• User Attivo

    Che ci sia o meno i controllo sugli annunci si è già discusso, ed in effetti un controllo parziale c'è, ma mi pare non sia questo il punto centrale della cosa.

    Se non risulta chiaro e assodato che si sta fornendo uno spazio pubblicitario mi sembra poco produttivo continuare a discutere. Di questo si era già parlato varie pagine fa e sembrava appurato che la cosa stesse in questi termini... adesso salta fuori il servizio telematico... ma dove siamo?? :rollo:


  • User Attivo

    @rigby76 said:

    Che ci sia o meno i controllo sugli annunci si è già discusso, ed in effetti un controllo parziale c'è...
    No, il controllo ce l'ha solo Google. Dobbiamo infatti chiedere a Google di non visualizzare gli annunci che non ci piacciono. Forse questo non si è chiarito a sufficienza.

    ... si sta fornendo uno spazio pubblicitario mi sembra poco produttivo continuare a discutere.
    Fornire uno spazio per la pubblicità non equivale a fornire un servizio pubblicitario o addirittura distribuire le pubblicità.

    Infatti in qualità di falegname posso anche produrre e vendere cartelloni. Oppure in qualità di di negozio di elettrodomestici posso noleggiare un monitor, dove il cliente poi pubblica le proprie pubblicità...

    ... adesso salta fuori il servizio telematico... Chiamalo come vuoi. Il servizio che fornisco è di "inserimento codice Javascript", e quindi lo considero un servizio informatico/telematico. Anche la vendita di licenze software o l'offerta di servizi hosting sono servizi informatici - ma su questo mi posso anche sbagliare. Di sicuro so solo, che non pubblico pubblicità. 🙂


  • User Attivo

    @kruk said:

    No, il controllo ce l'ha solo Google. Dobbiamo infatti chiedere a Google di non visualizzare gli annunci che non ci piacciono. Forse questo non si è chiarito a sufficienza.Ma tu l'inserimento di un dominio nel pannello di amministrazione lo chiami chiedere a Google?

    Un certo Gorgia 2500 anni fa sarebbe stato fiero di te! 😄

    @kruk said:

    Fornire uno spazio per la pubblicità non equivale a fornire un servizio pubblicitario o addirittura distribuire le pubblicità.

    Infatti in qualità di falegname posso anche produrre e vendere cartelloni. Oppure in qualità di di negozio di elettrodomestici posso noleggiare un monitor, dove il cliente poi pubblica le proprie pubblicità...

    Chiamalo come vuoi. Il servizio che fornisco è di "inserimento codice Javascript", e quindi lo considero un servizio informatico/telematico. Anche la vendita di licenze software o l'offerta di servizi hosting sono servizi informatici - ma su questo mi posso anche sbagliare. Di sicuro so solo, che non pubblico pubblicità. :-)Se ammetti che stai fornendo uno spazio pubblicitario perché lo chiami servizio telematico? Non vedo l'attinenza. Pensi che Google abbia bisogno di te per inserire JS nei siti? O forse ha bisogno di avere lo spazio pubblicitario che gli concedi?:fumato:


  • User Attivo

    @rigby76 said:

    Ma tu l'inserimento di un dominio nel pannello di amministrazione lo chiami chiedere a Google?
    Esatto. Quel pannello è l'unica interfaccia dove si possa richiedere qualcosa a Google.

    Un certo Gorgia 2500 anni fa sarebbe stato fiero di te! :DGorgia chi?

    Se ammetti che stai fornendo uno spazio pubblicitario perché lo chiami servizio telematico? Non vedo l'attinenza. Pensi che Google abbia bisogno di te per inserire JS nei siti? O forse ha bisogno di avere lo spazio pubblicitario che gli concedi?Uno spazio pubblicitario è uno spazio contenente pubblicità. Invece quello che io fornisco è uno spazio vuoto - senza pubblicità!.
    Fornisco a Google uno spazio dove questi può pubblicare annunci. Esattamente come il mio provider fornisce a me il housing o hosting, dove io posso pubblicare le mie pagine web. Il mio provider non è responsabile per i contenuti che io pubblico, anche se il server sul quale lo faccio è di proprietà del provider.
    Il mio provider potrebbe monitorare cosa faccio sul mio server - molto di più di quanto io possa monitorare quali annunci Google pubblica grazie alle righe di JS inserite nelle mie pagine web. Quindi se ritenete che io pubblichi gli annunci, la stessa responsabilità la deve avere anche il mio provider. Sappiamo che non è il caso...

    Google non ha bisogno del mio sito per pubblicare gli annunci. Se non sono io ad inserire il codice Javascript, lo farà qualcun altro. Sicuramente Google non può inserire il codice JS nei miei siti - questo lo devo fare io.


  • Super User

    @kruk said:

    Esatto. Quel pannello è l'unica interfaccia dove si possa richiedere qualcosa a Google.

    ma non è che glielo chiedi, glielo ordini: Google non può rifiutarsi di togliere la pubblicità di qualcuno che non ti comoda


  • User Attivo

    @bmastro said:

    ma non è che glielo chiedi, glielo ordini: Google non può rifiutarsi di togliere la pubblicità di qualcuno che non ti comoda
    Google non ha nessun obbligo verso di noi. Se leggi i termini di contratto, abbiamo il solo diritto di rescindere in qualsiasi momento dalla partecipazione al Programma AdSense togliendo il codice Javascript dalle pagine.

    Dai termini di contratto:

    **2. ...**riconoscete e concordate che gli Annunci ... saranno visualizzati esclusivamente in relazione alla/e Proprietà, ognuno dei quali è soggetto in qualsiasi momento ad esame ed approvazione discrezionale da parte di Google;
    **4. ...**Inoltre, Google non ha alcun obbligo di inviare una notifica nel caso che un Annuncio, ... non venga correttamente visualizzato
    **9. Nessuna garanzia. ** GOOGLE NON RILASCIA ALCUNA GARANZIA, ESPRESSA O IMPLICITA, RELATIVAMENTE A, SENZA LIMITAZIONE, ANNUNCI, COLLEGAMENTI, RICERCHE, REFERRAL ED ALTRI SERVIZI...Quindi è Google colui che applica i filtri che noi indichiamo, e noi possiamo solo sperare che li applichi per bene. 🙂


  • Bannato User Attivo

    @bmastro said:

    ma visto che hai avuto il tempo di scrivere tutto quel papiro, hai avuto anche il tempo di scrivere al fisco per sapere come la pensano a riguardo?

    Non credo che serva scrivere al fisco. Sono dell'idea che si sia alzato un grosso polverone per la maggior parte dei casi. Mentre per altri, i pochi e veri imprenditori, è già tutto chiaro. Insomma chi è imprenditore segua il corso, chi non svolge attività d'impresa dichiari i proventi a fine anno e basta così.


  • Super User

    @lodiablo said:

    Non credo che serva scrivere al fisco. Sono dell'idea che si sia alzato un grosso polverone per la maggior parte dei casi. Mentre per altri, i pochi e veri imprenditori, è già tutto chiaro. Insomma chi è imprenditore segua il corso, chi non svolge attività d'impresa dichiari i proventi a fine anno e basta così.

    non credi che serva scrivere al fisco????
    pensi che siccome ti sei fatto una certa idea della situazione allora per il fisco questa vada più che bene????

    se c'è qualcuno che può chiarirti ufficialmente la situazione quello è proprio il fisco.


  • Super User

    @kruk said:

    Google non ha nessun obbligo verso di noi. Se leggi i termini di contratto, abbiamo il solo diritto di rescindere in qualsiasi momento dalla partecipazione al Programma AdSense togliendo il codice Javascript dalle pagine.

    Dai termini di contratto:
    Quindi è Google colui che applica i filtri che noi indichiamo, e noi possiamo solo sperare che li applichi per bene. 🙂

    stai negando l'evidenza e cioè che in qualsiasi momento io posso condizionare la campagna pubblicitaria escludendo chi voglio, e come posso farlo io possono farlo tutti. Questo vuol dire che Google non ha il controllo assoluto di quel che viene pubblicizzato perchè in qualsiasi momento si può intervenire per obbligare google a non pubblicizzare una o più società.


  • User Attivo

    @bmastro said:

    stai negando l'evidenza e cioè che in qualsiasi momento io posso condizionare la campagna pubblicitaria escludendo chi voglio, e come posso farlo io possono farlo tutti. Questo vuol dire che Google non ha il controllo assoluto di quel che viene pubblicizzato perchè in qualsiasi momento si può intervenire per obbligare google a non pubblicizzare una o più società.
    Finalmente stai iniziando ad ammettere, che è Google a pubblicare gli annunci.

    Ma continuo a precisare:

    • Google ha il controllo assoluto, di quanto viene pubblicizzato, eccome!
    • non posso obbligare Google a fare un bel niente!
    • non posso "escludere chi voglio", posso solo indicare un massimo di 200 hostnames a Google
    • non posso intervenire "in qualsiasi momento", infatti Google si permette di considerare le mie indicazioni con 4 ore di ritardo
    • siccome è Google a pubblicare gli annunci, solo Google li può escludere

    (È inutile continuare a ripetere le stesse cose, a chi a deciso di essere sordo)


  • Super User

    @kruk said:

    Finalmente stai iniziando ad ammettere, che è Google a pubblicare gli annunci.

    Ma continuo a precisare:

    • Google ha il controllo assoluto, di quanto viene pubblicizzato, eccome!
    • non posso obbligare Google a fare un bel niente!
    • non posso "escludere chi voglio", posso solo indicare un massimo di 200 hostnames a Google
    • non posso intervenire "in qualsiasi momento", infatti Google si permette di considerare le mie indicazioni con 4 ore di ritardo
    • siccome è Google a pubblicare gli annunci, solo Google li può escludere

    (È inutile continuare a ripetere le stesse cose, a chi a deciso di essere sordo)

    ecco, tu sei un altro che dovrebbe contattare direttamente il fisco per farti chiarire la situazione in modo ufficiale.
    Lo dico per te, eh. Non vorrei mai che ti arrivasse fra capo e collo una bella multa per irregolarità fiscali, magari fatta da qualche sordo. 😉


  • User Attivo

    @bmastro said:

    ecco, tu sei un altro che dovrebbe contattare direttamente il fisco per farti chiarire la situazione in modo ufficiale.
    Lo dico per te, eh. Non vorrei mai che ti arrivasse fra capo e collo una bella multa per irregolarità fiscali...
    E dove sarebbe l'irregolarità? Google trasferisce i soldi sul mio conto corrente, io emetto la fattura a Google e pago le tasse.

    Io ed il mio commercialista (ognuno esperto nel proprio settore) abbiamo individuato bene come inquadrare AdSense, e siamo convinti di comportarci in modo corretto. Non vediamo necessità di disturbare il fisco.

    Semmai sei tu, che dovresti interrogare Google e chiedergli "chi" gestisce e pubblica gli annunci. Ma ti basterebbe anche soltanto leggerti con attenzione i termini di contratto (che dovresti già aver letto, quando hai aderito al programma AdSense).


  • Super User

    @kruk said:

    E dove sarebbe l'irregolarità? Google trasferisce i soldi sul mio conto corrente, io emetto la fattura a Google e pago le tasse.

    Io ed il mio commercialista (ognuno esperto nel proprio settore) abbiamo individuato bene come inquadrare AdSense, e siamo convinti di comportarci in modo corretto. Non vediamo necessità di disturbare il fisco.

    Semmai sei tu, che dovresti interrogare Google e chiedergli "chi" gestisce e pubblica gli annunci. Ma ti basterebbe anche soltanto leggerti con attenzione i termini di contratto (che dovresti già aver letto, quando hai aderito al programma AdSense).

    bravo continua così a crogiolarti nel tuo brodo e continua a ritenere i proventi di adsense derivati da un'attività artigianale e non commerciale 😄


  • Bannato User Attivo

    @bmastro said:

    bravo continua così a crogiolarti nel tuo brodo e continua a ritenere i proventi di adsense derivati da un'attività artigianale e non commerciale 😄

    Sei grande! La tua parola sarebbe Legge? La tua interpretazione sarebbe Legge?. Dico bene, usando il condizionale. Non è Legge. La Legge la fanno i Giudici e le sentenze.
    Costruirsi un sito internet non è nè attività artigianale nè commerciale. Non perchè lo dico io, ma per il semplice fatto che lo dice chi di dovere (basta leggere e informarsi).
    Immettere Adsense non genera un'attività d'impresa per il semplice fatto che il webmaster non svolge attività d'impresa. Non perchè lo dico io; ma per il semplice fatto di non avere una stabile organizzazione orientata alla vendita o alla ricerca di pubblicità (che è tutt'altra cosa; altro che possedere un pc, una connessione ecc.).
    Se possedere un pc, un programma e una connessione sarebbe un indice di stabile organizazione ogni professionista sarebbe impresa (cosa differente da libero professionista); ogni lavoro fatto in internet sarebbe inquadrato come impresa (tipo le consulenze informatiche, ecc.)
    Inoltre è innegabile che concediamo uno spazio a Google, infatti dove metto il codice non posso mettere altro (più chiaro di così). E' innegabilie che Google trasmette sul suo sistema per conto del cliente. Non trasmette Google, nel senso che è il cliente che ordina a Google di trasmettere il messaggio pubblicitario e ne assume le responsabilità (se per caso qualcuno trasmettesse un messaggio falso non sarebbe certo Google (o Noi piccoli webmaster) a dover essere indicati come colpevoli). Google trasmette su/attraverso i suoi pannelli/codice nella rete/siti. Trasmette procurandosi degli spazi, che noi concediamo dietro un compenso aleatorio (o quasi).
    I proventi deveno essere dichiarati. Redditi diversi va bene (secondo me) lettera I o L, o forse anche g), visto che la costruzione di un sito internet è un'opera dell'ingegno e tutelata dal diritto d'autore.
    Ma alla fine ognuno di Noi può fare come meglio crede, ma di sicuro dichiarando i proventi si certifica che non si vuole evadere e se si è commesso (io non credo) un errore si potrà di certo recuperare. Il Fisco concilia con i Vip che da 200 milioni ne pagano 20, permetti che se io devo pagare 500/1000 euro in più ... magari ne potrò pagare al massimo 100/200.
    Agitare tanti allarmismi non è giusto, anzi per quanto mi riguarda credo nel principio di convenienza dell'interpretazione (ma resta questo un mio parere).


  • Bannato User Attivo

    Riflettendo sull'argomento mi vengono le seguenti considerazioni che vi sottopongo.
    Un sito internet è privato o pubblico? Io credo che sia privato (sembra ovvio).
    Ma se è privato è come casa mia. Chi mi vieta di esporre pubblicità in casa mia? Sono un'impresa se ogni giorno modifico il posto del calendario con la pubblicità della ditta Edile che me lo ha regalato, o mi ha promesso un compenso per ogni cliente che gli procuro?
    O meglio ancora, faccio pubblicità in casa mia, quale che siano le condizioni? Se la risposta è si, sono poi impresa?
    Inoltre, se il sito internet è accessibile solo grazie alla registrazione e se dunque adsense si trova solo nelle pagine dell'area protetta, sono sempre impresa o l'esposizione dei messaggi non conta in "casa mia".
    Ancora, se nella homepage non metto messaggi pubblicitari e nelle altre pagine invece ci sta Adsense, sono sempre nella stessa situazione o la home non ha un ruolo fondamentale per un sito internet?
    Mi sembra di aver capito che la home abbia un valore "in più". Ma non lo so.
    E se invece dalla home permetto di accedere alle altre pagine passando per un messaggio del tipo " stai visitando un sito privato... e dunque continuando accetti..... bla bla (metto le mie condizioni)"
    Che ne pensate?


  • Bannato User Attivo

    Ho letto che se nella Home metto un link verso qualche sito (di dubbio contenuto) sono responsabile.
    Mi chiedo: solo nella Home o il discorso è esteso anche alle altre pagine?
    L'articolo che ho letto parla della home, forse ritenendo ovvia l'estensione alle altre pagine, ma non sta scritto; non vorrei commettere l'errore (che sovente si commette) di generalizzare senza prove.
    La Home è la porta d'ingresso al mio sito; quello che poi fanno i motori di ricerca non è colpa mia.


  • Super User

    Ciao,
    la premessa d'obbligo è che non c'è una normativa specifica sulla tipologia di introiti di cui parliamo, l'Agenzia delle Entrate non si è ancora espressa nel merito, per cui ogni valutazione può essere giusta o errata.
    Si tratta a mio avviso per analogia con altri settori e altre attività di trovare una soluzione attendibile.

    Pensando al tuo esempio della casa, mi è venuto in mente un'altro esempio:
    Il pilota di moto che espone sulla tuta una serie di marchi di aziende. Ora seguendo il tuo ragionamento la sua non sarebbe pubblicità ma locazione di uno spazio della sua tuta come privato. La cosa non mi convince.
    A mio avviso dove la fai la fai, ma la pubblicità è pubblicità se sei pagato per esporre.
    Sarebbe certo opportuno che ci fosse un chiarimento normativo in merito dato che ormai la maggior parte dei siti utilizza qusti sistemi, nel frattempo la cosa più prudente resta a mio avviso l'inquadramento come impresa.

    Per i link in home page lascio a qualcun altro perchè non conosco la questione.

    Fabrizio


  • Bannato User Attivo

    @fab75 said:

    Ciao,
    la premessa d'obbligo è che non c'è una normativa specifica sulla tipologia di introiti di cui parliamo, l'Agenzia delle Entrate non si è ancora espressa nel merito, per cui ogni valutazione può essere giusta o errata.
    Si tratta a mio avviso per analogia con altri settori e altre attività di trovare una soluzione attendibile.

    Pensando al tuo esempio della casa, mi è venuto in mente un'altro esempio:
    Il pilota di moto che espone sulla tuta una serie di marchi di aziende. Ora seguendo il tuo ragionamento la sua non sarebbe pubblicità ma locazione di uno spazio della sua tuta come privato. La cosa non mi convince.
    A mio avviso dove la fai la fai, ma la pubblicità è pubblicità se sei pagato per esporre.
    Sarebbe certo opportuno che ci fosse un chiarimento normativo in merito dato che ormai la maggior parte dei siti utilizza qusti sistemi, nel frattempo la cosa più prudente resta a mio avviso l'inquadramento come impresa.

    Per i link in home page lascio a qualcun altro perchè non conosco la questione.

    Fabrizio

    Avevo pensato anch'io un esempio dello stesso genere (pilota formula 1).
    Ma ho poi capito che non è proprio la stessa cosa, il pilota fa parte di un'impresa; mentre chi gestisce un sito ancora non è impresa (potrebbe esserlo, ma potrebbe anche non esserlo).
    Naturalmente ti ricordo che non esponiamo noi, come abbiamo già discusso qui sul forum. Siamo in molti dell'idea che diamo spazio del nostro sito, che occupato dal codice non è più disponibile ai nostri scopi. In tal senso riteniamo di fittare, dietro compenso aleatorio un bene mobile. Il compenso è aleatorio, almeno fino a quando non viene dimostrata scientificamente una qualche relazione tra la volonta del visitatore e la concessione del nostro spazio.
    Su quanto guadagnato paghiamo le tasse (Redditi Diversi).
    Ma ripeto ne abbiamo già discusso e magari puoi leggere tutti i post.
    Saluti


  • Super User

    Ho proceduto a fusione dei topic in quanto trattasi del medesimo filone.

    Paolo


  • User Attivo

    @lodiablo said:

    Chi mi vieta di esporre pubblicità in casa mia?
    La pubblicità non viene esposta "in casa tua" (in quel caso avresti il controllo, su "cosa" viene esposto, siccome hai il controllo su chi entra in casa tua...), ma viene proiettata sulla facciata della tua casa, ed è quindi visibile a tutti coloro, che guardano alla tua casa.

    Ancora, se nella homepage non metto messaggi pubblicitari e nelle altre pagine invece ci sta Adsense,...La "homepage" identifica solo la prima pagina di un sito (= la pagina d'ingresso), ma è un comune malinteso, che per homepage molti intendono tutte le pagine del sito.
    Anche il fisco dice, che dobbiamo esporre la partita iva sulla homepage, e non è ben chiaro, se questo significa, che dobbiamo esporla sulla "prima pagina", o basta pubblicarla ad esempio nella pagina "contatti". Che differenza fa, se pubblica la p.iva nella prima, nella seconda o in una delle altre pagine?!? Secondo me, il fisco non ha le idee molto chiare. Anche sulle fatture, la legge non stabilisce, se la p.iva va pubblicata nella prima riga, oppure in basso a destra, centrato o a sinistra.

    Ho letto che se nella Home metto un link verso qualche sito (di dubbio contenuto) sono responsabile....Questo è un altro **malinteso **comune, e deriva da una sentenza di una corte tedesca (di Amburgo, datata 12.05.1998), dove si è stabilito, che il gestore di un sito era co-responsabile dei contenuti di un sito linkato...
    La sentenza però (se la si legge per intero) specifica, che il tizio ne era responsabile, perché era al corrente dell'illeicità dei contenuti linkati ed aveva addirittura anteposto ai link la frase "non sono responsabile per il contenuto dei seguenti link...", dimostrando ulteriormente di esserne a conoscenza dei contenuti illeciti!

    Esempio: nel tuo sito metti un link a xy.com (con contenuti presumibilmente leciti). Dopo qualche mese il proprietario del sito xy.com decide di cambiare attività o vendere il dominio ad una società che offre giochi d'azzardo (a tua insaputa). Nessuno ti può costringere di monitorare i contenuti dei siti altrui. Quindi non sei responsabile del contenuto del sito xy.com linkato.
    Se invece scrivi esplicitamente, che conosci i contenuti del sito linkato, e/o se sei al corrente che i contenuti linkati sono illeciti, allora, e solo allora diventi co-responsabile, e fai bene a togliere il link. Ma ti devono dimostrare, che eri a conoscenza dei contenuti...

    Quindi un consiglio a tutti: non mettere la frase "mi dissocio dai contenuti dei siti linkati ..." o simili sciocchezze. Se ritenete, che i siti linkati possano essere illeciti, non linkarli !!!