• User Attivo

    HO DECISO!!!

    Opto per un anno al regime ordinario... (visto che prevedo un credito delle imposte IRPEF, IRAP, ADDIZIONALI etc. alto..)... e mi compenso il credito con i pagamenti dell'IVA a partire da Agosto...

    Poi a Gennaio 2009 (se rimane tutto invariato) vedrò se mi conviene aderire ai CM.

    Facendo così... quest'anno nel quadro della dichiarazione (VO? non ricordo..) opzioni e revoche... devo barrare già l'apposita casella come scritto nella legge?

    E l'anno prossimo se aderisco ai CM ribarrare di nuovo la casella apposita in cui revoco l'opzione per il regime normale?


  • Super User

    @fedclaud said:

    In quanto artigiano, le fatture che hai emesso nel 2007 vanno viste sempre e comunque dal punto di vista della competenza economica.
    Per cui se esse sono state emesse a fronte di un servizio già bello e concluso nel 2007, vanno indicate fra i ricavi del 2007, indipendentemente dall'incasso.
    Se poi nel 2008, quando verranno pagate e sei nel regime dei minimi, queste non vanno considerate, altrimenti vi sarebbe una doppia imposizione.:ciauz:

    è proprio quello che supponevo e speravo
    :perfavore: grazie mille

    però, a complicare le cose, ho dei contratti di assistenza in essere che sono a cavallo del 2007-2008 e che durano 12 mesi
    dato che il pagamento è in 4 acconti, va bene lo stesso se i primi 2 acconti (del 2007) sono con l'IVA e gli ultimi 2 (del 2008) sono senza, vero? :mmm:


  • User Attivo

    @bmastro said:

    è proprio quello che supponevo e speravo
    :perfavore: grazie mille

    però, a complicare le cose, ho dei contratti di assistenza in essere che sono a cavallo del 2007-2008 e che durano 12 mesi
    dato che il pagamento è in 4 acconti, va bene lo stesso se i primi 2 acconti (del 2007) sono con l'IVA e gli ultimi 2 (del 2008) sono senza, vero? :mmm:

    Penso che in questo caso la faccenda sia un pò più complessa.
    Di regola, le prestazioni di servizi sono di competenza dell'esercizio in cui sono ultimate, quindi nel 2008.
    Per quanto concerne gli acconti fatturati con iva, passando al regime dei minimi, si pone anche il problema delle rettifiche iva (a tuo credito, immagino, in questo caso, per gli acconti ricevuti, e a debito per i beni e servizi acquistati e inerenti le prestazioni di assistenza).


  • User

    Ho visto la guida dell'AdE.
    Tra gli esclusi dal regime ci sono i dipendenti.
    Siccome non ho letto questa causa di esclusione nè nella finanziaria, nè nella circolare e nemmeno nel decreto, chiedo a voi cosa ne pensate.
    E' possibile che una "guida" possa cambiare una legge?


  • User Attivo

    @loging said:

    Ho visto la guida dell'AdE.
    Tra gli esclusi dal regime ci sono i dipendenti.
    Siccome non ho letto questa causa di esclusione nè nella finanziaria, nè nella circolare e nemmeno nel decreto, chiedo a voi cosa ne pensate.
    E' possibile che una "guida" possa cambiare una legge?

    Non mi sembra che ciò sia scritto nella miserrima guida.


  • User

    Allego la parte della guida di cui scrivevo:

    "Chi non è un "contribuente minimo" Non possono essere considerati contribuenti minimi:

    • i lavoratori dipendenti
    • le imprese individuali e i professionisti singoli che nell'anno precedente:
    • hanno conseguito ricavi o compensi superiori a 30.000 euro
    • hanno avuto lavoratori dipendenti o collaboratori (anche a progetto)
    • hanno effettuato cessioni all'esportazione
    • hanno erogato utili da partecipazione agli associati con apporto di solo lavoro
    • le imprese individuali e i professionisti singoli che nel triennio precedente hanno effettuato acquisti di beni strumentali per un ammontare superiore a 15.000 euro (i beni strumentali solo in parte utilizzati nell’ambito dell’attività di impresa o di lavoro autonomo esprimono un valore pari al 50 per cento dei relativi corrispettivi)
    • le imprese individuali e i professionisti singoli che iniziano l’attività e presumono di rientrare nelle condizioni di cui ai punti 2) e 3). Il limite dei 30.000 euro di ricavi o compensi deve essere ragguagliato all’anno. Ad esempio: per una nuova attività che inizia il 1 settembre 2008 il limite è di 10.000 (4/12 di 30.000). ...........................

    Spero che tu possa dirmi che mi sbaglio.


  • User Attivo

    @loging said:

    Allego la parte della guida di cui scrivevo:

    "Chi non è un "contribuente minimo" Non possono essere considerati contribuenti minimi:

    • i lavoratori dipendenti
    • le imprese individuali e i professionisti singoli che nell'anno precedente:
    • hanno conseguito ricavi o compensi superiori a 30.000 euro
    • hanno avuto lavoratori dipendenti o collaboratori (anche a progetto)
    • hanno effettuato cessioni all'esportazione
    • hanno erogato utili da partecipazione agli associati con apporto di solo lavoro
    • le imprese individuali e i professionisti singoli che nel triennio precedente hanno effettuato acquisti di beni strumentali per un ammontare superiore a 15.000 euro (i beni strumentali solo in parte utilizzati nell?ambito dell?attività di impresa o di lavoro autonomo esprimono un valore pari al 50 per cento dei relativi corrispettivi)
    • le imprese individuali e i professionisti singoli che iniziano l?attività e presumono di rientrare nelle condizioni di cui ai punti 2) e 3). Il limite dei 30.000 euro di ricavi o compensi deve essere ragguagliato all?anno. Ad esempio: per una nuova attività che inizia il 1 settembre 2008 il limite è di 10.000 (4/12 di 30.000)............................

    Spero che tu possa dirmi che mi sbaglio.

    Non sei tu che sbagli, ma probabilmente è un errore dell'Ade.

    La dimostrazione la si può avere eseguendo il test.
    Da nessuna parte dello stesso viene chiesto se si svolge attività di lavoro dipendente.
    Si chiede solo se hai avuto o hai intenzione di assumerne dipendenti.
    Sono sempre di più convinto che non sanno quel che fanno. :173:


  • User Attivo

    Più andiamo avanti e più mi convinco che probabilmente la ritenuta d'acconto non dovrà essere effettuata.
    A parte la incompatibilità tra un'imposta sostitutiva dell'irpef e la ritenuta d'acconto, non mi convince il fatto che la circolare non ne faccia cenno; che il Dm stabilisce soltanto che le ritenute subite andranno scomputate dall'imposta sostitutiva e, per ultima, la fantomatica guida sul sito dell'Ade.
    Nessun accenno alla ritenuta d'acconto.
    Forse sarò smentito nel prossimo futuro dall'Ade, ma potrebbe essere che il DM attuativo faccia riferimento alla possibilità che per errore sia effettuata la ritenuta ovvero all'ipotesi, ad esempio, di fatture emesse nel 2007, con indicazione della ritenuta, e incassate nel 2008 (quindi al netto di ritenuta).

    Vuole essere solo una riflessione.


  • User

    conoscendo i soggetti, ho paura invece che la ritenuta di acconto verrà lasciata.


  • User Attivo

    @milanforever said:

    conoscendo i soggetti, ho paura invece che la ritenuta di acconto verrà lasciata.

    Ok.
    Ma lo dovranno dire chiaramente.


  • User Attivo

    Ma adesso che siamo momentaneamente senza governo non c'è il rischio di perdere il nuovo regime dei minimi ? ^_^
    Spero tanto che qualsiasi altro governo arrivi (tecnico-istituzionale per le riforme o post nuove elezioni) tolga quell'assurdità della ritenuta d'acconto IRPEF per contribuenti minimi..è assurdo che l'imposta sostitutiva di fatto debba essere anticipata integralmente (visto che si andrà certamente a credito).
    E poi ci sarebbe anche qualche altra modifica da fare..sopratutto nel versante dei contributi previdenziali..


  • User Attivo

    Dopo tutti questi dubbi.. sono sempre più convinto di optare per il regime normale...

    E vedere magari l'anno prossimo se aderire ai cm.

    Visto che si può fare.

    Ora.. troppo marasma... non si possono ponderare certe scelte in così poco tempo.. e con tutti questi dubbi.


  • User Newbie

    @fedclaud said:

    Più andiamo avanti e più mi convinco che probabilmente la ritenuta d'acconto non dovrà essere effettuata.
    A parte la incompatibilità tra un'imposta sostitutiva dell'irpef e la ritenuta d'acconto, non mi convince il fatto che la circolare non ne faccia cenno; che il Dm stabilisce soltanto che le ritenute subite andranno scomputate dall'imposta sostitutiva e, per ultima, la fantomatica guida sul sito dell'Ade.
    Nessun accenno alla ritenuta d'acconto.
    Forse sarò smentito nel prossimo futuro dall'Ade, ma potrebbe essere che il DM attuativo faccia riferimento alla possibilità che per errore sia effettuata la ritenuta ovvero all'ipotesi, ad esempio, di fatture emesse nel 2007, con indicazione della ritenuta, e incassate nel 2008 (quindi al netto di ritenuta).

    Vuole essere solo una riflessione.

    Aspettiamo il 29 gennaio perchè penso che in occasione di Telefisco 2008 l'interrogativo che ti poni sarà il più gettonato e speriamo che venga data una risposta chiara e univoca. Quello che per noi comuni mortali è logico molto spesso va a cozzare contro la burocrazia ministeriale e nel caso specifico il nostro amico viceministro con delega alle finanze tutto concede meno che perdere gettito tributario.
    Il governo è dimissionario e il precedente ministro dell'Economia aveva espresso sul Corriere l'opinione che il nuovo regime minimo era una truffa in particolare per la non deducibilità dell' IVA.
    Staremo a vedere come si evolve la situazione.


  • Super User

    Ciao ragazzi, mi associo anch'io alle perplessità poste in merito all'applicazione della ritenuta d'acconto per i contribuenti minimi.
    Si tratta di una forzatura che si poteva benissimo evitare perché in pratica si tratterà, come giustamente fatto notare, di un'anticipo di imposta che non avrebbe senso ragionando in un'ottica di semplificazione, anche degli adempimenti burocratici (manda le certificazioni, compila il 770, ecc.).
    Speriamo che martedì questi dubbi vengano dissipati.
    Saluti a tutti.


  • User

    ciao e complimenti a tutti per questo thread, è davvero unico ed è confortante poter condividere dubbi che assillano chi come me vorrebbe aderire al regime CM già a gennaio ma ha ancora troppe domande.

    Una la pongo a voi:

    io ho in essere due contratti a progetto, mi sembra di aver capito (grazie fedclaud) che se l'attività svolta non è affine a quella professionale per la quale apro p.iva,questi redditi non concorrono alla soglia dei 30.000.

    Ipotizziamo invece che siano affini: posso comunque mantenerli in questa forma (con compenso netto versato e ritenute a carico del committente) o dovrò invece emettere fattura di volta in volta?

    In questo ultimo caso (emetto fattura) se come cifra mensile da fatturare prendo il lordo che al momento ha in carico il committente, io ci rimetto qualcosa? (non voglio che il committente ci rimetta, ma voglio capire anche cosa comporta per me!)

    Grazie a tutti, se vorrete darmi un supporto è molto prezioso!


  • User

    devi emettere fattura se sono affini.


  • User

    ok milanforever (dal nick già andiamo d'accordo!), e a questo punto la cifra da fatturare potrebbe essere l'attuale lordo che il committente ha a bilancio per collaborazione a progetto?

    Es. il mio attuale compenso è 100, il lordo sarà 100+x (non so quanto). Fatturando 100+x alla fine dei conti ci rimetto o il mio netto sarà all'incirca invariato?


  • User

    credo che alla fine dei conti poco dovrebbe cambiare


  • User Newbie

    salve gentili colleghi di incomprensione...
    volevo porvi un quesito su questo benedetto regime dei minimi...
    sono un ingegnere libero professionista e, devo ancora fare i conti, ma mi sa che ho superato i ?15000,00 di beni strumentali acquistati negli scorsi 3 anni, ma di questi beni, per il 70%, mi sono stati finanziati a fondo perduto da contributi europei per l'incentivo alle nuove attività, per ilr esto rientro benissimo nelle richieste dettate dalla finanziaria.
    La mia domanda è: dato che questi beni strumentali li ho acquistati per il 70% con fondi europei che non devono essere rimborsati e che quindi non ho potuto nemmeno scaricare per intero dalle tasse, posso pensare di rientrare nel regime dei minimi o no...e se no...perchè?...dove sta scritto?...così mi metto il cuore in pace e non ci penso più!:bigsmile:
    grazie in anticipo a chi riuscirà ad illumianrmi e comunque per avere avuto la pazienza di aver letto i miei dubbi...
    ciao a tutti e buon lavoro
    P.S.: mi sembra invece di aver capito che la ritenuta d'acconto la devo comunque mettere in fattura....o no?...grazie anche per questa ulteriore risposta!
    ciao
    alfredo


  • User Attivo

    I dubbi li risolveremo, forse non tutti, domani con il Telefisco.
    Potrei ritenere che i beni strumentali acquistati anche con contributi a fondo perduto, fiscalmente (se non erro dal 01/01/98) rilevano al netto dei contributi ricevuti.
    Per cui nel tuo caso dovrebbero rilevare al 30%.
    Dico dovrebbero.

    Anche per la ritenuta, tutti, o quasi, ritengono che debba continuare ad essere esposta in fattura/parcella.

    Aspettiamo lumi.!!!!