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@fabioalessandro said:
quotissimo Bax
quoto Paolo che quota Bax!!!!!
ma anche io nn l'ho mai sentitaultimamente mi sento talmente quotato che mi dispiace di non essere in borsa!!
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bella questa!
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Io devo ancora capire cosa sono le quote, uffa!!
Comunque, ho un problema simile.
Ho versato aprendo il conto professionale 100 euro dal mio conto personale (tutto tracciato, dunque) con cui poi ho pagato una fattura (per non toccare la valuta di un'assegno) questi sono considerati "prestito"?
Da restituire poi con altri 100 euro presi dall'assegno ed stornati sul mio conto per far quadrare le partite?Quindi
Apporto personale +100 euro
Restituzione -100 euro?Bip!
Fè
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no devi consideralri come un apporto personale
cioè hai apportato 100 alla tuo attività
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Ma l'ho fatto dal mio conto privato...
Conto privato .... -100 euro
Conto professionale +100 euroPoi dovrò fare
Conto professionale -100 euro
Conto privato ...... + 100 euroIn definitiva, bisogna sempre far quadrare le partite, dunque mi toccherà fare un altro versamento.
Fè
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Insomma, se li lascio li come sa il fisco che li ho preso per pagare una fattura e non che sono "di provenienza misconosciuta"?
Entrambi i conti sono a nome mio. La provenienza dei soldi perfettamente tracciata (infatti, vengono dallo stato...).E' tutto a Posto se faccio così?
Fè
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Scusate. Non capisco perchè complicarsi la vita! Nessuno ha scritto che bisogna tenere due conti distinti, uno per l'attività professionale ed uno personale. Si terrà un unico conto in cui vi affluiranno sia i compensi (con assegno NT o bonifico o comunque tracciabili) e da cui partiranno le spese. Sarà naturale poi che un lavoratore autonomo dovrà pure mangiare, e quindi non ci trovo niente di male se col bancomat ci pago la spesa alla GS. L'importante è non portarmi in deduzione quella spesa, no?
ps: i miei genitori mi vogliono fare una donazione? Perchè tutte quelle complicazioni? Me li faccio dare in contanti o con assegno m/m, no? E magari con quei soldi ci comprerò la pastasciutta, una camicia e il regalo di compleanno della nipotina...; se dovrò comprarmi l'ultimo computer dell'ultima generazione e mi scaricherò la relativa fattura, vorrà dire che pagherò col bancomat.
Troppo semplice, o sono troppo ingenuo io?
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scusa tu hai versato da conto privato a conto professionale
io fare cosi
apporto 100?
poi li giri alla banca c/c professionale 100
e poi paghi la fattura con il c/c
senza nessun riferimento al c/c privato
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L'apertura del conto professionale è un preciso obbligo di legge?
Sembrarebbe di no, da questo Post di Paolo, qualcosa è cambiato?
http://www.giorgiotave.it/forum/consulenza-fiscale/22405-lavoratore-autonomo-e-conto-corrente.htmlFè
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@Passion4Quality said:
L'apertura del conto professionale è un preciso obbligo di legge?
Sembrarebbe di no, da questo Post di Paolo, qualcosa è cambiato?
http://www.giorgiotave.it/forum/consulenza-fiscale/22405-lavoratore-autonomo-e-conto-corrente.htmlFè
Con la CIRCOLARE N. 28/E del 4 agosto 2006, l'Agenzia delle Entrate esprime i primi chiarimenti sugli adempimenti previsti dal Decreto legge n. 223 del 4 luglio 2006 (decreto di approvazione del pacchetto Bersani), in capo agli esercenti arti e professioni.
Nella circolare si chiarisce quanto segue:- è obbligatorio avere un conto bancario dove versare incassi e prelevare somme riguardanti la propria attivita' professionale. In pratica non e' possibile non possedere un conto corrente usato a fini lavorativi. Gli incassi vanno versati in tale conto corrente, e le spese prelevate dal conto stesso.
- fino al 30 giugno 2007 tutti gli incassi superiori a 1.000 euro, devono essere riscossi tramite strumenti rintracciabili (bonifico bancario, assegno circolare, carte di credito...) che facciano capo al proprio conto bancario.
- fino al 30 giugno 2008, invece, si potranno incassare in contanti somme fino a 500 euro
- oltre il 30 giugno 2008 si potranno incassare in contanti solo ed esclusivamente somme fino a 100 euro
- ** i conti correnti non dovranno essere dedicati esclusivamente all'attività professionale. Si potrà utilizzare un conto corrente sia per ricevere compensi lavorativi che per versare/prelevare somme riguardanti la propria vita personale e familiare.**
- ** Nel caso di accertamenti fiscali, non occorrera' dimostrare che talune entrate-uscite sono riconducibili alla sfera personale (e non professionale), purche' tali somme siano consone alle normali e congrue necessita' e abitudini personali.**
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Grande, Lorenzo!!
Quoto, Quoto, Quoto, Quoto!!
(nel attesa che qualcuno mi insegni come quotare sembrarò il nipotino perduto di Paperino e "quoterò" a mano)Bip Bip!
Fè
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il casino è oltre il decreto Bersani, è più che altro nelle norme sugli accertamenti bancari per i quali tutti i movimenti devono essere giustificabili, sia relativi all'attività che non. Infatti potrebbero essere equiparati a pagamenti in nero e come tali ripresi a tassazione.
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per quotare basta che premi il tasto quote
sicuramente qui quo e qua tui sapranno spiegare ccome si quota
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@fabioalessandro said:
per quotare basta che premi il tasto quote
sicuramente qui quo e qua tui sapranno spiegare ccome si quota
quotare or not quotare?that's the question...E' questo quotare?
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@lorenzo-74 said:
Con la CIRCOLARE N. 28/E del 4 agosto 2006, l'Agenzia delle Entrate esprime i primi chiarimenti sugli adempimenti previsti dal Decreto legge n. 223 del 4 luglio 2006 (decreto di approvazione del pacchetto Bersani), in capo agli esercenti arti e professioni.
Nella circolare si chiarisce quanto segue:- è obbligatorio avere un conto bancario dove versare incassi e prelevare somme riguardanti la propria attivita' professionale. In pratica non e' possibile non possedere un conto corrente usato a fini lavorativi. Gli incassi vanno versati in tale conto corrente, e le spese prelevate dal conto stesso.
- fino al 30 giugno 2007 tutti gli incassi superiori a 1.000 euro, devono essere riscossi tramite strumenti rintracciabili (bonifico bancario, assegno circolare, carte di credito...) che facciano capo al proprio conto bancario.
- fino al 30 giugno 2008, invece, si potranno incassare in contanti somme fino a 500 euro
- oltre il 30 giugno 2008 si potranno incassare in contanti solo ed esclusivamente somme fino a 100 euro
- ** i conti correnti non dovranno essere dedicati esclusivamente all'attività professionale. Si potrà utilizzare un conto corrente sia per ricevere compensi lavorativi che per versare/prelevare somme riguardanti la propria vita personale e familiare.**
- ** Nel caso di accertamenti fiscali, non occorrera' dimostrare che talune entrate-uscite sono riconducibili alla sfera personale (e non professionale), purche' tali somme siano consone alle normali e congrue necessita' e abitudini personali.**
In merito alle date segnalo che le stesse sono state modificate dalla Finanziaria 2007.
Legge 27 dicembre 2006, n. 296 (in Suppl. ord. n. 244, alla Gazz. Uff., 27 dicembre 2006, n. 299) nello specifico art. 1 comma 69
- All'articolo 35 del decreto-legge 4 luglio 2006, n. 223, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 agosto 2006, n. 248, il comma 12-bis è sostituito dal seguente: "12-bis. Il limite di 100 euro di cui al quarto comma dell'articolo 19 del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 600, introdotto dal comma 12 del presente articolo, si applica a decorrere dal 1º luglio 2009. Dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto e sino al 30 giugno 2008 il limite è stabilito in 1.000 euro. Dal 1º luglio 2008 al 30 giugno 2009 il limite è stabilito in 500 euro. Entro il 31 gennaio 2008 il Ministro dell'economia e delle finanze presenta al Parlamento una relazione sull'applicazione del presente comma. Il Ministro dell'economia e delle finanze è autorizzato ad emanare apposito decreto che individua le condizioni impeditive del soggetto tenuto al pagamento, che consentono di derogare ai limiti indicati nel presente comma".
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Ciao Giuseppe....
hai ragione... sono andato a trovare miei riferimenti sul c/c, e sulla facoltà di tenerne uno solo... (cose che ho messo in grassetto) e non ho verificato le date...Ciao
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l'ideale sarebbe avere due conti separati, magari nello stesso istituto (così i giroconti avvengono prima) e lasciarli operare singolarmente.
il commercialista per la piccola sas di famiglia (che fattura meno di 10.000 euro l'anno) mi ha consigliato così: garantisce maggiore trasparenza in caso di controlli della finanza (che guarda caso, avvengono solo per incroci di altre situazioni, non direttamente su entità così piccoline).Comunque sia se andate in banca, trattando un po' le commissioni si riducono. Poi magari evitate di aprire due portafogli titoli et voilà, vi costerà solo di bollo e tasse (almeno credo).
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@fabioalessandro said:
basta che tutti i versamenti effettuati dai tuoi genitori siano tracciati
ti consiglio sempre accreditarli sul tuo c/c (cosi in caso di verifica riuscirai a dimostrare che sono donazioni dei tuoi genitori)
in ogni caso io li inserirei anche in contabilità
ps le donazioni effettuate dai tuo familiari sono esenti da imposteAvrei da sottoporre questo quesito a proposito di donazioni. Potresti farmi chiarezza magari citando dei riefimenti normativi ?
Grazie
*Buongiorno a tutti,
avrei il seguente quesito da sottoporvi.
Nel caso un socio accomandante di una sas volesse girare la propria quota parte di utili della sas tassati cosa dovrebbe fare ?Una scrittura privata firmata ? A livello di bilancio ci sono scritture particolari per questa sas in ordinaria o è sufficiente la seguente Utili Es. precedente Tassati a banca.
Se questi importi non sono mai transitati sul conto dell'accomandante è un pronblema ?
Spero di essere stato chiaro. L'intenzione è quella di formalizzare il passaggio di utili di competenza dell'accomandante in capo all'accomandatario ovviamente con il consenso di entrambe le parti.
Quali tasse dovrebbero essere pagate a fronte della suddetta donazione ?
Grazie in anticipo.*