• @xtiger said:

    Bisognerebbe cominciare a pensare seriamente a creare un sistema del genere completamente in italiano e con valuta in euro(si,lo so ne esistono di simili ma Nessuno di questi ha la diffusione e la capacita' di inglobare migliaia di inserzionisti in tutti i settori)

    come darti torto... hai perfettamente ragione.
    Purtroppo le difficoltà sono molte.

    @xtiger said:

    Inoltre si dobrebbe cominciare a pensare a dei tariffari standard da applicare di base (tariffari minimi) perche' con tutto l'impegno e il dispendio economico che ci vuole a gestire uno o piu' siti a livello professionale,bisognerebbe almeno riuscire ad ottenere un Cpm decente.
    Chi crea e gestisce siti per lavoro dovrebbe guadagnare almeno come un dipendente di buon livello e riuscire a fare una vita dignitosa.

    Condivido, c'è una corsa al ribasso che mi spaventa.
    E' un pò come essere elettricisti onesti (che pagano le tasse) e dovere competere con alcuni che lo fanno per hobby e nel tempo libero... non c'è competizione e soprattutto in questo modo c'è un'enorme frammentazione dell'offerta.
    L'errore più grande Google a mio avviso lo sta facendo aprendo praticamente a tutti il suo programma AdSense... questo sta mettendo in difficoltà chi nel settore dell'editoria online ci vive e ci lavora, parlo ovviamente di microeditoria.

    Credo che di base,un professionista che fa questo lavoro di mestiere e ci dedica le 8 ore al giorno per 5 giorni la settimana (e anche piu') dovrebbe guadagnare (al netto di TUTTO) almeno 1.500 euro al mese.
    eh già... io non ci arrivo e ahimé sono costretto a lavorarci nei ritagli di tempo o di notte (come ora), seguendo i miei clienti abituali durante il giorno.

    Chi lavora meno tempo(ore al giorno) o non ci sa fare o non e' esperto certamente guadagnera' meno.non ci piove 🙂

    ciao
    AI

    PS.
    Ah... tanto per restare in topic, oggi abbiamo raggiunto quota 1,47 .
    L'1,50 di cui si parlava mi sembra questione di settimane ormai, per non parlare del petrolio quasi a 100 dollari... se continua così la vedo dura, non solo per i publisher, ma per tutti... qualcosa bolle in pentola 😞


  • Toccata quota 1,48 e non ci sono segnali di ripresa del dollaro.

    Questa è la situazione.

    Da gennaio 2007 ad oggi si registra un calo del 10,5% circa del valore del dollaro, mentre io non ho notato aumenti almeno in proporzione del valore dei clics, anzi nei siti dove ho aumentato traffico (per meriti voglio credere) si è presentato il famigerato smart pricing.

    Tirando le somme, ho un eCPM più basso in media, più contatti (molti più contatti) è un rendimento penalizzato e decurtato del 10% per il solo cambio dollaro-euro (perché non credo all'aumento del CPC).

    A parte andare all'Unieuro, come fare per essere ottimisti secondo voi?

    Qualcuno ha mai sperimentato un sistema di CPC interno? sto cominciando a valutare anche questa possibilità


  • User Attivo

    Io sto valutando altre strade...se non trovo alternativa il prossimo anno sicuramente provo a partire con il Pay per Clic interno 😉


  • Super User

    Interno? cioè?


  • User Attivo

    Cioe' ti gestisci tu i clienti che vogliono pubblicare gli annunci sul tuo sito senza intermediari, con un sistema apposito... piu' o meno l'idea e' questa 🙂


  • User

    In tema di alternative ad AdSense vi segnalo questo articolo sul Marketing Cooperativo, l'idea anche se per il momento è del tutto teorica sembra interessante....peccato che non si capisca se il progetto sia partito o no... (la fase di test sarebbe dovuta partire il 1 novembre) ho provato a contattare chi gestisce il blog ma non ho ricevuto risposta..:bho:


  • Beh in definitiva è quello che fa AdSense o sbaglio? 😉

    Solo che AdSense pubblica gli annunci in modo contestuale (CTR più elevato) e ha un sistema antifrode.

    In quella proposta io non vedo tecnologie antifrode... niente di più facile che poi un publisher vada ad aumentare in modo fraudolento i propri clics per far crescere il guadagno.

    La stima poi che si dà della percentuale di guadagno di Google sui clic venduti agli inserzionisti non mi sembra ragionevole... direi che sono cifre piuttosto esagerate.

    Il problema non è quello evidenziato nel post (mia opinione ovviamente)


  • User

    @archeoita said:

    Beh in definitiva è quello che fa AdSense o sbaglio? 😉

    Beh non penso che AdSense calcoli i guadagni dei Publischer in questo modo...o si?

    Gli utili di TUTTO IL NETWORK sono divisi solo ed esclusivamente per CPC. Non importa il CPC singolo, non importa la predominanza di un Ad su di un altro. Quello che importa è il** volume totale** della cooperativa. Se alla fine del mese il network CoopAds ha guadagnato 1000 euro, calcolato il totale dei click del network a Pippo con i sui 500 click andranno 500 euro, a Pluto con i suoi 200 click andranno 200 euro e così via.


  • User Attivo

    non mi semba un gra nche. E dubito ch google prenda fino a 10 volte dagi inserzionisti la somam retrocessa al publisher (significherebbe una commissione del 90%).
    Non vedo anti frode, non vedo potenzialità di trovare inserzionisti, non gi affiderei siti con traffico rilevante o settori intressanti con click ben pagati


  • Bannato User

    Quanto si andava bene con la cara vecchia lira


  • User Attivo

    Non si creda che la gestione per conto proprio dell'adv non preveda oneri. Oltre al problema delle discontinuità degli introiti e quindi di una fluttuazione degli utili molto rilevante si deve fare i conti con la gestione del cliente che non é cosa facile. L'ideale é fare l'uno e l'altro. Il punto é che sino ad ora ci si é adagiati sugli allori o su AdSense :).

    I clienti che possono pagare parecchio preferiscono un interlocutore unico (agenzia o Google) piuttosto che 1000 webmasters e 1000 formule diverse. Questa é l'altra parte del problema.

    Yahoo non mi pare che si stia muovendo in Italia per ora. Altre realtà sono troppo piccole.


  • Super User

    @business said:

    I clienti che possono pagare parecchio preferiscono un interlocutore unico (agenzia o Google) piuttosto che 1000 webmasters e 1000 formule diverse. Questa é l'altra parte del problema.

    Quoto Business, mettetevi nei panni di un inserzionista Adwords, i servizi di advertising online si giocano molto con la credibilità, Google da questo punto di vista è praticamente inarrivabile.

    E poi quale servizio potrebbe offrire rotazione degli annunci, pubblicare più spesso l'annuncio vincente, calcolare il ROI, calcolare le conversioni e il costo conversione... etc etc

    Non so, la vedo dura.


  • User Attivo

    Proprio per questo e' necessario che Yahoo si dia una mossa 🙂 ...non si puo' far dettare le regole del gioco ad un'unica azienda altrimenti sapete gia' dove arriviamo 😉


  • Io ho l'impressione che Yahoo veda come la peste il mercato europeo, probabilmente preferiscono rimanere forti negli States dove hanno una rete consolidata e cercare magari qualche accordo singolo in Europa con grossi publisher.


  • User Attivo

    Forse mi sbaglio, ma fino a poco tempo fa Google diceva che il tasso di cambio applicato era quello medio del periodo in cui erano stati fatti i guadagni.
    Adesso invece attivando un nuovo account dice "La conversione di valuta da dollari USA sarà effettuata al tasso di cambio in vigore al momento dell'elaborazione del pagamento."

    Se ricordo bene quindi, mentre prima non covneniva bloccare i pagamenti in attesa di un cambio migliore, ora avrebbe un senso.
    Rimane il fatto che io sono pessimista per cui incasso i soldi subito...


  • Super User

    si in effetti se va bene rimane così, se va male...


  • User Attivo

    @mauro1978 said:

    Nessuno è obbligato a usare i loro servizi, se hai alti volumi puoi provare con Miva. L'alternativa è provare a vendere la tabellare direttamente oppure vedere se si riesce a trovare un accordo con Yahoo, ma vogliono di sicuro numeri elevati.

    La'ltra coa è usare le opzioni per fare una copertura cambio

    Ciao Mauro,
    Molto interessante questo tipo di alternativa. Vorrei avere, se possibile, maggiori informazioni al riguardo:

    1. è possibile pubblicare gli annunci di entrambi?
    2. la società miva ti fornisce codice ben identificabile da google?
    3. cambia qualcosa in termini di posizionamento?
    4. alcuni grandi portali pubblicano solo annunci miva?

  • User

    qualche consiglio:

    • mettere in atto strategie per aumentare considerevolmente il numero di visite (e di conseguenza i potenziali click);
    • ottimizzare il posizionamento sui mdr;
    • ottimizzare il posizionamento degli annunci;
    • "settorializzare" al massimo l'argomento del sito (parlare "di tutto un po'..." non rende), e possibilmente scegliere argomenti remunerativi;

    a quel punto cominciate a prezzare e vendere i vostri spazi pubblicitari. vi assicuro che se sarete stati capaci di fare un buon lavoro, avrete anche la possibilità di fregarvene delle fluttuazioni del dollaro.


  • Super User

    La prima mi sembra proprio una cosa geniale, a cui non avevo mai pensato!! 😉


  • User

    @cali1981 said:

    La prima mi sembra proprio una cosa geniale, a cui non avevo mai pensato!! 😉

    molti la pensano, in pochi ci riescono.