• Super User

    La donna; acquisendo emancipazione ha perso l'identità femminile?

    Eu.ro lancia qui una ghiotta provocazione:

    La donna nostra/moderna ? finalmente emancipata! ? non può imitare/scimmiottare l?uomo a gestione di se stessa: ira, superbia, lussuria, ecc. (potrei dire in una parola POTERE). Ma deve ? una buona volta! ? metter mano alla sua fondazione: una propria filosofia (che non c?è/non vedo), una propria politica (che non c?è/non vedo), una propria arte (che non c?è/non vedo, ecc.).

    Fa pensare questa cosa 🙂

    La donna nostra moderna, è finalmente emancipata?

    Qualcuna ha raggiunto senza dubbio livelli ragguardevoli nella scalata sociale, ma secondo Eu.ro (e pure secondo me) solo pagando il prezzo altissimo di sacrificare la propria femminilità, ed in nome del successo ha dato spazio a ira, superbia e lussuria (e pure qualcos'altro), quelle caratteristiche cioè che proprio le donne per prime stigmatizzano nei maschi.


    Fino a pochi decenni fa le donne non contavano né avevano diritti; semplicemente non esistevano.

    Non avevano il diritto al voto e nemmeno alla loro vita, in quanto ad esempio in caso di parto difficoltoso era il marito che aveva il diritto di decidere tra la vita della moglie o del nascituro.
    La moglie restava là tra le sue doglie, ad attendere che il marito, bontà sua, decidesse della sua vita.

    La sessualità femminile non esisteva.
    Alla donna non era concesso provare piacere nell'atto e nel caso doveva mascherarlo o fingere nonchalance, che il dogma era *'non lo fo per piacer mio ma per far contento Dio' *in quanto il rapporto aveva esclusivamente la funzione di soddisfare le voglie del marito o di procreare, accontentare Dio nella procreazione.
    La donna non poteva neppure sedersi a tavola assieme agli uomini, (quanti di noi avranno notato tutt'ora le nonne mangiare da sole!) ma dopo averli serviti si accucciavano in un angolo e consumavano frugalmente qualche avanzo.
    Avevano scuole separate, femminili, dove veniva loro insegnato ad essere donne, appunto.

    Era poi opinione comune che non fosse indicato per le donne continuare gli studi o peggio arrivare all'università.
    Si riteneva che studiare fosse contro la loro natura e che potesse farle impazzire.
    Le donne dovevano accontentarsi del semplice ruolo di "ornamento della società" ed essere subordinate ai mariti.
    L'obbedienza era tutto ciò che si richiedeva da loro.

    Fino a qualche anno fa (19 maggio 1975, riforma diritto di famiglia) al marito era concesso l'adulterio ma non alla moglie, che era perseguita per legge. L'art. 587 del codice penale prevedeva pene irrisorie per chi uccidesse la moglie, la figlia o la sorella al fine di difendere "l'onor suo o della famiglia".

    Ad un certo punto le donne si son stufate di questa situazione (e pure qualche ometto 🙂 ) e finalmente qualcosa è iniziato a cambiare.

    Tanti diritti sono stati conquistati (ma certo non la parità) ma secondo qualcuno ad un prezzo altissimo, forse inaccettabile.

    Le donne tendenzialmente, nel cammino di ricerca della parità hanno sacrificato la loro femminilità; quelle caratteristiche cioè tipiche della realtà femminile come la dolcezza ed il rapportarsi all'uomo con devozione o l'accudirlo, ma persino l'essere madri in quanto espressioni della loro stessa ghettizzazione.

    Credo invece possano esservi interpretazioni sia maschili che femminili di devozione per l'altro o dell'accudire, ed entrambi pienamente dignitose e rispettose dell'altrui diritto e che debbano essere alla base di un rapporto interpersonale.


    Qualcosa di simile è stato (ed è ancora) per gli omosessuali.

    Ma essi, relativamente al loro essere accettati come diversi, hanno avuto idee molto chiare.
    Alla società si sono imposti senza rinunciare a nulla della loro differenza ed anzi essendo sé stessi sino in fondo.
    Hanno cioè preteso di essere accettati continuando ad esprimere pienamente il loro essere omosessuali, richiedendo-pretendendo che questa differenza fosse accettata in quanto tale ed a pari diritti, a differenza delle donne che hanno rinunciato a determinanti aspetti della femminilità per raggiungere determinati livelli/obiettivi.

    ..." Ma deve ? una buona volta! ? metter mano alla sua fondazione: una propria filosofia (che non c?è/non vedo), una propria politica (che non c?è/non vedo), una propria arte (che non c?è/non vedo, ecc.)." ...

    Che ne pensate? 😄


  • Super User

    Prima di rispondere volevo fare un ulteriore provocazione... tanto per.. ;)... perchè un uomo ha una sua filososia? Una sua arte o una sua politica? Mha mi sembrano nettamente concetti campati per aria sinceramente.
    Non vedo neanche perchè le donne dovrebbero avere tutte la stessa fondazione... questo anche vorrebbe dire omologarsi tra loro e all'uomo.

    La donna e l'uomo sono delle persone e come tali dovrebbero scegliere ciò che preferiscono senza porsi il problema "sono donna" o "sono uomo". Quella è la parita e la vera emancipazione di ambo i sessi.

    Sicuramente molto donne ritengono che sentirsi emancipate non sia tanto la libertà di scelta e di pari diritti e doveri ma molto più adottare quei comportamenti tipici maschili che poi gli siano consoni a volte neanche conta. Ma dire che la donna dovrebbe essere priva di ira, lussuria etc etc mi sembra snaturare una persona e di nuovo metterla dentro uno schema prestabilito. Anche perchè c'è da dire che se fino a decenni fa la donna era sempre calma e "mansueta" come una bestiolina al giogo era proprio perchè non aveva possibilità di esprimersi e dunque sembrava sempre una personcina docile, debole e un po' isterica quando poi non ne poteva più. Ora almeno emotivamente una donna, almeno in Italia ha abbastanza modo di esprimere la sua personalità e dunque l'uomo viene a conoscenza di caratteristiche femminili che forse prima non erano contemplate per l'emisfero femminile.

    Un esempio eclatante è la sessualità, molti restano spiazzati dall'irruenza di alcune donne, dal modo esplicito in cui parlano di sesso o la facilità con cui si dedicano all'atto sessuale. Ma siamo davvero sicuri che questo per la donna sia solamente un omologarsi al machio o sia semplicemente una sfera della sessualità femminile che per anni è stata repressa e ora piano piano viene a galla?

    C'è anche da dire che se molte donne per emanciparsi imitano l'uomo nei suoi comportamenti peggiori, altresì molti uomini neanche si emancipano. Quanti sono i papà che accudiscono i propri figli in fasce? O che partecipano al parto, o addirittura che decidono di restare a casa con la prole?? Sicuramente con l'andare del tempo anche la paternità per esempio ha assunto un ruolo diverso e perfortuna direi. Ma anche l'uomo è assolutamente imbrigliato in canoni e stereotipi, solo che per certi versi essendo più semplici e dando maggiore libertà al maschio stesso, forse se ne sente meno la costrizione e la neceissità di liberarsene.

    Almeno questa è una prima riflessione che mi è venuta in mente! 😉


  • User Attivo

    C?è un mito antico che segna il passaggio tra la ?società delle donne? ? animale ? e la ?società degli uomini? ? sociale: cioè tra matriarcalismo ? i millenni della pietra appena scheggiata ? e patriarcalismo ? i millenni della pietra raffinata ad arte.

    La Grande Madre dominante sfida il Guerriero che le disubbidisce e gli dice: ?Vediamo chi è più costruttivo, forte ed autorevole di noi due!?? E subito sgrava in faccia a lui e al mondo suo figlio. La gente esclama: ? Oh la vita/sei grande!? Il guerriero, a sua volta, plasma con la creta un uomo simile a lui, ma più ricco d?armi, terribile a vedersi e ipnotizzante. La gente esclama: ? Oh l?arte/sei tu il più grande!? E mentre così il piccolo bambino ? reale ? frigna nella sua pozza sanguinolenta e maleodorante, il grande guerriero ? virtuale ? gli è sopra d?un balzo e lo fa a pezzi con urla agghiaccianti di tutti.

    Con il patriarcalismo che seguì al matriarcalismo ? dicono i nostri padri e qualche sparuto ?antropologo di storico? imbalsamato dalle sue stesse fonti ? finirono, con innumerevoli altre convinzioni e pratiche innominabili, i sacrifici umani: agli uomini fino allora squartati successero gli animali che d?allora si cominciarono a squartare ? qualcosa sempre di meno peggio, no?

    In verità penso che non potrà più esserci (a parte la provocazione raccolta di Andrez, che ho lanciato nell?Angolo della Poesia) una rifondazione della ?femmina? odierna in chiave di filosofia/politica/arte (vampiretta ne è un esempio infinitesimo): pensiero/azione/senso delle une e degli altri ? la loro intelligenza, la loro vitalità, il loro spirito ? sono un tutto impastato e contaminato, un ?unicum? ormai inscindibile: l?evoluzione della vita intelligente ha investito e accomunato ogni sua forma ? che farci? ? seppure ancora conservi sparse la selezione, la campionatura e la distillazione fino all?essenza del ?genio? sul ?balordo?. Un successivo stadio al matriarcalismo/patriarcalismo, se ci sarà, sarà soltanto ? riesco a supporre ? in chiave di ?individualismo? radicale, esclusivo e religioso. E l?eventualità mi tranquillizza, essendomi considerato sempre un irriducibile individualista.

    Tuttavia, tuttavia? Nella vita pratica di tutti giorni, nei nostri stati più o meno democratici e più o meno americanizzati, un altro passo verso la ipocrita demenziale parità fra uomo e donna ? il mito del giorno e il leitmotiv di vampiretta ? si può/si potrebbe fare.

    Ad esempio? La costituzione di un ?partito delle donne? (come d?altra parte un ?partito degli artisti?) se mai venisse veramente alla luce, di sicuro secondo me azzererebbe ? almeno da noi ? la politica che abbiamo squadrasciato, un parlamento arlecchino da far ridere e tutti i consigli delle nostre istituzioni pubbliche/private che son quanti gli acini dentro una balla d?emporio. eu.ro


  • Super User

    Come la maggior parte delle volte quoto quello che dice Vampiretta, adesso che la donna, almeno sulla gran parte della carta, è libera ha la possibilità di far venire a galla il proprio io celato per anni sotto un cumulo di "non lo devi fare".
    Quando pensiamo ad una donna che si porta a letto tanti uomini non solo pensiamo di lei che è una "allegra" ma ci si fissa sulla convinzione che sta imitando l'uomo, ma se invece la donna è stata sempre così? Se anche lei ha il biosogno di legarsi a più partner come gli animali? Pensiamoci...
    Tutte le direttrici della scuola di mia madre erano maschi mancati, questo avviene perchè una donna troppo donna può non essere considerata seria, autorevole, ecco perchè si dice donna con i "cosìdetti", per me invece una donna capo deve essere femmina fino in fondo, deve non essere nervrotica per fare il verso al maschio, deve essere nevrotica se lo è di carattere e non per ricoprire un ruolo.

    Alla domanda se la donna moderna è emancipata risponderei di sì se non ci fossero degli impedimenti esterni che ancora la bloccano su cose che dovrebbero essere state superate da anni. Probabilmente se non si fossero comportate come maschi tante donne il successo non lo avrebbero avuto, ma, come ho detto prima, non è il modo questo ma nemmeno si può dire che la donna se irabonda scimmiotta il maschio...i sentimenti sono comuni a donne e uomini i caratteri idem. Ci sono donne, come me che sono acide di default e non hanno bisogno di scimmiottare i peggio comportamenti maschili per farsi rispettare.
    I gay sono stati da una parte più furbi, hanno detto o così o niente e ora pagano ma non si sono traditi, le donne sono scese a compromessi, ma secondo me ai tempi non si poteva fare altro...è ora che non si deve fare questo, è ora che si devono prendere le nostre belle gonne e far valere la nostra politica e non invitare lo spogliarellista di turno e far finta di eccitarci davanti alle sue mutande di tigre...considero quelle donne molto patetiche e non è un bel sentimento, ma è così perchè se è vero che potrebbero aver bisogno di darsi a molti maschietti è vero anche che, come donna, posso assicurare che non basta vedere un bel muscolo per andare su di giri...questo piega perchè molte belle donne sono accompagnate da uomini fisicamente orrendi...in questo devo dare ragione alla Ally Mc Beal che dice che una donna deve dare un carattere ad un uomo per poterlo apprezzare, a differenza degli uomini che possono eccitarsi davanti una foto.

    In summa potrebbe nascere qualcosa di bello se le donne odierne pensassero meno a scimmiottare gli uomini e a odiare le altre donne per la carriera, per l'amore, per tutto il resto.


  • User Attivo

    Come forse qualcuno ha già percepito io sono per la più completa libertà...
    se una donna si sente uomo
    se un uomo, donna
    se una donna, cane
    se un cane, uomo,
    se un cotechino, cappone...
    ...deve farlo!

    Non so stabilire se la donna scimmiotti l'uomo, forse in qualche caso, ma in generale, penso che stia dando espressione alle sue passioni. Noi adesso se vediamo una donna tentare di far carriera, diciamo che emula un comportamento maschile. Sarò contento quando diremo che una donna che vuole far carriera sta emulando una persona che vuol far carriera. Vorrà dire che quelle caratteristica non sarà più unicamente solo maschile. Uguale quando un maschio potrà fare la maglia all'uncinetto emulando un'essere umano che fa la maglia e non una nonn"A".
    Via libera ai caratteri personali delle persone... qualsiasi esseri siano!


  • Super User

    @Andreatop said:

    Sarò contento quando diremo che una donna che vuole far carriera sta emulando una persona che vuol far carriera. Vorrà dire che quelle caratteristica non sarà più unicamente solo maschile. Uguale quando un maschio potrà fare la maglia all'uncinetto emulando un'essere umano che fa la maglia e non una nonn"A".
    CONCORDO!!!

    Esempi assolutamente calzanti di ciò che intendevo. 😉


  • User Attivo

    Esempi assolutamente calzanti di ciò che intendevo.

    vuoi intendere che ti ho scimmiottato? 😄


  • Super User

    No, sei tremendo, poi dici a me che vado Off-Topic! 😉
    Intendevo che non riuscivo a fare esempi pratici che tu invece, almeno per me, hai reso benissimo.


  • User Attivo

    C'è da fare ancora tanto per le donne... Nelle nostre realtà (europee) penso che tutte abbiano il loro spazio. Più o meno. In tante parti del mondo la situazione è ancora da far rabbrividire.

    ps Ok Vamp... niente OT 🙂 Anche se il "sei tremendo" sarebbe da indagare 🙂 😉


  • User Attivo

    @Andreatop said:

    Come forse qualcuno ha già percepito io sono per la più completa libertà...
    se una donna si sente uomo
    se un uomo, donna
    se una donna, cane
    se un cane, uomo,
    se un cotechino, cappone...
    ...deve farlo!

    Non so stabilire se la donna scimmiotti l'uomo, forse in qualche caso, ma in generale, penso che stia dando espressione alle sue passioni. Noi adesso se vediamo una donna tentare di far carriera, diciamo che emula un comportamento maschile. Sarò contento quando diremo che una donna che vuole far carriera sta emulando una persona che vuol far carriera. Vorrà dire che quelle caratteristica non sarà più unicamente solo maschile. Uguale quando un maschio potrà fare la maglia all'uncinetto emulando un'essere umano che fa la maglia e non una nonn"A".
    Via libera ai caratteri personali delle persone... qualsiasi esseri siano!

    Come nessuno o pochi hanno ancora percepito, sono per una forma di ?libertà nuova? al femminile? Perché di ?libertà? pura e semplice parla Confucio, Platone, Marx, Mussolini, il papa, la scuola, Berlusconi/Prodi e quant?altri: praticamente non c?è stata anima viva, nella mia vita, conosciuta/letta/ascoltata che non abbia parlato con convinzione pressoché assoluta di libertà facendone in qualche modo la sua bandiera.

    Dunque:

    1. La donna è libera di sentirsi donna in modo nuovo (quale?) e se ci riesce (come?) avendo fatto proprie o no le qualità/virtù (non i difetti/vizi ? sia pure) di tutti noi/animali evolutivi che siamo.
    2. La donna è libera di fondare (almeno a parole, con la scrittura o altra espressione inusitata), da sola o in compagnia, in pubblico come in privato, il suo modello di società pacifica/neutrale/guerriera, o connotabile con parole diverse (quali?) da ?pacifica?, ?neutrale? e ?guerriera?.
    3. La donna è libera di sentirsi o di essere cane se lo crede/vuole (direi meglio elefante, formica, ape?) ma osservante fedele/costante, instancabile/perpetua di un principio comportamentale imprescindibile, che scelgo e prepongo a ogni azione umana: ritenendolo ? anzi ? base, culmine, madre, scatenamento, padre, fine di ogni altro principio, legge o idealità). Questo principio suona a un dì presso ? potrebbe sonare ? così: ?Fai quello che vuoi (vola, galoppa, svestiti, fai i voti, rendi l?anima, fila in paradiso, se all?inferno ti do una mano potendolo, ecc.) ma non mi rompere i c. a meno che sia proprio io a dirtelo di farmelo.
    4. La donna è anche libera (e in questo la condividerei in pieno) di sentire una cosa epperò farne un?altra (non di **dover **fare, giacché l?idea di dovere mi disturba implicando comunque obbligo, forzatura, costrizione). Però è anche libera di pensare ? la donna? Perché non basta prima sentire e dopo fare; occorre, ancor prima, pensare? (Pensiero|azione|senso è uno dei ternari centrali della mia filosofia.)
    5. A proposito di quest?ultimo, la donna è infine libera di non pensare|non fare|non sentire alcunché, o tutto o poco? (Allora che pensa? che fa? che sente? ? sarei moderatamente curioso.)

    eu.ro


  • Super User

    Scusami ma io non capisco perchè la donna non può vivere come meglio crede di volta in volta, a seconda dell'individuo, come gli indica la propria testa e il proprio cuore, come fa da sempre l'uomo, come dovrebbe essere lecito fare a ogni essere umano.

    L'uomo è guerrafondaio di cultura? Io non credo, ci sono persone e persone, prima che uomini e donne.

    Non so forse è un mio limite non capire il tuo ragionamento.


  • Super User

    Sul fatto che l'uomo è un guerrafondaio ci si può aprire un intera discussione.
    In un libro di Forster,"Casa Howard", una signora anziana era convinta che se il mondo fosse guidato dalle madri probabilmente non ci sarebbero guerre, sapendo che a morire mandavano i propri figli.
    Ma a parte questo, concordo con Eu.ro perchè dovrebbe essere vista così la donna che fa carriera, appunto, come qualcuno che fa carriera, ma molti sono ancora propensi a dire che la donna se fa carriera è perchè ha passato qualche letto, qualche capo. Se, al contrario, non da via il frutto, è perchè si è fatta uscire i cosidetti...e non dovrebbe essere così.
    Certo è che è ancora molto difficile per una donna affermarsi in qualsiasi ambiente, basti pensare anche ai cuochi, la maggior parte sono uomini anche se in cucina a casa ci sono sempre state le donne, i più grandi stilisti sono uomini anche se a casa il calzino lo rammendava la donna. L'uomo ha potuto sviluppare il suo ingegno per millenni e la donna comincia ora tra mille difficoltà e pregiudizi.
    Notiamo anche una nota di critica verso quelle donne che vogliono rimanere a casa a fare le casalinghe, sono donne molto giudicate, molto condannate dalle altre donne.
    Come ho detto in un altro thread, riusciremo a fare squadra quando non saremo più nemiche di noi stesse.
    😄


  • User Attivo

    Brava, Pikadilly!? La tua ?squadra? sarebbe già un inizio di storia nuova per le donne di oggi ? terrene e storiche, e aperte all?Infinito come ogni altro segmento infinitesimo dell?ESSERE (uomini compresi).
    😮

    Mi piacerebbe che tu spiegassi alla tua ?simile? ? Vampiretta ? dal nomignolo che suona tutto un programma? a proposito, Andrez: come si dice qui/in gergo ?nomignolo?? che non capisce il mio ragionamento (e neppure ? credo ? fa tanto finta di non capirlo) spiegare a Vampiretta ? se ci riesci ? che la coscienza di individuo, visto che anche lei parla di donna/individuo, si forma dopo quella di categoria, o classe, specie, razza? Qui stiamo parlando, a torto o a ragione, di uomini e di donne come di due categorie, classi, schieramenti, ecc. che si confrontano/affrontano/scontrano/?
    :ciauz:

    Pikadilly/fammi la cortesia!!!? Spiega a Vampiretta che il concetto/status di appartenenza è anteriore (né può essere coevo, né può essere successivo e né tanto meno succedaneo) a quello egocentrico di **individualità **(che intendo circolare e perfetta).
    :arrabbiato:

    Per cui io ? a dover fare un esempio dilatato e radicale, talmente spanciato da apparire ridicolo anche a me stesso ? soltanto considerandomi/sentendomi individuo coscienzialmente compiuto, prendo/posso prendere distanza dalla mia classe di appartenenza di uomo/maschio. Epperò ? aggiungo ? se non avessi avuto/non avessi precedentemente quell?altra coscienza più limitata ? non potrei sentirmi/definirmi se non un individuo sì maschio, ma ibrido, frammischiato, confuso; che dà una botta al cerchio e una alla botte dell?antropologia, della sociologia, della psicologia; che fa qua/qua/qua insomma? (Come ?codella? ? mi sembra!)
    :bho:

    eu.ro :vaiii:


  • Super User

    Pikadilly/fammi la cortesia!!!… Spiega a Vampiretta ...

    Ok, tento io 🙂

    ...Valentina, dice Eu.ro che l'essere Donna (in qualche modo) viene prima di essere te stessa.

    E' bene ricordare tutti però, come più volte abbiamo scritto, che in quest'Area discutiamo concetti e tesi, non di chi li presenta 😉


  • Super User

    @Andrez said:

    ...Valentina, dice Eu.ro che l'essere Donna (in qualche modo) viene prima di essere te stessa.
    Aaahhhh ora capisco... e appunto non concordo... l'ho già detto. 😄


  • Super User

    @Andrez said:

    E' bene ricordare tutti però, come più volte abbiamo scritto, che in quest'Area discutiamo concetti e tesi, non di chi li presenta 😉
    Non creso questo sia chiarissimo a molti purtroppo! 😉

    Cmq volevo anche aggiungere che forse prima può venire essere maschi e femminile nel senso più strettamente biologico di una determinata specie, in questo caso l'essere umano, e in questo posso concordare.

    Non si è prima uomo o donna secondo me, perchè uomo o donna implica già qualcosa in più che alla nascita non ci è dato di sapere. E sopratutto uomo o donna non possono rispondere a una generica idealizzazione del loro stato. Una donna dovrebbe scegliere una società pacifisca... ma mica tutte le donne sono pacifiste, così come non lo sono tutti gli uomini.


  • User Attivo

    @pikadilly said:

    Come la maggior parte delle volte quoto quello che dice Vampiretta, adesso che la donna, almeno sulla gran parte della carta, è libera ha la possibilità di far venire a galla il proprio io celato per anni sotto un cumulo di "non lo devi fare".
    Quando pensiamo ad una donna che si porta a letto tanti uomini non solo pensiamo di lei che è una "allegra" ma ci si fissa sulla convinzione che sta imitando l'uomo, ma se invece la donna è stata sempre così? Se anche lei ha il biosogno di legarsi a più partner come gli animali? Pensiamoci...
    Tutte le direttrici della scuola di mia madre erano maschi mancati, questo avviene perchè una donna troppo donna può non essere considerata seria, autorevole, ecco perchè si dice donna con i "cosìdetti", per me invece una donna capo deve essere femmina fino in fondo, deve non essere nervrotica per fare il verso al maschio, deve essere nevrotica se lo è di carattere e non per ricoprire un ruolo.

    Alla domanda se la donna moderna è emancipata risponderei di sì se non ci fossero degli impedimenti esterni che ancora la bloccano su cose che dovrebbero essere state superate da anni. Probabilmente se non si fossero comportate come maschi tante donne il successo non lo avrebbero avuto, ma, come ho detto prima, non è il modo questo ma nemmeno si può dire che la donna se irabonda scimmiotta il maschio...i sentimenti sono comuni a donne e uomini i caratteri idem. Ci sono donne, come me che sono acide di default e non hanno bisogno di scimmiottare i peggio comportamenti maschili per farsi rispettare.
    I gay sono stati da una parte più furbi, hanno detto o così o niente e ora pagano ma non si sono traditi, le donne sono scese a compromessi, ma secondo me ai tempi non si poteva fare altro...è ora che non si deve fare questo, è ora che si devono prendere le nostre belle gonne e far valere la nostra politica e non invitare lo spogliarellista di turno e far finta di eccitarci davanti alle sue mutande di tigre...considero quelle donne molto patetiche e non è un bel sentimento, ma è così perchè se è vero che potrebbero aver bisogno di darsi a molti maschietti è vero anche che, come donna, posso assicurare che non basta vedere un bel muscolo per andare su di giri...questo piega perchè molte belle donne sono accompagnate da uomini fisicamente orrendi...in questo devo dare ragione alla Ally Mc Beal che dice che una donna deve dare un carattere ad un uomo per poterlo apprezzare, a differenza degli uomini che possono eccitarsi davanti una foto.

    In summa potrebbe nascere qualcosa di bello se le donne odierne pensassero meno a scimmiottare gli uomini e a odiare le altre donne per la carriera, per l'amore, per tutto il resto.

    Io ci penso?

    Non sono un biologo, non sono uno zoologo; ma suppongo che la femmina dell?animale ? quando va in calore ? si accoppi (non ?si leghi?) a più maschi del gruppo cui appartiene, forse ritenendo ogni volta ciascuno più forte e possente del precedente. Perché?? Essa deve procreare ? lo sente: va a ricevere dentro di sé il seme di quel maschio speciale, come se esigesse che le sue creature nascano/diventino altrettanto forti e possenti?

    Allora, se non mi sbaglio, qui cosa c?entra la donna moderna che ci è dato conoscere? Niente!

    (O a dir meglio?) Questa donna ?che si porta a letto tanti uomini?, se lo fa sul serio (ma credo che sia la minor parte) imita sicuramente il maschio nella sua ricerca esclusiva ? così mi pare ? di piacere? (Il piacere che è orgasmo, in definitiva ? riconosciamolo: il problema eterno della donna ?emancipata?!) Tuttavia sono convinto che la maggior parte femminile ? le donne di tutto il pianeta ? rimanga in qualche modo legata al suo modello biologico.

    La donna, in genere, cerca altro: cerca il benessere? La distinzione dei due concetti ? piacere e benessere ? per me è netta e segna, come una linea di demarcazione, vuoi a livello di natura vuoi a livello di archètipo vuoi a livello di cultura, la differenza fra? L?uomo/il maschio cerca il suo piacere, la donna/la femmina cerca il suo benessere ? tutto qui.

    Ho capito questo ? sembrerà strano e ridicolo ? stando fra i miei olivi, in primavera/estate, a tagliar l?erba. L?erba vi cresce intorno con virulenza inaudita: io la taglio e lei ricresce/io la taglio e lei ricresce. Beh, ci vedo/ci leggo nella mia erba e nei miei olivi ? in quella ? resistenza, garanzia, perpetuità, la quantità che è ricchezza, la catena che è esplosione, lo spazio che si riempe stracolmo; in quelli ? immobilità, contorcimento, tendenza; un?architettura che s?impasta di aria, la forma solitaria che si staglia, la precarietà fatale dell?esito o morte.

    Ora, la ?donna? di cui stiamo parlando, ?rifondandosi?/se ne è capace come ho accennato, dovrebbe appunto? Ecco, dovrebbe secondo me concentrarsi e storicizzare ? cioè attualizzare, arricchire, ricostruire continuamente se stessa ? intorno a quel concetto tutto suo di benessere che la connota.

    eu.ro :vaiii::nonono::eheh:


  • User Attivo

    Ho capito questo ? sembrerà strano e ridicolo ? stando fra i miei olivi, in primavera/estate, a tagliar l?erba. L?erba vi cresce intorno con virulenza inaudita: io la taglio e lei ricresce/io la taglio e lei ricresce. Beh, ci vedo/ci leggo nella mia erba e nei miei olivi ? in quella ? resistenza, garanzia, perpetuità, la quantità che è ricchezza, la catena che è esplosione, lo spazio che si riempe stracolmo; in quelli ? immobilità, contorcimento, tendenza; un?architettura che s?impasta di aria, la forma solitaria che si staglia, la precarietà fatale dell?esito o morte. domandina offtopic .. non è che per caso sei cugino di valentinox? :lol:


  • User Attivo

    @Vernade said:

    domandina offtopic .. non è che per caso sei cugino di valentinox? :lol:

    No. Perché?...
    eu.ro
    ⭕cry::vai:


  • Super User

    @euroroscini said:

    Io ci penso?

    Non sono un biologo, non sono uno zoologo; ma suppongo che la femmina dell?animale ? quando va in calore ? si accoppi (non ?si leghi?) a più maschi del gruppo cui appartiene, forse ritenendo ogni volta ciascuno più forte e possente del precedente. Perché?? Essa deve procreare ? lo sente: va a ricevere dentro di sé il seme di quel maschio speciale, come se esigesse che le sue creature nascano/diventino altrettanto forti e possenti?

    ...

    Non tutte le "animalesse" fanno così...ci sono animali che si legano e stanno insieme in eterno...:D