccomandata A/R dovrò indicare dei termini per farmi consegnare la quietanza, e trascorsi i quali senza esito (quasi certo), quale altra possibilità ho per obbligarli all'adempimento?
Ciao e grazie.
Sergio.
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Ciao Sergio,
dovresti srivere una cosa simile: "premesso che..... che in data x provvedevo a pagare la somma y a mezzo ecc ...per l'effetto La invito formalmente a rilasciarne quietanza liberatoria e, a mie spese, a provvedere alla spedizione della stessa presso l'indirizzo supra specificato entro e non oltre sette giorni solari dal ricevimento della presente. In difetto mi troverò costretto a garantire i miei diritti nelle sedi giudiziarie ritenute più opportune. Rimando in attesa di riscontri, si inviano cordiali saluti. Data, firma"
ciao ciao
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Ciao Marco,
Farò sicuramente come dici e ti terrò informato degli esiti.
Buona giornata.
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Racconto la mia storia.
Ho perso una causa e debbo pagare euro 3000. Ho spedito 4 raccomandate, precetto rinnovato, al legale della controparte per avere informazioni circa IBAN su cui bonificare ed avere copia fattura.
Non ho mai ricevuto alcuna risposta.
L'ufficiale giudiziario è venuto, gli ho mostrato le lettere e Lui è stato da me inviato a non entrare.
Se non mi risponde l'avvocato della controparte, cosa rischio? Come posso pagare altrimenti? A chi debbo intestare l'assegno circolare?
Dimenticavo, nelle lettere racc. spedite aperte, un solo foglio, era chiaramente specificato la mia volontà di pagare.
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@BRUNO54 said:
Racconto la mia storia.
Ho perso una causa e debbo pagare euro 3000. Ho spedito 4 raccomandate, precetto rinnovato, al legale della controparte per avere informazioni circa IBAN su cui bonificare ed avere copia fattura.
Non ho mai ricevuto alcuna risposta.
L'ufficiale giudiziario è venuto, gli ho mostrato le lettere e Lui è stato da me inviato a non entrare.
Se non mi risponde l'avvocato della controparte, cosa rischio? Come posso pagare altrimenti? A chi debbo intestare l'assegno circolare?
Dimenticavo, nelle lettere racc. spedite aperte, un solo foglio, era chiaramente specificato la mia volontà di pagare.
Ho avuto una vicenda simile alla tua.Ho risolto spedendo per raccomandata assicurata,un assegno circolare NT intestato alla controparte c/o Avv.xxx
Saluti.
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@serman said:
Ho avuto una vicenda simile alla tua.Ho risolto spedendo per raccomandata assicurata,un assegno circolare NT intestato alla controparte c/o Avv.xxx
Saluti.Purtroppo non mi è stato comunicato se l'assegno circolare deve essere intestato al legale o al suo cliente.
Alle 4 raccomandate non ho avuto alcuna risposta.
Non voglio recarmi a studio per non essere provocato, in quanto dopo la sentenza sono uscite delle carte con cui ho denunciato il suo cliente in Guardia di Finanza (fatture false, mancanza partita IVA, non effettuato 770 annuale, ICI pagata con aliquota non corretta.......)
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@BRUNO54 said:
Purtroppo non mi è stato fornito se l'assegno circolare deve essere intestato al legale o al suo cliente.
Alle 4 raccomandate non ho avuto alcuna risposta.
Non voglio recarmi a studio per non essere provocato, in quanto dopo la sentenza sono uscite delle carte con cui ho denunciato il suo cliente in Guardia di Finanza (fatture false, mancanza partita IVA, non effetuato 770 annuale, ICI pagata con aliquota non corretta.......)
L'assegno và intestato come ti ho detto alla controparte
presso lo Studio legalexxxxxx.
In questo modo sei a posto.
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@serman said:
L'assegno và intestato come ti ho detto alla controparte
presso lo Studio legalexxxxxx.
In questo modo sei a posto.Nel mio caso non è detto, poichè con molta probabilità la controparte non ha mai saldato il legale.
Di questo non ho la certezza.
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@BRUNO54 said:
Nel mio caso non è detto, poichè con molta probabilità la controparte non ha mai saldato il legale.
Di questo non ho la certezza.
Verifica dall'atto di precetto a favore di chi devi effettuare il pagamento.
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Ciao Bruno54, e benvenuto,
da quello che legga pare che il tuo creditore non ti stia mettendo nella condizione di pagare il tuo debito, ancorchè ti abbia inviato il precetto.
Ebbene, l'unica cosa da fare in questi casi è la c.d. "mora del creditore": in altre parole tu devi intimargli di metterti nella condizione reale di pagare quanto dovuto e, in difetto, tutti i costi aggiuntivi ed i rischi che ne deriveranno saranno a suo carico.
Se lui non effettua quanto da te richiesto, nel caso in cui poi comincia uno o più atti esecutivi nei tuoi confronti, tu potrai fare opposizione agli stessi (è una causa) con ampie possibilità di vittoria.
Certamente quanto da me prospettato non esula dal contributo necessario di un legale che sappia il fatto suo.
ciao ciao
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Grazie anzitutto per la risposta.
Cosa significa c.d. mora del creditore?
Nell'ultima raccomandata ho scritto quanto segue:
" Continuo a scriverle in quanto io e mia moglie vogliamo saldare il nostro debito, nei tempi previsti, ma anche Lei ed il suo cliente ci dovete mettere nella condizione di farlo."
Tra l'altro se pago all'ufficiale giudiziario con assegno circolare debbo versare ulteriori 160 euro, cosa che non pagherei con il bonifico bancario che chiedo.
pensavo di effettuare anche un esposto all'arma dei carabinieri. Cosa consigli?