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- Nuovo Regime per i Contribuenti Minimi - FINANZIARIA 2008
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@iachinoing said:
ulteriore dubbio?....nell'ipotesi di vendita della suddetta auto fra x anni come mi devo comportare visto che non c'è ammortamento.Cioè dovrò emettere fattura di vendita, calcolare eventuali puls o minusvalenze...o cosa?....
Il prezzo di vendita sarà tutto plusvalenza (al 50%), poichè nel regime dei minimi i beni strumentali vengono dedotti interamente (50% per auto) nell'anno.
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quindi questa plusvalenza mi verrà tassata nell'esercizio in cui vendo l'auto al 20% ?
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Per Fedclaud. Se la risposta può.... soddisfarTi... l'attività oggetto di discussione è stata quest'anno intrapresa da mia moglie.
E la mia competenza è diventata tale perchè ormai....non ci si può fidare più di nessuno...Commercialisti compresi!!
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@Deac said:
Per Fedclaud. Se la risposta può.... soddisfarTi... l'attività oggetto di discussione è stata quest'anno intrapresa da mia moglie.
E la mia competenza è diventata tale perchè ormai....non ci si può fidare più di nessuno...Commercialisti compresi!!Grazie.
Era solo una piccola curiosità.Del non fidarsi troppo sono d'accordo, ma non farei di tutta l'erba un fascio.
Ciao.
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potete illuminarmi su questa faccenda della plusvalenza?
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@iachinoing said:
potete illuminarmi su questa faccenda della plusvalenza?
Hai ragione, scusa.
Perchè scusa? Boh.Torniamo alla plusvalenza.
Poichè il bene strumentale lo deduci interamente dai guadagni (praticamente lo ammortizzi al 100%), quando lo rivenderai non avrai costo residuo da sottrarre al prezzo ricavato, per cui il corrispettivo ricevuto sarà tassato interamente nell'anno (per i beni promiscui 50%) concorrendo con gli altri ricavi a formare il reddito su cui pagare l'imposta sostitutiva del 20%.
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grazie...veloce e preciso come un coniglio dall'eiaculazione precoce..hi hi hi...beh ogni tanto occorre sdrammatizzare.
Paradossalmente quindi conviene cambiare auto molto più frequentemente rispetto al regime canonico da quello che ho capito..o forse a quest'ora non connetto più tanto bene
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@iachinoing said:
grazie...veloce e preciso come un coniglio dall'eiaculazione precoce..hi hi hi...beh ogni tanto occorre sdrammatizzare.
Paradossalmente quindi conviene cambiare auto molto più frequentemente rispetto al regime canonico da quello che ho capito..o forse a quest'ora non connetto più tanto beneQuasi come un ....... coniglio.
Bisogna sempre considerare il limite dei 15.000 di acquisti nei tre anni.
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Ciao a tutti,
mi sono iscritto al vostro utilissimo forum visto che stavo cercando in rete risposte su questo nuovo regime fiscale che mi è stato proposto e che non mi è molto chiaro.Il mio caso è questo:
ditta individuale settore pubblicità
attualmente regime ordinario, p.i presa in aprile 07
i compensi dell'anno passato sono stati inferiori a 30000 così come le spese.
sono però ancora a credito di iva per più di 200?.Nel prossimo anno posso preventivare un fatturato mettiamo di almeno 16000? senza IVA e 4% di rivalsa.
Come spese però ne ho tante... non so però quantificarle: iscrizione ad associazioni, libri e riviste di grafica (carissime), gestione dello spazio web, concorsi, organizzazione e partecipazione a mostre, campionatura di gadget pupazzi o altro, gadget promozionali (magari anche tshirt coem l'anno scorso), costi per stampa, eventuali gingilli tecnologici per il computer, toner per stampante, cavolate d'ufficio prese all'ikea, cancelleria. Inoltre posso scaricare anche giocattoli e oggetti di design a scopo ispirativo. Non dimentichiamo i viaggi di lavoro in treno e eventuali pernottamenti.Dunque... a parte il discorso spese che non mi è chiaro come vengano detratte, l'altro fattore è quello della ritenuta d'acconto in fattura.
I clienti accettano quindi fatture con RA senza IVA? come fanno a scaricare la prestazione?Alcuni colleghi mi dicono che questo regime pare poco professionale per il mio settore. Spero che qualcuno conosca casi simili e mi possa dare qualche chiarimento. Chi pago per farlo eventualmente non lo fa!
Grazie e saluti!
Federico
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@bluezeus said:
Salve, sono nuovamente qui, in cerca del vostro aiuto in merito a due dubbi:
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Per poter dedurre i costi della bolletta telefonica, sia del fisso che del cellulare, occorre che l'abbonamento sia di tipo business? La percentuale di deduzione è del 50%?
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I software necessari per l'attività con quale percentuale si deducono?
Infine una domanda banale:
- Se alla fine del primo anno di regime, mi ritrovo un passivo, cosa accade?
Nessun aiuto?
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Si sono libero professionista...
non so perchè mi han sempre detto che ho una "ditta individuale".Purtroppo non sono per niente competente in materia... mi scuso per eventuali "castronerie".
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@bluezeus said:
Nessun aiuto?
Sarebbe meglio il contratto business per evitare future contestazioni, ma riterrei non necessario l'abbonamento tipo business, in quanto non si applicano le regole del tuir. La deduzione è possibile per i costi inerenti, quindi potendo dimostrare l'uso esclusivo professionale potresti dedurli al 100% o, comunque, volendo rifarsi alle regole del Tuir, all'80%, altrimenti, secondo l'Ade, per i beni promiscui al 50%.I software per l'attività, comunque li consideri, vanno spesati interamente nell'anno di pagamento.
Se ti ritrovi in perdita:
[LEFT]Il comma 108 prevede che le perdite prodotte nel corso dell’applicazione
del regime sono computate in diminuzione dei redditi di impresa o di lavoro
autonomo prodotti nei successivi periodi d’imposta ma non oltre il quinto.
Se la perdita è stata realizzata nei primi tre periodi di imposta in cui
viene esercitata l’attività, resta ferma – anche a beneficio dei contribuenti minimi - la possibilità di applicare la disposizione contenuta nell’articolo 84, comma 2, del Tuir riguardante il riporto illimitato delle perdite.[/LEFT]
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@kokorojoujou said:
Ciao a tutti,
mi sono iscritto al vostro utilissimo forum visto che stavo cercando in rete risposte su questo nuovo regime fiscale che mi è stato proposto e che non mi è molto chiaro.Il mio caso è questo:
ditta individuale settore pubblicità
attualmente regime ordinario, p.i presa in aprile 07
i compensi dell'anno passato sono stati inferiori a 30000 così come le spese.
sono però ancora a credito di iva per più di 200?.Nel prossimo anno posso preventivare un fatturato mettiamo di almeno 16000? senza IVA e 4% di rivalsa.
Come spese però ne ho tante... non so però quantificarle: iscrizione ad associazioni, libri e riviste di grafica (carissime), gestione dello spazio web, concorsi, organizzazione e partecipazione a mostre, campionatura di gadget pupazzi o altro, gadget promozionali (magari anche tshirt coem l'anno scorso), costi per stampa, eventuali gingilli tecnologici per il computer, toner per stampante, cavolate d'ufficio prese all'ikea, cancelleria. Inoltre posso scaricare anche giocattoli e oggetti di design a scopo ispirativo. Non dimentichiamo i viaggi di lavoro in treno e eventuali pernottamenti.Dunque... a parte il discorso spese che non mi è chiaro come vengano detratte, l'altro fattore è quello della ritenuta d'acconto in fattura.
I clienti accettano quindi fatture con RA senza IVA? come fanno a scaricare la prestazione?Alcuni colleghi mi dicono che questo regime pare poco professionale per il mio settore. Spero che qualcuno conosca casi simili e mi possa dare qualche chiarimento. Chi pago per farlo eventualmente non lo fa!
Grazie e saluti!
Federico
Il regime fiscale non incide affatto sulla professionalità della tua attività.
I clienti potranno "scaricare la prestazione" normalmente in quanto tu emetterai regolare fattura (documento giustificativo di spesa) senza addebito di iva.
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Un saluto a tutti...domanda secca:
quali controindicazioni - aderendo al regime contribuenti minimi - nell'indicare più codici di attività (diciamo 4/5)?
Leggendo i vari thread al riguardo mi sono fatto l'idea - ma non vorrei avere compreso male- che il problema, per i regimi contributivi soggetti agli studi di settore sarebbe potuto derivare proprio da una possibile distorsione dei parametri degli stessi, ma nel caso dei contribuenti minimi questo problema evidentemente non si porrebbe...
grazie
datalight
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@datalight said:
Un saluto a tutti...domanda secca:
quali controindicazioni - aderendo al regime contribuenti minimi - nell'indicare più codici di attività (diciamo 4/5)?
Leggendo i vari thread al riguardo mi sono fatto l'idea - ma non vorrei avere compreso male- che il problema, per i regimi contributivi soggetti agli studi di settore sarebbe potuto derivare proprio da una possibile distorsione dei parametri degli stessi, ma nel caso dei contribuenti minimi questo problema evidentemente non si porrebbe...
grazie
datalightRegimi fiscali non contributivi.
Evidentemente!!!
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@fedclaud said:
Regimi fiscali non contributivi.
Evidentemente!!!scusa fedclaud, ma non sono sicuro di avere compreso la tua risposta...suppongo sia un sì ma mi fermo lì (mi piacerebbe capire)
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@datalight said:
scusa fedclaud, ma non sono sicuro di avere compreso la tua risposta...suppongo sia un sì ma mi fermo lì (mi piacerebbe capire)
Con il regime dei minimi si è fuori dagli studi di settore, indipendentemente dalle attività esercitate.
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@fedclaud said:
Con il regime dei minimi si è fuori dagli studi di settore, indipendentemente dalle attività esercitate.
Grazie, ma questo lo sapevo fedclaud. Quello che chiedevo era se vi erano ALTRE controindicazioni - non relative agli studi di settore - nell'indicare diversi codici di attività magari piuttosto diverse tra loro.
Per capirci, estremizzando parecchio il discorso una persona potrebbe aprire una singola partita iva e fare il pescatore, il commerciante, l'editore e il concessionario di spazi pubblicitari insieme senza alcun problema?