• User Newbie

    PdL Norme in materia di uso di sostanze psicotrope su bambini e adolescenti

    image
    [CENTER]**Ogni bambino ha diritto di essere liberato

    **
    [/CENTER]
    **- Tratto da ANSA- **

    Muoversi per la diffusione di una cultura dell'infanzia ed adolescenza finalizzata al riconoscimento delle bambine e dei bambini come soggetti titolari di diritti, e questo proprio a partire dal diritto alla salute evitando le facili somministrazioni di psicofarmaci nella giovane età.

    Tonino Scala, Capogruppo alla Regione Campania della Sinistra Democratica, visti i recenti casi di somministrazione di farmaci già considerati stupefacenti come il Ritalin ai minori, ha ritenuto opportuno presentare una Proposta di Legge che porti a limitare tale fenomeno.

    Scala spiega che si è partiti dal principio sancito nella Convenzione delle Nazioni Unite del 1989 sui Diritti dei Bambini che stabilisce che "i bambini devono essere protetti dall'uso illecito di sostanze psicotrope".

    Un principio che evidentemente si è preferito ignorare e non tenere in alcun conto.

    Difatti non sono rari i casi in cui a causa di discutibili diagnosi psichiatriche relativi a "disturbi" infantili sul comportamento e l'apprendimento, come il disturbo da iperattività e deficit di attenzione (ADHD), si è iniziato a somministrare psicofarmaci a milioni di bambini in tutto il mondo, diversi dei quali classificati già nella tabella delle sostanze stupefacenti, e che danno assuefazione.

    Secondo stime del 2001, tra i bambini tedeschi tra i 5 ed i 9 anni, uno su tre ha assunto regolarmente psicofarmaci.

    Nel decennio '90 - 2000, il numero di bambini in Svezia che ha fatto uso di uno stimolante è aumentato di un centinaio di volte.

    image
    Scala sostiene inoltre che esiste un reale rischio che l'indotto abuso di sostanze psicotrope sui bambini ed adolescenti possa divenire un pericolo concreto anche in Italia.

    Per questo le Regioni hanno il dovere di promuove iniziative legislative in grado di tutelare un approccio terapeutico corretto sui bambini e sugli adolescenti nell'interesse dell'infanzia.

    Il recente declassamento stabilito dall'Agenzia italiana del Farmaco (AIFA) di sostanze tipo il Ritalin da stupefacente a semplice farmaco rimborsabile ed acquistabile in ogni farmacia, non può che imporre al legislatore l'assumere provvedimenti che tutelino la salute dell'infanzia.

    I principi attorno ai quali ruota la legge presentata da Scala sono tre:

    **1. ** l'obbligatorietà del consenso informato dell'avente potestà sul bambino;
    2. il divieto di somministrare test volti a fare diagnosi nelle scuole di ogni ordine e grado;
    3. il monitoraggio ed il controllo della regolarità delle procedure terapeutiche prescritte da parte e presso centri sanitari riconosciuti dalla Regione. Scala si augura che al più presto la Commissione competente inizi a discutere questa proposta di legge.

    http://www.toninoscala.info/index.php?module=CMpro&func=viewpage&pageid=50

    http://toninoscala.splinder.com/


  • Super User

    Ciao Tonino scala e benvenuto sul Forum GT.

    I tuoi post saranno sempre graditi qui, anche se ti consiglio di non postare gli stessi testi più volte in diversi siti, in quanto ne verrebbe penalizzata l'indicizzazione.

    Interverrò io su quanto hai già postato e ti prego di farlo tu direttamente per i prossimi.

    Disattivo anche i link, in quanto non consentito dalle Regole :ciauz:


  • User Attivo

    Vorrei che mi aiutassi a capire, Andres? Cosa c?entrano i tre principi normativi di cui sopra con la tutela della salute mentale dei bambini di Campania?? La quale sta così a cuore a questo capogruppo dei suoi DS regionali, iscrittosi al nostro Forum proponendo ad argomento di discussione un comunicato ANSA (probabilmente scritto/sollecitato da lui stesso) dove ancora propone ? testualmente/per il suo intero spazio ? le sue stesse parole da comunicato. Insomma: facendosi mediare, attraverso un?ANSA di facciata, da se stesso! Senza salutare, presentarsi, spiegare, adattarsi, personalizzare, coinvolgersi, presentare a sua volta visto che è un uomo pubblico, spiegarsi per sé a sua volta visto che è un uomo pubblico di parte, e illustrare e intrattenere e immergersi (anche saper variare all?occasione il suo linguaggio) ecc. E continuando ancora per un?altra sequela di verbi. eu.ro

    P.S. (? Anche se so/capisco che non mi inserirai nella Discussione perché ? vedo ? hai già provveduto a modificare il comunicato dell?ANSA di questo Tonino. Ciao, auguri di settimana che inizia.)
    PP.SS. Riprendiamo il discorso sulla donna, no?!!


  • Super User

    Mi sembra veramente ignobile la prescrizione di psicofarmaci ai bambini (ed il suo artificioso declassamento da stupefacenti) al solo fine di arricchire i bilanci delle aziende farmaceutiche oltre alle tasche dei vari operatori di settore.

    Ben venga dunque dare qui spazio a questo tipo di informazione, anche se in modo possibilmente compatibile con l'indicizzazione. 🙂

    Eu.ro va solo apparentemente OT esprimendo perplessità sull'intervento del Capogruppo DS; visto che è un uomo pubblico, salutare e presentarsi, poi personalizzare e spiegare il suo messaggio avrebbe dato certo un altro peso al messaggio stesso, coinvolgendo ben più positivamente gli utenti su questo argomento così importante.

    Abbiamo recentemente invitato rappresentanti di partiti moderati di entrambi gli attuali schieramenti a partecipare in quest'area postando argomenti ad essa compatibili.

    Oltre al Capogruppo dei DS, daremo spazio anche ad altri politici di area moderata che intervengano rispettando le Regole della Sezione. 🙂


  • User Attivo

    Grazie, Andrez|... Come al solito, sei costruttivo, acuto e cortese. Ciao.
    eu.ro

    P.S. Qualche volta mi vien voglia - in questo Forum - di aggiungere, di ricamare su tutto. O semplicemente di 'fare il verso' a chicchessia e e ad alcunché; ma temo di forare... E poi non mi sembra tanto giusto di invadere, di inondare ciò che non mi appartiene, sostanzialmente... Tu e Giorgio, comunque - se del caso - ditemi pure: datemi le dritte di contenimento e di provocazione, e stimolo, approfondimento, silenzio, invenzione... Di giuoco! (Ma sì, di giuoco, ché la parola/scrittura a cui ci siamo ridotti un po' tutti è giuoco e non vedo che altro.)


  • User Attivo

    [quote=Andrez;390199]Mi sembra veramente ignobile la prescrizione di psicofarmaci ai bambini (ed il suo artificioso declassamento da stupefacenti) al solo fine di arricchire i bilanci delle aziende farmaceutiche oltre alle tasche dei vari operatori di settore.

    Ben venga dunque dare qui spazio a questo tipo di informazione, anche se in modo possibilmente compatibile con l'indicizzazione. 🙂

    Eu.ro va solo apparentemente OT esprimendo perplessità sull'intervento del Capogruppo DS; visto che è un uomo pubblico, salutare e presentarsi, poi personalizzare e spiegare il suo messaggio avrebbe dato certo un altro peso al messaggio stesso, coinvolgendo ben più positivamente gli utenti su questo argomento così importante.

    Abbiamo recentemente invitato rappresentanti di partiti moderati di entrambi gli attuali schieramenti a partecipare in quest'area postando argomenti ad essa compatibili.

    Oltre al Capogruppo dei DS, daremo spazio anche ad altri politici di area moderata che intervengano rispettando le Regole della Sezione. 🙂

    (E tuttavia non voglio andare off topic!?) Arrivare a prescrivere psicofarmaci da somministrare a bambini ? al di là degli intrighi, spietatezze e sozzure del mercato e della sua politica, che posso bene immaginarmi ? è necessario, utile e sacrosanto dal mio punto di vista (provocatorio?in questo istante). Mi si dirà indignati: sei matto? No, sono logico: un muro che ha cominciato da tempo a storcersi e ingobbirsi, o va distrutto intero dalle fondamenta o si seguita a costruire con maggiore alacrità. Perché??!? ? si chiederà ancora esterrefatti. Perché ha da cadere! tutto quanto! il più presto possibile! Questa è anche la regola di chi, caduto in acqua, va d?istinto a cercare il fondo (condizioni permettendolo) per darsi la spinta e riemergere. Il male dei bambini da curare con psicofarmaci sta a monte, non sta negli psicofarmaci. Sono i genitori fasulli, la scuola fasulla, le istituzioni fasulle che rendono quei bambini ?particolari?, solitari, ansiosi, ?diversi?, intrattabili e aggressivi, ?iperattivi? e ?depressi?: tutte qualità di assoluto pregio ? io dico ? che garantiscono a un individuo che si sta formando ? il bambino ? la sua unica risposta nella sua compassionevole delicatezza, la sola difesa che gli è concessa della sua identità fragile, dalla composita/complessiva stupidità del sistema che lo circonda. Dunque, ben venga il veleno degli psicofarmaci a ?bambini difettosi? ? arrivo assurdamente ad affermare socialmente? Ogni lama che recide è ignobile, ma ogni amputazione che medica (dal mio punto di vista) è salvifica!
    eu.ro

    P.S. Andrez, mi dispiace ferire la tua humanitas!? (Ma prendila pure come un paradosso, magari di cattivo gusto.)


  • Super User

    Aldilà dei paradossi, a me il problema sembra "semplicemente" che ci sono patologie che necessitano di cure mediche e di farmaci, altre no. Altresì alcune non sono neanche patologie ma semplici comportamenti di bambini più spigliati, più svegli, più attivi che maestri e famiglie non sanno aiutare a veicolare le energie e così invece di potenziare tali bambini li reprimono.

    Sarebbe inutile dare medicinali a bambini sani o anche malati ma che non necessitano di quella cura.

    Sarebbe un po' come dire, mi è venuto il giradito, tagliamo il dito.

    Oltre a ledere il diritto del minore mi sembra anche inutile e controproducente per tutti, minori e adulti.

    Spero in Italia non si finisca come in America, che il Ritalin se lo prende tutta la famiglia per stare più calma e tranquilla.


  • User Attivo

    @Vampiretta said:

    Spero in Italia non si finisca come in America, che il Ritalin se lo prende tutta la famiglia per stare più calma e tranquilla.
    sarebbe giusto un controllo sulla prescrizione di ritalin. però quello che scrivi tu vampi non credo sia possibile.
    il ritalin non è un calmante. tutt'altro.
    e penso che la maggior parte delle persone che discutono fanno appunto questa confusione.
    forse sarebbe utile fare prima chiarezza su cosa è il farmaco incriminato e come funziona.
    il ritalin sui bambini affetti da adhs ha un effetto cosiddetto paradosso.
    se tu o io o comunque un bambino non affetto da adhds assumesse del ritalin -che è un derivato dell'anfetamina- molto probabilmente diventerebbe irriquieto, iperattivo e non capaci di fermarsi un'attimo. nei bambini adhds invece fa l'effetto contrario. ci sono tante teorie sul perché, l'unico dato sicuro è che un bambino affetto da adhds ha un squilibrio del sistema dopaminergico che in qualche modo il ritalin riesce a normalizzare.

    perciò, proprio perché in gente non affetto da adhds ha tutt'altro che proprieta calmanti è improbabile che un genitore possa abusare della sostanza per rendere un bamino più mansueto come viene sempre dipinto nei mass media.
    non so voi, a me sembra un punto importante.

    tutt'altra discussione è se è etico prescrivere delle anfetamine ai bambini.
    e se magari i medici non doverbbero essere più cauti nella loro diagnosi sull'adhds nei bambini, visto che è quasi diventato una malattia di moda.
    e che fa danni enormi una diagnosi sempre più frettolosa senza escludere altre cause possibili come ad esempio un sindrome d'ansia che, invece di essere curata rafforzando il bambino nella fiducia in sè viene cercato di curare con il ritalin che avrà l'effetto di renderlo ancora più ansioso e molto probabilmente in più aggressivo.
    quasi per fortuna almeno il trattamento sbagliato con ritalin si nota quasi subito, contrariarmente a altri trattamenti farmacologici, anche se è sulla pelle dei piccoli.:(

    la discussione sulle anfetamine e sul farmaco stesso etichettato 'stupefacente' è molto complesso ma lo trovo interessante.
    bisognerebbe vedere come viene definito uno stupefacente. direi qualcosa come, in modo piatto e semplificato 'sostanza che crea un'alterazione delle normali funzioni del cervello'.
    e il nocciolo sta proprio nella questione..qual'è la normale funzione del cervello?
    le anfetamine e derivati sono dei stupefacenti. hanno lo stesso effetto di una dosa massiccia di coffeina. (è interessante ad esempio che i mormoni per motivi religiosi rifiutano la coffeina ma si fanno il thè a base di efedrina (la cui alcaloide è una stretta parente dell'anfetamina). direi che è una scelta definitivamente peggio della coffeina..
    perciò si possono immaginare gli effetti su se stessi e che effettivamente alteri le funzioni del cervello.
    non è un bello pensiero dare una roba del genere a bambini.
    ma a livello neurologico il discorso cambia. una sostanza che riporta il sistema che aveva una regolarizzazione dei neurotrasmettitori fuori dalla norma a valori definiti 'normali'..che cos'è? ancora uno stupefacente? o il bambino era stupefatto prima?
    perché paradossalmente i bambini adhds hanno un comportamento con tutti i sontomi di una persona sotto anfetamina.
    faccio l'avvocato del diavolo ma vorrei semplicemente far capire che il tema è molto più complesso per poterlo ridurre a 'sedare bambini' e 'stupefacenti'.

    poi si pone anche il problema come viene definito 'normalità'.
    è giusto riportare dei bambini che non rientrano nei cannoni della normalità ( e , del resto, come viene definito normalità? dalla media della popolazione?) neurologicamente, comportamentalmente, a quello che viene definito normale?
    non sarebbe giusto dare spazio alle varietà?

    dall'altra parte però la normalità viene definita da tutta la societa, non solo da gli educatori, siano insegnanti, genitori..ma anche dai compagni di scuola, dai fratelli, dai compagni di gioco. un bambino effetto da adhds è confrontato con tante frustrazioni in quanto riceve quasi sempre un feedback negativo per i suoi comportamenti.non è solo un problema per il rendimento scolastico (come viene semplificato spesso), ma coinvolge tutta la sfera sociale in cui si trova. il bambino trova facilmente amici ma li perde subito perché gli altri bambini non sanno gestire la mutevolezza e la irrequitezza del loro compagno. i fratelli sono snervati. i compagni di gioco lo escludono. in una situazione del genere è forse anche comprensibile che ci siano genitori che vogliono semplificare al loro figlio l'integrazione, vedendolo avere tutti questi problemi.

    perciò penso che la prescrizione dei farmaci è un problema complesso di cui si dovrebbe discutere con molta più accortezza, senza queste facili semplificazione del problema che si trovano nella stampa.

    :ciauz:


  • Super User

    Ciao Vernade, e grazie per il tuo bel post 🙂

    In effetti i dubbi da te sollevati appaiono reali, dibattuti e controversi.

    Alcuni aspetti che debbono far pensare:

    • Un famoso studio sull'ADHD ha dimostrato che bambini trattati per lungo tempo con il Ritalin hanno un cervello più piccolo, ciò concorda con vari studi che dimostrano come le droghe abbiano in genere un effetto di distruzione neuronale.

    • Gli stessi propugnatori del Ritalin ammettono che possa avere effetti distruttivi sul cervello e che esso possa produrre un “effetto Zombie” (Arnold & Jensen, Comprehensive Textbook of Psychiatry, 1995).

    • L'incidenza di ADHD nella popolazione è stimata intorno al 4%,

    • In alcune zone degli Stati Uniti, il 10-12% dei bambini tra i 6 e i 12 anni è in terapia con Ritalin.

    • Studi mostrano come il 12.5% dei bambini che rispondono ai criteri del DSM-III per la diagnosi di ADHD siano in trattamento con farmaci stimolanti come il metilfenidato.

    • Altri studi ancora mostrano come in alcune scuole statunitensi la prescrizione raggiunga il 50% degli alunni maschi.

    • Secondo stime del 2001, tra i bambini tedeschi tra i 5 ed i 9 anni, uno su tre ha assunto regolarmente psicofarmaci.

    • Nel febbraio 2005, un team di ricercatori dell'Università del Texas ha affermato che uno studio condotto su 12 bambini mostrerebbe un rischio cancerogeno associato al metilfenidato. Nello studio ai 12 bambini è stata somministrata la dose standard. Dopo 3 mesi i bambini mostravano aberrazioni cromosomiche farmaco-indotte.

    • La "modica quantità" prevista dalla legge italiana (legge "Fini-Giovanardi") in riferimento alle droghe, è stata fissata a 180 mg di metilfenidato, oltre questa quantità si incorre nel reato di spaccio di sostanze stupefacenti, punibile con lunga reclusione e pesanti sanzioni.

    ** Il giro d'affari di questa molecola, per i soli Stati Uniti, ammonta ad oltre 2 miliardi di dollari l'anno.


  • User Attivo

    In effetti i dubbi da te sollevati appaiono reali, dibattuti e controversi.
    certo che queste tematiche vengono discusse scientificamente, anche in modo piuttosto acceso, come è anche giusto, visto la delicatezza della questione.
    se non fosse così sarebbe piuttosto grave 😉
    dall'altra parte ho notato che in pubblico se ne discute spesso a partita preso e senso il necessario background su cosa si sta effettivamente parlando, riducendosi a pensare che adhds non sia nient'altro che una diagnosi per un bambino troppo vivace per 'funzionare' nella società che abbiamo creato e che il ritalin sia una specie di valium per bambini.
    da qui il mio post 😉
    è una cosa che mi fa irritare parecchio perchè da una parte semplifica il problema, creando ad esempio ulteriore disagio a una famiglia che ha un bambino realmente affetto da questo disturbo in quanto crea anche accuse su presunti errori d'educazione in mancanza di conoscenze sulla reale esistenza e sulla sintomatologia di questa malattia.
    e dall'altra parte propria la visione riduttiva che il ritalin sia una soluzione per 'calmare giù' i bambini iperattivi suggerisce facilmente a genitori e anche spesso insegnanti senza molti scrupoli morali che sono stressati da un bambino col solo diffetto di essere vivace a trovare una soluzione facile al loro problema col bambino.

    sulle statistiche e sulle citazioni che fai vorrei solo dire che come in ogni discussione di forti tensioni fra interessi economici da una parte e forti posizioni, paure e anche fundamentalismi ideologici dall'altra muoversi fra le varie statistiche, articoli e citazioni è molto molto difficile e tutto quanto scritto, non importa da quale campo viene secondo me va preso con molta cautela..
    il più ovvio (e perciò anche il più sospetto di partenza) sono gli interessi del settore economico in questione che potrebbe avere anche molti interessi a spingere i risultati della ricerca in una determina parte.
    però proprio leggendo quello che hai citato tu dalla voce di wikipedia fa vedere che anche la controparte non sempre sia molto trasparente.
    questo comincia già dalla citazione delle fonti e dei dati riportati. come mi posso fidare di un'articolo che cita un'articolo che a sua volta cita i dati di tanti altri articoli la cui verifica risulta piuttosto difficile. una catena a palla di neve così secondo me è molto poco autorevole in quanto difficilmante si può controllare 1) l'autenticità dell'autore alla base della catena stessa b) la fedeltà dei dati riportati c) la fedeltà dei dati riportati nel contesto stesso dell'articolo.
    (e questo del resto succede spesso in campi in cui subentra subconsciamente la paura della salute. lo stesso intruso si crea anche se ci si vuole leggere articoli sulla dannosità del campo elettromgnetico dei cellulari, sulla correlazione deodoranti e cancro al seno, uso di dolcificanti, uso di stevia ecc.).
    un esempio fra tanti:
    una parte dell'articolo di wikipedia circa il dubbio e sui rischi dell'uso si basa su una sola fonte.
    questa qua:http://kidzone.blogosfere.it/2007/02/un-lettera-sul-ritalin.html

    facciamo il punto.

    1. è un articolo critico sull'uso e sui danni del ritalin
      2)l'autore dell'articolo si presenta come Stefano Scoglio, Ph.D., N.D., Direttore del Centro di Ricerche Nutriterapiche, convenzionato con l?Università di Urbino
      3)l'articolo basa tutta la sua teoria sul fatto che il adhds non sia altro che una malattia indotta dall'uso di alimenti troppo zuccherati e grassi artificiali.
      ok. ognuno crede come vuole e ognuno tira acqua al suo mulino.

    però mi domando quale scientificità ha un'articolo del genere. vi invito a leggerlo.
    per quella poca ricerca che ho fatto posso dire:
    -cita fuori contesto le ricerche di arnold e jehnsen sull'effetto 'zombie' correlato volontariamente o involontariamente dall'autore a 'danni del cervello'.
    -cita così da una parte le loro ricerche (quella che gli fa comodo), tralascia tutto il resto della loro pubblicazione che si è anche occupata della ipotesi di una genesi nutrizionale che dalla loro ricerca si rivela poi infondata. e si tratta di una ricerca che ha avuto una pubblicazione sulla Psychiatric Times nel 97.

    • tante delle sue affermazioni sono scritte senza fonti, il che è grave visto che afferma che adhds non è né una patologia né è ereditario.chi l'ha detto? dove sono le ricerche?
      una fonte come questa in wikipedia mi puzza.

    sulle statistiche riportate vorrei solo dire che anche questi dipendono dal contesto, dal campione, dalla data..e variano molto a seconda delle ricerche e le intenzioni...
    se poi diversi dati di diverse statistiche sono contrapposto a smentirsi o abbinati a rafforzarsi tra di loro..c'è di nuovo il problema della verificabilità.
    solo come esempio il 4% citato come incidenza sulla popolazione contro un'uso effettivo del ritalin del 10-12% dei bambini..
    basta fare un po di ricerche e si troveranno incidenze sulla popolazione ben più alte. il che smentisce il contrasto delle due statistiche finalizzato a dimostrare l'uso eccessivo rispetto alla incidenza effettiva.
    due dati che di per sè sono in contrato logico con questo terzo:
    Altri studi ancora mostrano come in alcune scuole statunitensi la prescrizione raggiunga il 50% degli alunni maschi.

    questo tutto per dire...
    dati, ricerche, fonti ecc, finchè non sono stati lette e verificate personalmente come argumentazione sono un'arma a doppio taglio.
    io personalmente mi sento impotente di basare le mie argomentazioni su statistiche e articoli la cui veredicità è impossibile da controllare..


  • Super User

    @Vernade said:

    sarebbe giusto un controllo sulla prescrizione di ritalin. però quello che scrivi tu vampi non credo sia possibile.
    il ritalin non è un calmante. tutt'altro.
    e penso che la maggior parte delle persone che discutono fanno appunto questa confusione.
    Guarda io ricordo una trasmissione in cui riportavano che spesso purtroppo è un farmaco abusato. Intervistarono anche un paio di famiglie di un bambino affetto da adhds che prendevano il farmaco per calmarsi. Poi probabilmente hanno detto una cavolata.

    Io non credo neanche si possa parlare di normalità e anormalità nei comportamenti di un bambino. La adhds è una malattia, e sarà il medico che deciderà come trattarla in base si spera a competenti conoscenze. Se un bambino non presenta tale malattia non deve assumere nessun tipo di farmaco.

    Anfetamine o no, il bisogno del farmaco deve essere correlato alla cura della malattia, nell'adulto e ancor più nel bambino.

    Poi il discorso della diagnosi è ancora più importante e li incide l'esperienza, l'onesta medica e la competenza del medico.

    Concordo però su Wikipedia che non è sempre affidabile come ci si aspetta. Daltronde le informazioni vengono immesse dalle persone comuni, e suppere viene controllata dai gestori, non è detto che i gestori stessi abbiano competenze tali da poter sapere se una notizia è attendibile o no.


  • User Attivo

    @Vampiretta said:

    Guarda io ricordo una trasmissione in cui riportavano che spesso purtroppo è un farmaco abusato. Intervistarono anche un paio di famiglie di un bambino affetto da adhds che prendevano il farmaco per calmarsi. Poi probabilmente hanno detto una cavolata.

    Vampi io ti credo che hai visto quello che hai riportato e credo che sia anche normale con la cultura d?informazione che ci troviamo ad arrivare a conclusioni come lo hai fatto tu.:bacio:
    La colpa è dalle media che non tratta l?argomento con tutta la sua complessità come dovrebbe ma dà informazioni talmente lacunose che lo spettatore è costretto a fare una combinazione delle conoscenze che ha già sul tema (o pensa di sapere) e le informazioni tratti dal servizio televisivo e così farsi il suo giudizio.
    oppure i media stessa prima di fare uno servizio non si documentano bene sul tema oppure partono da concetti tutto loro.. sarebbe ancora più grave ma non mi stupirebbe.
    ogni volta che in italia vedo un servizio di cronaca nera mi stupisco quanto in basso può cadere la stampa e la tv italiana. ma questo è un discorso a parte..

    È assolutamente vero che succede che una parte dei genitori in seguito alla diagnosi del figlio comincia ad assumere il ritalin.
    L?adhds è una sindrome che molto probabilmente ha una forte componente genetica in quanto ricorre spesso all?interno della stessa famiglia. Ma è solo da poco che l?adhds ha una sua attenzione medica e pubblica. Perciò molte persone che hanno già avuto problemi sin dall?infanzia scoprono dopo la diagnosi del proprio figlio che potrebbero essere affette dalla stessa sindrome. Così ci sono dei casi in cui più membri della famiglia cercano la cura del ritalin.
    Tutto qui.
    Una ?autocura? di una persona ?normale? che prende il ritalin per ?capriccio? avrebbe nessun effetto positivo. Magari il primo mese sarebbe più veloce in alcuni compiti quotidiani (ma anche meno preciso) ma poi subentrerebbe nervosismo, irritabilità, iperattività fino a sindromi di psicosi.
    Proprio perché solo a persone con la sindrome adhd fa l?effetto ?paradossale? di focalizzare e calmare. A persone normali per avere gli stessi effetti del ritalin basterebbe assumere 15 dosi di caffè al giorno..
    Questo non esclude che non ci siano state persone che ci hanno provato col ritalin..anzì...

    Ma è normale che una persona che non ha una informazione su cosa sia il funzionamento del ritalin e che cosa sia precisamente l?adhds e guarda le informazioni dati dai quotidiani tv ecc si faccia la conclusione che sia un calmante e che viene anche abusato dai genitori incoscienti anche su loro stessi.

    Detto questo vorrei precisare che sono assolutamente per un controllo della prescrizione di ritalin.
    Il ritalin è un farmaco e come qualsiasi farmaco ha una lunghissima lista di effetti indesiderati e va preso soltanto se il benificio sia nettamente superiore agli effetti che possa dare sulla salute.
    Non tutti i medici sono coscenziosi nelle loro prescrizioni e nemmeno nelle loro diagnosi.
    Non è possibile che succede come sta succedendo che dei medici prescrivono del ritalin a diagnosi vaga, tanto per vedere se può dare un benificio. È assurdo ma sta succedendo.
    Anche perché tutti questi casi e le successive polemiche vanno a sfavore delle persone a cui ritalin potrebbe essere veramente un aiuto. Perché l?adhds esiste, anche se a vari gradi, e in casi più gravi la ritalin può essere utile perché può attenuare una sofferenza psicologica anche molto elevata. Ma non dovrebbe mai essere un obbligo come succede ogni tanto a genitori che si vedono costretti a dare i figli dei psicofarmaci su ordine della direzione scolastica perché il loro figlio ?disturba?.... (!)

    Sembra che in queste discussione non esiste una posizione di mezzo. Interessi economici è sperranze di domazione facile di bambini difficili da una parte, fundamentalismi politici e etici dall?altra parte.
    Ma tutto quello va a danni della discussione seria e si gioca sulla schiena delle persone che con l?adhds hanno veramente a che fare e che devono combattere anche con tutta questa disinformazione, non importa da che parte venga.

    Volevo dire questo 🙂


  • Super User

    @Vernade said:

    Anche perché tutti questi casi e le successive polemiche vanno a sfavore delle persone a cui ritalin potrebbe essere veramente un aiuto. Perché l?adhds esiste, anche se a vari gradi, e in casi più gravi la ritalin può essere utile perché può attenuare una sofferenza psicologica anche molto elevata. Ma non dovrebbe mai essere un obbligo come succede ogni tanto a genitori che si vedono costretti a dare i figli dei psicofarmaci su ordine della direzione scolastica perché il loro figlio ?disturba?.... (!)

    Sembra che in queste discussione non esiste una posizione di mezzo. Interessi economici è sperranze di domazione facile di bambini difficili da una parte, fundamentalismi politici e etici dall?altra parte.
    Ma tutto quello va a danni della discussione seria e si gioca sulla schiena delle persone che con l?adhds hanno veramente a che fare e che devono combattere anche con tutta questa disinformazione, non importa da che parte venga.

    Volevo dire questo 🙂
    Assolutamente concordo!!! 😞


  • User Newbie

    Quali sono i rischi di una ricerca “scientifica” sulle problematiche legate all’iperattività?

    Recentemente i genitori dei bambini di alcune scuole elementari Vallagarina hanno ricevuto una richiesta di consenso al trattamento dei dati sensibili nell’ambito dello studio clinico “La testa altrove” – Indagine sul Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività.

    Un genitore allarmato ci ha inviato questa richiesta chiedendo l’aiuto del Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani. Il nostro comitato ha raccolto nel corso degli anni centinaia di denunce e tutelato i diritti di moltissimi cittadini vittime di abusi nel settore della salute mentale. In provincia di Trento si è distinto per una campagna informativa contro gli abusi di psicofarmaci ai bambini e i test psicopatologici nelle scuole, e per il sostegno a una legge Regionale che sostiene il divieto di somministrazione di test psicopatologici nelle scuole e il consenso informato scritto dei genitori per le cure a base di psicofarmaci.
    La lettera inviata ai genitori contiene delle affermazioni sconcertanti. La prima affermazione che desideriamo commentare è la seguente: “L’importanza di raccogliere in maniera organizzata tali dati trova la sua motivazione nella possibilità di programmare delle risposte adeguate sia in termini di interventi, a carattere preventivo e curativo, sia in termini di un’adeguata organizzazione dei servizi: collaborazione tra scuola, famiglia e servizio sanitario…”
    Qual è il vero significato di “interventi a carattere preventivo e curativo” e “collaborazione tra scuola, famiglia e servizio sanitario”?
    Invitiamo ogni cittadino a riflettere sui seguenti punti:

    1. Negli ultimi due anni in Gran Bretagna la prescrizione medica di psicofarmaci ai bambini è aumentata del 9200%, mentre in Germania è aumentata del 800%. Ora sta iniziando anche in Italia. A chi conviene tutto ciò? Non certo ai bambini…
      Chiedetevi: come è possibile un così vasto aumento?
    2. Per convincere i genitori alla somministrazione, occorre PRIMA convincerli che i loro figli siano malati.
    3. A tal fine è in atto una precisa strategia di marketing:
      *“L’importanza di raccogliere in maniera organizzata tali dati trova la sua motivazione nella possibilità di **CREARE un problema **per convincere la popolazione della necessità di interventi curativi che consisteranno anche nella somministrazione di psicofarmaci ai bambini, e di **organizzare nella scuola dei canali di marketing **volti al procacciamento di potenziali clienti (i bambini) che verranno poi indirizzati verso cure.” *
      In pratica, questa indagine “scientifica” è volta a “dimostrare” che esiste un problema. Vi invito a vedere quali saranno i “risultati” di questa indagine… La scuola verrà quindi “ri-organizzata” per fare in modo che gli insegnanti non siano più degli operatori didattici ma dei promotori commerciali che segnalano i bambini ai servizi sanitari. I servizi sanitari quindi indirizzeranno il bambino verso una cura con degli psicofarmaci (Ritalin, Strattera, ecc.) noti per i loro gravi effetti collaterali tra cui il suicidio.
      Tutto inizia, ed è iniziato, negli USA, in Inghilterra, in Germania e così via, con queste “innocue indagini per programmare risposte adeguate in termini di interventi, a carattere preventivo e curativo…”
      Alcuni ulteriori elementi che sarebbe meglio conoscere.
      Nei convegni ufficiali viene detto: “l’uso degli psicofarmaci è l’ultima risorsa”, “la cura è di tipo psicopedagogico”, “la famiglia è importante”... Ma allora perché, da quando sono stati rimessi in vendita, l’83% dei bambini diagnosticati iperattivi e con deficit di attenzione (ADHD) sono stati messi sotto psicofarmaci (Fonte: Istituto Superiore della Sanità)?
      Oggi più di 17 milioni di bambini in tutto il mondo sono in “cura” psicofarmaci. Diversi enti di controllo dei farmaci hanno emanato direttive per limitare l’uso di psicofarmaci sui minori, poiché possono provocare comportamenti violenti ed anche condurre al suicidio.
      In Italia, secondo uno studio dell'istituto Mario Negri, i minori sotto trattamento con psicofarmaci sono già oltre 30.000.
      In trentino i bambini che assumono psicofarmaci sono 1.900. Mentre in Veneto 55.000 bambini “soffrirebbero” di disagi o turbe mentali e quindi sarebbero potenzialmente destinatari di terapie a base di psicofarmaci. Di questi ben 12.200 rischierebbero di essere etichettati come affetti da “Disturbo da deficit di attenzione ed iperattività”.
      Chi ci guadagna in tutte queste diagnosi?
      Nella lettera inviata ai genitori della Vallagarina si dice anche: “La ricerca verrà condotta mediante la distribuzione di due questionari: uno rivolto ai genitori … uno rivolto agli insegnanti …” In pratica è un’indagine per conoscere le opinioni di genitori e insegnanti. Sono questionari soggettivi (che nonostante le nostre richieste non ci sono stati forniti) che non hanno nulla di scientifico. Del resto chiunque può dirvi che nella scienza sono sempre esclusi la soggettività, il giudizio e l’opinione personale. Quindi perché non chiamarla con il suo nome: un’indagine di mercato?
      La domanda che sorge spontanea è: per vendere che cosa?
      Gli psicofarmaci prescritti ai bambini hanno effetti collaterali dannosi! Il Ritalin (che appartiene alla famiglia delle anfetamine…) era stato ritirato dal mercato nel 1982 perché ritenuto tossico e dava dipendenza, mentre lo Strattera negli USA è stato messo in relazione con un altissimo numero di suicidi nei bambini. Si stima che gli antidepressivi abbiano causato 63.000 suicidi. Tra cui bambini di 5 anni. Se non fosse per i gravissimi effetti di queste sostanze non avremmo nulla da ridire, a parte lo spreco di fondi pubblici per un’indagine il cui valore scientifico è ZERO.
      Il Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani raccomanda di informarsi attentamente, di non accettare facili diagnosi psichiatriche sia per se stessi che per i propri figli, ma di richiedere accurate analisi mediche. Inoltre ti ricordiamo che puoi rifiutarti di dare il tuo consenso a questo “sondaggio”. Certo è possibile che questa indagine sia animata da buoni propositi e probabilmente le persone coinvolte sono in buona fede. Ma prima di dare il tuo consenso a qualcosa che potrebbe rovinare il futuro di tuo figlio, ti consigliamo di informarti scrupolosamente.
      Se desideri informazioni o ritieni di aver subito danni a causa di diagnosi o trattamenti psichiatrici puoi metterti in contatto con il Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani Onlus (www. ccdutrento.org).