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Divieto di concorrenza
Un dipendente (contratto a tempo indeterminato ) di una società commerciale può iniziare un'attività d'impresa "concorrente" alla società datrice di lavoro??
Grazie mille
Martina
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@Martina said:
Un dipendente (contratto a tempo indeterminato ) di una società commerciale può iniziare un'attività d'impresa "concorrente" alla società datrice di lavoro??
Grazie mille
Martina
Intendi aprire partita iva in concorrenza al datore di lavoro?
Se ti va bene ti denuncia, se non ti va bene ti va a fuoco l'attività
Alberto
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@Destroy said:
Intendi aprire partita iva in concorrenza al datore di lavoro?
Se ti va bene ti denuncia, se non ti va bene ti va a fuoco l'attività
Alberto
Un srl composta da due dipendenti.
C'è qualche disposizione di legge che vieta la costituzione di una società concorrente alla società datrice di lavoro? Si tratta di dipendenti..non amministratori o soci...
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Se ti va bene ti denuncia, se non ti va bene ti va a fuoco l'attività
Mi sembra di capire che Martina sia interessata a conoscere eventuali normative relative alla doppia posizione contributiva.
Gli aspetti che riguardano possibili concorrenze non mi pare possano riguardare quest'area.
Men che meno ipotetici atti intimidatori, ritorsivi o vandalici.Ora vediamo se qualcuno è preparato sulla problematica e da una risposta adeguata a Martina.
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Non può Martina.
Al di là del contenuto del suo contratto (anche collettivo) che può già prevedere limitazioni in questo senso, esiste il più generale "obbligo di fedeltà" al datore di lavoro (codice civile vedi: 2105, 1175 e 1375) la cui violazione può portare a pesanti conseguenze per il lavoratore.
E' fondamentale in questi casi raccogliere una esplicita autorizzazione scritta, sempre che questa venga rilasciata.
Paolo
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@Andrez said:
Mi sembra di capire che Martina sia interessata a conoscere eventuali normative relative alla doppia posizione contributiva.
Gli aspetti che riguardano possibili concorrenze non mi pare possano riguardare quest'area.
Men che meno ipotetici atti intimidatori, ritorsivi o vandalici.Ora vediamo se qualcuno è preparato sulla problematica e da una risposta adeguata a Martina.
Divieto di concorrenza:
Il lavoratore, in quanto obbligato a collaborare nell'impresa, NON PUO' OPERARE CONTRO LA STESSA. Poichè il dipendente, rispetto all'impresa, è in una posizione partiolare nei confronti della generalità dei cittadini, per integrarsi nell'ipotesi di concorrenza sleale, a differenza di regola generale di cui agli artt. 2598 e segg.c.c., è sufficiente anche un solo atto e perfino il mero tentativo, sia pure non riuscito (ad esempio, il tentativo di storare clienti, indipendentemente dal pregiudizio subito dal datore di lavoro, la partecipazione ad aziende svolgenti la setssa attività od una analoga, il trattare in affari in concorrenza con l'imprenditore, il far eseguire lavori in favore di terzi, ecc.).Questa volta spero di essermi chiarito meglio anche se preferivo la mia risposta data in precedenza.
P.S. per Paolo:
"E' fondamentale in questi casi raccogliere una esplicita autorizzazione scritta, sempre che questa venga rilasciata."Non sapevo dell'esistenza di una cosa simile, anzi io mi sarei riferito all'art. 2125 c.c. che prevede pegno pagamento, il contrario per un periodo massimo non superiore a 5 anni.
Alberto
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@i2m4y said:
Non può Martina.
Al di là del contenuto del suo contratto (anche collettivo) che può già prevedere limitazioni in questo senso, esiste il più generale "obbligo di fedeltà" al datore di lavoro (codice civile vedi: 2105, 1175 e 1375) la cui violazione può portare a pesanti conseguenze per il lavoratore.
E' fondamentale in questi casi raccogliere una esplicita autorizzazione scritta, sempre che questa venga rilasciata.
Paolo
Grazie mille Paolo, sempre preziosissimo. L'autorizzazione scritta da parte dei soci della società e/o daglia amministratori?
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Autorizzazione scritta da parte del legale rappresentante.
Esiste un divieto posto a tutela del soggetto datore di lavoro, che egli (il soggetto contrattualmente "forte") può derogare esplicitamente.
Logicamente verificherei anche i riferimenti di Alberto, che certo più di me (conoscendolo) è ferrato in materia.
Ove il datore di lavoro dissentisse vedrei però impossibile quanto proposto.
Paolo